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Della cucina nordica e della NOSTALGIA - Vènardi gnocolar

C'ho FAME. Quasi sempre... Sono a dieta. Per motivi squisitamente di salute, non che perdere qualche chiletto mi faccia male, eh! Però sono a dieta perchè non sto mica tanto bene e dagli esami fatti un paio di mesi risultano alcune cosette fuori posto.

Niente di che, ma mi girano le balle perchè non posso mangiaaaare.

Quindi mi faccio del male.

I piatti tipici della cucina della mia città!!!

La cucina della mia città è una cucina, se vogliamo povera, nel senso che gli ingredienti di base sono semplici e pochi:
Polenta
Riso (Tanto)
Maiale (Tanto)
Bovino (poco)
Cavallo (Se non vi piace, se vi fa senso, se vi vengono i lacrimoni a pensare alle povere bestiole, non venite a mangiare in un ristorante tipico)
Patate.

Se io dovessi fare una cena con tutte le specialità Veronesi , probabilmente gli avventori morirebbero di colesterolo fulminante. Però proviamo lo stesso, facciamo il "tipico pranzone della domenica".

Antipasti:
No ghè gnente di particolare, diciamo che si può fare l'antipasto italiano. Polenta, soppressa e giardiniera. Leggerino e saporito. Ci son delle sopresse, soprattutto nelle basse che ti fanno convertire e ringraziare la divinità, tanto vituperata durante la preparazione della soppressa stessa.

Primi:
Ne propongo tre, van tutti bene, ma è il secondo quello più gettonato, conosco gente che, se non lo mangia la domenica non gli sembra neanche che sia festa.
Bigoi co le sardele: Trattasi di pasta lunga molto grossa (bigoli) conditi con un sugo di sarde fatto cuocere a lungo con un vagone di aglio e olio. Una volta che le sardele sono sciolte il sugo è pronto. Sono... saporiti. Molto saporiti.
Risotto con tastasal: Eccolo qua il RE della domenica. Il tastasal è sostanzialmente l'impasto del salame, quindi macinato di maiale tenero tenero, condito col sale e le spezie. Si chiama tastasal perchè una volta si usava (prima di fare i salami, quindi fresco) buttarlo sulla graticola per sentire (tastar) se era giusto di sale. Il procedimento per fare il risotto è particolare e non mi va di spiegarlo. Comunque e buonissimo e non è grasso. Per palati fini c'è il risotto con l'Amarone, ma è una roba da sboroni.
Gnochi co la pastissada: Gnocchi di patate, generalemnte fatti con anche un uovo , ma anche no, da condire con la pastissada de cavàl, dopo vediamo anche quella. Oggi a VR è Vènardi Gnocolar (venerdì degli gnocchi) quindi oggi a VR se magna SOLO gnochi. E dopo se va a vèdar i cari. E a magnàr le fritole. A San zsèn.

Secondi:
Facciamo due qua. In realtà ce ne sarebbero tanti altri, ma di così tipici, non ghè n'è.
El carèl: Il carreeeelllooo!!! E' una delle cose in assoluto più commoventi che ti possano capitare in un ristorante. Il car-rel-lo!!! Quando arriva a volte scoppia spontaneo un applauso, se è bello...  Il carrello è una armamentario a carrello appunto, pieno di recipienti (alcuni col brodo altri no) dentro ai quali stanno i bolliti e gli arrosti. Sui carrelli tecnologici ci sono anche i recipienti per le salse (salsa verde, mostarda, crèn) e soprattutto per la PEARA'!!! Che se la chiamate Peverada vi tiro un calcio sui coglioni. La pearà è la salsa di pane, midollo, pepe che accompagna i bolliti. Per me accompagna qualsiasi cosa, in realtà ed è validissima anche da sola, ATTENZIONE, la pearà fa bruciare il culo.
Diffidate del bollito se non c'è la testina (Sì sì, è proprio la testa, una parte almeno) e almeno due tipi di lingua. E' la roba più buona del mondo el carèl. Io di solito chiedo (in deroga alle norme vigenti) di avere i bolliti E gli arrosti, poi vado a casa e svengo. Poi mi faccio le analisi e c'ho 265 di colesterolo a 26 anni.
Pastissada de cavàl: Ho letto in giro che è uno spezzatino di cavallo. Cazzate. Nella misura in cui uno spezzatino va fatto marinare per due giorni e cotto per 6 ore sì. Altrimenti no. E' la pastissada e basta. Ci vanno dei quintali di cipolla, carota, vìn, sedano e cavallo. Cuoci cuoci cuoci e poi la porti in tavola O con gli gnocchi come primo o con la polenta come secondo. Va sempre bene!
Aggiungo le polpettine di puledro, che sono cosìììì buooooneeee....

I dolci sono, se vogliamo, meno tipici (non caghiamoci il cazzo col pandoro, plìs) tolta l'ofella sotto natale e le fritole adesso. Le fritole qua si fanno o con l'uvetta e le mele (preferite!) o con la crema gialla (un po' bastarde). Oppure si mangiano i galani, ma a me non piacciono. Un dolce eccezionalmente buono sono i strufiòi, che sono i galani ripieni di marmellata o mostarda. Ora basta che mi viene da piangere.

Bòn appetìt!