DOMANI CAPIRAI
Gennaio 2005: un papà separato dalla figlia di 10 mesi. Con le scuse più assurde, per 84 giorni non riesce mai a vederla. Un giorno decide di scrivere la sua sofferenza, affinchè un domani la figlia possa capire quanto amore e quale dolore..
A MIA FIGLIA (MAGDI ALLAN)
Ricordo ancora l'attimo
dolcissimo e febbrile
in cui cullandoti per la prima volta
ho capito che eri la mia scelta di vita.
Ti sarò eternamente grato
perchè grazie a te ho scoperto
l'umanità e la ricchezza interiore
di cui ignoravo perfino l'esistenza.
Regalandomi i baci e i sorrisi
mi hai reso il papà più felice.
Donandomi pienamente a te
ho conquistato la gioia di vivere.
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« 22 DICEMBRE 2007 | 22 GENNAIO 2008 » |
Ormai si è capito che quando non scrivo è perché le cose tutto sommato vanno benino…e poi il 17 dicembre mi hanno finalmente restituito la patente!
Verso la metà del mese la mamma mi aveva avvisato che il 19 dicembre c’era la tua prima recita all’asilo. Non immaginava che mi sarei sparato 400 km per vederti forse per mezzora sul palco assieme ad altri bimbi…
Invece si. Eccome se ci sono venuto! Nemmeno tu te lo aspettavi, infatti dopo l’ingresso in fila indiana con gli altri bimbi, hai iniziato a guardarti in giro e hai visto la tua mamma, e fin qui tutto bene… quando invece hai visto me, hai iniziato a piangere… ma in maniera silenziosa, quasi non volessi disturbare lo spettacolino. Poverina mi hai fatto una pena.. ti sei emozionata; forse avrei dovuto avvisarti della mia presenza.. Peccato per la recita, ma è stata una buona scusa per tenerti in braccio per tutta la sua durata.
Quando me ne sono andato, la solita scena straziante.. pianto a dirotto; la mamma in pieno imbarazzo e io che a momenti ti seguo nella ruota della tua disperazione. Speravo che mi dicesse di riportarti dopo cena.
Ma non illudiamoci! Infatti ho mangiato un panino in autogrill sulla strada del ritorno, ovviamente da solo.
Poco male, il 24 pomeriggio ero già di nuovo da te, e questa volta….cose serie. Come preventivato, siamo stati assieme fino al 2 gennaio.
Natale lo abbiamo passato a casa nostra. Sei stata un’ottima ragione per riunire quasi tutta la mia numerosa famiglia. Eravamo in 18.
Capodanno invece lo abbiamo passato a Milano, dalla zia, l’unica che a natale non era presente.
Questa volta siamo stati fortunati, perché non abbiamo accusato malanni di stagione come le ultime volte. Siamo stati entrambi delle rocce, visto che attorno a noi era pieno di gente influenzata.
Però di notte qualche problemino c’è, perché respiri a bocca aperta e russi come un trattore. In ogni caso le fastidiose e frequenti otiti dello scorso anno per fortuna non si sono ripetute. A metà febbraio ci sarà la visita di controllo dall’otorino..
Per il resto… momento di bilanci? Buh, non saprei… Abbiamo passato il natale ed il capodanno assieme, cosa impensabile solo tre anni fa.. Quindi se mai ci dovesse essere un bilancio, questo è sicuramente positivo. Anche se è un episodio, è sufficiente e bisogna pensare che le cose possono e devono migliorare.
La riflessione che mi viene è che tempo addietro mi accontentavo di molto meno e quando ottenevo qualcosa ero molto felice. Sono stato al settimo cielo solo per vederti per pochi minuti, e questo accadeva a maggio 2005.
Oggi però natale e capodanno passati assieme, sembrano non essere più sufficienti; quando te ne vai mi manchi di più e soffriamo entrambi più di allora.
Nel frattempo la Ctu è terminata, e lo psicologo ha depositato la sua relazione in tribunale.
Sull’altra sponda, come si usa a dire, “passata la festa, gabbato lu santo”… Ovvero avuta conferma che lo psicologo non ha (peraltro giustamente) rotto gli equilibri preesistenti, siamo ritornati al clima da “guerra fredda”.
Il prossimo appuntamento è fissato per lunedì 21, quando il giudice dovrebbe, credo, lasciare immutate le modalità di affidamento ma, spero, cambiare a mio vantaggio qualcosa sotto l’aspetto economico.
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