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19 marzo ... 1976

Questa foto, reperita nel web, mi riporta alla festa del papà più importante ed emozionante della mia vita: quella del 19 marzo 1976 - il titolo di questo post - la mia prima.
Non è facile descrivere certe emozioni quando, fino a poco tempo prima, neanche immaginavo di diventare padre.
Per la verità l'idea non mi ha mai dato alcuna preoccupazione, anzi l'opposto, se penso che mia madre tale è diventata a 16 anni!
Devo però ammettere che questa festa non era, come si usa dire e al tempo, nei piani del sottoscritto e della consorte. É stato lo stesso un evento del tutto gradito, com'è vero che il primogenito ha avuto il "piacere" di essere stato accolto, oltre che dai suoi genitori, da ben .. otto nonni: una trisavola (diventata centenaria), tre bisnonni e quattro nonni.
Eppure, nel corso degli anni, padre son diventato altre tre volte e sarebbero state sei, in tutto, le volte.. se quei due angioletti che ora sono in cielo, fossero rimasti qui, in terra, a rendermi ancor più felice ed orgoglioso di essere padre.
Certe volte - l'ho scritto anche in bacheca - mi tornano in mente quei momenti (1977 e 1991) quando quel sogno si spezzò perchè madre natura, non altri eventi, ha detto "no".
Un pò di commozione mista a nostalgia, lo ammetto, non mi ha mai del tutto abbandonato per quei due dolorosi eventi.
Non sono nati, chissà .. forse avrebbero potuto essere due bimbe: oggi certo sarei diverso perchè l'equilibrio in casa avrebbe spostato il baricentro un pò più nel femminile. Mica poco, eh?
Ok .. non importa, sempre felice ugualmente, però lo sarei stato un pò di più se ci fosse stata almeno una bimba in casa.
Quello di genitore - l'ho sempre sostenuto convintamente -  è il "mestiere" più bello e più difficile che esista. Emozioni, responsabilità, consapevolezza - giusto per citare alcune sue peculiarità - sono in ogni momento della vita una miscellanea che fa nascere qualche "ruga" in più. Ma che importa: certe soddisfazioni non hanno prezzo.

A proposito di rughe, mi torna in mente un pensiero di Franz Kafka secondo cui «La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.»
Niente di più vero, ergo lasciar perdere i .. lifting! L'anima non ne ha bisogno..

I figli, contrariamente a quanto si possa immaginare, rendono la vita più lieve, piacevole e sono anche il bastone della vecchiaia dei loro genitori. Cosa volere, desiderare di più?

Auguri a tutti i papa del mondo, che questo giorno possa portare nelle loro case, in questi tempi resi così grami da una terribile pandemia che dura da più di un anno (chissà per quanto tempo ancora durerà), serenità .. sole e allegria.

«Aurora aurum in ore habet..»