Franny's World

Parte 1

Ho una brutta notizia da dare… sono di nuovo a Dublino e non lavorerò più nell’ufficio della Eazycork…

In questo momento mi sento abbastanza stupida e inutile, devo essere sincera! Ho deciso di scrivere la mia intera settimana a Cork, perché comunque costituisce un’esperienza e quindi va archiviata in attesa di un umore migliore, che permetta di ridere sull’aneddoto.

La prima domanda che una persona può farmi è: “ma perché ti hanno mandato via?”, e la risposta è “Questione di carattere…”. A dire il vero non è la prima volta che il mio carattere mi da problemi, ma addirittura essere licenziati…La spiegazione della titolare è stata che sono di indole troppo buona, e che questo poteva essere un ostacolo per il lavoro che mi aspettava a Dublino. Per tutti i problemi che sarebbero sorti con padroni di casa, elettricisti, idraulici e tecnici vari ci vorrebbe una persona più aggressiva, diciamo, e quindi io non vado bene! Perfetta per il lavoro di ufficio ma questo è tutto! Il problema è che a loro serve una manager!

Onestamente in questo momento vorrei solo cancellarla questa settimana, cominciare da capo: separarmi dal mio pinguino mi ha fatto sentire male e vulnerabile, e dopo una settimana di sforzi e fatica mi sento dare il ben servito.

Ad ogni modo, visto che ho deciso di raccontare tutto, partiamo dall’inizio no?

Viaggetto in treno: ho preso appunti durante l’andata e le trascrivo qui. Non sono scritte in un italiano corrente lo so, ma per lo meno trasudano di vissuto…credo e spero! Ometterò delle parti ripetitive e non, per non rendere troppo lungo il post, che sarà comunque diviso in puntate è ovvio! Credo che questa sia la parte più allegra, dato che ho fatto un’esperienza nuova e non conoscevo ancora il mio destino!!!

“Sono partita dalla stazione di Dublino alle 16 spaccate con il treno delle 16.00 allucinante, in Italia non si vede spesso, no?

Il treno (e non so se è sempre così e dovunque, perché lo prendo per la prima volta) si sta rivelando divertente! Ho appena visto una mandria di mucche che pigramente oziava sull’erba, e questo dopo soli 11 minuti dalla partenza!

Pensavo che arrivare 25 minuti prima alla stazione fosse sufficiente, per fare le cose con calma! Non immaginavo di trovare una fila enorme che arrivava quasi all’uscita. Dal cancello del binario, perché qui hanno il cancello al binario, fino all’uscita, la gente si mette ordinatamente in fila in attesa dell’apertura!Con calma mi sono avventurata lungo le carrozze e grazie ad una dolce signora dagli occhi blu mi sono accomodata in seconda classe! Anche se in effetti devo cercare di capire come funziona, perché io mica l’ho notata la differenza tra la prima e la seconda classe, per lo meno giudicando dall’esterno! Il treno ha la forma del nostro pendolino, di base è bianco ma ha  le strisce verdi…ovvio!!! Lungo i vagoni ci sono persone, di bordo credo, che stanno alle porte e che fortunatamente non indossano quelle imbarazzanti divise verdefoderadivano…sono in giacca e cravatta e sembrano più manager!

Mi sono seduta su una poltroncina che tutto sommato è comoda. I posti sono a pulmino e sopra il finestrino ci sono due indicazioni: window e aisle preceduti dai numeri e seguiti da un display a cristalli liquidi nero su cui a caratteri arancioni prende forma il nome della persona che ha prenotato il posto!

Affacciandomi dal finestrino vedo campi, distese di verde, recinti enormi tanto da non sembrare tali, boschetti, fiumiciattoli e tanti animali, mucche, cavalli e capre e tanto verde!

Sembrano posti magici! Ora capisco perché qui sono nate così tante leggende di fate, gnomi e lepricani…adoro sempre di più l’Irlanda! Le case punteggiano qui e la di bianco queste immense distese color smeraldo!

Mentre sorbivo il mio caffè (divenuto buono alla fine dato che mi ero scordata la paletta) e trangugiavo il mio stopposo muffin al cioccolato, ho riflettuto: sono andata al bar a prendere il caffè e anche a me hanno dato la simpatica bustina di carta per portare il mio muffin e l mio caffè sani e salvi al mio posticino!A questo punto è sorto il paragone:

·        Treno italiano:  il caffè fa schifo…te lo danno in mano con sopra un tovagliolino di carta, che tra parentesi arriva fradicio, come la palettina e la bustina di zucchero. Ti ficchi in tasca gli snack che compri e mentre torni al tuo posto cerchi contemporaneamente di stare in equilibrio e di non versare il caffè!

·        Treno irlandese: vai al bar, il caffè fa un po’ schifo, ma basta aggiungere latte! Il bicchiere ha il coperchio con il buco per bere e ti danno una piccola bustina di carta in cui ripongono tutto. A lato ci sono dei cestini dove prendi quanto latte e zucchero desideri e la palettina per girare. Ovviamente così con una mano tieni la borsina e con una la tua persona! Anche se il treno non è così instabile come gli intercity italiani!

Altre mucche, altre mandrie…in pascoli aperti…comincio a capire come la carne sia così buona!

Il ragazzo dei sedili a fianco si è presa la sua prima birra!

Mi stavo chiedendo dove buttare la mia spazzatura, non ci sono cestini…non c’è problema: un ragazzo con una maglietta blu puffo è adibito all’ “ON BOARD CLEANING”, si fa il treno con il sacco della spazzatura per vedere se hai da buttare qualcosa!

La prossima fermata è Cork! Credo che andrò in bagno! Occacchio non è un bagno come i nostri! È una cosa tonda enorme, dove un disabile potrebbe entrare davvero con tutta la carrozzina! Si apre con un bottone e dentro come grossi bottoni di ascensore ci sono open, close e lock! Allucinante! Devo dire che la mia lista “I’ve never seen” si allunga!

Sono arrivata in una stazione che non regge certo il paragone con quella di partenza! Ma una volta lasciato il binario sono entrata in un ingresso luminosissimo. Al soffitto erano appesi palloncini rossi e bianchi e bandiere a scacchi degli stessi colori! Sulla sinistra dopo il mini ristorante internazionale c’era una gigantesca locomotiva verde antica su dei vecchi binari!”

To be continued