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« Solo Esteri?Un altro giorno è andato... »

Voglio il meglio

Post n°186 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da DiarioDiViaggio0
 

Vi e’ mai capitato di pensare a quante volte siete scappati? A quante volte vi siete nascosti? A quante volte avete fatto finta di niente pensando che si risolva tutto da solo?

Ieri sera vedevo un filmetto stupido, che mi ha tenuto incollato alla tv, trama di cui conosci già la fine i buoni vincono le famiglie si riuniscono e la verità trionfa sempre. Ma c’era una bimba, una bimba che era sicura che il suo papà non era tornato a casa perché c’era lei, perché lei non era abbastanza, perché se ci fosse stata solo la sua mamma.
Poi mi sono visto un altro film di quelli pesi, Secretary, mi faccio del male così ascoltando il dolore cutaneo evito di pensare al dolore interno. Nascondo il mio dolore con un altro dolore.

Io sono scappato e non solo una volta e non solo metaforicamente … ho messo km e km fra me e il dolore, fra me e le incomprensioni fra me e quello che mi faceva stare male.
Ma poi mi ci sono dovuto confrontare con quel dolore con quelle paure.
Da un po’ di tempo non scappo più, sono almeno 3 anni che non mi nascondo più dietro a niente, che almeno a me stesso la verità la dico tutta e subito.
L’ultimo dolore con cui mi sono dovuto scontrare è stato l’anno scorso ad aprile, non è stato facile, non mi era vicino, ma la sua perdita i suoi diventa grande, i suoi smetti di sognare, continuano a risuonarmi nella testa. Forse è l’unica ferita che ho lasciato aperta.

Ho smesso di sognare, ho smesso di volere sempre il meglio, vivere il sogno come diceva Julia non è facile, a volte ci si riesce altre volte no.
L’uomo deve tendere a volere sempre di più, se no saremmo ancora a livello della pietra, ma forse in questi ultimi periodi vogliamo troppo di più, e tutti vogliono che noi vogliamo il meglio, il miglior computer, il miglior orologio, il miglior profumo, il miglior vestito, la migliore macchina, la famiglia del mulino bianco, e magari anche il miglior amante. E’ sempre stata una mia politica il voler il meglio, ma ho abbandonato anche questa. Ho capito che il meglio non è sempre possibile che il meglio non è sempre il meglio in senso assoluto e materiale.

Ho capito che a volte si ha già tanto e ci si rovina per cercare il meglio.
Grazie due amiche che con me parlate e che mi fate riflettere su questo.

Ho trovato quello che 5 anni fa pensavo il meglio e a settembre dell’anno scorso cercavo qualcosa che fosse ancora meglio, mi ero abituato a quello che avevo … o forse tendevo tendevo a qualcosa di piu’. Ma poi ho capito, che quello che ho è veramente tanto. Magari fra un mese mi rimetterò in ricerca ma adesso no.

 
 
 
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COSA FARE SUBITO

Tanti passano di qua magari per la prima volta e non possono leggere tutti sti post, allora io ho pensato, ma se a loro piace il mio blog come posso aiutarli, e soprattutto fra un anno come posso aiutare me a rileggerlo, bisognerebbe mettere delle orecchie a questo diario per i passi piu' importanti.

Ed eccole le orecchiette.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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DA RADIOFRECCIA - 1998 LIGABUE

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
 
 
 
 
 

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