Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi di Novembre 2006

Post N° 846

Post n°846 pubblicato il 30 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Ho cercato nelle tasche, cercato bene intendo. Non ho trovato molto: l'ultima gomma del pacchetto, l'accendino, un fazzoletto già usato (più volte), 20 centesimi, tutti da 5 e poi lì, all'angolino dove rimane sempre un po' di polvere c'era il cuore, un po' stropicciato.
Non lo uso quasi mai, ma lo porto sempre appresso, potrebbe servire, nella vita non si sa mai.

A lavoro son soddisfazioni, piccole cose, certo, ma vedere apprezzati i propri sforzi fa sempre piacere. Nella vita privata non lo so, non credo più d'averne una a parte le ore al telefono con Ale a parlare del tempo (e vabbè... è metereologo....) e ogni tanto un aperitivo con S., al solito bar, con la solita gente che va sempre al solito pub e certe volte non ti va nemmeno più d'andare a ballare al solito posto.

E' vero: dovrei o potrei cambiare giro, cambiare luoghi, cambiare abitudini, cambiare aria insomma....ma la mia aria è sempre la stessa, me la porto dietro, giro con la mia bombola d'ossigeno e dovunque vada respiro sempre la stessa. Ogni tanto però cambio marca di sigarette, così...giusto per movimentarmi la vita.

Le virgole son messe a caso...dove son cadute son rimaste.

 
 
 

Post N° 845

Post n°845 pubblicato il 30 Novembre 2006 da psike830

Poi capita che ci si innamora, anche se non te l'aspetti, anche se la tua natura non è proprio da "perfetto fidanzatino".
Ci si innamora così, come si prende l'influenza per un colpo di freddo, proprio il giorno in cui non avevi messo la cannottiera per fare il figo, per far credere che sei forte.
Ma nessuno è forte, ci sono passata anch'io: più uno si crede forte più è la batosta ad essere forte.

Me n'ero già accorta, mentre lasciavi scivolare piano le dita carezzandomi le gambe nude, me n'ero accorta ancora prima del tuo "ma che stiamo facendo?". Ormai era fatta, inutile perdersi nei soliti discorsi, certe cose non si spiegano a parole, basta un gesto, soprattutto se ci si conosce e, nonostante tutto, in questo siamo sempre stati bravi.
Ho fissato, per un attimo ancora, il soffitto in legno, notando quanto fosse asimmetrico. Stavamo parlando, credo, di pubblicità e ti ho risposto semplicemente "come cosa stiamo facendo? Stiamo sparando cazzate!".
Inutile star lì a sprecar parole per qualcosa che sapevamo già tutti e due. So che te la caverai benissimo con un sms dopo avermi riportato a casa, so che ti renderai conto di aver sprecato quei centesimi, ma certe cose si devono fare, se si recita un ruolo lo si deve fare fino in fondo.
E allora restiamocene ancora un po' qui, nudi e abbracciati come ai vecchi tempi: io ti accarezzo il braccio, tu mi baci le guance.
Scherzo quando ti dico che stai invecchiando, che cominci a perdere colpi, solo che è così buffo vederti innamorato che non posso fare a meno di prenderti per il culo.

E poi, ovviamente, rido di me.

 
 
 

Post N° 844

Post n°844 pubblicato il 25 Novembre 2006 da psike830

E lo so che magari l'amore è da qualche altra parte, so che forse non ha nemmeno i tuoi stessi occhi azzurri e il tuo modo di ridere, che non aspetta 9 anni per accorgersi che non è finita, che mi aspetta all'angolo della strada proprio quando all'ultimo momento decido di cambiare direzione.
 Lo so che l'amore non pensa ma agisce, che abbatte i muri e le paure, che dà forza e fiducia, che non se ne va.

Perchè tu in fondo non te ne sei andato mai, perchè l'unica cosa di cui io son sicura è che ogni tanto mi pensi.
E tu lo sai che per rendere sicura me ci vuole una vita, quella che abbiamo passato insieme.

t'ho sentito scivolar via come la sabbia asciutta d'agosto, come il lago dei nostri giorni felici e incoerenti, come i mille addii e ritorni, come l'ultimo "ti amo" che non ho avuto il coraggio di dirti. 

 
 
 

Post N° 843

Post n°843 pubblicato il 25 Novembre 2006 da psike830

La mia vita è figlia delle coincidenze, lo so che lo ripeto spesso, ma è la verità, sarei potuta arrivare in qualsiasi altro momento e non in quel preciso istante, avrei potuto salutare gli altri più brevemente o velocemente, avrei potuto accendere la sigaretta dopo aver acceso la macchina e non prima, S. avrebbe potuto guidare più velocemente di 40 all'ora e tanti altri "se"...
Invece no, sono arrivata proprio in quell'attimo esatto, preciso, spaccato, come fosse tutto calcolato.
Magari è colpa del vino, del virus che ho preso nel pc [in teoria non dovrei connettermi, ma ho BISOGNO di scrivere], magari è colpa della mia mente malata, magari è solo una stupida e insignificante coincidenza....magari mi manchi, magari sei felice, ma cazzo se mi manchi...buonanotte "amore mio"....

 
 
 

Post N° 842

Post n°842 pubblicato il 24 Novembre 2006 da psike830

Non lo so com'è che si cade in certi discorsi, davanti ad un aperitivo, alle sette del pomeriggio. Il solito bar, la solita gente, io e lui in piedi sulla porta del bar. Tanto nessuno ci disturba.
L'
amore
, quello che credevamo d'aver trovato, quello che ancora stiamo cercando, quello di cui ridiamo a volte guardando le coppiette felici, quello con cui ci sfottiamo la domenica pomeriggio dicendo che "sembriamo una coppia scoppiata".
Io e S. ci conosciamo fin da ragazzini, fin da quando faceva perdere la testa a tutte le mie amiche, fin da quando a 13 anni l'ho baciato sulle scale del vecchio borgo, fin da quando poi ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere perchè una bella amicizia rimane sempre una bella amicizia.
Ora ha un buon lavoro, ha appena comprato una casa ed è ancora più carino di diec'anni fa.
Che sceme le donne.


 
 
 

Post N° 841

Post n°841 pubblicato il 24 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Le scarpe son troppo grandi, sembro una bambina che gioca "ai grandi" con le scarpe e la collana della mamma.
Forse è così che mi sento: una bambina in mezzo al mondo dei grandi, che guarda tutti dal basso verso l'alto e crede che siano tutti giganti.
Eppure non sono poi così bassa, forse è questo il problema: sentirsi piccoli quando non lo si è più.
Che poi, in fondo, bambina non lo sono stata credo mai, non sono mai andata ad attaccarmi ai pantaloni di papà per un torto subito, un dolore o una frustrazione, sapevo già che non avrei trovato conforto e, soprattutto, supporto.
Piuttosto mi rinchiudevo in camera mia con un bel barattolone di Nutella e la musica non troppo alta per non disturbare "che non si sa mai"(Ligabue docet).
E' questo che ieri(e oggi) mi è mancato: la gonnella di mamma e i pantaloni di papà.
Ora, peerò, è tardi perchè per aggrapparmici dovrei abbassarmi, mettermi in ginocchio e non mi sembra proprio il caso.
Continuerò a "giocare agli adulti", prima o poi imparerò le regole di questo mondo.

["...scusami..non è che potresti accendermi il cuore? l'interruttore è proprio lì, è lo stesso che arresta i pensieri..."
"...ma qui c'è scritto 'sogni'..."
"...allora lascia stare che non so cosa significa..."]

 
 
 

Post N° 840

Post n°840 pubblicato il 23 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Correva l'anno 1975, io non ero nemmeno nelle idee più lontane dei miei genitori, mia madre aveva solo 15 anni, mio padre credeva di essere il padrone del mondo già da 20.
E Baglioni, probabilmente dopo aver rimorchiato con la sua Camilla (che io ho visto dal vero!), scriveva questa canzone.
Non sarà la canzone più bella tra quelle che ha scritto, non sarà la più romantica, la più dolce, ma è quella che ogni volta che ascolto mi intenerisce il cuore.
Ebbene sì...in fondo in fondo sono romantica.

Doremifasol
 
 
Non ti ho detto
che nei giorni bagnati di pioggia
quando il cielo
si strofina sui tetti
ti ho tanto pensato
e ho suonato canzoni per te

non ti ho detto
che sei piccola come un pulcino
che sei come il piu' dolce mattino
che mi basta tenerti per mano
che volevo portarti lontano lontano
e non so fare a meno di te
mi credi?
doremifasol
nella mia testa solamente

doremifasol
doremifasol
doremifasol
doremifasol

non ti ho detto
che i tuoi riccioli sono di seta
che profumi di erba falciata
che non sono mai stato un poeta
che ogni istante ho paura che sia gia' finita
e che darei la mia vita per te
mi credi?
doremifasol
tutto quello che so darti e'
doremifasol

 
 
 

Post N° 839

Post n°839 pubblicato il 23 Novembre 2006 da psike830

Soffio sui ma e sui se sperando che questa leggera brezza
li trasformi in certezze.
Ma non basta respirare per vivere.
Tiro fuori dalle tasche gli ultimi spicci
per un altro giro di giostra

immagine 

 
 
 

Post N° 838

Post n°838 pubblicato il 23 Novembre 2006 da psike830

Certe volte mi chiedo com'è che si instaurano certi legami, da cosa nascono le affinità tra le persone.
Non parlo d'amore, parlo di affetto, di stima, simpatia, di supporto, di quell'aiuto che sarebbe dovuto arrivare da qualche altra parte.
GRAZIE R.

 
 
 

Post N° 837

Post n°837 pubblicato il 22 Novembre 2006 da psike830

...E la mia estate scorreva lenta quando tu hai spinto il tasto "avanti veloce"...

Eppoi ne senti il bisogno.
   All'improvviso.
      Senza capire.
         Ne senti la mancanza.
            Assapori
l'assenza.
Ed è inutile provare a riempire un vuoto.
 
E senti l'aria passarci attraverso e diventare vento
E senti le pareti sgretolarsi
   E guardando giù non vedi più il fondo
 
E allora diventa oblio   
E allora diventa buio
E tu sei luce
     che accende i colori spenti del mondo
che riesci a mettere a fuoco e diventa nitido.
 E ti senti padrone di qualcosa che sai che non t'appartiene
eppure la senti tua
   come se fossi stato tu a crearlo,
             
come se l'amore si potesse inventare,
      come se non fosse lui a reinventare te
e le parole son suoni che percepisci col tatto
                            e non con l'udito
quando ti sembra di poter toccare anche l'anima
                                   col pensiero
.

 

 

[perchè c'è differenza tra come t'ho amato e come avrei voluto amarti,
perchè c'è differenza tra amare e volerlo fare
]


 
 
 

Post N° 836

Post n°836 pubblicato il 22 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

"...il passato è solo passato..."

Forse l'errore sta nel dire "solo".
Il passato è passato, è vero, il tempo non torna, ma ha comunque delle ripercussioni sul presente e il presente le ha sul futuro.

Ecco...sono fottuta...

"...io ripenso al mio passato
e vedo scorrere
i frammenti di una storia
come fosse un film.
Ho affrontato tante cose
le più tristi e dolorose
con un'imprevedibile energia.
Ma sono i gesti abituali
che mi fanno paura
questa mia vita ripetuta
è diventata
la mia seconda natura.

Non ci si può liberare dell'abitudine
buttandola fuori dalla finestra,
bisogna farle scendere le scale
un gradino alla volta."
Giorgio Gaber.
L'abitudine.


"...ed il più grande conquistò nazione dopo nazione
e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
perchè più in là non si poteva conquistare niente
e tanta strada per vedere un sole disperato
è sempre uguale, è sempre come quando era partito..."
Roberto Vecchioni
Stranamore

 
 
 

Post N° 835

Post n°835 pubblicato il 21 Novembre 2006 da psike830

Cammino per la salita guardando avanti, lassù, in cima, c'è quella che qui chiamano "La Rocca", un palazzo di non so quale secolo, bellissimo fuori e splendido dentro.
Di preciso non so dov'è lo studio, a  pochi metri dalla piazza vedo arrivare un funerale e il mio telefono squilla:
"
dove sei?"
"contromano in mezzo ad un funerale"
"Dai bimba...ti aspetto in piazza..."
E lo vedo da lontano, poggiato ad una macchina che si guarda intorno.
Gira la chiave nella serratura del portone, apre la porta e mi abbraccia stampandomi un bacio sulle labbra.
Gli regalo un pacchetto di pocket coffe comprati al bar a San Marco.
Sorride, in quel modo fresco e spontaneo, sembra un bambino, ha la barba un po' più lunga dell'ultima volta che ci siamo visti, me ne accorgo mentre poso il giubbotto nell'attaccapanni.
Si infila il camice, sotto ha una maglietta azzurra, comprata in Grecia quest'estate.
Tolgo la felpa e poi le sue mani scivolano sul mio collo. Sono sdraiata a pancia in su, lui mi dice che sono dimagrita, io gli dico che il soffitto non sembra molto stabile.
Mentre continua a massaggiarmi ogni tanto poggia la sua fronte sulla mia oppure mi bacia con delicatezza, come fosse una carezza.
"il tuo collo non è messo poi così male...se ti metti a pancia in sotto ti faccio un massaggio, ma attenta quando ti alzi, potrebbe girarti la testa..."
Invece la testa non mi gira, almeno non per il motivo che dice lui: è il suo odore che comincia a fare effetto.
"Dovresti togliere la maglietta.."
"Non hai mai avuto bisogno di scuse per spogliarmi, stai perdendo colpi..."

Ride, mi abbraccia, mi bacia, mi aiuta a togliere la maglietta, io rimango per un attimo a guardarlo, poi mi sdraio.
Prova a slacciarmi il reggiseno ma il primo tentativo fallisce:
"eh sì...stai proprio pedendo colpi..."
Rido io stavolta, con la testa nascosta fra le braccia, poi l'olio appena freddo sulla schiena e le sue mani, i suoi baci sul collo e le orecchie, discorsi sconclusionati su amici in comune, che fine ha fatto quello o quell'altro...e ancora le sue mani e i suoi baci.
Mi asciuga la schiena...
"la prossima volta che esco dalla doccia ti chiamo..."
"chiamami prima..."
Mi siedo sul lettino, lui accanto a me.
Mi mette una mano dietro la schiena e mi sdraia di nuovo giù, non riese a smettere di baciarmi, non riesco a smettere di baciarlo. Lascio scivolare le sue mani dove vogliono andare, poi ci tiriamo su, ci sediamo di nuovo, prendiamo fiato e ricominciamo...
"...così ti spoglio..."
"...così mi lascerei spogliare..."
Poi guardo la sua maglietta azzurra e gli chiedo del viaggio in Grecia, mi rivesto lenta, sperando che la paziente non arrivi, lui parla mentre scarta un pocket coffe ed è talmete vicino che l'odore del caffè mi arriva sul viso.
Mi avvicino, come faccio sempre, con la faccia innocente e la voglia di averlo lì, su quel lettino, mangio il pocket coffe dalla sua bocca e lui mi lascia fare seguendo i movimenti della mia lingua, leccando lo zucchero che mi è rimasto sulle labbra. Poi mi siedo e mangio anch'io un pocket coffe, lui apre l'agenda e mi dice se per me va bene martedì mattina. Io non gli ho chiesto niente, in fondo non voglio niente, se non averlo ancora tra le dita e i sospiri, come nelle nostre notti.
"Martedì...verso le dieci e mezzo...così finalmente vedo la tua stanza..."
Penso che sia pazzo e penso anche che io lo sono di più.
Mi restituisce il mio libro di De Carlo, quello che gli avevo prestato mesi fa, mi chiede scusa per le condizioni in cui è ridotto, anche se quelle in cui gliel'avevo vado non erano granchè migliori.
La paziente suona alla porta, lui va ad aprire chiudendosi dietro questa porta mentre io mi metto il giubbotto e la sciarpa leggera, quella che avevo regalato anche a lui, uguale alla mia.
Riapre la porta, mi abbraccia, mi bacia, lo spingo via dicendogli che deve lavorare e lui sorride di nuovo in quel modo.
Ora che tutti e due siamo consapevoli, ora che è chiaro quello che siamo stati e saremo...ora che so che  non è amore è bello sentirlo mio tra queste quattro mura e poi riprendere la mia strada sapendo che lui riprenderà la sua con lei o un'altra.
Passo di nuovo la lingua sulle labbra per sentire ancora il suo sapore misto a quello del caffè, poi lo saluto e torno a casa, solo con la voglia di far l'amore. Che non è amore. Che non è solo sesso.

 
 
 

Post N° 834

Post n°834 pubblicato il 20 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Ieri questo blog ha compiuto un anno.

Nell'immagine c'è il mio lago... non vi viene voglia di venire qui e gridare forte guardando giù?
Una volta l'ho fatto..ma non vi dico cosa ho gridato....

 
 
 

Post N° 833

Post n°833 pubblicato il 19 Novembre 2006 da psike830

Due occhi che fingono di non aver notato la mia presenza, ma li sento addosso anche se non mi guardi perchè certe cose si vedono col cuore.
Ed impulsiva riesco a ricordarmi com'ero coi capelli un po' più corti e il sorriso più ingenuo.
Avevo dimenticato come ci si sente, perchè stavolta fa più male a me che a te.

Ed è inutile provarci perchè certe persone non diventano mai "passato", rimangono sempre presente.

"...tu per me sei sempre l'unico,
straordinario, normalissimo,
vicino irraggiungibile, inafferabile,
incomprensibile..."
Antonello Venditti

 
 
 

Post N° 832

Post n°832 pubblicato il 19 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

Domenica pigra e sonnolenta ed è già sera.
Il freddo non è ancora del tutto arrivato.
Guardo il buio che scende mentre mi preparo per uscire ed ho voglia di una sigaretta e di un luogo non troppo affollato dove far due chiacchiere, dove raccontarsi che fine abbiamo fatto in mezzo a tutto quel casino in discoteca quando t'ho detto "lo sai che senza te non mi sembra sabato sera qui?" e tu hai riso quasi imbarazzato.

Perché non c'è niente di meglio della dolce abitudine di avere i tuoi amici sempre attorno.

 
 
 

Post N° 831

Post n°831 pubblicato il 19 Novembre 2006 da psike830

E poi ci son gli amici...quelli di una vita...quelli che ti chiudi in una Panda fuori da una discoteca a sparar cazzate con una bottiglia di vino e il tempo passa e non te ne accorgi...
E poi c'è da far ascoltare a tutti la canzone che la tua migliore amica ha scritto per te, fuori da un bar, ancora un po' brilli dopo una cena in pizzeria...
E poi ci son le battute e i "ti ricordi..." perché sono almeno diec'anni che siamo amici...
E poi ci si finge lesbiche per scroccar da bere e il tipo che ti guarda e ti chiede "allora perché non vi baciate" e tu che rispondi "non lo devo certo dimostrare a te di esser lesbica.."
E poi ci sono io completamente ubriaca che ballo al ritmo di canzoi di Carnevale e la mia migliore amica che quasi non mi riconosce...
E poi ci sono le sei di mattina e la discoteca semivuota e ridere e balare da seduta che non ti reggi nemmeno in piedi...
E poi c'è la colazione tutti insieme, al bar che rimane aperto tutta la notte...
E poi c'è...non riuscire manco ad infilare la chiave nel buco della serratura e non ricordarti manco quello che cazzo hai scritto fin'ora...mi perdonerete se sono ubriaca....
Buonanotte....o buongiorno....

 
 
 

Post N° 830

Post n°830 pubblicato il 18 Novembre 2006 da psike830

Non ho più l'età per fare certe cose.
Sbronzarsi, non dormire quasi per niente e poi andare a lavorare.
Sono appena arrivata a casa e fra meno di un'ora mi aspettano per andare a cena.
Mi scoppia la testa, colpa di quella maledetta della sinusite.
Alla cena non posso mancare visto che l'ho organizzata io.

Io che di sabato sera avrei solo voglia di infilarmi nel letto e di dormire fino a data ancora da destinarsi....come cambiano le cose....

E pensare che una volta io e il mio gruppo d'amiche venivamo chiamate "le selvagge"....
Chissà che fine abbiamo fatto.....

 
 
 

Post N° 829

Post n°829 pubblicato il 18 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

A volte dico bianco per non dire nero e dico acqua per non dire fuoco.
Brucio.
Ho voglia di qualcosa di più, di intrigo e follia, di mistero e semplicità.
Di un po' di pepe e zucchero.
Di qualcuno che sappia movimentare la mia esistenza e i miei pensieri.
Interesse e complicità.
Quell'odore/istinto, quel sapore di salsedine e d'inverno caldo.
Il letto disfatto e gli occhi stanchi pieni di fantasie e voglie.

Di ricominciare.  

 
 
 

Post N° 828

Post n°828 pubblicato il 17 Novembre 2006 da psike830

Respira ancora un po', toglimi ancora aria e poi ridammela inquinata se vuoi...
Scuoti il mio silenzio e prova a vedere se ne escono parole, dissociate e distratte, da ricomporre...
Cammina nel mio buio e vedi se c'è da aver paura...
ci sarebbe da capire solo quello che non si può capire ed è inutile tentare...
anch'io arranco a volte, poi mi stanco e mi lascio cadere
chi se ne frega se il mondo pensa che ho mollato, tanto loro non sanno quant'è lunga la notte a volte...
La notte di qualche anno fa, quando ho deciso di andar via perchè davvero dover combattere contro chi vuole morire dopo aver lasciato morire -e non è solo un gioco di parole- era abbastanza...
E certe cose bisogna farle da soli, nonostante le percosse e le assurde parole...inutile alzare il telefono...bisogna solo rimanere lucidi e salvare la vita di chi ha rovinato la tua....
Ho guardato la sua ferita sulla fronte cacciar fuori sangue e caricato il peso di un uomo che è quasi il doppio di me...trascinandolo come fosse già morto...
Non c'era nessun nome sulla mia lista da chiamare...solo la mia ragione, solo la razionalità...e non chiedermi perchè non perdo mai il controllo, perchè mi spaventa a morte che succeda...
"tu" quella notte non c'eri a chiudere a chiavi porte e a chiamare ambulanze che non sarebbero arrivate..."tu" quella notte non c'eri con la voglia di uccidere una donna per salvare un uomo e invece stringere solo forte le braccia provocando sciocchi lividi per poi sentirti dire di aver sbagliato...
a volte si deve far da madri ai propri padri, anche se una madre in fondo non l'hai avuta davvero e un padre nemmeno, ma con la fantasia tutto è possibile...ci si inventa un ruolo, si indossa una maschera e si percorre una strada che non sai dove porterà...
A chi la racconto la mia vita se anch'io non posso far altro che riderne?
e in fondo nemmeno lui la conosce, ma lui conosce me e a volte siam caduti in quell'oblio insieme perchè non voleva lasciarmi la mano....ma io non potevo continuare a fargli questo...spesso si preferisce soffrire che far soffrire...spesso si sbaglia e non si può recuperare...

Forse dovrei spiegare perchè odio i tavor...forse dovrei riuscire a capire come ho fatto a non esplodere....chissà da dove viene tutto questo autocontrollo...

Era la mia lucidità a spaventarmi più della situazione, il modo in cui valutavo pro e contro, in cui non sentivo dolore o paura, il modo in cui ho dimenticato alcune parti di quella notte e dei giorni seguenti o come ho rimosso la notte di qualche anno prima...la brutalità con cui son diventata adulta senza esser mai stata bambina, senza mai imparare cos'è il senso di responsabilità o averlo talmente innato da non permettermi di vivere....
perchè l'amore mi è sempre stato dato come se miregalassero la luna nel pozzo...e allora ho smesso di credere che esista...
Eppure l'amore c'è...è lì, dentro la canna del fucile...ma non posso mica uccidere per provare ad amare...

 
 
 

Post N° 827

Post n°827 pubblicato il 17 Novembre 2006 da psike830
Foto di psike830

...il silenzio tutt'attorno...
...son quelle notti di luna pallida con la nebbia che offusca la vista e ti chiedi se son gli occhiali sporchi o i tuoi occhi che non funzionano più...
...ho parcheggiato dietro la chiesa, poi un caffè al solito bar, quello dove un paio d'anni fa dovevi far la fila solo per entrare...
...poi al solito pub...e "solito" è una parola che a volte dà sicurezza...per me che ho paura dei cambiamenti, per me che vivo a volte con un piede nella fossa aspettando solo il peggio perchè è solo il peggio quello che ho visto...
...e poi l'umidità entra nelle ossa apparentemente giovani ma stanche...
...e poi si cerca di organizzare il capodanno mentre penso all'anno che se ne sta andando cercando di ricordare una sola cosa buona, una sola cosa iniziata e portata a temine...
...e poi sorrido perchè S. crede che io non sia mai triste, perchè le lacrime son salate e io sono golosa di cioccolato e non sta bene piangere alla mia età...e non sta bene rimpiangere qualcosa che non hai avuto e nemmeno conosci...
...a volte mi chiedo come sarebbe tornare a casa e vedere un sorriso invece di due persone che si spengono pian piano ogni giorno di più e vorrebbero insegnarti una disciplina che già cinquant'anni fa era in disuso...
...a volte mi chiedo come sarebbe chiudersi la porta dietro le spalle e sentirsi a casa...

...son quelle notti ovattate di malinconia sospesa a mezz'aria come fosse un gioco di prestigio... perchè il trucco non lo vedi ma c'è...
...è la notte in cui P. mi ha chiesto "quanti anni hai?" e io avrei risposto "sedici" e avrei rivissuto tutto da capo...e avrei ripreso il motorino rosso dal garage incurante del freddo e sarei arrivata fin lì ad aspettare chi è arrivato troppo presto ma non è ancora tardi per mandarlo via...
...la notte in cui il sentirsi soli diventa consapevolezza di esserlo...
...è la notte in cui ti cercherei indipendentemente dal fatto che ti amo o no...solo perchè so che solamente tu potresti capire, solamente tu potresti capirmi, tu che non hai paura dei miei silenzi irrisolti, tu che spesso hai riempito i miei vuoti mettendo in gioco tutto l'amore di cui eri capace mentre io continuavo a non vedere...
...perchè poche persone hanno visto quello che hai visto tu...quando ti fermi ad ascoltare il silenzio e sai dove cercare le mie parole impigliate nelle paure della vita che ho fatto, perchè in fondo non mi hai mai chiesto perchè, ma mi hai solo chiesto di provarci, di provare a non aver paura...ma io ho paur amore mio...adesso che te ne sei andato anche tu...adesso che la notte non mi chiedi più di restarti accanto perchè il tuo letto è troppo grande per dormire solo...ho le stesse paure che avevo ieri perchè ridendoho sempe cercato di ricacciar giù le lacrime e forse solo tu lo sai...ho le stesse paure che avevo ieri perchè certe cose non si cancellano nemmeno col tempo, perchè certe cose ritornano sempre e invadono i pensieri...perchè non sempre si può fare qualcosa per uscirne...
...perchè certi muri son troppo alti e non si può saltare aldilà, non si può nemmeno vedere cosa c'è oltre...e io mi trovo sempre dalla parte sbagliata e io faccio sempre la scelta sbagliata...
...certe volte è come correre all'impazzata vedendo il traguardo all'orizzonte e poi accorgersi che alla fine invece c'è uno specchio che ti ha ingannato e la direzione giusta era quella opposta,ma tu ormai non hai più forze....
...perchè in fondo lo so che non ti amo davvero, ma mi piace pensare di esser capace di fare almeno quello...

 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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DUE ZERO ZERO CINQUE

RADIOFRECCIA

"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
quelle che per te han voluto dire qualcosa
le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
delle canzoni,
delle vostre canzoni vi potete fidare..."

 
 

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