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TRUFFA DAL CAMERUN, CUCCIOLI DI CANE (QUASI) GRATIS...

La TRUFFA milionaria dei cani in regalo dal CAMERUN

Cuccioli “in offerta”: fra spese e imprevisti l’affare sfuma

Cuccioli. Bellissimi. Di razze pregiate, di grande valore. E offerti (quasi) gratuitamente. Gli annunci su Internet sono precisi, ricchi di immagini, informazioni, scritti spesso in inglese. Le ragioni sovente ispirate a intenti umanitari. «Ultima femmina, quattro mesi, con impercettibile soffio al cuore...».

Un solo problema: pagare le spese di trasporto, in genere da Londra. Base dell’organizzazione, Camerun, Africa. Il costo del biglietto aereo, tra i 100 e i 200 euro. E’ il primo passaggio di una truffa odiosa in cui sono caduti migliaia di italiani. E tanti anche nel Torinese e in Piemonte. Primo, non esiste nessun cane da cedere o da vendere; secondo, i soldi pagati (sino a 5 mila euro) finiscono in un conto bancario localizzato in Camerun, dove vengono immediatamente prelevati e fatti sparire dagli organizzatori di una truffa che s’è allargata, con il trascorrere dei mesi, in tutta Europa.

Come funziona. Passato il primo ostacolo, al malcapitato destinatario del cucciolo di «razza purissima», arriva in genere una seconda mail. Il cane è stato «bloccato nella Dogana di Francoforte e sono necessarie le visite veterinarie previste dalla Ue», più il periodo di quarantena. Il tono è perentorio, vengono pure minacciate «pesanti sanzioni amministrative e giudiziarie». Vanno spediti, attraverso un money transfer, al solito conto camerunense, altri soldi: 435 euro per le visite, più la diaria giornaliera per il mantenimento, altrimenti il cane muore di fame. Molti truffati hanno subito pagato la somma; quindi ecco la terza mail. Questa volta il mittente è un corriere internazionale.

Il cane, per arrivare a destinazione, deve viaggiare in un «trasportino» a norma. Si può acquistare (costo dai 3 ai 4 mila euro) o affittare, per tre o quattrocento euro al giorno. Al momento della consegna dell’animale (in un centinaio di casi ai terminal di Malpensa), il corriere avrebbe restituito, in contanti, il costo dell’affitto. Tre giorni, 900 euro. Se non paghi, altra minaccia di cause legali. La scelta di adottare il cagnolino si va trasformando in un incubo. Qualcuno (i più, a questo punto) rinuncia e lascia perdere, consapevole di aver gettato via inutilmente centinaia di euro. Ma altri continuano a seguire il percorso tracciato dal racket. E inviano altro denaro. Una volta incamerate le ultime somme, cioè quelle legate all’affitto del «trasportino» obbligatorio per i «voli aerei», le mail si interrompono bruscamente, nessuno risponde più. Non resta che andare a presentare una denuncia alla polizia postale che andrà ad unirsi a quelle di altre persone (centinaia i truffati), tutte - più o meno - con le stesse modalità.

La storia dei «cani del Camerun», sulla rete, è già una leggenda, con tantissime segnalazioni, avvertimenti, minute descrizioni di questa truffa geniale e complessa, che fa leva sull’emotività, sul senso di amore per gli animali ma anche - non va nascosto - per l’idea di fare comunque un buon affare. Avere gratis o per poche decine di euro un cucciolo che in teoria ne vale migliaia, è un richiamo molto spesso allettante.

Che fare per difendersi, specie a Natale, quando anche i cani diventano regali? «Diffidare delle offerte “gratuite” di animali di pregio, controllare bene le caratteristiche dell’allevamento e verificare prima se esiste davvero. E soprattutto - dice la dirigente della polizia postale Paola Capozzi - non inviare mai denaro a conti misteriosi. Per avere davvero un cane gratis, è molto meglio rivolgersi ai canili».

http://www3.lastampa.it/lazampa/articolo/lstp/435115/