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FUOCO CHE BRUCIA

LO SPIRITO DI UN LAKOTA NON SI ARRENDE MAI

 

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Nel tempo
le tradizioni si spengono,
i miti si sbriciolano,
e gli uomini, inesorabilmente, dimenticano.
Ma gli Spiriti non dimenticano

Vittorio Zucconi

 

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« GENIALITA'NON SIAMO AL SICURO!!! »

IPOCRISIE DI UNA "FESTA"

Post n°696 pubblicato il 26 Aprile 2015 da IndianaOglala



Paride Mori: ritirata la medaglia alla memoria

Dalla Gazzetta di Parma:

La medaglia della discordia è stata ritirata. Proprio alla
vigilia del 25 aprile, la Camera dei deputati ha deciso di revocare
l'onorificenza concessa alcune settimane fa a Paride Mori, traversetolese
capitano dei bersaglieri e repubblichino. Proprio la sua appartenenza
alla Repubblica di Salò aveva sollevato nelle ultime settimane
accese polemiche.

Ecco il comunicato diffuso in serata dai parlamentari
Maestri e  Romanini:

Ritirata la onorificenza al repubblichino parmigiano Paride
Mori. La notizia arriva a poche ore dalla ricorrenza del 25 aprile,
settantesimo anniversario della liberazione. A darne notizia sono
i parlamentari parmigiani Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini che,
in serata, hanno ricevuto la lettera della Presidenza del Consiglio
in cui vengono spiegate le motivazioni della decisione.
“Finalmente – spiega Patrizia Maestri - è stata riportata chiarezza
nella ricostruzione storica del conferimento della medaglia a Paride
Mori. E' una decisione che condividiamo a pieno ma ci teniamo
che non sia letta come un mancanza di rispetto per l'uomo, ma
come un riconoscimento della verità e delle tante vittime
del fascismo”.

Questo risultato è anche frutto del tanto lavoro che parlamentari,
associazioni e altre realtà del territorio hanno portato avanti
da quanto è stata diffusa la notizia dell'attribuzione dell'onorificenza.
“Il nostro impegno – sottolinea Maestri - con interrogazioni, interventi
e pressioni ha dato il risultato sperato. Ringraziamo il governo che
ha prontamente risposto alle nostre richieste” .

Il fatto che questa decisione arrivi a poche ore dal settantesimo
anniversario della liberazione lo riempe ancora più di significato.
“Questo – conclude la deputata Pd – è un segnale dell'attenzione
che c'è su questi temi. Quello di domani sarà un 25 aprile
ancora più bello”.

Questo l'imbarazzante articolo riportato sul giornale che mette
 ben in evidenza quanto faccia schifo la politica italiana.
Rendiamoci conto di che cos'è la politica italiana oggi
e di quanta ipocrisia e ignoranza aleggi nell'aria!
E noi paghiamo questi buffoni faziosi che fanno di tutto per
disotgliere l'attenzione dalle schifezze che combinano ogni
giorno a spese nostre e non conoscono la storia!

Innanzitutto Paride Mori non é stato sconfitto in quanto fascista,
ma ammazzato in quanto soldato italiano, vittima di una pulizia
etnica perpetrata proprio dai comunisti di Tito!

Ma chi era Paride Mori? Forse non tutti lo sanno.
 Paride Mori, nato a Traversetolo ( Parma) nel 1902, era un bersagliere.
Durante la sua vita ha dimostrato ideali come lealtà, amore e fedeltà
alla propria patria, coraggio e spirito di sacrificio.
Divenuto Capitano dei bersaglieri addetto al lo smistamento del
traffico ferroviario a Verona, dopo l'armistizio, come altre migliaia
di italiani, aderì alla RSI.
Dopo l'8 settembre 1943 i partigiani titini occuparano Trieste e
Gorizia e parte dell'alto Friuli compiendo i tristemente la nota pulizia
etnica, eccidi e foibe a Basovizza e altre zone del Carso.
Il Capitano Mori  e i suoi uomini, tutti volontari, ebbero il compito
di fermare l'invasione in Italia da parte degli slavi.
Si batterono tutti con valore e consapevolezza per difendere i confini
italiani da coloro, i partigiani titini, che volevano attuare la pulizia
etnica a danno degli italiani, nonchè instaurare la loro dittatura.
Altro che libertà! 
Paride Mori cadde in un'imboscata in una imboscata e fu  massacrato
dai partigiani comunisti di Tito nella Valle d'Isonzo nel febbraio
del 1944 mentre compivail suo dovere con grande eroismo contro
un nemico numericamente superiore. Per questo fu insignito alla
medaglia d'argento al valor militare.
Mori ha dimostrato di essere una persona che amava la sua patria,
fedele alle sue scelte a tal punto da sacrificare la sua vita per difendere
il suo paese e la sua gente dall'invasione comunista.
Perchè, diciamoci la verità, molti eroici partigiani volevano liberare
l'Italia dall'oppressione facista per sottometterla a quella comunista.
Codesti partigiani comunisti  erano 200 mila circa, quasi l'80%
 alcuni sotto comando politico del PCI ,non  combattevano certo per
la democrazia e la libertà ma per imporre la lori dittatura la posto di
quella facista.
E non ebbero nessuna pietà con i loro prigionieri! Dobbiamo forse
ricordare ancora una volta Norma Cossetto, medaglia d'oro alla memoria, studentessa italiana istriana torturata e uccisa dai partigiani titini
nel 1943 nei pressi della foiba di Villa Surani perchè aveva detto
di no.Perchè aveva rifiutato di tradire i fascisti e piegarsi ai partigiani.
E con lei tutti coloro che rifiutarono di cambiare bandiera e furono
crudelmente torturati e massacrati dai partigiani. Sarà anche vero
che la storia è scritta da chi la vince, ma è altrettanto vero che
non tutti siamo dei cretini che si  accontentano di una versione
sola ma si impegnano per conoscere anche l'altra faccia della
medaglia, quella considerata, ai giorni nostri , che ricordo ancora sono caratterizzati da corruzione, mafia, intrallazzi vari, disonestà dilagante
e degrado, la faccia sbagliata. Eppure ideali come amore e fedeltà
alla patria, l'amore per l'agricoltura ed il rurale,l'uguaglianza verace
e profonda di tutti gli individui di fronte al lavoro e alla nazione a me
non fanno così schifo. Specialmente se confrontati con quelli
individualisti e senza onore di oggi, specialmente quelli della nostra
casta politica che ci ha ridotti sul lastrico per riempirsi le tasche!
Un tempo gli italiani erano una Nazione, un unico popolo sotto una
sola bandiera da onorare. Tutti uguali, tutti con gli stessi diritti e
doveri. Nessun furbetto o falso invalido o regioni che lavorano
per mantenere le altre. Forse non tutto era da buttare via della
dittatura fascista: ad esempio la previdenza sociale, creata da
Mussolini, l'assegno alle casalinghe, l'orario di lavoro che non doveva
superare 8 ore giornaliere per evitare lo sfruttamento dei lavoratori,
la giusta paga.....
In questi settant'anni cosa abbiamo avuto? Se si esclude un grande
presidente come Sandro Pertini, un partigiano sano,  dopo di lui c'è stata un'inesorabile discesa verso la fogna!
Oggi abbiamo un tasso di diosoccupazione da far vergogna e paura
insieme, agli invalidi non pensa più nessuno, men che meno alle casalinghe;
si è tornati ad abolire i contratti di lavoro, diventati ormai una presa
per il cù, a paghe orarie da schiavi, monumenti che cadono a pezzi,
sempre più tasse e sempre più alte, un'invasione di stranieri senza
precedenti che ha portato un innalzamento vertiginoso di
delinquenza e degrado ( ma i politici di sinistra pensano solo a loro),
siamo minacciati ogni giorno dagli estremisti islamici, la mafia è
sempre più potente e abbiamo una corruzione politica mai vista!
Paride Mori è morto valorosamente in battaglia per difendere i
propri valori. Oggi ci sono persone che preferiscono togliersi la vita
piuttosto che vivere senza la dignità di un lavoro.
E la libertà di pensiero e di parola è solo sulla carta se non sei di sinistra.
E' questa la libertà da festeggiare????
Queste feste sono solamente le feste di un qualche partito ( su Agorà
hanno detto che solo 2 italiani su 10 sentono loro questa festa) e di
una qualche associazione oltretutto foraggiate con i soldi di tutti
i contribuenti!

“Noi italiani abbiamo perduto la guerra, e l’abbiamo perduta tutti,
anche coloro che l’hanno deprecata con ogni loro potere, anche coloro
che sono stati perseguitati dal regime che l’ha dichiarata, anche
coloro che sono morti per l’opposizione a questo regime, consapevoli
come eravamo tutti che la guerra sciagurata, impegnando la nostra patria, impegnava anche noi, senza eccezioni, noi che non possiamo staccarci
dal bene e dal male della nostra patria, né dalle sue vittorie, né
dalle sue sconfitte”
(Benedetto Croce).


Senza voler cancellare gli orrori che una dittatura porta con
sé, tra cui, nel caso del fascismo, anche una rovinosa guerra, e
le guerre sono la cosa più stupida e fratricida che l'uomo si
potesse inventare,credo che il 25 Aprile dovrebbe esser un
giorno di lutto, di riflessione, di ripensamento.
Non una festa in cui un popolo tristemente sconfitto festeggia
grottescamente come fosse vincitore!
Qualcuno ringrazia e loda ancora americani e inglesi, che poi sono la
stessa cosa: gli inglesi che hanno schiavizzato e massacrato mezzo
mondo, dai Nativi Americani ai Maori in Nuova Zelanda passando
per gli Aborigeni Australiani e gli schiavi africani.
Mentre gli italiani si sentivano "liberati" dal fascismo e guardavano
stupidamente all'America come modello da seguire, con le sue lucine
super consumistiche, il cibo spazzatura e tutte le cazzate di cui
dispongono perchè la loro unica storia la tengono segregata in Riserve,
gli eroi americani non esitavano a sganciare due bombe atomiche sul
Giappone, che si era già arreso ai russi, eliminando in un secondo
migliaia di civili, incenerendo bambini nelle scuole, mamme, anziani,
per dimostrare la propria supremazia militare al mondo.
Direi che c'è poco da festeggiare!

Paride Mori: ritirata la medaglia alla memoria



 
 
 
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