BORDERLINE...come si sviluppa il mitridatismo spirituale?..in ogni momento..dall'oceano alla melma?...(zIgZaG nel CAOS) |
..I'M JUST A PURPLE MIND...
...WELCOME TO MY SWAMP..!
"...Dipingimi distorta come un angelo anormale che cade..."
(Verdena)
...Luna...
Alzo gli occhi verso Te, mia bianca Madre, serena di una consapevolezza che il tuo tacere mi dona...elevata verso un immenso che mi fai scorgere con la tua luce argentea...libera di sognare quanto più i miei occhi non si chiudono come avviene nelle tue dolci ore...
..polvere fatata nei miei percorsi...campi infiammati da mille rituali che cercano le tue mani...per toccarle un istante e renderlo un abbraccio cosmico...
violini muti suonano un silenzio mai stridente..voli di comete disegnano messaggi per il Tutto...li leggo senza saperli leggere..eppure son così chiari nella loro incomprensibilità...
scrivo con un dito nell'aria del tuo manto..questa notte...ti prego...fa' confondere i miei capelli in questa tua seta nera, e ascoltami mentre ti svelo all'orecchio le mie perplessità...accarezza il mio pallore col tuo..e svelami la faccia di Te che più senti volgersi verso me...unisci le mie dita alle tue col fiocco di una di quelle tue comete...e illumina le conchiglie che ho raccolto per te nell'oceano del mio profondo..rendile stelle con cui adornarti...e sussurrami le chiacchiere allegre delle cicale...mi terranno compagnia nell'attesa che Tu ritorni dopo il Sole...
Buona notte dolce Madre...
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'Cause it's a bittersweet symphony, this life
Try to make ends meet
You're a slave to money then you die
I'll take you down the only road I've ever been down
You know the one that takes you to the places
where all the veins meet yeah,
No change, I can change
I can change, I can change
But I'm here in my mold
I am here in my mold
But I'm a million different people
from one day to the next
I can't change my mold
No, no, no, no, no
Well I never pray
But tonight I'm on my knees yeah
I need to hear some sounds that recognize the pain in me, yeah
I let the melody shine, let it cleanse my mind, I feel free now
But the airways are clean and there's nobody singing to me now
No change, I can change
I can change, I can change
But I'm here in my mold
I am here in my mold
And I'm a million different people
from one day to the next
I can't change my mold
No, no, no, no, no
I can't change
I can't change
'Cause it's a bittersweet symphony, this life
Try to make ends meet
Try to find some money then you die
I'll take you down the only road I've ever been down
You know the one that takes you to the places
where all the things meet yeah
You know I can change, I can change
I can change, I can change
But I'm here in my mold
I am here in my mold
And I'm a million different people
from one day to the next
I can't change my mold
No, no, no, no, no
I can't change my mold
no, no, no, no, no,
I can't change
Can't change my body,
no, no, no
I'll take you down the only road I've ever been down
I'll take you down the only road I've ever been down
Been down
Ever been down
Ever been down
Ever been down
Ever been down
Have you ever been down?
Have you've ever been down?
(Bittersweet symphony- THE VERVE)
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BORDERQUOTESWAMP...
Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde. (Alessandro Baricco)
Possiamo vedere e sentire vicina una persona nel mondo dei sogni, e il fatto che al risveglio non ci sia più non significa che non sia stata davvero lì con noi. (Sergio Bambarèn)
dimentico, il cuore... il cuore è recidivo, e il reato... lo so, lo so.. lo so ma non ricordo... dimentico! il cuore è recidivo e il reato... è la colpa (Quintorigo)
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Post n°678 pubblicato il 09 Giugno 2011 da sirena_di_palude
Per i miei amici di blog che mi hanno accompagnata in questi anni... grazie di cuore a tutte e a tutti... Purtroppo nella vita occorre fare delle scelte, ed è importante per il momento per me andare via di qui. Non lo sento più come un posto in cui sguazzare con la mia coda... E allora vado dove posso essere di nuovo io... anzi, ancora meglio, perché in questi 6 anni posso dire di aver fatto tanti passi avanti, anche quando ho toccato il fondo della disperazione. Si dice in fondo che la crescita non sia nel problema, ma nella risoluzione di esso. Alcuni di voi sono rimasti nel tempo, tanti sono cambiati, molti sono nuovi. E io ho uno dei blog più vecchi di Libero noto! Ringrazio quindi ogni singolo evento che porta alla rottura con uno stato precedente. Ogni momento difficile è un messaggio che la nostra anima ci manda per metterci alla prova e farci fare un passo più in là... Ma come dice la Norwood, Dio si allontana quanto più ci avviciniamo a Lui... Se ci pensate, anche la Carta dei Tarocchi della Morte ha connotazioni molto positive, perché indica la fine di un'era e l'inizio di un'altra non per forza peggiore. Puntiamo non sulla scalata oggettiva, ma su di una personale diversità che ci porta ad adattare il nostro cuore e le nostre pulsazioni a nuovi punti di vista. Chi di voi ho più nel cuore sa che ci sono. E probabilmente ci sarò ancora sotto altre vesti. Chissà... Il tempo di trovare quelle più adatte e più profumate per una Me che c'è sempre stata e che pure sarà sempre più nuova... come tutti... e come tutto... Un bacio grande... e grazie... SdP ps. = sottolineo che questa non è una scelta che ho fatto per delle assurde richieste e ricatti morali che mi sono stati propinati. Ma per me. Per me e basta. Perché ogni forma di comunicazione con te (via blog compresa) si traduce puntualmente in una sensazione di teatrino, un teatrino che non mi fa nemmeno ridere. Non ho nient'altro da aggiungere.
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Post n°677 pubblicato il 08 Giugno 2011 da sirena_di_palude
E' incredibile quanto la propria vita sia alla fin fine solo la propria. Non si può dire che nessuno ne faccia parte, perché ognuno è profondamente chiuso nei confini del proprio corpo, non riuscendo nemmeno a toccarlo, ma sfiorando solo la percezione di esso... Eppure si danza insieme, questo è più che evidente. Leggevo oggi un libro in cui si parla di una sorta di karma cosmico, per cui è fondamentale non solo imparare dalla propria sofferenza, ma anche da quella altrui. E mi rendevo conto di quanto è vero. Il problema non è nella fase dell'imparare, ma nella sfumatura immediatamente precedente: quella della comprensione. Quanto riusciamo a comprendere i segni che provengono dalla nostra vita e da quella altrui? L'interpretazione sarà offuscata da lenti improprie o si riuscirà a lasciar andare l'istinto? Ci si farà schiacciare dalla sofferenza o si riuscirà a farsela complice nel plasmare immagini e forme meravigliose? Oggi ci pensavo... c'è una cosa dolcissima nel guardare alla vita come ad un qualcosa di unitario e "orchestrale" anziché come entità divisa in tanti singoli pezzettini: è l'unico modo perché tutto abbia un senso... anche il più grande degli errori... ...sul terreno di una conseguenza non pagata fiorirebbe un buio troppo accecante perché gli occhi riescano a reggerlo... |
Post n°674 pubblicato il 06 Giugno 2011 da sirena_di_palude
In genere gli appelli per gli animali li riservo ad altri social network, ma qui la situazione è urgente. Ci sono 4 cuccioli abbandonati in un recinto in provincia di Lecce, e le istituzioni hanno avuto la felice idea di metterli fuori senza nemmeno aspettarci mentre ci stiamo muovendo per uno stallo o un'adozione. PER FAVORE: chi di voi può volere un amichetto/a per la vita, o magari ha uno spazio (tipo giardino o garage) dove tenere uno di loro in attesa di una sistemazione definitiva, mi contatti qui, o contatti il numero sulla locandina (cliccate sull'immagine in alto a sinistra e vi comparirà in grande la locandina che ho preparato per loro, oltre alla loro storia e al cell della persona che dà loro da mangiare). Vi prego, fate girare e interessatevi... vi prego vi prego vi prego. Hanno 5 mesi, tutti vaccinati, le femminucce sterilizzate e sono di futura taglia medio-grande. Grazie a tutti/e e vi prego, anche solo se potete far girare l'appello, fatelo... Giorgia ps. li si porta ovunque... tranquilli anche se siete del Nord Italia! |
Post n°671 pubblicato il 27 Maggio 2011 da sirena_di_palude
Stasera il Cielo era luminoso di Nuvole... sembravano rigonfiarsi verso il basso come buste di plastica pronte a scoppiare di Pioggia pesante. È una sera tranquilla. Molto tranquilla. Da fine del Mondo. Perché la fine del Mondo sarà in una calma piatta e rasserenante. Come il Caos gli ha dato origine, il perfetto Ordine lo porterà al termine. |
Post n°670 pubblicato il 07 Maggio 2011 da sirena_di_palude
Capita a tutti di sentire frasi del tipo: "Poteva essere...", "Peccato perché...", "Poteva andare meglio..."... Stronzate, gente, solo stronzate... Io credo fortemente nel fatto che tutto ciò che è andato in un certo modo non poteva andare in un altro... se non altro proprio perché non se lo poteva permettere! Avete mai pensato che potremmo non riuscire mai a non avere rimorsi e rimpianti? E' qui l'inganno, anzi, gli inganni, visto che non si hanno mai solo o gli uni o gli altri, si hanno sempre entrambi con lo sconto da supermercato del 2x1, perché sono solo la stessa medaglia rovesciata. Il rimpianto e il rimorso sono entrambi pentimenti: il primo per qualcosa che non si è fatto, il secondo per qualcosa che si è fatto. Dipende da ciò che peggio si sopporta, se la mancanza di esperienze o l'incombenza dei sensi di colpa... E' una questione di direzione: autodiretta per il rimpianto, eterodiretta per il rimorso. Tuttavia non sto tentando assolutamente di assimilarli, lungi da me! In fondo il rimpianto, mancando di azione (il discorso del pentimento per qualcosa che 'non si è fatto'... ricordate?), ci toglie un fardello niente male: la responsabilità, avvertita in caso di errore come "colpa". Il rimpianto diciamo che tende a cadere più facilmente nell'oblio, il rimorso apre invece più spesso una ferita... Tuttavia il rimpianto di non aver agito in un certo modo porterà con sé lo strascico del rimorso di aver agito in un altro, e viceversa. "Meglio un rimorso che un rimpianto" proferisce chi tenta di darsi un goffo tono di spavalderia superficiale. Credo invece che le due cose abbiano delle accezioni così complesse che, a guardarle bene bene, a chi dice questa frase bisognerebbe fare solo la prova del palloncino... E' possibile non avere rimorsi e rimpianti? Credo sia possibile, almeno credo sia possibile riuscirci sempre più spesso (escludendo, ovviamente, casi estremi come i reati perseguibili penalmente! Sto parlando della "banale" routine di tutti i giorni, di quei giorni in cui il menù è vecchio come pasta e patate!). Il fatto è che l'essere umano occidentale non può fare a meno di controllare. In fondo rimorsi e rimpianti sono figli di un controllo andato male. Anche se non riesco ancora a praticarlo, credo invece profondamente in una totale assenza di controllo reale delle cose da parte nostra, perché, fosse anche per il semplice dna che ci portiamo dietro, ci sono strade che non siamo "costituzionalmente" portati a prendere, e anche i famosi sforzi su noi stessi dipendono comunque da una caratteristica innata o da una contingenza che è riuscita a stimolarci. E non è nichilismo. Lo chiamo fatalismo. Che non è passività! Assolutamente. Perché ciò che ci capita, se riusciamo a viverlo nel modo più intenso e profondo, ci scuote dentro, ci fa vivere a sua volta. E sono le nostre risposte a creare un nuovo destino, non le nostre scelte. Il controllo è una sorta di bacchetta magica ad effetto placebo. Ci fa sentire più tranquilli... almeno il tempo di renderci conto che non funziona... E dopo aver scoperto che non funziona? Che si fa? Boh... Mica posso fa' tutto io?!!??! E poi... credo sia inutile farsi troppe domande: mi sembra di capire che alla Vita non piaccia dare troppe spiegazioni...
ps. lo stesso e identico post di prima non volendo l'ho cancellato al posto del pulsante 'modifica'.. chiedo scusa a chi mi aveva lasciato commenti
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Post n°668 pubblicato il 29 Aprile 2011 da sirena_di_palude
Nella libreria della mia casa mi capita spesso di ritrovarmi arrampicata con lo sguardo e con le mani a cercare qualcosa che non volendo mi ha "rapita" per un po': un vecchio libro che mi riporta ad un esame universitario con appunti che ora mi sembrano stenografia pura, o a qualche pomeriggio d'estate di molti anni fa, mentre rannicchiata sulla poltrona di mia nonna leggevo fino a quando c'era bisogno di accendere la luce se non volevo perdere qualche diottria... I libri cadono come pioggia nel casino imperante delle mie cose, e per fortuna, tra "Il postino di Neruda" di Skàrmeta e "L'interpretazione dei sogni" di Freud, mi capita qualcosa di più evanescente ma enormemente familiare. "Lettera sulla felicità" di Epicuro. Ricordo di averla letta e apprezzata. Sono certa che ora mi parlerà in modo più diretto e diverso. Sono certa di poterla comprendere meglio, di poterla fare più mia. Per anni ho inseguito un'idea di felicità che vedevo come chimera perfetta di uno strano equilibrio che nella mia immaginazione doveva essere un punto d'arrivo. Come una palla magica che rimbalzando viene afferrata abilmente al volo. Ma così viene solo intrappolata. La mia felicità è in questo momento che sento il mio petto pieno e stracolmo di me, in ogni mia accezione, in ogni mio difetto e in ogni mia meraviglia, in ogni mio "perché" che non sarà mai un errore da trascinare sulle spalle né un vanto di cui ornarmi i capelli e le labbra... La mia felicità è nella commozione nel sentire che la mia felicità è questo stesso mio istante non chiamandolo per nome, ma sfiorandolo con la scìa vellutata di quello che provo sulla pelle e sotto pelle...La felicità non è perfetto benessere: mi rifiuto di pensare che un sorriso imbalsamato dai desideri sia la felicità. La felicità è l'urlo dell'essere che vive facendo diventare il rumore del suo battito cardiaco più forte delle voci e dei clacson di un'isola che c'è sempre stata e in cui si decide di costruire un'oasi...
"In fondo ciò che veramente serve non è difficile a trovarsi. L'inutile è difficile." (Epicuro)
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Post n°667 pubblicato il 27 Aprile 2011 da sirena_di_palude
Tempo fa un amico mi consigliò di avere uno sguardo d'aquila per guardare meglio le cose. All'epoca non capivo cosa volesse dire. Ho dato tempo al tempo senza aver deciso di darne. E tutto quel tempo che sembrava sprecato è invece diventato meravigliosamente pieno di valore. Ora mi ritrovo a guardare dall'alto senza aver capito come mi sono ritrovata quassù. E guardo il panorama dando il giusto valore a ciò che lo compone. Sento il vento sulla pelle, chiudo gli occhi, e sono viva. E sono io. E quando ti rendi conto di essere così in alto, di avere un cuore che può arrivare ad abissi così profondi, c'è che non ti va più di scendere a far sì che la volgarità dei mediocri s'interessi a giocare a freccette con le tue ali perché non le possiede di suo. Quando un mediocre s'interessa a colpire un'aquila è perché sa che le sue ali sono speciali e meravigliose, e odia se stesso perché non riesce a volare grazie alle zavorre della sua meschinità. Ecco perché un'aquila dev'essere fiera delle proprie ali... Lo si deve alla Vita.
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Post n°666 pubblicato il 27 Aprile 2011 da sirena_di_palude
Non smetterò mai di ringraziare la Vita per avermi dato la possibilità di amare così tanto l'Energia sorella che si muove nella Natura e negli Animali. Ho un cane, quattro gatti e Amore da vendere per la Lealtà. Adoro la Lealtà, è come una di quelle brocche di acqua freddissima che ti versi addosso nel tentativo di berla troppo d'impeto nell'afa di un mezzogiorno estivo, facendoti rabbrividire il corpo impreparato e felice di esserlo stato... La Lealtà degli Animali non è un merito, è un dato di fatto, così come la frequente assenza di Sincerità in moltissimi esseri umani non è un difetto ma una tara sociale. Forse il punto sta nell'assenza di consapevolezza della Morte: gli Animali si rendono conto quando sta per arrivare, ma non passano tutta la Vita a temerne l'angoscia. La evitano per istinto. Tutto qui. Questo li rende partecipi di un'autoconservazione mirata al mantenimento della specie, e del loro ruolo in nome della Vita cosmica. L'essere umano sa di aver fine, sa di poter portare alla fine, sa di avere un termine da raggiungere, e questo lo rende così tanto "egocentrato" da impedirgli di ascoltare la Vita che lo circonda e qualsiasi movimento centrifugo e primario. Tanto da permettergli di essere profondamente solo e isolato. Credo di essere giunta alla conclusione che la consapevolezza della fine fa mirare ad un fine per il quale si arriva a giustificare ogni mezzo. Sapere di dover morire fa vivere male e in piccolo. L'essere umano è come uno di quei personaggi ridicoli che si trovano all'interno delle palle di vetro da agitare per dare l'effetto della neve: vive in miniatura sotto un cielo asfittico e appannato, e che ha la presunzione di aver fatto riempire di piume... |
Post n°665 pubblicato il 25 Aprile 2011 da sirena_di_palude
..le note implorano struggenti imponendosi con una violenza delicata, delicata quanto basta per pizzicare il telaio dell'anima...il sax è così, mira senza mira e colpisce sempre ciò che andava colpito senza mirare...i suoni sono gonfi come bolle rosso porpora che, se fatte scoppiare, mostrano l'assenza di vuoto con la tempera sanguigna di vene pulsanti... adoro questo strumento...sa di sudore, lacrime e sesso, perché indossa la malinconia prestando la vita come corpo... perché sfida e dà motivo di esistere alla rassegnazione con la ribellione dell'arte e della magia... perché come in ogni amplesso porta un po' di morte con sé, una morte troppo bella per morire ancora...e ancora... panico e confusione, arte e improvvisazione, ogni cosa prima del sesso è diversa da dopo... ogni stato d'animo, ogni necessità, sembra mutare forma o addirittura dimensione... e in entrambi i casi non ci si volta per pensare a come si stava prima: le note bagnate di piacere si spargono su ogni pensiero, gocciolando battiti di un ritmo che sa di Vita traboccante negli inguini e nel petto...
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Post n°664 pubblicato il 22 Aprile 2011 da sirena_di_palude
...i miei occhi si sollevano verso l'alto, guardando le mie mani legate per i polsi ad una fune che gioca a farmi sentire il dolore dello sfregamento sulla pelle misto al piacere di questo stiramento forzato del mio corpo nudo, dondolante se non fosse per le estremità avvinghiate dal bisogno di un centro stabilito. Avverto addosso le loro mani: sono i miei pensieri che indecenti danzano intorno a me... usandomi, sfiorandomi, leccandomi e trascinandomi... Vacillo ma non cado, provo dolore ma non mi spezzo... smaniosa di sentire cosa hanno da propormi... resto lì, ferma per i miei pensieri che mi cingono come ballerine di lap dance... io sono il loro palo, e ognuna di loro è diversa, provocandomi sensazioni irripetibili e opposte... avverto le labbra di chi cerca le mie... le mani di chi fruga nelle intimità nascoste da un pudore perso per la via... le unghie di chi si aggrappa al mio corpo per paura di cadere, lacerandomi tanto da farmi sanguinare... mi leccano sul collo, dietro le orecchie, sento il respiro dei miei pensieri che affonda delicatamente un dito nella mia schiena, facendolo viaggiare dal delta più segreto e più rotondo fino alla nuca, camminando con il bordo lungo i traguardi di ogni vertebra dell'arco...Un pensiero mi afferra con le sue mani lisce il collo, stringendo fino a non farmi respirare... il tempo giusto perché lasci il posto ad un altro pensiero danzante... Danzano con nastri di raso... poi in coppia si inginocchiano ai miei piedi, si guardano sorridendo di tremenda malizia... e con la stoffa creano spirali intorno ad ogni mia gamba, facendole scivolare verso l'alto dell'inferno paradisiaco che le unisce... Fra il monte della dea ed il centro dell'energia divampa il fuoco, che esala lampi ultravioletti incendiandomi nel petto, senza soffocare un cuore che impara come nutrirsene... Le danze continuano, le ballerine si alternano... non sono mai le stesse, e non ritornano mai... ed io resto lì, palo dei miei pensieri che ballano la lap dance col mio equilibrio che dondola... |
Post n°663 pubblicato il 20 Aprile 2011 da sirena_di_palude
Cullandomi in un istante respirerò l'eterno ritorno ad un punto mai raggiunto e da non raggiungere mai, mentre gocciolano nei miei battiti i respiri che testimoniano il mio meraviglioso Fuoco... |
Post n°662 pubblicato il 17 Aprile 2011 da sirena_di_palude
"...Nessuno pensava che la diciannovenne regina, capace di passare una giornata intera a cavallo e di conversare con i sapienti dell’epoca, sarebbe stata la donna più ammirata e calunniata d’Europa, un vanto e uno scandalo vivente. Chi non la conosceva la trovava strana, con quei capelli in disordine, le mani sporche d’inchiostro e una spalla più alta dell’altra. Pur essendo piccola, non portava le alte calzature delle dame di corte, ma scarpe basse maschili di marocchino nero. La voce poi poteva diventare a tratti dura e maschile. Nessuno però poteva negare l’ardore dello sguardo e la pensosa dolcezza del viso... " (www.haendel.it) Cristina di Svezia: "Non sono mai uscita dalla Svezia." Antonio : "Quindi non sapete cosa sia la nostalgia. Non sapete cosa significhi quel senso di vuoto, il dolore per la lontananza." Cristina di Svezia: "Si può avere nostalgia per posti che non si sono mai visti..." (dal film "La regina Cristina" con Greta Garbo, 1933 - Film sulla vita della Regina Cristina di Svezia (Stoccolma 18 dicembre 1626 - Roma 19 aprile 1689))
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Post n°661 pubblicato il 16 Aprile 2011 da sirena_di_palude
Nel nulla di tante sfaccettature create come boe a cui appigliarsi, i punti fermi dentro di sé oscillano in preda a vertigini indotte da canoni e leggi altrui. Ma l'assenza di senso nei colori agro-dolci di ogni veleno mi ha fatto gioire, tanto hanno perso istantaneamente significato di fronte alla gentilezza di un enorme gatto rosso di strada che ha lasciato il suo pasto per strusciarsi a me guardandomi coi suoi occhi azzurro cielo, per poi tornare a mangiare dopo avermi resa felice di quella dolcezza che non aveva nulla di diplomatico. La cura, la tenerezza, l'amore, non sono essenze edulcorate dal bisogno sociale di ipocrisia quando sono volte ad essere fini a se stesse. La delicatezza che ho respirato in quella sorpresa mi ha donato un istante di pura felicità. Poi ha cominciato a piovere, e sentendo quel profumo ho sentito chiaro dentro che non sarò mai sola...
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Post n°660 pubblicato il 13 Aprile 2011 da sirena_di_palude
Non andrò mai d'accordo con quelli che vanno d'accordo con tutti: sono troppo abituati a lobotomizzare il proprio senso critico e la propria fantasia... a definire il definibile senza concepire l'inconcepibile, ad adattarsi costringendosi, a sorridere per riflesso condizionato... E ogni giorno mi scontro con questo che è il mio orgoglio più grande... |
Post n°659 pubblicato il 06 Aprile 2011 da sirena_di_palude
Non c'è Vita in me che non sia la Vita fuori di me... e sono fonte e sono mezzo e sono fine... Sono espressione di tutte le espressioni che lo scorrere del Tutto e del Nulla ricercano in ogni angolo del mio essere... Sono manifestazione di ogni aspetto della Vita, e sono lo strumento attraverso il quale la Vita si manifesta, eccitandone le parti più oscure di luce... E vivo sospesa tra un "potrebbe" ed un "avrebbe potuto"... e in mezzo c'è il mio qui che avvinghia il mio "ora"...
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Post n°658 pubblicato il 28 Marzo 2011 da sirena_di_palude
Sono sempre stata affascinata dalle piantine che nascono spontanee nei posti più improbabili, come fra i mattoni di un balcone... Da bambina le osservavo e domandavo chi le avesse piantate. Mio nonno mi rispondeva che forse il Vento aveva portato qualche seme... allora domandavo come facevano ad essere così verdi e chi le annaffiava. Mi veniva risposto che il Sole e la Pioggia si prendevano cura di lei. E mi sembrava tutto così meraviglioso... Ci sono delle piantine "sfuse" tra i mattoni del mio balcone... l'ho scoperto oggi... sono verdi e brillanti... sono come un'esplosione di gioia della Natura, come se la Vita non riuscisse a trattenere una risata improvvisa e cristallina... ...apro gli occhi e La ascolto... |
Post n°657 pubblicato il 26 Marzo 2011 da sirena_di_palude
La luce che si rispecchia sul pavimento si fa spazio nella stessa penombra che crea... la luce di una lampada ormai rotta che sta su per non so quale incastro magico: basta un minimo urto per farla aprire nel solito modo, basta un dito che risollevi un bordo e ritorna in piedi ricomposta con le solite crepe disegnate... quasi un gioco per bambini che hanno perso gli occhi della meraviglia... Eppure la luce è la stessa: è forte come se l'involucro fosse sempre uguale all'istante in cui l'ho acquistato... ...come bambini che hanno perso gli occhi della meraviglia... ...vorrei la capacità di amare come si può fare con un bambino... vorrei avere la capacità di amare come saprebbe fare una madre... a prescindere... ma forse per farlo sono una bambina troppo spaventata...sono ancora troppo bambina... ...e forse proprio per questo non riesco a provare odio... |
Post n°656 pubblicato il 25 Marzo 2011 da sirena_di_palude
"
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Post n°655 pubblicato il 25 Marzo 2011 da sirena_di_palude
Dal 2006 lavoro con la scrittura... scrittura mia, scrittura altrui... e la punteggiatura è sempre stata ciò che mi è venuta meglio. Anche da bambina, nei temi in classe... ero proprio brava! Mi meravigliavo, ma quella punteggiatura era perfetta: mi veniva naturale come respirare... Respirare... appunto... con la punteggiatura "respiravo" sui miei scritti... ed erano esattamente i miei respiri! Nella vita invece ho serie difficoltà con la punteggiatura: cerco di mettere troppi punti e poche virgole.. Le virgole scivolano, i punti sono solidi. I miei cadono sempre. ...THUMP... |
Post n°654 pubblicato il 24 Marzo 2011 da sirena_di_palude
...sedevo sul muretto, mentre il Sole mi massaggiava la schiena con mani di seta bollente... La mia ombra sui sampietrini di Trastevere era così... precisa... assolutamente perfetta direi... ...mentre ogni ciocca dei miei capelli, anche la più sottile, si muoveva nel vento trovando corrispondenza nella sagoma bruna per terra... Non c'è artista abile come il Sole a disegnarci così perfettamente solo seguendo la propria inclinazione...Mi basta specchiarmi nel suo giro-vagare per affidargli la direzione del mio riflesso scuro... Forse quella non è la mia ombra... è solo un buco in tutta la luce che c'è: i confini ne sfiorano delicatamente l'abbraccio... mentre sento le labbra del Sole che mi fanno socchiudere gli occhi di piacere... baciando il mio collo fra tutte le ciocche dei miei capelli mosse dal vento... anche le più sottili... |
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