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Il vento innamorato

Si è innamorato il vento stamattina, 
si è innamorato il cielo e quieta è l'onda.
Il gelsomino ha detto: «Fammi largo!»
ed ha inseguito un petalo di rosa.

Insieme si posaron sullo stagno;
e l'anitra impazzita tra i papiri,
fatti di fuoco, luminarie a festa,
correva dietro a un volo di farfalla.

(Anna Maria Corsaro)

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Lascio ora da parte in questo tema poeti di grande rinomanza per constatare che in questi versi il vento, l'onda quasi immobile in cui si specchia compiaciuto il cielo, il gelsomino proteso dietro un petalo di rosa, sono tutti elementi di un bel dipinto in cui l'eccelso artista è la natura.
La Corsaro (poetessa che ho “conosciuto” per la prima volta in questa lettura occasionale, con vero piacere) coglie in queste peculiarità della natura e delle cose un afflato d'amore, di spontanea gioia interiore.
L’amore - si sa - risiede soprattutto nelle cose semplici, in quei gesti, sguardi che spesso ignoriamo o che non valutiamo nel loro giusto peso.
Il più delle volte ce ne accorgiamo dopo, quando la strada, fino a quel momento ampia e soleggiata, diventa improvvisamente impervia, non più percorribile con la persona (fino a quel momento) del cuore.