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Kokopelli Kachina?

He is found in all pueblos of the southwest. A flute player, baby maker, seducer and good luck for hunters Kachina.

In ancient Indian legend, Kokopelli the flute player was the symbol of happiness and joy. He talked to the wind and the sky. His flute could be heard in the Spring breeze, bringing warmth after the winter cold.

Kokopelli embodies everything pure and spiritual about music. He was also thought of as a fertility god and traveling prankster. He would visit villages playing his flute, carrying his songs on his back. Everyone would sing and dance the night away. In the morning, when he left, the crops were plentiful and all the women were pregnant.

There are many stories of Kokopelli. One is that he is responsible for the end of winter and the coming of spring. Native American legend has it that when the Kokopelli comes playing his flute the Sun comes out, the snow melts, the green grass grows, the birds come out and begin to sing, and all the animals gather around to hear his songs. Kokopelli and his flute bring the Spring out of the Winter.

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vai,
proteggi,
nascondi il buio,

spargi le tracce,
perché
, è x la forza
delle tue ali

che ci sarà qualcuno
che sognerà ancora,

perchè una persona
abbraccerà l'altra
che non vede l'uscita
 di un
tunnel nero,

perchè è per te,
che un pittore dipingerà
qualcosa inconsciamente,
sei il motivo per cui ci si passa un sorriso,
sei la cosa più bella che sta tra gli uomini
poveri e ricchi assieme,
felici e arrabbiati sempre,
sei ciò che l'amore suggerisce

sei l'amore che si traduce…’

 

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Favola: Rossana, un caso irrisolto

Post n°302 pubblicato il 15 Novembre 2006 da xgattoconglistivalix

a distanza di tanti mesi, quasi un anno... questa favola mi commuove

immagine   musica

Esiste un piano trasversale, non percepibile ai più di voi, dove nascono, vivono, regnano e muoiono le Frasi.
Ognuno di noi pensa di parlare, pensare e ascoltare o solo sentire frasi e finito lì. E invece no, esse hanno un loro mondo, un loro ambiente. Non ve lo siete mai chiesto dove vanno a finire una volta pensate oppure dette?
Nascono dal basso, a sinistra, si levano, vivono al centro nell’aria per un determinato periodo, si avvicinano alla Mente, si allontanano e poi piano muoiono, a destra. Questo grossomodo l’iter della maggior parte delle Frasi.
Sono fatte esattamente come gli insetti.
Ci sono le Frasi larva, pensate e mai dette, veri aborti della Mente. Strisciano da sinistra a destra, con la loro lattiginosità, e se ne vanno. Poca gloria per loro. A volte girano gli occhioni neri verso Signora Mente e qualcuna di loro si dice abbia anche causato terremoti in lontane regioni… Mah… Qualcuno la chiama teoria del caos…
Ci sono le Frasi farfalline del grano, che piccoline, e tante, costituiscono la maggior parte degli abitanti del regno delle Frasi. Vivaci, passano veloci, color oro e sono utili, in primo luogo, leggere e abili lavoratrici.
Poi Frasi mosca, Frasi zanzare, cimici e anche zecche. [E ragno, le Frasi ragno meritano un capitolo a se.]
Ognuna si può collocare in una di queste e altre categorie, con caratteristiche particolari, che potrò raccontarvi, se vorrete.
Accomunate tutte dall’ingresso in scena alla sinistra, esibizione al centro, altezza testa, rapida evoluzione o lento e appassionato saggio di danza, dipende, e via, verso destra, ma non è più tanto importante sapere dove muoiano velocemente, perché già sorgono da sinistra nuovi attori.
La coesistenza tra loro è sempre molto equilibrata. E non è mai triste la loro dipartita.
Ma anche in questo Regno quasi perfetto, un giorno qualcosa sfuggì all’ordine degli eventi.
Si chiamava Rossana.
Era vermiglia, piena di sfumature, profumata come un bouquet di rose scarlatte, venata di violento rosso sangue.
Apparve una sera fredda [lo spazio temporale usato in questo racconto è il nostro, rispetto al quale il Regno delle Frasi si uniforma per volere della dittatura della Mente].
C’era un sovraffollamento di Frasi farfalle bianche, spensierate e con tanta voglia di ballare la tarantella, sbattere d’ali e polverina bianca ovunque, poi ad avvicinarsi e allontanarsi piccole Frasi sciami di moscerini iridescenti,  sentite qua e là, catalogabili più come rumore di fondo che esseri con una propria identità, e invece ce l’hanno.
E insomma, dicevamo, in questo brulicare di parole, significati, zampette nere a volte pericolosamente aggrovigliate, fece la sua comparsa lei: Rossana.
Tutto si fece silenzio, come imbottitura rossa sulle pareti.
Farfalle bianche e frasi Falene, tutte giù, presto! Chi ce la fa, via subito verso destra! E voi moscerini, allontanatevi più che potete!
Le sue ali grandi, accecarono Signora Mente. E tutto tutto il mondo si fermò. Nessuno lo sa, ma il mondo si fermò davvero.
Volteggiò lenta e il rosso fu troppo violento, tutto perfettamente immobile all’improvviso, e fu lei sola protagonista per qualche secondo.
Non succede spesso che la scena sia interamente impegnata da tanta seduzione, emozione e potente incomprensibilità.
Tutto ciò che è razionale si risvegliò improvvisamente e cercando di riportare l’ordine nel Regno, si accorse che Rossana non era più lì.
Ma al suo posto migliaia di Frasi tarme, con i denti aguzzi a sgranocchiare tutto il possibile e Frasi larva, con gli occhioni neri pieni di domande.

Da allora Rossana è diventata una di quelle Frasi che non muoiono.
Sfuggendo completamente e per lungo tempo ancora alla Razionalità di Mente, nei momenti più inaspettati, volteggerà ancora, come quella sera fredda in cui nacque, fu pensata, detta, sentita e ascoltata con un ruolo d’onore da Mente, Cuore e Pelle.
Presenti e futuri.
E ogni volta che si esibirà, impenitenti, migliaia di Frasi larva strisceranno veloci verso le lacrime, giù a destra... per andarsene più in fretta dalla scena.

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