Etnicarchia

SELLERO. La minoranza di «Tempi nuovi» non dà tregua alla squadra di Giampiero Bressanelli

SELLERO. La minoranza di «Tempi nuovi» non dà tregua alla squadra di Giampiero Bressanelli
Centrale e Unione sportiva lo scontro politico prosegue
Il difensore civico della Lombardia ha richiamato più volte la giunta per il mancato rispetto dei tempi nelle richieste di accesso agli atti

 Per l´ennesima volta il difensore civico della Lombardia ha bacchettato il sindaco di Sellero, Giampiero Bressanelli. Secondo l´ufficio a difesa degli interessi dei cittadini e della trasparenza degli atti pubblici, il primo cittadino non avrebbe risposto entro i tempi stabiliti alle richieste di informazioni (e della relativa documentazione) rivolte dalla minoranza di «Tempi nuovi» capitanata da Mirco Bressanelli. Ne parliamo col consigliere Severino Damiolini.
«Partiamo dalla nostra richiesta del 30 marzo 2012 - spiega il nostro interlocutore - avanzata a seguito del riconoscimento di ecosostenibilità conferito al Comune di Sellero, e poi giustamente ritirato con scuse per l´errore commesso da parte di Legambiente: chiedevamo i dati dei monitoraggi ambientali effettuati dalla Tsn (la società che gestisce il teleriscaldamento nel capoluogo, a Novelle e in diversi stabili privati e pubblici di Cedegolo), dei quali il primo cittadino ha più volte ribadito l´esistenza e la correttezza, salvo poi lamentarne la difficoltà di reperimento per l´ostruzionismo della società, una ex partecipata dal Comune, della quale è stato presidente fino al 2009 e che oggi è presieduta dall´ex sindaco Laini».
La richiesta di Tempi nuovi era nata dopo che Arpa e polizia privinciale avevano sequestrato a Legno energia (l´azienda che forniva il combustibile a Tsn) un enorme quantitativo di ceneri e di «cippato» in cui si trovarono resti plastici.
L´altra questione risale al 10 maggio del 2012. Damiolini e soci chiedevano al municipio di acquisire dall´Unione sportiva Sellero - Novelle la documentazione sulla gestione economico finanziaria per gli anni dal 2005 al 2011. «La società è da sempre legata alla maggioranza - afferma il consigliere di opposizione -. E nonostante l´Unione sportiva pare non avere problemi economici, viste anche le importanti operazioni di mercato, la stessa ha sempre ricevuto e continua a ricevere dall´ente pubblico somme importanti che secondo noi potrebbero essere meglio impiegate in altri settori, o per ridurre la pressione fiscale sui cittadini. Per questo riteniamo sia doveroso da parte nostra verificare necessità e congruità dei contributi erogati».

Lino Febbrari BresciaOggi - 06/03/2013 (pag. 23)