1,nessuno¢omila
Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina
Messaggi di Maggio 2006
Post n°452 pubblicato il 31 Maggio 2006 da psike830
Eppure, da qualche parte, dovrebbero esserci due braccia in cui rifugiarmi, un indice che scivoli piano da basso in alto sulle mie guance per fermare le lacrime nel loro cadere... |
Post n°451 pubblicato il 31 Maggio 2006 da psike830
Di noi tre. Immerso nella tua vita, completamente. Sono al bar, il telefono è sul tavolo, lo sento vibrare e lo vedo illuminarsi. Sul display esterno riconosco il tuo numero, ché il tuo nome è scomparso dalla mia rubrica da tempo. |
Post n°450 pubblicato il 30 Maggio 2006 da psike830
"cos'ha?" In foto, è Lei. |
Post n°449 pubblicato il 30 Maggio 2006 da psike830
Ci riprovo. Vorrei tornare quella che ero prima. PS...ho voglia di farmi una canna..... DOVETE ASSOLUTAMENTE LEGGERE QUESTO |
Post n°448 pubblicato il 30 Maggio 2006 da psike830
B. Poi l'ho rivisto E lui poi non capisce che anche il semplice pranzare insieme potrebbe essere un modo per tentare un passo avanti. Se ci fossi tu....magari sorriderei. |
Post n°447 pubblicato il 29 Maggio 2006 da psike830
Assaporo il risveglio stamattina. |
Post n°446 pubblicato il 29 Maggio 2006 da psike830
E vorrei scriverci un intero post sull'odore della tua pelle e su come lo immagino... Mi rende curiosa, sì...curiosa, come il personaggio della foto. |
Post n°445 pubblicato il 28 Maggio 2006 da psike830
D. E tu al telefono mi suoni Schopin. Se questa foto potesse parlare....racconterebbe di te e di lei e perfino di me e Giorgio... |
Post n°444 pubblicato il 28 Maggio 2006 da psike830
Forse questo vuol dire essere pazzi. Non so perchè quando le persone provano dei sentimenti tendono a nasconderli. |
Post n°443 pubblicato il 28 Maggio 2006 da psike830
Chiedo scusa ad Eli per averle risposto male prima per uno stupido trillo, ma a me trilli stanno sulle palle. Vorrei, almeno per una volta nella vita, avere l'appoggio di una famiglia. Vado a salutare il mio migliore amico, che se ne deve andare. |
Post n°442 pubblicato il 28 Maggio 2006 da psike830
Ti ho sognato. Ma non potrei dormire la domenica mattina invece che sparare queste cazzate? In più ieri sera ho bevuto talmente tanto che mi sento ancora brilla. Meglio che me ne torno a dormire. |
Post n°441 pubblicato il 28 Maggio 2006 da psike830
Cazzo....che bacio..... |
Post n°440 pubblicato il 27 Maggio 2006 da psike830
Pochissime persone hanno la capacità di farmi incazzare in questo modo e, caso strano, tutte queste persone fanno parte della mia famiglia. |
Post n°439 pubblicato il 27 Maggio 2006 da psike830
Ci sono cose che non hanno prezzo, come sedersi qui ad ascoltare a tutto volume "coming back to life" dei Pink Floyd (la versione di "Pulse") e guardare il lago. La foto l'abbiamo scattata il primo maggio, nella Val D'Orcia. I vostri commenti ai miei post sono bellissimi, presto risponderò a tutti, ora sono tropo triste! Un bacio a tutti quelli che passano di qui. |
Post n°438 pubblicato il 27 Maggio 2006 da strangeskin
Per quell'irrequietudine di fondo [forse tardo adolescenziale] Nulla mi lega a nulla. F. Pessoa |
Post n°437 pubblicato il 26 Maggio 2006 da psike830
All'improvviso ti accorgi di quanta gente popola il mondo, ognuno con la sua storia, le sue pene, il suo fardello, le sue gioie, la sua esperienza, i suoi consigli da regalare. Questo pensavo seduta al tavolo coi miei libri e la mia sigaretta accesa. Sotto le scarpe sabbia e non asfalto...più morbida, più labile, aiuta a pensare, magari a sognare. "mi è venuta come l'impressione che mi stessero rubando il tempo e tu che tu mi rubi l'amore". |
Post n°436 pubblicato il 26 Maggio 2006 da dadodavd
Notte fonda, nera, calda, cupa, avvolgente, rassicurante. Troppo bella per buttarla via dormendo. Sto alla finestra a fissare le stelle, i miei pensieri bruciano e vanno in fumo insieme all’amica canna, che li rallenta e mi aiuta ad afferrarli, a respirarli. Musica nelle orecchie mi culla, mi distacca dolcemente da questa pesante realtà. Seguo con lo sguardo i movimenti di una donna, alta, bella, formosa, la vedo sgattaiolare in un portone, seguita da un ragazzo, trepidante attesa di qualche minuto di piacere, brevi attimi di illusione, pagati col denaro, magari per pensare di essere amati, o forse solo per provare l’ebbrezza di due corpi che si uniscono, senza rischiare di rovinare tutto con il sentimento. Una ragazza cammina per la strada lentamente, incedere incerto, sembra disorientata, ma non ubriaca. Camminerà da molto ormai, i tacchi alti le faranno male, ma la precarietà del suo passo non mi impedisce di percepire il fascino particolare di questo piccolo angelo, lunghi capelli corvini, così fragile nel suo cappotto nero, pesante come il fardello che porta nel cuore. Chissà cosa la tormenta, la immagino vagare senza meta nella città, che cerca di sottrarsi a un dolore che la insegue colpendola alle spalle e stordendola. Si guarda attorno, stranita, come in cerca di un segnale, di un nuovo imput per i suoi neuroni, in fuga da una realtà che come un cielo crollato opprime, immobilizza, lentamente anestetizza poi opera, asporta pezzi di anima con calma, un po’ alla volta, senza fretta, come con una preda che ormai non ha più speranze né voglia di liberarsi dalle spire del suo carnefice. Mi perdo nei miei pensieri e nei suoi, io che non ho voglia di dormire perché la notte, col suo silenzio e la sua discrezione, mi aiuta a pensare e quindi, a soffrire. Perché pensare molto spesso è soffrire. E allora spazio al trionfo del masochismo, un’abitudine alla sofferenza che diventa assuefazione quindi dipendenza. L’inquietudine di sentirsi un alieno, di fallire in ogni intento tranne che in quello di tirare fuori sempre e comunque il peggio di sé, continuando con voracità a prendere a morsi la vita, divorandola pezzo dopo pezzo, intingendo il pennello nella tavolozza con un colore sempre più scuro, tanto scuro quanto sordidamente affascinante, come il nero di questa notte calma e asciutta. Invece nel mio cuore diluvia: strano, riesco quasi a sentire il rumore della pioggia. E così dipingo di nero l’esistenza, la mia e quella di una ragazza probabilmente troppo sbronza per pensare, ma che mi piace disegnare triste e irrequieta come me, forse solo per inventare qualcosa da condividere con lei, mi sembra quasi di percepire un sottile feeling tra me e quello scricciolo, sorrido, mi accontento di immaginare, perché se avessi il modo di conoscerla di persona sarei puntualmente in grado di mostrare tutti i lati peggiori di me, quanto basta per darle un’impressione abbastanza negativa da allontanarla e così porre fine al mio sogno, magra illusione di cui mi accontento in attesa che venga il mattino, che vengano tempi migliori. Torino, 4 Giugno 2005 ore 04:39 |
Post n°435 pubblicato il 26 Maggio 2006 da psike830
[(per favore, leggete il post predente?)]
I campi di grano vicino all'aeroporto sembrano infiniti o forse sono i miei occhi sognanti a vederli tali.....Giallo dorato e qualche papavero, fa un caldo bestiale, mezzogiorno e mezza. Continuo imperterrita sulla mia strada, quella più semplice forse, anche se semplice non lo è mai. Perchè allora, se sono così sicura di un rifiuto, non lascio stare direttamente? Beh...ve lo devo spiegare io quanto l'uomo sia strana come creatura? Perchè se ci sono 99 punti a sfavore e solo 1 a favore....l'uomo ci spera....ci fosse anche una possibilità su un milione, vale cmq la pena provarci...e poi chissà che stavolta il biglietto fortunato della lotteria sia il mio.....ma se non lo compro, quel biglietto, rimarrò sempre col dubbio.... Il problema è che io, almeno stavolta, comprerò il biglietto col cuore e con l'istinto....e tu estrarrai il numero da quella palla di vetro usando, forse, solo le mani della ragione....perchè 9 anni son tanti....ma anche sette non son pochi....chissà chi mi rimetterà di più.... Mah...tanto parlo parlo e poi...me la faccio talmente tanto sotto che non farò niente....forse sono forte, ma coraggiosa.......ho qualche dubbio. Il post l'ho scritto ieri sera, ma per colpa di Libero non sono riuscita a pubblicarlo.... |
Post n°434 pubblicato il 25 Maggio 2006 da azzurroprato
Si, per favore, aiutami. Conosci tante persone e forse puoi aiutarmi. Ti chiedo scusa in anticipo per aver utilizzato il tuo blog ma sei l'unica che ha un numero di visite tali da farmi pensare che tu e i tuoi amici potete aiutarmi. Ho una collega, ma nel cuore e' un'amica, che ha 28 anni e a 22 e' stata anoressica. E' da un mese che mi sono accorta che non fa piu' colazione, non pranza ed ha perso almeno una taglia. Sta perdendo concentrazione e memoria e non e' da lei. E' molto introversa, quindi non posso farle domande, pero' so che ama la mia stessa musica, le stesse letture, e riconosco nei suoi occhi un dolore antico e profondo che ben conosco. Non so da cosa e' generato, ma lo riconosco. Non sono un medico e non so come aiutarla, so solo che parlare di cibo e' la peggiore idea che possa venirmi. Ha cominciato a dire bugie e ai suoi dice che cena fuori e a me che cena a casa. Lavora in traferta quindi non e' controllabile ne' dalla famiglia che a suo tempo l'ha aiutata ad uscirne ne da me che la sera sono lontana. Psi', credimi, lei e' come noi. E' una persona speciale, ha dentro un mondo immenso sommerso dal dolore, aiutami. Parlane con tutti, cerca suggerimenti, idee, qualsiasi cosa. Non voglio perderla ma ogni giorno la vedo sempre piu' vicina al baratro. Sto male Psi', ho bisogno di te e di tutte le persone stupende che conosci e che sono tante. Un bacio e grazie. |
Post n°433 pubblicato il 25 Maggio 2006 da psike830
Credo che mad_a_lot mi perdonerà se trasformo in post il suo commento. Ecco, io non avrei saputo trovare parole migliori (ho semplicemente copiincollato, nessuna aggiunta,nemmeno una virgola. "Aveva la marmellata sulle dita, quella d'arancia, e fissava il barattolo finito, con fare interrogativo. Ha chiuso gli occhi e ad una ad una si è messa le dita in bocca, per gustare quello che restava, prima della fine. Ad ogni gesto un piccolo piacere, accompagnato dalla consapevolezza che di li a poco, la marmellata all'arancia sarebbe finita. Che poi, diciamocelo, e lo sapeva anche lei... non è buona, come marmellata... ma a chi piace, piace. E se ti piace non ci puoi fare niente. Pensò che sarebbe andata a comprare un nuovo barattolo, domani... e si finse di non essere sulla luna... dove di marmellata all'arancia non ne avrebbe trovata mai più." Grazie. |
JO
perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.
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