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APPELLO DI ALCUNI SACERDOTI CATTOLICI A VERSARE L'8 X 1000 AI ...VALDESI !

Post n°121 pubblicato il 29 Marzo 2007 da starman2006

Contro il diktat anticostituzionale e (a mio avviso) profondamente antievangelo scende in campo la vera Chiesa :

(Da la Repubblica del 29/03)

 Undici fime sotto un testo severo: "Siamo scandalizzati da una politica dei vertici ecclesiali sempre più tesa a usare il potere che deriva dal denaro, dalle clientele, dalle influenze politiche, dal dominio sulle coscienze per condizionare la politica degli stati e in particolare di quello italiano". L'appello vede nomi noti: da don Enzo Mazzi e don Vitaliano Della Sala,don Giovanni Franzoni. Uniti nel dire quanto sia "doveroso" negare l'otto per mille "a questo potere ecclesiastico". Da questo l'invito a devolvere il contributo alle chiede valdesi "che i diritti civili dell'individuo hanno sempre promosso".

COMMENTO PERSONALE :

Io ribadisco che sono , a questo punto , per l'abolizione del Concordato e per non devolvere a nessuno l'8 x 1000. Conosco missionari straordinari che hanno bisogno di aiuto in Africa a cui devolverò quello che mi sentirò di dare.

Credo che questa Chiesa abbia bisogno di una rivoluzione e questa debba partire dal basso,dal popolo da dove la Parola è stata accolta 2000 anni fa .

Dai pubblicani , dalle prostitute fu accolta non certo dagli uomini di "religione".

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Commenti al Post:
elyrav
elyrav il 29/03/07 alle 14:46 via WEB
Forse è vero ... sicuramente però non devolverò MAI l'8 x 1000 allo stato ... manco dopo morta!
 
 
elyrav
elyrav il 30/03/07 alle 15:25 via WEB
Buon fine settimana!!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/03/07 alle 16:39 via WEB
Negli USA chi aderisce a una confessione religiosa deve dare il 10% del proprio reddito a sostegno della sua chiesa. Se in italia si facess così in chiesa non ci andrebbe nessuno, ma non si può distruggere la chiesa cattolica, anche se il vaticano ha molti lati oscuri. Comunque l'8x1000 allo stato non lo darò mai perchè va a finanziare anche l'islam, religione barbara e incivile contraria, oltre al cristianesimo, anche alla nostra civiltà occidentale e allo stato laico e democratico nostra fondamentale conquista. saluti, Antonio
 
 
starman2006
starman2006 il 30/03/07 alle 09:48 via WEB
Ah certo se non li dò alla Chiesa cattolica personalmente li verso a dei missionari che stanno in Africa. Eviterei il termine barbaro riferito ad un'altra cultura , ti porta ad una contrapposizione violenta che mette le basi x nuove crociate.Personalmente metto in evidenza che anche nell'Islam c'è una corrente spirituale interessante come il sufismo(splendidi i poeti sufi),penso ai dervisci.Se vediamo solo i talebani....Leggevo che i talebani dicevano a Mastrogiacomo . in una società ci vogliono delle regole serie non come nella vostra dove ognuno fa quello che vuole,questa cosa mi ha risuonato...Poi di barbarie nella storia del Cattolicesimo ce ne sono state talmente tante che tra olocausti,Inquisizioni etc etc faremmo meglio a straci zitti. Credo che anche nell'Islam sia prevalsa una corrente reazionaria,retriva xchè se da uno stesso testo (il Corano )nascono una cosa bella come i sufi e una orribile come i talebani, credo che il problema sono gli uomini , si tratta di un problema culturale. Lo stesso problema lo abbiamo noi con Papa Ratzinger che sta ditruggendo quel poco che rimanevo del Concilio Vaticano. Anche nell'induismo vi è stata una corrente di pensiero evolutiva ed un'altra negativa,ritualistica,conservatrice dannosa x la gente . La religione opprime,la fede aiuta
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/03/07 alle 19:31 via WEB
Sono d’accordo con te per la carità esercitata in modo diretto e senza intermediari, che finiscono sempre per assorbire per i loro bisogni la maggior parte delle risorse raccolte, mentre chi aiuta gli altri dovrebbe farlo gratuitamente e non per mestiere, altrimenti la carità diventa solo un alibi per trovare una comoda soluzione per il proprio sostentamento. Non sono invece d’accordo sulla tua concezione dell’islam, per me forse troppo ottimistica e che guarda poco alla realtà del presente, fatta solo da jiad,al qaeda, fratelli musulmani, lotte fratricide tra sciti e sanniti, talebani, teste mozzate, e quan’altro, ma sempre di truculento. Insomma un medioevo che ritorna con forza rabbiosa e che vorrebbe cancellare ogni altra religione e forma di civiltà dalla faccia della terra. Anche il cristianesimo ha certamente i suoi scheletri negli armadi, e nessuno lo nega, ma da molto tempo le cose sono totalmente cambiate e la chiesa cristiana oggi è fatta di comprensione e dialogo con tutti, e per quanto riguarda il passato, ha chiesto perdono per tutto il male che essa ha fatto nel nome di Dio. Non è poco, e dimostra un totale cambiamento nella visione del mondo e nella direzione di una concezione veramente cristiana della vita. Per l’Islam invece le cose vanno esattamente al rovescio, e se nel passato ci sono stati momenti di grande illuminazione artistica, scientifica e culturale, con sviluppo del pensiero di grande ampiezza (basti pensare ad Averroè e Avicenna), nell’islam di oggi il medioevo non è mai passato, anzi è più che mai presente, tormentando con i suoi barbari costumi per primi gli stessi musulmani, costretti a vivere nella miseria e nell’angoscia di un mondo dove non esiste alcun rispetto per la vita umana e senza speranza di miglioramento. Nonostante tutti gli sforzi per trovare compromessi e creare presupposti di pace e sviluppo, per ogni passo fatto in avanti se ne fanno sempre due all’indietro. Ne è riprova il fallimento della recente conferenza interaraba, nata col presupposto del riconoscimento dello stato di Israele e della pacificazione della Palestina. Ebbene, anche la pacifica Arabia saudita ha finito per cedere alle pressioni estremiste e jiadiste, per cui la pace non si farà e il medio oriente mediterraneo resterà una polveriera pronta ad esplodere con rischi non quantificabili per i precari equiloibri della pace nel mondo. L’islam ormai è una minaccia imperialista di dimensione globale, e qualunque cosa sia stato in passato quel che conta è il presente, fatto solo della contabilità giornaliera di un numero di morti sempre troppo elevato. Ricordarsi dell’11 settembre 2001. Saluti, Antonio
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 31/03/07 alle 09:14 via WEB
Solo una domanda: cosa del Concilio Vaticano II il Papa sta distruggendo? Forse l'uso della lingua volgare? Ma tutti sappiamo che la Messa la si può dire in tutte le lingue (francese, tedesco, spagnolo, caldeo...) ed alche in latino...
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 31/03/07 alle 11:16 via WEB
Veramente non saprei, posso solo darti una mia superficiale e discutibilissima interpretazione. Il discorso più che di forma sembrerebbe di sostanza, e mirato ad un recupero della identità cristiana che negli ultimi 30-40 anni, sopraffatta dal culto delle ideologie, si è alquanto sbiadita. Il latino è sempre stato la lingua universale dei cristiani, come l’arabo è per i musulmani, e sia in Marocco quanto in Afghanistan la lingua comune del corano è sempre la stessa, salvo poi gli equivoci interpretativi che nascono dalle difficoltà di lettura dell’arabo soprattutto presso popoli dove è elevato l’analfabetismo in generale, scarsa la propensione all'impegno della lettura e maggiore quella all’ascolto. Un recupero del latino nella Messa e nelle altre funzioni religiose, potrebbe maggiormente riunire tutti i cristiani del mondo e dare loro maggiore capacità di dialogo e consapevolezza. Il latino d’altra parte è la lingua madre da cui è poi si è sviluppata la nostra lingua, più per contaminazione straniera che per spontanea evoluzione, perché in Grecia il greco moderno è molto più simile al greco antico di quanto il latino non lo sia all’italiano, e questo è dovuto probabilmente al fatto che i greci hanno avuto nei turchi l’unica invasione significativa, mentre non è stato così per gli italiani, che già differenziati in numerose e differenti etnie per antichissimo retaggio storico, dopo la caduta dell’impero romano per circa molti secoli sono stati assoggettati nelle varie regioni da conquistatori di diverse provenienze che hanno marcato ulteriormente il differente sviluppo dei dialetti e quindi della lingua italiana. Altri ritorni alle ”antiche” ritualità, come il celebrante che rivolgere le spalle ai fedeli, potrebbero consistere in una ricerca di simbologie più fortemente rappresentative nel rivolgersi a Dio, e sempre per rinvigorire una tensione alla fede ormai piuttosto inaridita. Antonio
 
perg
perg il 29/03/07 alle 21:04 via WEB
Concordo con starman
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/03/07 alle 23:12 via WEB
Don Antonio Mazzi, don Vitaliano Della Sala insieme ad altri esponenti religiosi, sono notoriamente dei preti da trincea e hanno scelto la strada del servizio civile a quella pastorale. Sono dei preti sopra le righe e godono anche di una certa “autonomia” proprio in considerazione del particolare ruolo, la cui validità nessuno discute, che essi svolgono, ma è chiaro che presi nelle loro “missioni” rimangano piuttosto distanti dalle problematiche della chiesa, che deve fronteggiare seri problemi di ordine morale in una società italiana dove é crescente il raffreddamento della sensibilità religiosa nelle persone. Un vigoroso risveglio dei valori propri del cristianesimo e una seria mobilitazione pastorale e dottrinale è la risposta opportuna quando dei principi inderogabili, come la tutela della famiglia, del matrimonio religioso, delle nascite, vengono seriamente messi in discussione da tendenze laiciste e relativiste appellandosi alla difesa di cosiddetti diritti civili, mentre il vero obiettivo è quello dello scardinamento morale della società, che alcuni vorrebbero rifondata su concetti collettivistici invece che sull’inderogabile valore della famiglia. Totalmente incomprensibile la risposta negativa di frange del mondo cattolico che, soggiogate da visioni laicistiche, mostrano maggiore sensibilità al rispetto di presunti diritti civili, che non ai valori fondanti della religione cattolica cristiana, cogliendo l'occasione per scagliarsi gratuitamente contro la gerarchia della chiesa, rappresentandola come arretrata, reazionaria e interessata più manipolare le coscienze che non a vedere altri problemi. Francesco Del Bello (AQ)
 
starman2006
starman2006 il 30/03/07 alle 11:25 via WEB
Ringrazio Francesco Di Bello per la pacata e argomentata risposta che però non mi trova d'accordo. Il concetto di famiglia difeso dalla gerarchia ecclesiale è il concetto di famiglia modello della società borghese fondata sui valori del profitto e del lavoro che col Vangelo poco hanno a che fare (il profitto è un antivalore nel NT) Premesso che non sono comunista e che qui m'interessa il vero messaggio del Vangelo vorrei ricordare che : ---nel Vangelo Gesù è sempre con i reietti contro i dotti della religione,con gli impuri(samariutani,pastori,maghi.prostitute) contro i puri(farisei) --Apostoli e discepoli lasciano la famiglia x seguire Gesù. ---Ai familiari cha vanno a riportarlo a casa , Gesù risponde che madre e fratelli sono coloro che condividono con lui la Parola e non li fa nemmeno entrare,li lascia fuori dall'uscio. ADESSO TI RIPORTO UNO STRALCIO DI UNO DEI PIU' GRANDI STUDIOSI DEL VANGELO,UN SACERDOTE CATTOLICO ITALIANO CHE HO L'ONORE DI CONOSCERE: ----Il matrimonio nel mondo ebraico consta di due parti: 1. lo sposalizio 2. e le nozze (la prima a 12 anni). Uno si chiede: ma perché non rimandano tutto quanto all’età di 13 anni? C’è un motivo: abbiamo detto che sono i maschi che scrivono la legge che è la parola di Dio e qualcosa a proprio vantaggio indubbiamente se la ritagliano; c’è il problema dell’adulterio. Cos’è adulterio secondo la legislazione ebraica? • Per la donna è qualunque rapporto con un uomo, quindi la donna che ha un rapporto con un uomo che non sia il marito è considerata adultera, e, come vedremo tra poco, va eliminata. • Per l’uomo l’adulterio è il rapporto con una donna ebrea non sposata; quindi gli uomini potevano andare con tutte le cananee, le fenicie, le babilonesi, le egiziane che volevano e questo non era considerato adulterio. L’adulterio era considerato soltanto con una donna ebrea e sposata. Abbiamo capito allora perché le sposavano così presto: appunto perché subito entrasse questo reato di adulterio. Se la donna in questo arco di un anno rimaneva incinta e non del marito, era considerata adultera e veniva eliminata. Come veniva eliminata? Domani tra i brani che faremo, faremo quello conosciutissimo, l’episodio dell’adultera nel tempio, ce l’avete presente? Portano quell’adultera e Gesù pronuncia la famosa frase: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Noi ci lasciamo sempre un po’ suggestionare magari dai films, dall’immagine... Normalmente per adultera viene presentata una donna bella prosperosa, la si pensa così, invece è una ragazzetta che ancora non ha compiuto 13 anni da come lo sappiamo? Dalla pena di morte che gli scribi, i Farisei propongono a Gesù: “Mosè ci ha comandato di lapidare donne come questa”. La lapidazione era la pena di morte riservata per le adultere nell’arco di tempo tra lo sposalizio e le nozze; dopo, invece, per l’adulterio dopo le nozze c’era lo strangolamento. Quindi è soltanto in questa prima parte. Ancora oggi nel mondo arabo, almeno nei paesi, nei villaggi, quando una donna 16 rimane incinta fuori del matrimonio viene soppressa, viene eliminata. Alla prima festa del paese la donna, consapevole del suo destino, circondata da tutti i famigliari nella gran festa, normalmente viene strozzata dal fratello, rimane il cadavere e nessuno è colpevole. Non scandalizziamoci perché ricordiamoci che è soltanto - sembra la data esatta - nel 1954 che in Italia venne cancellato il delitto d’onore. Cos’era il delitto d’onore? Quando un uomo era stato tradito dalla donna, se non l’ammazzava perdeva la reputazione, era costretto ad ammazzarla, una volta ammazzata, recuperava l’onore e la pena che dava la legislazione italiana nel 1950 quegli anni lì, era appena due o tre anni per il delitto d’onore. Quindi questo immaginatelo all’epoca di Gesù: per cui la donna che rimane incinta fuori del matrimonio viene eliminata e l’adulterio era frequente, perché era frequente? Perché abbiamo visto che questi matrimoni non sono matrimoni d’amore, sono matrimoni combinati; ma da sempre gli uomini e le donne hanno avuto un cuore, un sentimento, per cui anche se non facile, era possibile l’adulterio quindi la donna che rimaneva adultera che rimaneva incinta veniva eliminata. È il caso che si presenta per Maria. Maria in questo arco di tempo si trova incinta, scrive l’evangelista per opera di Spirito Santo, vallo a spiegare a Giuseppe. Per opera di Spirito Santo cosa sarà? E pertanto la donna va lapidata. Non trattiamo questo episodio di Maria, del suo concepimento. Soltanto un’indicazione: attenzione, i Vangeli, lo vedremo nei prossimi giorni, non sono libri storici e tanto meno non sono trattati di biologia o di ginecologia. Quando l’evangelista dice che Maria rimase incinta per opera di Spirito Santo (Mt 1, 18b) significa che gli Evangelisti vedono in Gesù (questo uomo che ha saputo accogliere l’immensità di questo amore di Dio in una maniera unica e irripetibile) l’effetto della nuova creazione di Dio. Ecco perché in Gesù non c’è la tradizione dei padri, ma soltanto quella di Dio: nella concezione ebraica, dove non esisteva il termine genitori, esisteva un padre che è colui che genera e la madre colei che partorisce. La donna nella nascita del figlio non ci mette assolutamente niente, è considerata una specie di incubatrice che accoglie il seme del maschio, lo fa crescere e poi lo espelle, ma la donna non ci mette nulla di suo. 17 Quindi Maria si trova ad essere incinta e il povero Giuseppe entra in crisi, una crisi abbastanza drammatica che viene già formulata nei Vangeli, molto di più nei Vangeli apocrifi. Tratteremo a volte, parleremo di questi vangeli apocrifi: sono Vangeli che la chiesa non ha riconosciuto come ispirati, ma non significa che siano falsi, anzi, forse a livello culturale riflettono modi di dire e di fare dell’epoca di Gesù solo che non hanno quella ricchezza quella serietà teologica degli altri Evangelisti. Ebbene nei Vangeli, quelli considerati canonici, ispirati, il povero Giuseppe entra in crisi: “Giuseppe, suo marito che era giusto – “giusto” (d…kaioj) non significa rettitudine morale, “giusto” significa appartenente a una confraternita di coloro che si impegnavano ad osservare tutti i 613 precetti della Legge – quindi il marito Giuseppe è un uomo religioso e la legge gli dice: la donna che è adultera la devi ammazzare, la devi eliminare. Ma Giuseppe non se la sente e decide di ripudiarla in segreto. Vedremo adesso cos’è il ripudio. Ma nei libri apocrifi dove si trovano meglio queste tradizioni culturali dell’epoca, il povero Giuseppe, in uno dei libri apocrifi più antichi dice: e se qualcuno si fosse finto in modo credibile un angelo per ingannarla? Perché Maria gli aveva detto che era arrivato un angelo, Giuseppe dice: sta a vedere che ‘st’ingenua, è arrivato un angelo per ingannarla. Perché questa storia degli angeli? Nel primo libro della Bibbia, libro del Genesi Cap.6 c’è una descrizione strana dice: quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio – gli angeli – videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Quindi quando c’è stata la Creazione e Dio ha creato gli uomini e gli uomini si sono moltiplicati e sono nate pure le figlie, le donne, gli Angeli, cari miei, hanno visto dice: che è queste? Hanno fatto delle incursioni sulla terra, hanno messo incinte queste donne e i figli che nascevano avevano una condizione semi-divina. Era per spiegare, secondo il libro del Genesi, i giganti. Chi erano i giganti? Erano coloro che erano nati da una donna e da un angelo. Perché a quell’epoca gli angeli non erano questi nostri bellini, santarelli, senza sesso che noi immaginiamo; gli angeli erano maschietti anche ben 18 dotati che ogni tanto facevano delle incursioni e quando trovavano una donna: zacchete! era a posto. Questo era talmente creduto che (lo cito, perché può sembrare una barzelletta) San Giustino, padre della chiesa del II secolo scrive: gli angeli trasgredirono l’ordine divino e scesero ad accoppiamenti con donne da cui ebbero figli”. Nel II secolo! Quindi nonostante l’insegnamento di Gesù, era creduto anche nella chiesa primitiva che gli angeli scendevano e si accoppiavano con le donne. Nella prima lettera ai Corinti San Paolo dice e le donne portino il velo a motivo degli angeli (1 Cor 11,10). Nella nostra cultura uno non capisce, dice: beh, forse per rispetto agli angeli. No, siccome soltanto le prostitute erano quelle che non portavano il velo in testa, ma tutte le donne dal momento della pubertà sempre portavano il velo in testa; molte lo portavano anche durante i rapporti sessuali con il marito; erano soltanto le donne di malaffare che non portavano il velo. Le donne cristiane, emancipate da questo, avevano cominciato a togliersi il velo, allora San Paolo dice: per carità se vi vedono gli angeli! È fatta! Bene, angelo o no, Maria è incinta e la legge di Dio prescrive che la moglie adultera va denunciata e lapidata. Libro del Deuteronomio: “Se la giovane non è stata trovata in stato di verginità allora la faranno uscire all’ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà così che muoia perché ha commesso una infamia in Israele disonorandosi in casa del padre, così toglierai il male in mezzo di te”. Libro dei Proverbi: “la gelosia accende lo sdegno del marito che non avrà pietà nel giorno della vendetta”. Giuseppe decide invece il ripudio, cos’era il ripudio (pratica contro la quale Gesù tuonerà perché era una pratica di grande ingiustizia)? Il ripudio è un foglio di carta, un certificato, nel quale l’uomo scrive o fa scrivere: “tu da oggi non sei più mia moglie” e la donna veniva cacciata senza poter protestare, senza resistere. Quali sono i motivi per ripudiare la donna? Il libro del Deuteronomio aveva un termine che non era molto chiaro, dice: “quando avrai trovato qualcosa di brutto in tua moglie la puoi ripudiare”. Il problema è sapere cos’è questo “qualcosa di brutto”. 19 Allora, all’epoca c’erano due scuole di pensiero: 1. una la corrente di Rabbi Shammai, un rabbi molto rigido che diceva: la cosa di brutto che può permettere il ripudio è l’adulterio. 2. Ma l’altro rabbi, Rabbi Hillel di manica non larga ma larghissima, invece, prevedeva tutto quanto e il suo insegnamento è confluito poi nel Talmud, in quella che è considerata la parola di Dio; allora si legge - è raccapricciante ma era l’epoca -: “se al mattino l’uomo, al risveglio guardando il volto della moglie, non la trova più di suo gradimento le scriva il libello del ripudio e la mandi via”. Oppure anche si poteva ripudiare la moglie - abbiamo visto - se la trovava in strada da sola a parlare con un altro uomo e, siccome la religione sempre è tragicomica, anche se la moglie brucia il cibo, il pranzo, è motivo sufficiente per ripudiarla. Ma vediamo invece com’era la seconda fase del matrimonio alla quale Maria e Giuseppe non sono mai giunti. Nel Vangelo di Luca c’è un’espressione talmente scandalosa che nel V secolo i padri della chiesa siriaca l’hanno censurata perché dice che Maria e Giuseppe vanno a Betlemme, dice: Giuseppe con la sua sposa Maria (tÍ ™mnhsteumšnV) - cioè sono nella prima fase del matrimonio e non sono arrivati alla seconda; pertanto è una coppia irregolare, col linguaggio di oggi, diremmo che era una coppia di fatto, non ditelo ai parroci che Maria e Giuseppe erano una coppia di fatto! Non sono una coppia regolare perché non hanno regolarizzato la loro posizione: sono rimasti nella prima fase ma non nella seconda. Era proibito, vietato a un uomo e una donna che non sono passati alla seconda fase del matrimonio, non solo di vivere insieme ma di viaggiare insieme; Maria e Giuseppe sono una coppia irregolare. Tant’è vero che questo termine “con la sua sposa” la chiesa siriaca lo trasformò “con sua moglie” così abbiamo le carte in regola. Ma - e terminiamo - vediamo un po’ qual è la seconda parte di questo matrimonio: abbiamo visto la prima parte lo sposalizio, la seconda è la donna a entrare nella casa del marito dove c’è il banchetto di nozze e le porte sono aperte, tutti quanti sono invitati. C’è un momento importante: l’uomo prende la moglie e accompagnato da quelli che nei vangeli vengono chiamati gli amici dello sposo… (lo dico perché ci sono pagine del Vangelo che se non sono inserite nel loro contesto culturale non si capiscono. Quando a Gesù rimproverano di non digiunare lui dice: “ma possono digiunare gli amici dello sposo?” Noi pensiamo “amici” no, è qualcosa di più, letteralmente: figli del talamo nuziale). Cioè, l’uomo prende i suoi amici più intimi, due amici, quelli con i quali è cresciuto, dei quali si fida di più perché in pratica devono essere partecipi, assistendo, al primo rapporto sessuale dell’uomo con sua moglie. Allora l’uomo prende la donna, vanno nel talamo, nel giaciglio riccamente addobbato, tira la tenda, i due amici stanno di fuori, aspettano fuori, si congiunge con la donna per un unico scopo: comprovare la verginità della ragazza. E, una volta che ha trovato la ragazza vergine, lancia il grido (è il famoso grido dello sposo che c’è nell’AT e anche nel NT), allora i due testimoni corrono subito nella sala del banchetto e dicono: “lo sposo ha gridato” e la gente applaude. Tornano e lo sposo consegna loro il telo di lino con le macchie di sangue comprovanti che la ragazza era vergine, i due testimoni prendono il telo vanno nella sala, lo mostrano a tutti quanti (un altro applauso), viene piegato e viene 21 consegnato ai genitori della ragazza come prova, come testimonianza dell’avvenuta deflorazione, che la ragazza era vergine, in caso di ripensamenti. E il Talmud rimprovera quelle madri che alle figlie nel giorno delle nozze mettono in tasca il cuore di un pollo! Questa è la situazione della donna all’epoca di Gesù. Allora quei pochi versetti che abbiamo visto all’inizio io credo che ci dimostrino tutto quanto il loro clamore: Gesù in un contesto del genere va in giro con delle donne! In un contesto del genere, come era considerata la donna, donna impura! E Gesù incomincerà un processo di liberazione e di emancipazione della donna che però non avrà più seguito. Già in una delle lettere del NT, la prima lettera a Timoteo, si legge che la donna potrà salvarsi soltanto partorendo figli (1 Tm 2,15). Con buona pace delle zitelle e delle suore: non si salvano.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/03/07 alle 12:49 via WEB
La risposta almio commento é troppo vasta per poterti dare una risposta sintetica, quindi continuerò a visitare con piacere il tuo blog, e troveremo modo di confrontarci amichevolmente sulle molte argomentazioni della Fede, per le quali vedo sei molto forbito. Saluti, Francesco
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/03/07 alle 22:33 via WEB
Ritorno a scriverti perché nella oceanica risposta al mio precedente commento, mi ha colpito particolarmente la definizione del concetto di famiglia che attribuisci alla gerarchia della chiesa, nel quale forse io sbagliando, mi pare di intravedere in generale una certa ostilità verso il concetto di famiglia tradizionale, quello fatto da un uomo, una donna e i figli nati dalla loro unione. Il concetto di famiglia è universale ed è stato sempre difeso in tutte le società e in tutte le culture esistite su questo pianeta fino dai tempi più remoti, da quelle primitive e tribali fino a quelle dei giorni nostri, in quanto fonte di essenziali valori simbolici per tutte le società, e la sua difesa non è mai stata esclusiva prerogativa della sola gerarchia della chiesa. Dato che la famiglia tende tradizionalmente a proteggere nel proprio ambito le cose possedute, a partire dal secolo scorso, unica eccezione alla regola sono stati i sistemi comunisti, che nel perseguire l’abolizione della proprietà privata, vedevano nella famiglia una minaccia reazionaria allo sviluppo di uno schema sociale su base collettivista in cui tutto deve essere condiviso. Il concetto di famiglia, che come anche te alcuni definiscono “borghese”, che vive in condizione di moderato benessere, e con reddito proveniente da un onesto lavoro, è sempre stato un valido modello di riferimento e di crescita in tutte le società civili, proprio perché costituiva per tutti una guida verso migliori condizioni di vita, fornendo esempi ben riusciti di organizzazione e di scelte vincenti. Tutto questo non pare dovrebbe avere a che fare con un malinteso significato di “profitto” dal contenuto deteriore neanche provenisse da attività illecite, che nella famiglia tradizionalmente intesa non trovavano sicuramente posto, ma semmai profitto sì, ma derivante da un lavoro onesto, spesso anche duro e pesante, talvolta poco redditizio, come il lavoro della terra, ma sempre e soltanto onesto e santificato da Dio. In tutto questo sinceramente non riesco a vedere nulla di sconveniente, anzi sono convinto che la mancanza di validi modelli di crescita potrebbe essere causa di scompensi nella società, a meno di non essere convinti sostenitori dei modelli social collettivisti, dove l’individuo non deve perseguire obiettivi individuali, ma è costretto soltanto a realizzare obiettivi comuni da raggiungere nell’ambito della collettività. La difesa della famiglia tradizionale della chiesa non è sicuramente indirizzata a quella borghese ma forse proprio a quelle meno abbienti, dove con l’aiuto di Dio e con la preghiera si possono vincere momenti difficili e le tribolazioni sempre presenti nella vita quotidiana, perché da quando Dio ha creato un uomo e una donna e dato ad essi la capacità di procreare, allora ha creato la famiglia tradizionale, che quindi esiste per volontà di Dio e credo che la chiesa abbia il dovere di difenderla, altrimenti verrebbe meno a un dovere verso Dio. Saluti Francesco
 
   
starman2006
starman2006 il 31/03/07 alle 14:29 via WEB
Il discorso di francesco è interessante , personalmente ritengo che sia sbagliato pensare che Dio debba essere "difeso" o che Dio ci faccia dei doveri...I doveri sono della religione ebraica,dei puri nio siamo il Cristianesimo , il Dio che predilige gli impuri. Certo Dio vuole la collaborazione dell'Uomo nella sua opera creatrice,la creazione prosegue,la Parola è dinamica ma l'amore di Dio è assolutamente incondizionato Gesù non parla mai di amore e doveri verso Dio: testualmente dice ai discepoli che l'unico comandamento , un NUOVO e SOLO comandamento è amatevi gli gli altri come io ho amato voi,cioè in maniera totale ed incondizionata.Quets è la fede nuova che salva e libera l'uomo contro la religione delle prescrizioni che lo opprime. Un cambiamento già iniziato con i profeti che iniziarono a predicare Misericorsio io voglio e non sacrifici. Ovviamente ,caro Francesco, io ti riporto studi non miei ma di un grandissimo studioso del Vangelo,un sacerdote cattolico autore di molti libri erede di 2 grandi teologi. Ma d'altro canto questi concetti nel vangelo sono così chiari che non c'è bisogno di lauree x coglierli. Ti ringrazio della tua grande volontà di dialogo che credo sia la cosa fondamnetale in assoluto e x il tuo ottimo contributo
 
viola.15
viola.15 il 30/03/07 alle 11:39 via WEB
E' davvero un bellssimo blog, il tuo... condividio in pieno tutto ciò che hai scritto finora. Continua così! ^_^ Buona giornata!!!
 
lenin1986
lenin1986 il 30/03/07 alle 16:30 via WEB
Io credo che la religione cattolica è una delle piche che meriti un minimo di rispetto…e lo dico da laico, da naturalista e da agnostico…non credo in dio, non credo in budda e non credo in nulla di irrazionale, ma rispetto chi diffonde l’idea di uguaglianza esattamente come fa una parte della base cattolica…solo una prete perché l’altra parte non sa cosa sia l’uguaglianza, l’altra parte va a messa ogni domenica ma dimentica cosa sia il perdono e il rispetto…questa seconda branca del cattolicesimo è quella vicina al clero e al vaticano, un cumulo di politicanti che sotto lo stemma della croce fa i proprio interessi come il peggior deputato dell’udeur…anche io sono per l’abolizione del concordato, per la completa laicità dello stato e spero che i cattolici, quelli veri, quelli vicini alle parole di san Francesco si rialzino e prendendo le redini della loro religione…
 
starman2006
starman2006 il 31/03/07 alle 14:31 via WEB
Grazie Lenin però il Cristianesimo del vangelo non è una religione , è una fede al servizio dell'uomo Dio serve l'uomo e non viceversa. Questo si è perso con la religione ma si può ritrovare tornando alla Parola originaria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/04/07 alle 21:02 via WEB
ciao star sei sempre alla carica con tematiche interessantissime...sei bravissimo ti stimo.. luisa.gandi
 
lauviaha
lauviaha il 01/04/07 alle 22:23 via WEB
Il Sangue di Cristo non si versato invano, tante argomentazioni...tante...e l'ora del cambiamento, incominciamo a vivere secondo quest'amore, il Sangue di Cristo sia il nostro lavacro. Buona settimana di Passione a tutti voi. egy
 
starman2006
starman2006 il 02/04/07 alle 09:21 via WEB
Ciao Egy !
 
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levitra pharmacy il 18/03/09 alle 00:11 via WEB
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life insurance firefighter il 17/04/09 alle 08:47 via WEB
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Un blog di: starman2006
Data di creazione: 18/07/2006
 

LA FINE È IL MIO INIZIO...

ALL'INIZIO E ALLA FINE DEL BLOG.......

 
 

A COME AMORE

Come ti amo? - Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti, - ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita! - e,
se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte.

Elizabeth Barrett Browning
 
 

L'ARTE DEL CANDORE

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