stradanelbosco
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Post n°232 pubblicato il 04 Gennaio 2014 da stradanelbosco
**************** ultimo atto ********* Canto di libertà della SAGA SANDALOSA
** dedicato ai personaggi fantastici del racconto * **
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** buona Befana a tutti da stradanelbosco ** chi volesse provare a scrivere un testo per le note del canto, farebbe un'ottima cosa. Si potrebbero mettere i testi a confronto.
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" ...ON OI TEOI PHLOUSIN APOTNESCKEI NEOS..."
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indagai sull'accaduto e dopo tante domande mio babbo mi dice tutto sereno:" ma come è morto il rampicante dei fiori a cera? ed io che ogni volta l'ho innaffiavo con l'acqua rimasta dentro "lu mile" (sai cos'è vero Pippi?)"...svelato l'arcano,mio babbo dal ritorno della campagna a mezzogiorno dava da bere a quel rampicante l'acqua ormai calda rimasta nel suo termos di creta...tutti i giorni a mezzogiorno!!! ma ti pareva possibile che non dove'essere morire?adesso mamma ne ha un altro ma non è la stessa cosa,attorno a quello di nonna ci avevo costruito delle favole ^__^
...un abbraccio caro Pippi e che l'anno nuovo sia più sereno di quanto ci si aspetti ^__^
Innanzitutto, sono fermamente convinto che già le note da sole esprimono qualcosa e aggiungervi un testo significherebbe forse snaturarle. Inoltre, questa saga è nata dalla tua impareggiabile fantasia che è stata in grado di disegnare personaggi e animarli in mille avventure. Un'altra voce che si aggiungesse ben difficilmente sarebbe in sintonia con l'idea che ti sei fatto tu di questo magnifico affresco che hai creato.
Penso poi al testo. Deve attenersi alla durata del componimento e rispettarne la metrica, come una canzone, o deve essere invece un testo/poesia che semplicemente si affianca al componimento musicale restandone quindi (parzialmente) indipendente?
L'ultima osservazione va al titolo: “canto di libertà” La prima cosa che mi viene in mente è la libertà della fantasia. Ma le libertà potrebbero essere tante, sia “DI” (fare, pensare, vivere, cantare protestare, indignarsi, creare, etc), che “DA” (oppressione, lassismo, ignoranza, fame, lusinghe, privazione, eccessi, etc).
Una bella sfida....ma a me le sfide piacciono, perché tengono in moto il cervello :-)))
Buona domenica! :-)))
tu mi impegni nella risposta, ma si può rendere tutto più semplice essendo consapevoli della prima e unica virtù dell'ARTE: essere libera, libera , libera!!! L'Arte , se è vera, nonè sottomessa a nulla! Quindi partendo da questa verissima riflessione, ti posso dire che tu nell scrivere un testo con cuio rivestire le note puoi far quello che vuoi, inserire le parole dove vuoi, lasciare gli intervalli che vuoi, purchè naturalemnte si adatti alla melodia e rispetti il temma della libertà, NELLA SUA ACCEZIONE COMUNE, quella per cui " come sa chi per lei vita rifiuta"!il " DI" o il "DA" non c'entrano nulla , ritengo. E' un canto di gioia, piacevole, e quant'altro, anche se , come giustamente osserva la Odioilvento,ha delle pieghe tristi e nostalgiche. Naturalemnte può anche non essere cantato e il testo andare da solo, recitato mentre la musica è in onda. Quindi come vedi, libertà totale!! Occorre solo scatenare la fantasia!!! Però mi congratulo per il tuo coraggio, nell'affrontare tale impegno. Io onestamente non ne sarei capace, ti posso fare na sinfonia al piano, ma il testo con cui rivestire na melodia o un brano di musica comunque sia, mai, non ci riuscirei mai!! E allora di dirò che sono curiosissimo nel leggere quello che farai, sperando che la musica ti ispiri. Però se il ritornello , quello forte, avesse delle parole con cui cantarlo, sarebbe na bella cosa!!:) Speriamo che qualche altro si faccia avanti, ma dispero!!:)