Etnicarchia

Da quando è entrato in politica il patron di BremboAlberto Bombassei deve fare i conti anche con attacchi politici e non solo sulla pur poco agguerrita concorrenza nel settore imprenditoriale in cui è leader incontrastato. La prima grana da gestire come onorevole arriva dalla Lega Nord di Sellero, che chiede chiarezza sui contratti di solidarietà richiesti perLa.Cam., società del gruppo Brembo).

Ecco l’intervento di Severino Damiolini, consigliere comunale della Lega Nord

La Brembo, forte del balzo degli utili (+81,1% che ha consentito la distribuzione di un ricco dividendo pari a 0,40 euro per azione, contro gli 0,30 precedenti) nel 2012, ha ritoccato all'insù di un milione di euro il compenso del consiglio di amministrazione. L'assemblea dei soci ha portato a 3,5 milioni di euro il compenso annuo complessivo del board per il restante periodo di mandato, «coerentemente - si legge in una nota - con le mutate caratteristiche del gruppo sia in termini di crescita dimensionale sia di complessità organizzativa e gestionale».

Tutto questo mentre alla La.Cam. di Sellero (società del gruppo Brembo che da quest'anno ha concentrato in un unico capannone, la produzione di due aziende prima sue fornitrici site a Berzo Demo, grazie anche contributo degli enti locali -Comune di Sellero e BIM- che si sono fatti carico di un investimento pari a circa 4 milioni di euro) dal febbraio scorso per 22 mesi si ricorrerà ai contratti di solidarietà per evitare i licenziamenti, operazione che interesserà 130 lavoratori per una riduzione del 60% dell'orario di lavoro. L'azienda ha motivato la decisione spiegando che grazie alla riorganizzazione delle attività rilevate e a causa del crollo del mercato automobilistico su 208 dipendenti risultavano 64 esuberi. I sindacati sono però riusciti a convincere la La.Cam ad adottare un contratto di solidarietà scattato appunto da febbraio per 22 mesi.

Non ho certo l'ambizione di voler riscrivere il piano industriale di una multinazionale come la Brembo, credo però che alla luce dei brillanti risultati del Gruppo (il cui proprietario ricordo essere l'onorevole Bombassei, recentemente eletto alla camera dei deputati nel partito del premier uscente Mario Monti), alle ingenti somme investite dagli enti pubblici e della difficile situazione occupazionale del sito Sellerese, sia un dovere morale da parte sia del Sindaco di Sellero Bressanelli che del Presidente del BIM Tomasi, ma anche dello stesso Bombassei, organizzare un incontro tra azienda, parti sociali ed enti pubblici per cercare di rimediare alla situazione. Credo infatti sia estremamente scorretto che un imprenditore, per di più un parlamentare, scarichi sul pubblico gli oneri delle gestioni più "difficoltose" localizzate in Italia e tenga per se i proventi provenienti dalle produzioni delocalizzate all'estero.