Come ho anticipato nello scorso aggiornamento, ho cominciato a inizio febbraio un corso di dieci settimane di scrittura per ragazzi tenuto da Jane Mitchell.
Mi piace molto e mi fa sentire bene considerate tutte le cose che stanno accadendo intorno a me. Non sono di buon umore ultimamente per una serie di problemi che mi circondano, ma la scrittura è il mio personale salvagente così mi ci aggrappo! Non voglio neanche pensare a cosa potrei fare senza!
Ma parliamo del corso! Durante la prima lezione ci siamo presentati e poi Jane ci ha spiegato come funzionerà. Dovrebbe essere divertente, saranno analizzati tutti gli elementi più importanti da tenere in conto durante la stesura di un testo e, se tutto va bene, alla fine del corso dovremmo avere la bozza di un romanzo di cinque capitoli. È meraviglioso. Se questo si avvererà, avrò nel mio computer tre bozze, di cui una finita per lo meno!
La storia riguarda il mio mondo fantastico, Sonrisa, ma è ambientata molti anni prima degli eventi del primo libro che ho scritto. Non dico di più per il momento!
Abbiamo anche avuto da fare i compiti per la lezione successiva. Dovevamo buttare giù il progetto di scrittura e anche leggere un libro. Non pensavo potessi leggere un libro in una settimana. Ok, non era Il signore degli anelli (cosa che sto ancora leggendo…sì, sono ancora al primo libro dall’anno scorso..non dirò che mi ha già sconfitto però! Per il momento almeno!) ma abbastanza lungo: House of many ways (tradotto in italiano “La casa per ogni dove”, che suona orribile alle orecchie!) di Diana Wynne Jones. È la regina inglese del fantasy, punto e non vi rovinerò neanche una frase del libro, dovete solo leggerlo! Mi piacerebbe avere tale fantasia e abilità un giorno o l’altro.
Mi sento soddisfatta tuttavia di aver raggiunto il mio obiettivo, anche se almeno un paio di persone erano riuscite a leggere due o anche tre libri. Questo è senza dubbio qualcosa che farò quando sarò in pensione! O quando sarò una scrittrice che riuscirà a vivere della sua scrittura!
La seconda lezione riguardava i personaggi. È stata una bella sfida direi. Il piccolo esercizio che abbiamo fatto in classe riguardava il ritrovamento di un cappotto; bisognava elencare cinque oggetti che il proprio personaggio aveva lasciato nelle tasche senza descriverlo ulteriormente, senza dare altre informazioni. Per il compito bisognava descrivere il personaggio mangiare qualcosa usando solo cibo, strumenti e abitudini. Non avevo mai provato a pensare in questo modo. E credetemi, è stato più difficile così rispetto a descrivere il personaggio nella maniera “standard”!
Credo proprio che la regola “mostrare non raccontare” sia un poco più chiara nella mia testa adesso anche se difficile da applicare.
Per approfondire l’argomento ho letto i capitoli del libro Fantasy and Science Fiction di Philip Athans.
La cosa strana e simpatica è stata scoprire che stavo già facendo qualcosa di quello che diceva senza rendermene conto! Nonostante io sappia di avere molto bisogno di duro lavoro mi sento bene per questa scoperta.
Un’altra notizia riguardante la scorsa settimana. Mi sono sentita male quindi sono stata a casa. Ho deciso di dare retta al mio compagno e stare a letto per lo meno un giorno. Alla fine del pomeriggio avevo finito di leggere un libro intero. Nulla di grande, un libro fantasy per adolescenti ma ricordo che l’ultima volta che l’ho fatto ero ancora alle superiori! Mi sono sentita bene!
Infine martedì sono andata alla terza lezione. Abbiamo trattato l’ambientazione e la sua influenza sul personaggio. Come il personaggio percepisce l’ambiente in base alle sue emozioni. Come compito a casa abbiamo da scrivere due pezzi brevi su come un personaggio percepisce lo stesso ambiente in due situazione opposte. Sarà divertente!
Mi piace molto lo stile di Jane. Ogni volta che seguo un corso imparo qualcosa di nuovo e qualcosa di diverso. Mi sento un po’ goffa a volte perché sono l’unica a non essere madrelingua inglese, ma questo è il percorso che ho scelto e cercherò di fare del mio meglio!
A presto!