AMO LA MIA BRESCIA E NON SOPPORTO QUELLI CHE...
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Post n°1420 pubblicato il 21 Aprile 2012 da amazzoneperforza
LA VERA PELLE RIVELATA DA UNA FOTOGRAFIA
ADOLESCENTI - Un team guidato da Robert Dellavalle, dermatologo presso l'istituto americano, si è concentrato in particolare sugli adolescenti. A circa 600 dodicenni sono state scattate fotografie ultraviolette, un tipo particolare di fotografia utilizzata in ambito scientifico ed eseguita con obiettivi speciali che lasciano filtrare la banda luminosa ultravioletta non percepibile all'occhio umano. In dermatologia questo tipo di foto serve a rilevare i danni che il sole ha prodotto sulla cute non visibili a occhio nudo. Le immagini ottenute sono state poi confrontate con alcune caratteristiche dei ragazzi, le caratteristiche usate solitamente per definire chi ha l'epidermide in pericolo: colore di occhi, pelle e capelli, presenza di lentiggini e nei. Gli adolescenti che mostravano nelle fotografie i segni più evidenti dell’azione nociva della radiazione solare erano anche quelli che, sulla base di queste caratteristiche, risultavano più a rischio di sviluppare tumori della pelle. NO AI LETTINI - «Ciò che ci sembra importante evidenziare dopo questo studio» puntualizza Dellavalle «è che disponiamo di un mezzo per spingere le persone a fare più attenzione durante l'esposizione al sole e a evitare il ricorso ai lettini abbronzanti». Spiegare a un ragazzo che appartiene al cosiddetto fototipo a rischio (pelle, capelli e occhi chiari, lentiggini, numerosi nei) e che per questo motivo corre più pericoli con il sole rispetto a chi ha un aspetto più mediterraneo, può non bastare a convincerlo sulla necessità di limitare l'esposizione ai raggi solari e abbondare con creme protettive. Altra cosa è , invece, mostrare al ragazzino come il suo volto, sotto una superficie apparentemente integra, sia in realtà già vittima di solchi e macchie insospettabili: un'immagine, si sa, vale più di mille parole. «Già da tempo» prosegue l'esperto «la fotografia ultravioletta viene usata in dermatologia per rilevare i danni nascosti della pelle, ma il nostro studio mostra come a una data immagine corrisponda un preciso profilo di rischio per la persona, calcolato grazie ai tradizionali standard scientifici». TUMORE - Questi speciali ritratti darebbero quindi "forma" a una probabilità di sviluppare un tumore della pelle. Gli specialisti auspicano che questo strumento possa spingere i ragazzi a proteggere la pelle con abiti e creme adeguate non solo in vacanza, ma tutte le volte che sono all’aria aperta, e a stare lontani dalle lampade abbronzanti, sempre di più accusate di favorire l'insorgenza di melanomi. Per gli esperti, il fascino della tintarella, ottenuta col sole o con le lampade abbronzanti, è ancora troppo forte. La speranza è che far vedere ai ragazzi come le radiazioni danneggino realmente la loro pelle possa indurli a comportamenti più responsabili, che, secondo ricerche recenti, non sarebbero seguiti proprio da chi è più giovane e a rischio. Cristina Gaviraghi 16 aprile 2012 |
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