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Ahiahiahiiiiiiiiiiiiiiiii... Stavolta è andata.

Stavo bene.

Stavo meglio.

Mi sembrava di stare bene.

Ero sicura di stare meglio, cazzo.

Invece ... Pausa pranzo, sono ancora piuttosto intronata dall'influenza, ma me la cavo, penso. Ci sono dei personaggi abbastanza importanti in azienda, ai quali avrei dovuto fare da accompagnatrice (no, niente pompini) per metà di questa settimana, in ore ufficio e una sera a cena, insieme al capo. Lunedì chiamo che sto morendo quindi non ci sarò. Il capo comprensivo mi implora di provare ad esserci martedì e mercoledì...

Ieri, c'ero. Oggi pure. ieri tutto circa bene, a parte la sensazione di essere uno zombie, la pancia gonfia e dolente, una nausea lieve ma continua per tutto il giorno. Il beige sta bene col grigio verde? Beige era il maglioncino, grigio verde la faccia. Oggi mi sentivo moooolto meglio.

Sempre un po' spossata, ma molto meglio. Arrivo in ufficio, andiamo in riunione un po', io faccio presenza, niente di più. Poi il capo sparisce coi tipi (dio grazie! Che co-glio-ni!) e io mi faccio un po' di cazzi miei (lavoro e chiacchero). Poi vado a mangiare a pranzo con ML e poi torno in ufficio per il round pomeridiano.

Ore 13.40.

La tragedia incombe nell'aria.

Nubi minacciose si accumulano alle mie spalle, ma io non me ne rendo conto. Sento sì, qulche brontolio, quella sensazine di ... acquetta in bocca, un po' di nausea insomma... Ma anche ieri! Che cazzo, cosa sarà mai!? Vado. Passo spedito, mezzo tacco (decoltè) gonna al ginocchio, camicetta e maglioncino. Busso. Entro.

Ore 13.45.

Il capo è da solo, sta rivedendo alcune cose, i tipi sono al marketing (E questo è veramente CULO!) Io apro la bocca per chiedergli quand...

Non ho MAI sentito una nausea così violenta, intensa ed irrefrenabile, uno sbocco di vomito così improvviso e squassante. Mi tappo la bocca con le mani, mi piego in due, prego tutti i santi che normalmente maledico di aiutarmi ("aiutatemi CAZZO!! Sono una peccatrice, ok! Vi scongiuro salvatemi, non fatemi vomitare QUI, non QUI!!! Prometto che faccio la brava, non bestemmio p... Dai! Non bestemmio più, forse!") e, mentre un pover' uomo mi guarda come si guarda una che sta per fare una sacrosanta lobotomia, mi precipito fuori.

Ore 13.47.

Gli dei hanno guardato in giù, una volta tanto benevolmente. Arrivo fino al cesso (son 10 metri, non di più) Non riesco neanche ad entrare del tutto, giuro, ho vomitato anche il pranzo di Natale. In ginocchio sulla tazza (sempre Villeroy& boch, ci si tratta bene, qui) con gli occhi fuori dalle orbite.

Oddìo oddìo... Me sento morìr. Dalle parti basse nessun cenno di schianti, sembra. Mi ricompongo. Sciacquo il viso, mi rassetto, esco.

Torno di là. In verità mi sento morire, non tanto per la vergogna (sto troppo male), proprio fisicamente. Il capo mi guarda, sorride, lo vedo un po' imbarazzato...
Alla fine me lo chiede:

"Anna, non sarai mica incinta?"

"L'arcangelo Gabriele l'ho appena visto, ma non era per darmi la lieta novella, voleva solo dirmi che, nonstante tutto, sopravviverò. No, credo di avere una modesta ricaduta influenzale."

"Fila via! Ci vediamo quando stai bene, mi raccomando..." - "Grazie di cuore, vado..."

Ed eccomi di nuovo a casaaaaaa! Che culo eh!