Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente. Ogni parola o azione che nasce da un pensiero limpido è seguita dalla gioia,come la tua ombra ti segue,inseparabile. (Dhammapada)
Oggi l'economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre cose, per lo più inutili, che per comprare deve lavorare a ritmi spaventosi. Perché questo é ciò che dà soldi alle società multinazionali, ma non dà felicità alla gente! (Tiziano Terzani)
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Siamo tutti più o meno influenzati dal consumismo che invoglia a spendere anche di più delle proprie possibilità.... Molti quindi si indebitano sino al collo, lavorano senza tregua pagando un sacco di interessi, pur di possedere l'oggetto status symbol del momento.
Il mercato è pieno di cose futili che appaiono come necessarie e siamo disposti a spendere molto tempo della nostra vita e del nostro lavoro per le cose materiali che poi ci dimentichiamo in un cassetto... Siamo schiavi di un sistema costruito da noi e dal quale non riusciamo a sottrarci. La corsa serve a rincorrere ciò che alla fine non serve alla felicità della propria anima ma solo ad appagare "sfizi" momentanei e passeggeri. Accogliamo il nuovo, limitiamo i consumi, viviamo in maniera più umana,facendo a meno del superfluo, ognuno può essere più felice!basta volerlo!
Il tempo che togliamo alla nostra vita non ce lo restituisce nessuno!!!
Anche avere una famiglia rappresenta uno "Staus Simbol"... Ed è di sicuro il più costoso dei "LUSSI"... Perchè tutti parlano... parlano... parlano... ma poi tutti i genitori vogliono che i loro figli siano i migliori in tutti i campi e soffrono e si infuriano se non ci riescono... Quindi nella vita bisogna operare delle scelte, perchè tutto quello che il sistema ci propone non si può fare, proprio per mancanza di tempo, specie se devi tirare su una famiglia...
E soprattutto definire a se stessi cosa voglia dire essere "FELICI"... C'è chi è felice anche diventando una suora di clausura... C'è chi spaccia droga e delinque senza avere nessun dovere nei confronti della società e si sente felicissimo... Siccome la FELICITA' è un sentimento molto soggettivo, bisogna prima definire cosa è la FELICITA'... della propria ANIMA... Buona Domenica...
Ma no, che tristezza dai, non escludo che per qualcuno realizzare un tipo di famiglia possa rappresentare il raggiungimento di uno status symbol, ma grazie a cielo non è quasi mai così.. entrano in campo i sentimenti, La voglia di costruire qualcosa insieme.
Vedi che anche tu dici che per mancanza di tempo non si può fare tutto? Allora ha un senso uscire la mattina per lavorare e tornare alla sera lasciando i figli parcheggiati al nido e perdendosi tutte le scoperte che fanno man mano che crescono? E per cosa poi? Per prendersi il telefonino di ultima generazione o la macchina più grande? Ecco, io credo valga la pena di lavorare meno ore e godersi più tempo con la famiglia e con gli amici, perché quello che perdi non lo puoi più recuperare.
Non mi dimentico poi che ci sono quelli che son senza lavoro e non sanno come tirare il mese e per loro il discorso è diverso, ma in un certo senso si riallaccia a quello precedente. Negli anni 70/80 c’era uno slogan che per me è ancora valido: “lavorare meno, lavorare tutti” se io lavoro 2/3 ore in meno e tutti fanno lo stesso, si libereranno un sacco di ore che potrebbero dare da lavorare a chi lavoro non ne ha…. Tutto sta ad accontentarsi e godere di quello che naturalmente la vita ci offre e non siamo più capaci d’apprezzare.
Mia figlia ora è grande (ma ancora a carico ed alla fine del suo ciclo scolastico), da piccola, vedendo le amiche che vestivano con abbigliamento e scarpe di marche costose, capitava che mi chiedeva certi capi… non credo averla cresciuta come una disadattata vestendola con capi acquistati al mercato… un po’ si lamentava, ma oggi mi ringrazia, ed ha imparato il valore del denaro e quali sono le cose importanti della vita.
Chi spaccia droga e delinque non è felice ma rabbioso… è schiavo del denaro dopo esser schiavo, probabilmente, della droga stessa…. Ma in una cosa ti do ragione: il discorso della felicità è vero che è soggettivo ed ognuno deve trovare la propria dimensione. Buona domenica anche a te
L'infelicità è spesso data dal desiderio di volere ciò che non si ha, non si può avere, spesso il superfluo, invece che apprezzare ciò che si ha. Dice bene Terzani,la vita di oggi è tutto un inseguire i consumi, produrre freneticamente, lavorare a ritmi spaventosi per cose che il più delle volte sono futili e superflui ci sta disumanizzando, non si riconoscono più i veri valori importanti nella vita e i rapporti umani. Ciao Laura.
Ciao Lory, bisognerebbe trovare il modo di dare ad ognuno il necessario per sbarcare il lunario, dopodiché sta ad ognuno decidere se vuole vivere nel suo tempo o accumulare ricchezze lavorando anni e anni per magari non avere più le energie e la voglia di fare quando gli sembrerà arrivato il momento di mettersi a riposo. Ciao Lory, buona serata
Condivido anche gli asterischi di questo post che sento proprio mio mio ^-*
Mi ricorda un po'quello che ha detto il presidente dell'Uruguay nei famosi discorsi...
La cosa allucinante è che spesso nn ne siamo del tutto consapevoli di questo meccanismo perverso che ci consuma e ci facogita ma se continuo a scrivere qua mi brucia la verdura sul barbecue: maledetto tempo !!!:D
Buona domenica Laura :)
Il mitico Pepe… per lui non erano solo discorsi, hai ragione , non m’era venuto in mente, ma lui è l’esempio vivente di chi ha scelto una vita semplice senza farsi corrompere dal dio denaro. Ha continuato a vivere in semplicità e senza abusare del potere che avrebbe potuto esercitare sfruttando la sua posizione… un grande uomo. Com'è andata la grigliata? Ciao Susy
Più su, un visitatore ha detto cose giuste e dirette. Non ha usato giri di parole e senza badare ad altro, è andato diretto allo scopo! Orbene, non entro nel campo della "felicità" personale e soggettiva, ma resta il fatto che Terzani abbia riscontrato una banale quanto vistosa realtà: è il mondo intero che sta girando vorticosamente su economia e finanza e non sarò io, altri o Terzani stesso a cambiare con una crociata personale ciò che sta accadendo: siamo con compulsione travolti e se cambia mezzo modo (ipotesi), l'altra metà che rimane allo stato attuale, ci sommergerà. Allora è come criticare "Ciao Darwin" come spazzatura irricevibile e nello stesso tempo riscontrare che è un programma seguitissimo con uno share di tutto riguardo. Io non lo seguo e non partecipo a fare share, ma ci sono persone che pur di vedere culi e tette, stanno lì inchiodati alla tv. E quindi? Potrei andar avanti, ma credo che vi sia una sola soluzione: ognuno, in piena coscienza e a prescindere dai soldi che può o non può avere, si dia una bella regolata, regoli e conduca la sua vita senza eccessi e senza consumare senza che lo dica la tv o il messaggio sublimale. Poi saremo sempre nel villaggio globale e chi potrà vedrà il sole lo vedrà, altrimenti sarà fuori definitivamente. Il nucleare sarebbe bello se si eliminasse in tutto il mondo. Ma finché ci sarà una sola nazione che ne farà uso, mi spiace, ma io sono per il nucleare. Abbiamo ventisette centrali oltre le Alpi, a ridosso delle nostre montagne, dalla Spagna alla Croazia. Se accadesse qualcosa e Dio non voglia, moriremo tutti noi. Beh....e senza nucleare perché dovrei morire anch'io? Capisci a'mmè!!!!
Buona domenica Laura.
Ciao Carletto, capisco il tuo discorso anche se, come leggi sopra, ho delle vedute differenti. Sì, forse Terzani ha riscontrato una banale realtà, non è però così inevitabile che si debba girare come delle trottole per inseguire bisogni indotti.
Il mondo è bello perché “avariato”, ciao Darwin resta tv spazzatura anche se seguito da molti, come molti sono quelli che seguono in modo acritico i vari tg… e la televisione ha un potere enorme su questi personaggi.
Carlo, sul nucleare (ma su altri argomenti) sino a che si pensa che è sufficiente che una nazione ce l’abbia per non rinunciare ad averla pure noi, non si dismetterà mai… E’ vero, naturalmente, che se succedesse qualcosa in Francia noi ne risentiremmo comunque, purtroppo i muri servono solo per fermare i migranti, ma le nubi tossiche e radioattive ce le troveremmo in casa… ma è una ragione per aumentare i rischi? Non è che invece se incentivassimo a dovere le fonti rinnovabili e dimostrassimo che è possibile coprire la maggioranza, se non tutto, il fabbisogno del paese, anche la Francia rinuncerebbe al suo nucleare? Non credo che i Francesi non siano sensibili all’argomento. Buona serata Carlo
Grazie a quell'infida favoletta (inventata di sana pianta da chi deteneva e detiene il potere) di Dio che condanna Adamo a doversi guadagnare il pane col sudore della fronte, è stata inculcato al popolino il concetto che per vivere bisogna lavorare, e lavorare duro. Niente di più falso. Tant'è che i furbetti che sono al potere, sia laico che religioso, non fanno un cazzo e vivono anche meglio, sfruttando il lavoro dei loro sudditi.
Sempre costoro, negli anni sessanta, avevano promesso che le macchine avrebbero liberato l'uomo dalla schiavitù del lavoro ed ora che è tutto meccanizzato la gente è senza lavoro ed è costretta, per questo a fare la fame, per cui è indotta ad accetta qualunque condizione pur di poter sopravvivere lavorando.
Per produrre cos, poi? Non tanto beni superflui o beni di lusso, come dice Terzani, non è questo, ma per produrre cose così complicate che una persona normale non può costruire né riparare da sé. Si è arrivati al punto che è pure severamente vietato coltivarsi un orticello o allevare quattro galline, perché ii costringono a sottostare a norme assurde e vessatorie imposte da chi ha brevettato i semi e da chi fa allevamenti intensivi.
A questo punto condivido la soluzione "lavorare tutti lavorare meno" nel senso più restrittivo possibile, in modo tale che nessuno, per legge, può astenersi dal lavoro, lavorare tutti (compresi preti e politici) obbligatoriamente, ma non più di due ore al giorno.
Ed uno Stato efficiente che si rispetti e che sappia fare il proprio mestiere come un buon padre di famiglia, deve comunque garantire a tutti i suoi cittadini una vita dignitosa con il soddisfacimento dei bisogni primari.
I beni di lusso e le novità tecnologiche possono anche restare, sarebbe un peccato rinunciarci, ma tutto ciò che non riguarda i bisogni primari elementari deve essere necessariamente condiviso.
E' evidente che con una simile politica sociale si eviterebbe di costruire cose che costano un occhio della testa, ma fatte apposta per rompersi (obsolescenza programmata).
e bravo Alfred, vedi che ogni tanto siamo d'accordo anche noi? (vabbè... qualche sfumatura diversa c'è, ma in generale condivido.
Ricordo bene il periodo della meccanizzazione del lavoro... non negli anni '60 (non son così vecchia ah ah ah) ma una decina d'anni dopo... ricordo le preoccupazioni degli operai e le rassicurazioni dei dirigenti e quadri aziendali... ma chi sosteneva che non c'era da stare tranquilli, veniva tacciato di disfattista... invece era solo lungimirante.
Ciao Alfrè, buona notte :)
e un giorno ad una conferenza ho anche sentito che questo sistema economico che dovrebbe portare benessere genera anche tristezza. Niente di più vero...
Anvedi, l'onorevola Serracchiani contro le trivelle...br>
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2016/04/18/quando-la-serracchiani-era-contro-le-trivelle-coerenzie/
eh lo so... infatti ne avevo parlato in un commento in risposta a Monellaccio... ma nel post precedente... in compenso l'ho riportato nel post successivo.
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il 05/10/2020 alle 09:16
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