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Messaggi del 22/11/2017

 

Puntata 88

Post n°1008 pubblicato il 22 Novembre 2017 da clock1991
Foto di clock1991

"Mi avevano detto che avrei potuto trovarla qui. "
Disse quell' uomo, sicuro di sè. Era molto interessato a quello che stavo dicendo  durante la decima conferenza sul mio ultimo libro. Avevo deciso di intitolarlo: " La notte dei giaguari " perché mi piaceva pensarla come loro, durante la notte. Ero un uomo molto allegro tempo prima, poi mi sono intristito nel corso del tempo.
Ellery mi sorrise. Mi disse due parole: Ci vediamo. E ciò mi fece pensare al tempo passato insieme a lei.
Ellery si sedette e aspettò che io finissi di fare la conferenza. Ma arrivò mia moglie a rovinare tutto. Si accorse degli sguardi di Ellery e minacciò di farmela pagare.
Capii che era il caso di abbandonare la strada Ellery per prendere la strada 'moglie' per un po'. Arrivò anche il marito di Ellery, Alfred. Un uomo di mezza età, neanche tanto brutto, che però aveva l' amante al seguito. Ovviamente Alfred fece finta di niente, mi pare logico. Ma Ellery voltandosi verso Amy (così si chiamava la ragazza), si accorse che stava scrutando da cima a fondo suo marito. Al termine della conferenza, mi alzai e mi andai a sedere in mezzo al pubblico e a sentire le parole dei miei successori. Il mio amico Mark era seduto di fianco a me e mi aiutava con le parole. Accanto a Mark c' era anche la sua compagna di una vita: Jennifer, che vent' anni prima era stata la mia amante. Tutto a discapito di mia moglie, è logico.
Allora, caro Bill, dov' eravamo rimasti? Ah, sì. Mi sembra che ti sto raccontando tutto io.
Il mio amico era seduto sempre di fianco a me, ma non poteva parlare perché sapeva che avrebbe fatto una figuraccia.
Ellery a quel punto si alzò e si sedette di fianco a lui per dargli una mano con le parole, era distratto, si vedeva lontano un miglio. Ma io capii che dovevo farlo aiutare da qualcuno di più esperto di Ellery.
In quel momento infatti arriva un mio carissimo amico, Rusty. Con la sua compagna, che era sorella di Ellery, tra le altre cose. " Ma eravate seduti tutti nella stessa sala? " chiedesti curioso, ricordi? E io cosa ti risposi? " Sì, mi hai risposto di sì. " disse Bill.
Quell' uomo mi si accomodò di fronte e iniziai ad interrogarlo.
" Cosa è successo la notte dell' 8 luglio 1999? Si ricorda qualcosa? "
" Andiamo, siamo nel 2006, cosa vuole che mi ricordi dell' 8 luglio 1999? "
Bart era lì seduto e stava osservando la situazione per sapere se poteva intervenire o meno. Ma si rese conto che ogni suo piccolo intervento sarebbe stato un errore. E allora decise di stare zitto. Anche Rusty stette zitto per un po'.
" 8 luglio 1999, ha detto? " chiese curioso Bill.
" Sì, 8 luglio 1999. Tu ti ricordi cosa hai fatto quel giorno? "
" Ma certo che me lo ricordo, e chi se lo dimentica? Eravamo nello studio del dott. Bondurant, è vero? "
Io annuii. Mi ero reso conto che sapeva tutto. " E poi, cosa successe? " chiesi se se lo ricordava.
" Certo che me lo ricordo. C' era un gran trambusto, e lì la scena fu questa: Mark arrivò trafelato, Maren era fuori che aspettava i clienti del dott. Bondurant, giusto? Ricordi anche tu come sono andati i fatti o sbaglio? "
" Sì, sì. Ma continua. Voglio vedere dove arrivano i tuoi ricordi. "
Sorrisi. Diventai rosso come un peperone, tanto da farmene accorgere anche da Grethe, che era lì e stava passando in quel momento. Grethe era la mia amica da tempo, ormai. Ci conoscevamo da una vita. Ma non mi ero assolutamente accorto di lei. Portava un vestito beige, un tailleur, per essere precisi. Con una collana vistosa al collo e un paio di orecchini, anch' essi vistosissimi. Avrebbe potuto essere rapinata da un momento all' altro.
" Continui pure col racconto. "
No, niente. Mi ricordo che mi disse solo due parole: " Ci vediamo. " Che erano le stesse che mi disse Ellery poche ore prima nella sala delle conferenze dell' albergo. In Commissariato erano tutti in attesa di notizie. Aspettavano di sapere se avessi scoperto o meno qualcosa sul caso Bondurant. Ma io tacqui e feci meglio così, forse. Per tutti. Kristin, mia moglie, era seduta di fianco a me, e stava osservando la situazione che le sembrava ortodossa. Da un lato avevo Mark, il mio amico del cuore, e dall' altro avevo mia moglie. Portava un abito rosso, mi ricordo. Otto anni, lei si rende conto Bill? Otto anni. E adesso che lo devo raccontare di nuovo mi vengono i brividi. Un abito rosso, dicevo. Sì.
" Che c'è? Qualche problema? " dissi. Mi occupai di lui tempo addietro. Ma ero deciso ad affrontarlo una buona volta. Il dott. Bondurant. Questi faceva il ginecologo. Volevo sapere se aveva una storia o meno con mia moglie e lo affrontai. Ma giuro di non essere stato io. Eppure fui accusato ingiustamente di omicidio, tanto che mi feci sempre ingiustamente 5 anni di carcere. Ora sono 3 anni che sono fuori e sto cercando di ricordarmi esattamente cosa accadde in quel periodo e per farlo ho chiesto aiuto a lei. Si rende conto di quanto possa essere importante per me questo aiuto? Potrebbe scagionarmi definitivamente dall' accusa.
" Sì, sì ", disse il giornalista. " Ma continui pure, Erwin. Mi racconti meglio come si sono svolti i fatti. "
Gliel' ho detto come si sono svolti, come glielo devo dire? Ero lì, seduto, ad aspettare il mio turno, in sala d' aspetto, come tutti. Poi vidi una donna scappare per le scale... Mahler lì seduto in attesa di entrare e si accorse di Ewolet, che tintinnava il braccio e la gamba a ritmo. Quasi come se avesse un tic.
" Tintinnava, ha detto? "
Sì, cosa le sembra che abbia detto?
" Ma prosegua " mi continua a dire il giornalista. " Posso prendere da bere? "
" Ma certo, si serva pure. "

 
 
 

1007

Post n°1007 pubblicato il 22 Novembre 2017 da clock1991
Foto di clock1991

Quante eliminazioni in diretta. Cazz, ma veramente? Diciamo che oggi come oggi è normale... non è normale più che altro quello che dicono... tutto quello che stanno dicendo, dico è poco normale. Va beh... diciamo altre cose. La puntata ieri sera l' ho fatta. Non avrei dovuto, ma l'ho fatta. Ora non so più cosa scrivere, comunque. Nelle sceneggiature... d' accordo, perfetto. Ho deciso di non scrivere più, magari... magari, eh? 170 puntate sono anche troppe per un anno di lavoro. Dài, ci sentiamo prestissimo. Io col diario vado avanti, con le sceneggiature ho deciso di prendermi un po' di tempo di pausa. Magari l' anno prossimo. Magari, ho detto bene. Dài ci sentiamo presto.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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