Creato da russocaio il 19/03/2007
Informazioni Raccolte Liberamente dalla rete su come salvare i nostri risparmi. Questa non è una TESTATA! Per favore: Non mi denunciate. Denunciate chi ha scritto l'articolo! L'informazione è tutto........
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Proposta di modifica UNILATERALE del contratto di Conto Corrente: Entro sessanta giorni dal ricevimento della presente comunicazione, il cliente ha diritto di recedere dal contratto senza spese di chiusura...... omissis. Trascorso il predetto termine le modifiche si intendono approvate........ omissis. Le nuove norme si applicheranno dal 1° giugno 2008. Questo in sintesi quanto ricevuto dalla Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia gruppo INTESA SANPAOLO. Il problema è che la documentazione mi è giunta solo ieri (22-05-08) con posta ordinaria senza timbro postale, oltretutto sulla lettera della banca è riportata solo la dicitura APRILE. In sostanza mi restano nove giorni (compreso i festivi) per disdire il conto. Ditemi voi se è questo il modo di operare. Non ho motivi particolari per chiudere il conto, lo farò per pura ripicca a questo modo di fare della mia banca. L'articolo 118 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è sostituito dal seguente: Art. 118 (Modifica unilaterale delle condizioni contrattuali).
Esiste anche un sito anti banca: http://www.bancainmano.it/ |
Ansa 20-05-08: Il patron di Wind-Infostrada, Naguib Sawiris, è in trattative con tre fondi di private equity statunitensi per cedere la quota del 10% di Weather Investments, la holding che controlla la compagnia telefonica italiana. "L'accordo dovrebbe essere fatto in un paio di settimane", ha dichiarato Sawiris a margine del World Economic Forum. Il finanziere egiziano aveva detto nei giorni scorsi che puntava a cedere la quota di Weather per saldare il debito con Enel da cui ha rilevato una quota di Wind nel 2006. Secondo indiscrezioni di stampa Sawiris dovrebbe corrispondere a Enel circa un miliardo di euro entro il 13 giugno. Questa notizia si inserisce nel quadro che vede Enel intenzionata a mettere sul mercato alcuni "pezzi" dell'azienda per ammortizzare una parte degli ingenti debiti accumulati. Vi rendete conto? Vendere Wind per pagare l'acquisto di Wind! E se Sawiris non paga? Finisce cosi?http://www.halfvalue.com/playVideo.jsp?kw=Boldi&id=KKX6GX7-OSA |
Milano, 15-05-08: Un nuovo meccanismo di calcolo dei prezzi dell’energia per fasce. Dare ai consumatori l’opportunità di risparmiare sulle bollette, spostando i consumi nelle più economiche fasce di basso carico, introducendo anche una maggiore equità nel sistema. E’ questo l’obiettivo del nuovo meccanismo di calcolo del prezzo dell’energia elettrica che verrà applicato con la necessaria gradualità dal 1° gennaio 2009 alle piccole imprese e dal 1° gennaio 2010 anche alle famiglie che non hanno ancora scelto il mercato libero. Le nuove modalità introdotte dall’Autorità per l’energia, si applicheranno a tutti i clienti dotati di misuratore elettronico (ormai diffuso su quasi il 90% del territorio nazionale mentre il restante 10% sarà completato nei prossimi 3 anni). Il nuovo sistema favorirà l’uso sempre più efficiente dell’energia elettrica e una maggiore equità tra consumatori, assicurando la necessaria coerenza tra i prezzi ai clienti finali ed i costi all’ingrosso - ha sottolineato il Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Alessandro Ortis -. Il provvedimento concilia anche tre fondamentali esigenze: non discriminare tra mercato tutelato e libero; non incidere da subito sulla spesa delle piccole imprese che non riescano facilmente a spostare i consumi; non gravare con sussidi incrociati tra piccole imprese e clienti domestici della maggior tutela. Inoltre, ha evidenziato Ortis, la gradualità prevista risponde all’esigenza, espressa dagli operatori, di avere il tempo necessario ad adeguare i sistemi di fatturazione. Fino alla data di applicazione delle nuove modalità nulla cambia rispetto a oggi. Il provvedimento è disponibile sul sito http://www.autorita.energia.it/docs/08/056-08argec.pdf Dal 1° gennaio 2010 a tutti i clienti domestici ancora in maggior tutela, dotati di un misuratore elettronico, saranno applicati prezzi dell’elettricità prima di tutto differenziati su base bioraria: in sostanza, sono previste due fasce orarie, una più costosa, dalle 8 del mattino alle 19 dal lunedì al venerdì e una più economica, dalle ore 19 alle ore 8 più i fine settimana. Risparmiare non sarà difficile: ad esempio, basterà fare tre lavatrici su cinque la settimana nelle ore o nei giorni più convenienti o almeno quattro lavapiatti su sette, tenendo conto che i consumi costanti, come quelli del frigorifero o del freezer, non sono penalizzati dal nuovo sistema di prezzi. E’ poi prevista una ‘bassa stagione’ nei mesi di marzo, aprile, maggio, agosto, settembre, ottobre e un’‘alta stagione’ nei mesi in cui si registra tradizionalmente una maggiore richiesta di energia elettrica (gennaio, febbraio, giugno, luglio, novembre, dicembre). Per garantire alla famiglie la necessaria gradualità di adattamento, i nuovi corrispettivi saranno introdotti a partire dal gennaio 2010. L’Autorità ha inoltre previsto un periodo di ‘prova’ per consentire ai clienti finali di capire come trarre vantaggio dal nuovo sistema, conoscendo l’andamento dei propri consumi per poterli concentrare il più possibile nelle ore a minor costo dell'energia. Nei sei mesi prima dell’applicazione del nuovo sistema, i fornitori di energia elettrica dovranno comunicare la ripartizione dei consumi secondo le ‘biorarie’ e secondo i raggruppamenti mensili, in modo da permettere al cliente in regime di maggior tutela, di comprendere il suo profilo di consumo. Conoscere l’andamento dei propri consumi è infatti indispensabile per poterli concentrare nelle ore a minor costo. Nell'attesa non ascoltate le "SIRENE" e non cambiate fornitore. |
IlSole24Ore 14-05-08: L'Enel chiude il primo trimestre del 2008 con un utile netto di gruppo a 1,004 miliardi in crescita del 6,5% dai 943 milioni dello stesso trimestre 2007. I ricavi sono cresciuti del 55% a 15,082 mld, l'ebitda del 47,7% a 3,44 miliardi. Il trimestre beneficia del consolidamento della spagnola Endesa. L'indebitamento netto è cresciuto del 2,3% a 57,072 miliardi. I risultati sono in linea con le stime di consenso. Titolo in evidenza a Piazza Affari: registrato in avvio la migliore performance tra le blue chip con un progresso dell'1,20% a testare quota 7 euro. A stimolare gli acquisti le stime per l'anno riviste al rialzo. L'incremento dei ricavi, spiega la nota di Enel, riflette il consolidamento di Endesa, oltre ai maggiori ricavi sul mercato libero domestico dell'elettricità conseguenti alle maggiori quantità vendute e all'aumento del prezzo medio di vendita. Anche l'aumento dell'ebitda, in crescita di 1,113 miliardi (+47,7%) è riconducibile al consolidamento di Endesa nonché all'incremento generalizzato del margine realizzato da quasi tutte le Divisioni, solo parzialmente compensato da un risultato sfavorevole della gestione del rischio commodity. L'ebit (risultato operativo) del trimestre ammonta a 2,33 miliardi, in crescita di 628 milioni (+36,7%) rispetto allo stesso periodo del 2007. La situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo 2008 evidenzia un capitale investito netto di 81,97 miliardi (79,58 al 31 dicembre 2007) coperto per 24,9 miliardi dal patrimonio netto complessivo e per 57,072 miliardi dall'indebitamento finanziario netto. Debito che rimane saldamente sotto controllo e prevediamo, ha dichiarato Fulvio Conti, che a fine anno si assesterá ben al di sotto dei 50 miliardi di euro, a valle del completamento del piano di dismissioni in programma entro il 2008. L'indebitamente risulta in aumento principalmente per effetto dell'acquisizione di un'ulteriore quota del 22,65% del capitale della russa Ogk-5. Gli investimenti del primo trimestre ammontano a 1,17 miliardi con un incremento di 473 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2007 (+67,8%). Le previsioni sull'anno in corso. Il 2008 si chiuderà per Enel con risultati operativi in crescita: è questa la previsione dell'ad Fulvio Conti, commentando i dati di bilancio del primo trimestre dell'anno. Questi risultati, confermano la solidità dei fondamentali del mercato italiano, con margini crescenti per le attività retail, di distribuzione e per le attività di generazione. Per queste ultime, in particolare, stimiamo per l'intero esercizio 2008 un Ebitda in linea con quello del 2007. La tenuta dei margini sul mercato italiano, unitamente alla crescita delle attività internazionali, ci fanno prevedere per l'intero esercizio 2008 risultati operativi in crescita rispetto al 2007. Questa notizia mi lascia perplesso, per spiegarvi il motivo devo fare un salto indietro. Aprile 2007 EniNeftegaz (60% ENI ed ENEL 40%), vince l’asta per Yukos spendendo 4,5 miliardi d’euro. Nell’accordo vi era anche che le riserve di gas e petrolio provate ed estraibili, rimarranno di loro proprietà per 30 anni, anche dopo l’eventuale esercizio di riscatto di Yukos. Queste riserve saranno pagate a: 40 centesimi di dollaro per barile di petrolio o di gas equivalente. In quel momento il petrolio costava 39 dollari il barile. Siccome un barile di petrolio corrisponde circa a 159 litri. Mentre un barile equivalente a circa 164 metri cubi di gas. Al cambio attuale (14-05-08), un dollaro vale 0,65 centesimi d’euro. ENI ed ENEL secondo quest’accordo attualmente, pagano un metro cubo di gas 0,0015 centesimi d’euro (0.26:164) e questo per i prossimi 30 anni. Considerato che in Italia l’energia elettrica è prodotta per oltre il 50% con il gas e il prezzo di costo è quello sopra descritto, trovo ingiustificato l’aumento esponenziale della bolletta elettrica dell’ultimo anno, motivato (dicono loro), dall’aumento del petrolio. La cosa è impossibile, poiché in base agli accordi firmati dalle nostre aziende in Russia, prelevano gas a prezzo agevolato e bloccato per 30 anni, pertanto l’aumento del prezzo del barile non incide minimamente. Trattasi di enormi guadagni a nostre spese! Chi vuole approfondire l’argomento: http://www.enel.it/azienda/chi_siamo http://www.eni.it/en_IT/attachments/media/magazine/06_approfondimenti.pdf http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068853,00.html |
Milano 30-04-08: Sostituzione gratuita, in tempi certi e più brevi, del contatore che non funziona correttamente; forte riduzione del costo di verifica anche nel caso in cui i controlli accertino il corretto funzionamento del contatore. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha introdotto queste ed altre misure, a garanzia dei consumatori che chiedono interventi di verifica dei misuratori del gas. La delibera è disponibile su http://www.autorita.energia.it/docs/08/051-08arg.pdf Le misure di tutela previste variano a seconda che i controlli sui misuratori diano un esito negativo o positivo ed in base all’anzianità del contatore. Se il controllo dà un risultato "negativo", cioè se il contatore non misura correttamente in base alla normativa tecnica vigente, il consumatore ha diritto alla sostituzione gratuita del misuratore; il distributore dovrà redigere un verbale di sostituzione e conservare la documentazione. Almeno il 90% dei contatori difettosi deve essere sostituito entro 10 giorni lavorativi dalla data di invio degli esiti del controllo. Inoltre, il distributore dovrà effettuare la ricostruzione dei consumi e rimborsare ai consumatori eventuali addebiti per quantitativi di gas superiori a quelli effettivamente forniti. Per i contatori con almeno 25 anni, nulla sarà invece dovuto dal cliente finale per quantitativi di gas fatturato, inferiori a quello effettivamente fornito. In questo caso, gli oneri rimarranno a carico del distributore che ha la responsabilità di assicurare il corretto funzionamento dei contatori da lui gestiti. Se dalla verifica risulta che il contatore funziona correttamente, il distributore ne registra l’esito. In questo caso, l’Autorità ha previsto una riduzione, a vantaggio del cliente finale, da 40 a 5 euro del costo del controllo, in funzione dell’anzianità del contatore e nel caso in cui la verifica non sia già stata fatta nei 5 anni precedenti. In particolare, l’applicazione del costo ridotto di 5 euro per la verifica dei contatori che risultino funzionare correttamente, scatta a dal:
Questa gradualità di applicazione è stata fissata in coerenza con il richiesto e progressivo sviluppo organizzativo delle capacità di intervento delle imprese. Nel caso di sostituzione volontaria dei misuratori da parte del distributore, l’esercente dovrà dare adeguata informazione preventiva al venditore e al consumatore interessato, in modo da assicurare a quest’ultimo la possibilità di sottoporre comunque il proprio misuratore alla verifica. In caso di richiesta di verifica del contatore, il cliente ha diritto ad ottenere il controllo e l’esito, in un tempo massimo di 180 giorni, scaduto il quale scatta un indennizzo automatico di 30 euro a favore del cliente finale. Il termine è prorogato di 60 giorni se la verifica non è tecnicamente possibile presso il cliente finale e debba essere fatta presso un laboratorio qualificato. Finalmente si muove qualcosa. Considerata l'assenza di normativa in materia e vista l'impossibilità degli uffici metrici di controllare i contatori, per mancanza di omologazione degli stessi. Da oggi possiamo verificare il loro funzionamento e sostituirli senza aggravio di spese. FATELO SUBITO! |
NAPOLI 06-05-08: Decine tra alberi e arbusti tagliati dai manifestanti ostruiscono via Cupa del Cane, stradina di accesso alla cava di Chiaiano dove in base a un'ordinanza del presidente del Consiglio Romano Prodi dovrebbe essere allestita una discarica. Si tratta, della cava di Chiaiano, situata a Nord di Napoli dove, da giorni, centinaia di persone stanno protestando contro la decisione di istituire una discarica in grado di accogliere circa un milione di tonnellate di rifiuti. Altre stradine di accesso alla cava di Chiaiano sono state bloccate dai manifestanti. Anche mamme e bambini protestano. Anche mamme e bambini in prima fila per dire no. Sono state bloccate anche alcune strade per accedervi. La discarica di Chiaiano, che dovrebbe essere operativa tra due mesi, sarà in grado di accogliere 700mila tonnellate e, secondo quanto sottolineato più volte dallo stesso commissario straordinario Gianni De Gennaro, potrebbe dare due anni di respiro alla città di Napoli. Anche il sindaco, Rosa Russo Iervolino ha definito la decisione di realizzare la discarica in una cava della periferia della città "sofferta ma necessaria". Intanto i cittadini continuano a effettuare presidi e blocchi stradali e, sostengono i comitati di protesta per continuare a ribadire la linea del NO! Roghi di cassonetti e cumuli di immondizia nel napoletano tornano a essere frequenti. Questa notte i vigili del fuoco sono intervenuti 40 volte nei quartieri di Barra e Ponticelli, ma anche nell'area vesuviana e flegrea, oltre che nel nolano. Cumuli di rifiuti in fiamme anche vicino a scuole e asili: è accaduto a Somma Vesuviana, dove stamattina le mamme e gli studenti degli istituti coinvolti hanno protestato. Le donne hanno chiesto aiuto sia all'amministrazione comunale che ai carabinieri per fare in modo che l'area venisse ripulita l'immondizia bruciata, la notte scorsa, tra il liceo Torricelli e l'asilo, in via Sant'Aloia. Esercito in azione a San Giorgio a Cremano (Napoli): stamattina i militari hanno prelevato 30 tonnellate di rifiuti dalle strade del centro cittadino, colpite dall'emergenza. Secondo quanto reso noto da uffici del Comune, l'esercito sarà di nuovo in città domani e mercoledì. La situazione in città resta difficile e rischia di aggravarsi per le temperature meteo più alte registrate in questi giorni. Al momento rimangono a terra circa 300 tonnellate di rifiuti: a soffrirne maggiormente sono la zona di via Manzoni al confine con Napoli e le strade al confine con il comune di Portici. Mentre l'emergenza a Napoli e nella regione sembra riaprirsi, con il ritorno dei cumuli in strade e gli incendi, con l'avanzare inesorabile del caldo, Gianni De Gennaro ostenta ottimismo e, in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, sollecita anche il nuovo governo ''a far presto altrimenti gli sforzi e i sacrifici rischiano di essere vani''. Il Commissario di governo, forte anche della proroga del suo incarico fino al 26 maggio, rivendica il lavoro fatto sottolineando che ''ogni gestione di crisi può vivere degli alti e dei bassi'' ed ammette che ''in questo momento, per una concomitanza di eventi, di ostacoli, dobbiamo registrare un rallentamento nella raccolta e nello stoccaggio dei rifiuti''. Una concomitanza di eventi, denuncia De Gennaro, che ha visto poi la presenza di ''troppi ostacoli'' al suo piano anche se possono essere considerati ''fisiologici''. A chi poi lo accusa di aver solo messo ''la spazzatura sotto il tappeto'' risponde: ''piuttosto che lasciare i rifiuti in strada con un evidente rischio per la salute dei cittadini, in attesa di una sistemazione definitiva, le discariche e gli impianti di distruzione, abbiamo fatto la scelta, spiega De Gennaro, di attivare siti di stoccaggio provvisori che comunque consentano una gestione controllata dei rifiuti''. Vacanze a Napoli: http://napoli.repubblica.it/multimedia/home/1802159 |
1. Da oltre un anno dall'entrata in vigore della legge finanziaria 2007, la Radiotelevisione Italiana S.p.A. non ha ancora reso noto sul proprio sito web alcuna indicazione nominativa dei destinatari e dell'ammontare di emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali di cui all'articolo 3, comma 44 della legge 27 dicembre 2007, n. 244. Sulla pagina web della Rai dedicata alla pubblicazione di tali dati. Comunicazione dei dati relativi ad incarichi conferiti, ai sensi dell'art. 3, comma 44, Legge 24 dicembre 2007 n. 244 e della circolare DPCM 16/3/07. Appare la dicitura "Lavori in corso". 2. Da un'intervista del 26 febbraio 2008 alla trasmissione "Viva Voce" Radio24 di Nino Rizzo Nervo, membro del Consiglio di Amministrazione Rai, si evince che tale ente ha chiaramente violato la legge. Alla domanda del conduttore della trasmissione sulla mancata pubblicazione degli incarichi di consulenza, Rizzo Nievo ha risposto: Lei mi da una notizia che non conoscevo, io credevo che avesse gia' messo... francamente non lo sapevo, mi trovo impreparato, posso informarmi... Io sapevo soltanto che vi erano, in considerazione del tipo di azienda che e' la Rai, delle difficolta' di interpretazione sul cosa si intendesse per consulenze. Se si dovevano inserire, per esempio, perche' spesso si attivano queste figure contrattuali, anche le consulenze artistiche. ... Immagino gli uffici stiano lavorando insieme al ministero delle Finanze per sciogliere questi nodi e probabilmente quando saranno pronti li metteranno sul sito. 3. L'articolo 3, comma 44, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (in Suppl. ordinario n. 285 alla Gazz. Uff., 28 dicembre, n. 300), "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge finanziaria 2008), prevede quanto segue: Nessun atto comportante spesa ai sensi dei precedenti periodi può ricevere attuazione, se non sia stato previamente reso noto, con l'indicazione nominativa dei destinatari e dell'ammontare del compenso, attraverso la pubblicazione sul sito web dell'amministrazione o del soggetto interessato, nonché comunicato al Governo e al Parlamento. In caso di violazione, l'amministratore che abbia disposto il pagamento e il destinatario del medesimo sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l'ammontare eccedente la cifra consentita. Per la legge quindi sussiste un danno erariale nei seguenti casi: - quando i contratti vengono attuati, e i relativi importi pagati, senza la preventiva pubblicazione sul sito dell'amministrazione. Dunque, qualsiasi esecuzione del contratto i cui estremi non siano stati pubblicizzati e' illegittima, e parimenti e' illegittimo il successivo pagamento della prestazione. In questi casi, il danno erariale e' pari all'intero importo corrisposto al professionista, in quanto illegalmente erogato. - quando gli importi pattuiti superano le soglie consentite dalla legge stessa; 4. Tale previsione trova la sua ratio nella volontà del legislatore di rendere immediatamente accessibili alla cittadinanza come agli organi di controllo i dati relativi alle consulenze esterne della Rai, sanzionando in modo esemplare le eventuali violazioni. Ben consapevole di ciò, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha immediatamente tentato di correggere il tiro con l'articolo 5 della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 marzo 2007 (Gazz. Uff. 3 luglio n. 152). Applicazione dell'articolo 1, comma 593, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), con cui pretende di sostituirsi alla norma di legge, interpretando in maniera alquanto singolare il concetto di Sanzione. Si legge infatti: Quanto alla sanzione, la norma disciplina un'ipotesi di danno erariale con responsabilità solidale a carico dell'amministratore che ha disposto il pagamento e del destinatario, con fissazione di un importo pari al dieci volte l'ammontare eccedente la cifra consentita. Dalle modalità di determinazione della sanzione si evince che la stessa è inflitta per il caso della sola violazione della norma contenuta nel primo periodo del comma è pertanto posta a presidio dell'obbligo di contenimento dei compensi nei limiti prefissati. 5. Una simile interpretazione e' illegittima poiche' contraria alla chiara lettera della legge, nello specifico all'articolo 3, comma 44, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Infatti, nel limitare il concetto di "l'ammontare eccedente la cifra consentita" ai soli casi di erogazioni superiori al tetto massimo, l'intento della direttiva e' quello di eludere le conseguenze dell'inadempimento degli obblighi di legge da parte della pubblica amministrazione. Oltreche' -ribadiamo- illegittima, tale interpretazione causa un maggior danno erariale nella misura in cui la sanzione atterrebbe solo alla parte eccedente il tetto massimo e non anche all'intero importo non autorizzato e dunque illegittimamente pagato. Ad esempio si consideri il caso di un compenso pari a € 100, ma superiore di € 10 al tetto massimo stabilito dalla legge e non pubblicizzato sul sito web della Rai: secondo l'interpretazione 'governativa', poiche' e' sanzionabile solo il superamento del tetto massimo, si produrrebbe una sanzione di € 100,00 (€ 10,00 x 10 volte); secondo la legge invece tale sanzione deve ammontare ad € 1.000, vale a dire l'intero importo illegittimamente corrisposto x 10 volte. Il maggior danno erariale prodotto dall'interpretazione della direttiva e' di tutta evidenza: da una parte permette l'erogazione di denari pubblici contra legem, dall'altra sanziona solo una frazione dell'ammontare illegittimamente erogato. 6. Ogni altra interpretazione della norma (compresa quella 'governativa' che pretende di sostituirsi al Parlamento nel ruolo di interpretazione autentica della legge stessa) contrasterebbe altresi' con la Costituzione italiana che pone a fondamento dell'organizzazione della pubblica amministrazione il suo buon andamento, nonche' contrasterebbe con un intero corpus normativo amministrativo che si fonda sulla trasparenza dell'attivita' della P.A., di cui l'articolo 3, comma 44, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e' espressione. Ogni altra interpretazione si tradurrebbe altresi' in una palese inapplicabilita' ed inutilita' di questa legge, che rimarrebbe priva di qualsivoglia sanzione o rimedio coercitivo. Ovvero, compensi che la legge definisce illegittimi in quanto non previamente pubblicizzati potrebbero tranquillamente continuare ad essere erogati. Infatti, lo sono tutt'ora.Alla luce delle osservazioni qui formulate di accertare i fatti descritti in premessa, se gli amministratori della Rai si siano resi responsabili di danno erariale per non aver previamente pubblicato sul proprio sito web l'indicazione nominativa dei professionisti e l'ammontare del compenso di emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali di cui all'articolo 3, comma 44 della legge 27 dicembre 2007, n. 244. SI CHIEDE altresi', a norma degli artt. 90 e 408 c.p.p., di essere sentita per fornire elementi di prova nonche' di essere informata dell'eventuale archiviazione della presente istanza. Con osservanza, Firenze, 12 marzo 2008 Vincenzo Donvito, presidente e legale rappresentate Aduc Il misterioso messaggio sul sito RAI: http://www.contrattidiconsulenza.rai.it/main.aspx |
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