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Le golose

Post n°1889 pubblicato il 23 Gennaio 2024 da Vince198

 

Golose


Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.

Signore e signorine –
le dita senza guanto –
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!

Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.

C’è quella che s’informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.

L’una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.

un’altra – il dolce crebbe –
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!

Un’altra, con bell’arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall’altra parte!

L’una, senz’abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare

sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D’Annunzio.

Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,

di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!

Perché non m’è concesso –
o legge inopportuna! –
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,

o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?

Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
(Guido Gozzano)

 

Solitamente i riferimenti gastronomici di qualsiasi genere non sono considerati poesie.

Eppure il poeta crepuscolare Guido Gozzano introdusse nella sua poesia, in questa poesia anche i profumi inebrianti delle vivande, dei dolci in particolare. Una poesia "deliziosa" questa, del poeta torinese, intrisa di leggera ironia e un pizzico di dolce malinconia.

Nello scorrere questi versi viene da immaginare il giovane poeta seduto ai tavolini di un caffè in quel di Torino, sua città natale, caffè frequentato da persone di un certo lignaggio, sorbire una bevanda e osservare donne alle prese con la pasticceria in esposizione.

Per inciso: vi assicuro, cari amici, che quella torinese è eccezionalmente buona!

Inutile nasconderlo: si comprende molto bene che Gozzano amava le donne con intensa ammirazione, le osservava e le descriveva con minuziosa precisione. In questa poesia le racconta mentre scelgono e mangiano pasterelle: una evidente verità di vita connessa al cibo.
Risalta la delicatezza dei gesti, nei versi, l’attenzione di Gozzano cui nulla sembra sfuggire.

Quando si parla di paste, dolci, cioccolata e quant’altro - perdonate -  mi viene da sospirare perché, pur con qualche “sotterranea scappatella”, dovrei evitare certe prelibatezze. Invece …


Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 23/01/24 alle 08:36 via WEB
AhAhAhAhAh!!!!! Mi sa tanto che io e te, ci stiamo condizionando alle spinte che ognuno dà alle proprie inclinazionei. Parliamo di altri, parliamo di donne che amano i dolci, ma noi siamo i veri dstinatari del...problema zuccheroso. Io ritengo di essere più debole di te, tu magari sai contenerti ed essere molto sobrio, ma io e la mia dolce deriva irrefrenabile, siamo troppo sensbili e alla prima occasione debordiamo. Ma da dove t'è venuto di scrivere 'sto post? Buon giorno Vince.
 
 
Vince198
Vince198 il 23/01/24 alle 08:51 via WEB
Carissimo Carlo, ho la fortuna di sapermi controllare in quel genere di "attività" perchè, un pò per abitudine un pò per forma mentis guardo sempre al dopo. E il dopo è qualcosa che conta, eccome.. Sai il perchè.
Qui da me gli abbuffini, nel vero senso della parola, sono i ragazzi e.. si, loro possono: hanno una buona forma fisica e .. dunque possono eccedere. Per ora è così. Questo post come mi è venuto in mente di comporre mi chiedi? Dopo aver letto il tuo la mia memoria mi ha riportato in questo ambito, di "Signore e signorine – le dita senza guanto – scelgon la pasta. Quanto ritornano bambine!"
Non lo dico come fosse una sorta di dileggio, no proprio. Sono certi gesti, come li ha descritti Gozzano, che fanno sorridere come se scegliere e mandar giù paste sarebbe chissà cosa di pregiudizievole.
Oggi non si fa caso a chi ha queste debolezze, una volta c'è stata maggiore curiosità. E poi Gozzano effettivamente, in altri versi, è un pò fissato con le donne, con la loro gestualità, zone erogene, le bocche etc.. Capisci a mme! Un tipo di sensualità, anche il semplice amminare, muovere le mani in un certo modo, accavallare le gambe etc. che attira maledettamente non solo lui. Finesse che non tutti percepiscono a livello sensoriale. Naturalmente, quel che più conta è il dialogo, la parte più importante di qualsiasi essere umano che gli conferisce un "tono" in più (o in meno).
Buon martedì, amico mio.
 
Alfe0Sassar0li
Alfe0Sassar0li il 23/01/24 alle 09:35 via WEB
Le golose è una poesia pubblicata nella raccolta La via del rifugio nel 1907. Il poema è una descrizione ironica e malinconica di un gruppo di donne che si aggirano per una pasticceria, in preda alla loro golosità. Il poema si apre con una descrizione delle donne, che vengono presentate come figure eleganti e raffinate, ma anche come creature in preda al desiderio. Sono descritte come bambini che si lasciano andare alla loro voglia di mangiare. Sono consapevoli del loro comportamento, ma non riescono a controllarsi. Il poeta continua la sua descrizione, concentrandosi sui dettagli delle donne e dei dolci che mangiano: Le donne sono descritte con una certa ironia, ma anche con un pizzico di tenerezza. Il poeta riesce a catturare la loro contraddizione, la loro voglia di essere eleganti e raffinate, ma anche di lasciarsi andare alla loro golosità. Il poema si conclude con un'immagine di contrasto: E il vecchio negoziante, che ha visto e ha udito, sorride, e si compiace, e pensa: "Oggi, queste donne, hanno avuto un gusto infantile!" Il vecchio negoziante è l'unico a comprendere la contraddizione delle donne. Lui, che ha visto e ha udito tutto, sorride e si compiace. Capisce che le donne, in fondo, sono solo donne, e che la loro golosità è solo un modo per ritrovare la loro infanzia. La poesia è scritta in versi liberi, con una struttura irregolare. Questo conferisce al poema un ritmo fluido e sinuoso, che ben si adatta all'atmosfera ironica e malinconica del testo. Il linguaggio è ricco di immagini e metafore, che evocano la golosità delle donne e la loro contraddizione. Gozzano usa un linguaggio ironico e leggero, ma anche un pizzico di tenerezza. La poesia può essere interpretata in diversi modi. Un'interpretazione possibile è che la poesia sia una metafora della condizione umana. Le donne rappresentano l'umanità, che è sempre alla ricerca di qualcosa che la appaghi, ma che spesso è insoddisfatta. La golosità delle donne è una metafora della nostra voglia di felicità, che spesso è irrealizzabile. Un'altra possibile interpretazione è che la poesia sia semplicemente una descrizione ironica e malinconica della golosità delle donne. Gozzano osserva le donne con un pizzico di distacco. Capisce che la loro golosità è solo un modo per cercare la felicità, anche se questo modo è spesso irrealistico. In definitiva, il significato della poesia è aperto all'interpretazione del lettore. Gozzano ha creato un'opera poetica ricca di significati, che può essere interpretata in diversi modi.
 
 
Vince198
Vince198 il 23/01/24 alle 10:43 via WEB
"Sono descritte come bambini che si lasciano andare alla loro voglia di mangiare". Buongiorno Alfeo, la tua disamina la condivido completamente, in particolare nel suesposto virgolettato c'è quella spontaneità, dolcezza tipica di chi cerca di nascondere certi "innocenti" vizi che al tempo hanno imposto una certa discrezione comportamentale. Le particolarità esposte da Gozzano le apprezzo moltissimo in quanto rispecchiano il tipo di vita di quel periodo, soprattutto la capacità di osservazione del poeta torinese. Oggi non esistono certe finezze e questo un pò mi rammarica. Grazie per questo commento non tanto corposo, quanto esaustivo nel suo pregevole significato. Ti auguro una buona giornata.
 
elyrav
elyrav il 23/01/24 alle 10:15 via WEB
Molto divertente :) Allora di me non è innamorato perchè io dolci non ne mangio praticamente mai e non sono proprio una mangiona. Mangio perchè mi serve per far funzionare il mio corpo :) ciaooooo
 
 
Vince198
Vince198 il 23/01/24 alle 10:48 via WEB
.. ahahaha.. Buongiorno Ely, beata te che non hai questa passione comunissima fra molti di noi. Hai una dieta corretta e questo tuo è un bel pregio: complimenti sinceri. Un abbraccio ^____^
 
   
elyrav
elyrav il 24/01/24 alle 08:00 via WEB
Buongiorno, ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti ... :) ciaoooooooooooo
 
     
Vince198
Vince198 il 24/01/24 alle 08:18 via WEB
Sono d'accordo con te. Qui sole però c'è freddo, anche troppo. Buon mercoledì ^_____^
 
Tanya00
Tanya00 il 23/01/24 alle 15:22 via WEB
Gioisco quando la mia mente vuota e vorace trova un pasticcino interessante e insolito in bella mostra, lo scruto, lo annuso, e poi lo divoro senza pensarci troppo su, poiché si sa il buon cibo è uno dei piaceri della vita, peccato privarsene anche quando questo pasticcino appare sotto forma di blog :-) Eh il poeta amava le donne che cedevan volentieri al peccato … buongustaio ! Con ironia porgo i miei saluti Tanya
 
 
Vince198
Vince198 il 23/01/24 alle 16:09 via WEB
Grazie per il commento con la giusta dose di ironia. Sia io che l'amico Carlo siamo parecchio golosi, anche delle novità in questo angolo di leccornie. In effetti uno dei piaceri della vita sono proprio i dolciumi e l'Italia, in questo campo, secondo me è imbattibile. Basta non esagerare perchè, come noto, ogni eccesso è difetto, a 360°. Buon pomeriggio a te e ancora grazie ^____^
 
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