Post n°47 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Ed era là... c’era così tanta gente intorno a lei... ma non sarebbe potuta mancare, non quella sera... erano mesi che durava questo intenso e vibrante “supplizio” dettato da un sali scendi di emozioni giocate intorno ad un sussurro, ad una voce, ad un sottofondo musicale... poi c’erano le foto, le lettere, i fiori, i messaggi infilati nei posti più impensati e lei sapeva sempre dov’erano... era quel sapere senza conoscere che la turbava e la rendeva febbrile nel suo spasmodico desiderio di dare un volto, un sorriso, due labbra... e le mani che ardentemente desiderava sul proprio corpo... un corpo non più fanciullesco, ma con la maturità e la cura che la rendeva speciale agli occhi di chi la stava cullando in quel limbo di attenzioni e profumi che invadevano l’aria, i sensi e le atmosfere… la sala era invasa da gente… doveva essere una serata jazz, lei che il jazz l’aveva sempre sentito alla radio per caso, o in casa di amici che volevano “educarla a quell’arte”… ma non l’aveva mai catturata… e si limitava ad ascoltare... e a lasciare che le note scorressero... ad un certo punto fra tutto quel brusio infinito di voci e di rumori di sottofondo… un soffio nel microfono... e un abbassamento di luci, non c’erano sedie nella sala, ma solo poltroncine sparse un po’ ovunque... e angoli più o meno appartati che davano però, sempre la possibilità di accedere con lo sguardo al piccolo palco montato per l’occasione. Si era vestita adottando la semplicità con un tocco di raffinatezza, senza sembrare né troppo sensuale né troppo studentessa… i capelli raccolti slanciavano ulteriormente il suo profilo e il vestito lasciava intravedere le lunghe gambe anche senza bisogno di tacchi... che però per l’occasione aveva indossato… voleva esser lei, ma con un pizzico di vanità che è femmina… sapeva che si sarebbero incontrati quella sera, lui le aveva dato quell’appuntamento, ma non aveva specificato nulla, non le aveva dato un punto di riferimento... o qualcosa che avrebbe potuto farle intendere... ecco è lui… stava cercando un angolo per appartarsi mentre la luce era così soffusa… e poi d’un tratto quella nota calda… bassa… profonda e sensuale… il Sax… la sala di colpo muta in ascolto di quel canto d’amore… di quel racconto di emozioni... lei alzò lo sguardo in cerca di chi mai potesse suonare uno strumento con così tale passione e struggimento… la luce mostrava un uomo… non più giovane, un uomo che si muoveva lentamente assecondando lo strumento… la melodia... il resto del gruppo era in ombra… non riusciva a staccare gli occhi da quell’uomo, non poteva staccare gli occhi da quel volto… una dedica d’amore… un viaggio di poesia… lacrime che sgorgano dagli occhi stupiti… un corpo che vibra dal desiderio di unione… e la gioia di un ritrovamento mai pensato... e nemmeno lontanamente immaginato… il jazz… che magia d’atmosfere e di carezze... lei si abbandonò… e quando i suoi occhi tornarono sul palco, lui non c’era più... altri strumenti supplivano la sua assenza. Non aveva bisogno di cercarlo… perché sua era la mano intorno ai suoi fianchi... suo il fiato caldo che sentiva sul collo… |
Post n°46 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Accendo la musica... il silenzio della stanza si trasforma... le note piano piano si alzano... la sento, la colgo, mi adeguo, l'abbraccio e mi lascio portare. Nulla ha più senso, nulla ha più peso... solo lei, la musica... tolgo piano piano ogni pezzo di stoffa sul corpo... mi impedisce il movimento, mi impedisce il contatto... alzo il volume, mi addentro ancora di più, diventa un ritmo incalzante, il mio corpo lo insegue non ha tregua, non ha fine... è un gioco infinito... lei cresce e io con lei... lei mi chiama e io rispondo... nulla mi raggiunge... non telefoni, campanelli, sveglie luci od ombre, nulla... io e lei... insieme in un viaggio fatto di pulsioni, di vibrazioni... mi abbandono e vivo un'altra vita... seguo ciò che sono o forse ciò che ero... nella mia nudità mi sento e diventa un canto... quasi un amplesso fatto di movimenti incalzanti, di vibrazioni feline... mosse furtive, movimenti lenti, cadute a terra e voli in tondo... il mio corpo lucido che alla luce ha un colore strano... lo specchio mi rimanda una gitana... manca il fuoco ma è dentro i miei occhi è sotto i miei piedi e le mie mani... quasi a raccontare... non c'è fine... non c'è inizio... per questo il mio corpo risponde.... non si può rifiutare il richiamo tribale. |
Post n°45 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Tag: Curiosità, Delirii, Dubbio, Fantasia, Introspezione, Malinconia, pensieri, Sensazioni, Sentimenti, sentire, Sicurezza, Silenzi, Sincerità, Stanchezza, Viaggi, vivere E’ sempre stato difficile star loro dietro… ho sempre compromesso una certa stabilità, una certa linearità a vantaggio di un’ipotetica saggezza, ipotetica perché di saggio in me c’è forse solo il volerlo pensare... ma poi come tutto il resto sono solo fantasie… mi incanto così spesso in un contesto confuso, perché sono lenta rispetto alla loro velocità… non faccio in tempo a immagazzinarne uno che già è stato superato, che già è stato archiviato e allora mi chiedo continuamente cosa è giusto seguire, mi chiedo se il solo fatto di averlo pensato mi stia richiamando l’attenzione ad un altro significato… e così, avanti avanti all’infinito e poi mi sento stanca e inconcludente…. come se non fossi mai partita in questo viaggio, ma avessi condiviso spazi, confini e immagini comuni con chissà quale altro abitante ovviamente immaginario... ovviamente frutto di un costrutto movimentato… ma è solo una piccola parte... forse non ho nemmeno infilato lo spillo nell’imbastitura del tessuto... ma è sempre e comunque un punto di partenza… certamente non posso pensarlo un punto d’arrivo… folletti bizzarri, invasivi e dispettosi… stasera sono con me.. ma pur sempre… miei, se qualcosa di mio da qualche parte c’è…. |
Post n°44 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Tag: Amore, Anima, Attrazione, Cuore, Desideri, Donna, emozioni, Fantasia, pensieri, Ricordi, Segreti, Sensazioni, Sensualità, Sentimenti, Sicurezza, Sincerità, Tenerezza, Vita, vivere Lei camminava aspettando l'alba... come faceva sempre quando dentro le si aggrovigliavano pensieri, esciva per un pò... camminava e guardava il mare, amava guardarlo... illuminato dalle luci del porto che nella notte sembrano vegliarlo mentre assopito aspettava ... i suoi rumori consueti, che di li a poco avrebbero ripreso a riempirlo di vita... pensava... alla serata strana che aveva vissuto, alle ultime ore... di quella notte che cedeva il passo ad un nuovo giorno... a quelle ore in cui il tempo sembrava essersi fermato... e Lei non aveva età... poteva avere vent’anni, trenta forse pure quaranta… aveva smesso per qualche ora di pensare chi fosse, di pensare ai suoi obblighi... alla sua moralità… alla sua integrità… alla sua insistente ragione, si era lasciata cullare da ciò che non pensava possibile, aveva conosciuto un lato di se che pensava oscuro... che le aveva donato luce e sbalordimento… accavallando pensieri e giochi di mani, si era lasciata trasportare sulle onde di un mare movimentato senza essere burrascoso… si era lasciata prendere per mano e cullare in ciò che potrebbe essere il destino di ogni individuo… dove la donna e l’uomo perdono la loro sessualità per divenire un insieme di emozioni e di vibrazioni che si intersecano e si confondono come le fiamme di un fuoco vivo… un fuoco d'amore... sorrideva... in un secondo aveva spazzato via anni di lavoro dedicati all’autocontrollo, all’autonomia, all’indipendenza… alla capacità di dire no senza muovere un muscolo del volto e senza alterare minimamente il respiro... sospirava... quando l'aveva incontrato non molto tempo prima, inconsciamente sapeva che qualcosa sarebbe successo e consapevolmente sentiva che non avrebbe potuto impedirne lo svolgimento, non solo... non avrebbe voluto ma ciò che si sarebbe verificato era indipendente dalla suavolontà… finalmente!! anni e anni di lavoro sulla capacità di non lasciar trapelare un’emozione, di non lasciar correre più velocemente il sangue… anni per sacrificare quella parte di se così vera... per non rivelare la sua vera appartenenza… il suo vero legame con l’essenza... buttò indietro i capelli sciolti... non ricordava l’ultima volta che era uscita di casa senza averli raccolti… le labbra gonfie… le gote arrossate… un fremito sulla pelle, forse era anche un po’ malferma sulle gambe... eppure non aveva bevuto un goccio d’alcool… ma era ubriaca di altre cose... di altre sensazioni... di altre emozioni e dolci turbamenti rivoltavano la sua anima... vide in fondo alla via un bar aperto... pensò di fermarsi... ma forse avrebbe dovuto darsi prima una sistemata... non poteva presentarsi così... ma, poi… pensò... "davvero ci tengo a tornare ad essere la perfetta signora composta, fredda, calcolatrice indipendente??"…. ... un uomo aveva permesso che questo avvenisse, un uomo aveva toccato la corda vera… lacerato quei vestiti eleganti... freddi che indossava da sempre… aveva tolto la patina dal suo sguardo, frugato nel suo cuore... esplorato la sua anima… e Lei gliel'aveva lasciato fare… ecco, il bar… entra, il silenzio attorno a Lei... uomini appoggiati al bancone... nessuno fa un cenno o azzarda una frase piccante... si limitano a fissarla... Lei guarda il barista, sorride... "mi dia un caffè e mi chiami un taxi, grazie... ho smarrito la strada di casa... non so, ma forse è ora di tornare... si, ora posso tornare a casa" la donna che la sera prima alle 20.30 era entrata da quella porta non le apparteneva più... e la donna che quella mattina varcherà ancora quella porta… non sarà mai più la stessa... Il sangue scorre nelle sue vene… il suo volto parla di Lei… il suo cuore canta... e il suo corpo ora le appartiene. Era pronta... è ha vinto. |
Post n°43 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Tag: Amore, Attrazione, Complicità, Curiosità, Desideri, Donna, emozioni, Fantasia, Finzione, Ricordi, Sensazioni, Sensualità, Sentimenti, Sincerità, Vita Il volto rivolto verso l’alto. La pioggia scendeva fitta e veloce… doveva percorrere forse non più di duecento metri per arrivare alla sua auto, ma in quel momento sembravano cento chilometri... conscia del fatto che come avrebbe messo il primo piede fuori, il secondo sarebbe stato già fradicio al solo pensiero… doveva però andare, aveva un appuntamento e non poteva mancare... aveva un compito da eseguire e il maltempo non era contemplato nelle scuse per un ipotetico ritardo o peggio ancora per un’assenza… era una ragazza coraggiosa, la sua bellezza era di quelle che ti colpiscono al primo sguardo e c’era qualcosa nel suo viso, o forse nel suo portamento o semplicemente nel suo sorriso, quando si apriva, da farti gioire di avervi posato lo sguardo… aveva da poco passato i trent’anni, i suoi occhi nocciola nascondevamo molto bene il tremito del suo pensiero... la sua mano stretta intorno al manico dell’ombrello ostentava una sicurezza apparente, che spesso l’aveva tolta d’impiccio, dando spazio all’immagine di una donna in carriera... forte con la certezza di poter arrivare ovunque volesse, per il solo e semplice motivo di averci provato... in molti pensavano non avesse scrupoli, ne che fosse dotata di sensibilità, ma soprattutto pensavano che fosse pronta tutto pur di arrivare là…. sì, pronta a tutto… ma non per raggiungere ciò che si pensava… dovrei raccontare forse molte cose, per far intendere qualcosa di più... ma si aggiungerebbero dei dettagli quasi inutili… meglio che ognuno segua il filo dei propri pensieri, meglio che ognuno crei dentro di sé, il suo perché, il suo senso… i suoi fatti… aveva forse fatto non più di dieci passi ed era già un pulcino fradicio…. non aveva nulla per cambiarsi, non poteva far tardi… doveva andare… salì in macchina, prese il pacchetto dal cruscotto e mise in moto… aveva nel pomeriggio consegnato al suo capo un lavoro importante… rivedeva nella sua mente i punti salienti e le strategie fondamentali… (ma non c’era tempo..) l’ultimo semaforo rosso... l’orologio segnava le 20.25… forse ce l’avrebbe fatta…. i capelli appiccicati alla testa, aveva forse un brivido di freddo in corpo… o come sempre era un altro brivido quello che stava nascendo in lei… .... Se tornassi indietro?? ma perchè rovinare i pensieri di ognuno, perchè creare suggestioni, perchè... con il telecomando ha aperto il garage, ha fermato la macchina... si è tolta l'impermeabile zuppo ed è scesa... ha acceso la luce... ha cambiato le scarpe... ha agitato i capelli fradici indietro.... era pronta... erano le 20.30.... Il primo compito di un vincente è sempre quello di farsi trovare pronto... sempre. E Lei... lo era. |
Post n°41 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
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ELIMINARE LE PERSONE NEGATIVE DALLA PROPRIA VITA. Gli individui fastidiosi sono una fonte di spreco di energie e spesso vogliono trascinarci con loro nel malumore. A meno che non si abbia un sacco di tempo da perdere sarebbe meglio allontanarle dalla nostra sfera di vita. Diminuite le relazioni con loro e ricordate che tutti abbiamo la possibilità di scegliere di circondarci di persone di qualità, ottimiste, positive, pacifiche e incoraggianti. |
Post n°39 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
La dolce fragranza del rossore tipico di chi si lascia catturare dall’ebbrezza di un soffio di vita... come quando nuda davanti allo specchio passeggiavi chiedendoti chi eri e poi... di sfuggita un risolino quasi fiabesco complice di altri intrighi e trasparenti veli… l’attimo sospirato di un nuovo palpito nato dallo sguardo rivolto al tuo volto preferito subito sostituito da mille altri, perché era libero il tuo cuore ma catturato dalla complicità di infiniti sospiri, che ancora non sapevi riconoscere... ti tuffavi libera in un inseguimento... inconsapevole della meta e dell’inganno… erano anni in cui tutto era concesso, anche quello che ancora non conoscevi e ti fidavi del tuo cuore che batteva più forte… del tuo stomaco che ti rimandava strani rumori e dolori sordi… e pensavi di essere innamorata... invece solo il tempo forse... ti ha insegnato, perché ancora non lo sai… che era la tua speranza dell’amore infinito che ti faceva tremare... sognare… raccontare… e la nebbia ti confonde... l’umido nelle ossa... quasi un burattino o forse chissà... una visione... capelli al vento e la mano che saluta… sarà uno straniero... forse... semplicemente tu... piccola donna... seduta su una nuvola a sognar l'amore... |
Post n°38 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Ascolto il silenzio... che rompe il frastuomo del mio mondo sommerso... sento convulso lo scorrere dei miei pensieri... un brivido scivola lungo la schiena all'immagine dipinta di rosso dolore... ha sfiorato l'anima ... rapito il pensiero, che attimi prima si libbrava leggero tra stelle e luna ad abbagliar colori di ali rubate ad una variopinta farfalla... e, ritorno a percorrere ricordi... sciolgliendo piccoli nodi preziosi... infiniti... fili di seta annodati dal tempo in ricami preziosi di passione legati ... di lacrime intrisi e luce di sorrisi, di infiniti trascorsi ... nuvole, sogni... distendo un arazzo... antico, pregiato, custodito, segreto, intessuto di giorni...di ore... minuti, momenti dipinti con mille colori... disegni di voli con ali inventate in sere passate... amori finiti... feriti e negati in giorni trascorsi a percorrer sentieri su alte scogliere... nell'aria, possente... melodia di una voce...il suo canto d'amore... lacera l'anima che corre impazzita, sfuggendo dei passi che sente vicini... ... e, torno a casa da un giro nell'anima... il cuore si rasserena... il corpo si lascia andare... la mente ritorna... il viso sorride cullando dolcezze... incontro a morfeo... |
Post n°37 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
La sensualità in una donna può essere considerata lo specchio della sua personalità, che riflette l'interesse e l'attrazione che gli altri sentono, non può essere qualcosa che si inventa.. e anche quando lo pensiamo stiamo solo prendendo in giro noi stesse… sguardi, gesti, parole ed anche contatti quando opportuni, sono capaci di rendere lo stile unico... il modo di accavalcare le gambe, di guardare negli occhi, di avviare una comunicazione, di ascoltare e dimostrare empatia, di essere leali, di non dare nulla per scontato... sicurezza di se è seduzione e sensualità, la sicurezza di sé fine a se stessa, un modo di vivere e non considerata un mezzo per meglio sedurre... sarebbe un grave errore volgere le proprie energie per trovare la fiducia in se stesse allo scopo di soddisfare una estrema ricerca della seduzione... Il sorriso si tramuterebbe in un ghigno, anche se ben camuffato e gli occhi perderebbero la loro luce... per essere sexy non bisogna fare nulla... non è necessario rifarsi ad atteggiamenti e comportamenti che, anche se ci piacciono, non ci appartengono... è sensuale naturalmente la persona vera, autentica, che non ha bisogno di recitare una parte ed indossare una maschera... è sensuale e erotico ciò che ci accende nell'animo, che ci stimola la fantasia... che accende i nostri cuori e fa pulsare le nostre intime profondità... è un qualcosa di primordiale, primitivo... arcaico e tribale… quando ci abbandoniamo alla nostra istintiva natura fuoriesce una persona che a volte stentiamo a riconoscere, quando il controllo invece fa da padrone… tutto è fuorviato, ogni cosa è fasulla e stonata… ci vuole del tempo per comprendere questo… ci vogliono episodi che possono apparirci da principio strani, contorti o forse semplicemente umani per farci comprendere che solo se siamo noi stesse possiamo vivere la sessualità come qualcosa di veramente vivo sensuale e trascendente… altrimenti tutto potrebbe sembrare solo un esercizio fisico… e sì, l'amore, quel pizzico di emozione… ma non basta a rendere il tutto speciale, completo... no, il gioco dell'erotismo è qualcosa che va oltre, è qualcosa che comincia dal mattino quando ci si sveglia, dalla colazione, dalla doccia che ci rigenera… dai vestiti che indossiamo… dai passi che compiamo, dagli sguardi che lanciamo… ogni momento ogni gesto può essere sensuale... erotico, non solo l'amplesso fine a se stesso… quello se vogliamo è l'ultimo stadio di un processo che può avere infinite sfumature e sfaccettature. Troppo spesso abbandoniamo il senso del sentirci, ci dedichiamo solo alla materialità della giornata… pensassimo un po' più spesso con il corpo e un po' meno spesso con il senso di responsabilità... del tempo, delle cose e del fare… fossimo davvero quel po' più... noi.... |
Post n°36 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Il pensiero continuo a ciò che avrebbe potuto essere, mi porta a fantasticare, ad evocare immagini che mi portano sempre più lontano o sempre più vicino... la mia incapacità di allontanarmi da certi vissuti, la mia incapacità di sottostare a certi trascorsi o forse semplicemente il vissuto mi ha portato ad essere quella che sono, nel reale e nel mio mondo virtuale fatto di suggestioni, visioni e emozioni… seguo il contorno dei miei pensieri e come un’opera d’arte potrei modellare la creta, mescolare i colori... inventare una nuova ricetta... forse dar vita ad una poesia… poi mi siedo e in compagnia dei miei ricordi inseguo una chimera che probabilmente non è parte di me, e forse nemmeno di questa vita…. mi vedo... seduta sui gradini di una scalinata che porta in alto, molto in alto. ci sono pochi viandanti... ho in mano il mio quaderno, colmo di appunti, di ricordi, di pensieri, di trame intricate... di storie non più mie… e persa nell’immagine che mi si pone di fronte alleggerisco la mente dedicandomi al vento che mi accarezza, al sole che mi bacia, alle onde che si infrangono sulla spiaggia... alla natura che intorno a me si muove... forse in silenzio, ma non per orecchi attenti... non per occhi vigili… guardo il panorama che mi guarda… poso lo sguardo sul foglio bianco pronto a ricevermi, assetato delle mie parole… e senza più lacrime, senza più false speranze… mi accingo a scrivere….. |
Post n°35 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Tag: Anima, ascoltare, Dubbio, emozioni, Finzione, Introspezione, Paura, pensieri, Segreti, Sensazioni, Sentimenti, Sincerità, Vita, viversi La vera natura di sè... accettarla e darle acqua per farla crescere e germogliare, smetterla di tenerla nascosta in un reparto a parte, smetterla di considerarla un'evasione puerile... di collocarla nei sogni di altri momenti. Ognuno ha la sua vera natura... a volte la riconosce e la nutre, altre la riconosce e la soffoca, altre non la riconosce affatto e per una vita intera cerca altre cose senza trovare mai nulla e tutto ciò che trova lo considera nulla... fermarsi per prendersi... fermarsi per guardarsi... fermarsi per riconoscersi ed amarsi. Le sbarre che ci mettiamo attorno, gli occhi che chiudiamo sull'evidenza per mascherare un comportamento che crediamo inadeguato non equilibrato e consono con il nostro ruolo... che ci siamo o ci hanno affibiato... no, non è questo il vivere che dobbiamo a noi stessi, non è questo il giusto porsi nei confronti della vita... non soffocando il proprio essere, non trasformandolo in altro... mostrare la propria natura.. guardarla e comprendere che insieme a tutto il resto fa parte di noi. Certo la rete, un modo " facile" per provarci... se non fosse un mezzo che a volte trasforma altre cose, se non fosse un modo per dare altri tipi di comunicazione a chi ci sta intorno, resterebbe comunque un "occultamento"... che non ha nulla di diverso da quello che facciamo nel nascondere la nostra vera natura nel quotidiano. Dare voce al proprio "nascondersi" .. che è la stessa cosa del "dar vita all'immaginario"... dove ci si può scontrare con dei reparti di noi stessi che non pensavamo... bè certo può essere un procedimento lungo, difficile e sconosciuto... sicuramente... ma forse è l'unico modo, ad oggi che abbiamo per capire cosa sta succedendo ..."al nostro mondo". |
Post n°34 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
Perchè sia vita... la violenza alle donne deve finire... perchè niente e nessuno potrà mai cancellare il dolore dalla loro Anima ferita. Mi scuso per le poche parole... ma sono troppe quelle che scriverei e troppo poco quello a cui servirebberò... solo sdegno per ciò che in questi giorni viene usato come argomento per aumentare l'auditel... sempre troppe le parole e troppo pochi i fatti. Dal Blog Grillo 73 ... le sue parole... La violenza comincia dove finisce la ragione. Dopo gli ultimi fatti di cronaca mi chiedo se queste cose possano accadere in una società cosiddetta moderna e occidentale . Fatto gravissimo lo stupro : premeditato e in gruppo! Non uomini ma semplici animali ecco regrediti al gradino più basso dell’evoluzione .. sono molto indignato per questo. Un uomo per rispetto verso se stesso e la natura non dovrebbe mai comportarsi in questo modo ma al contrario essere grato alla natura mettendo a disposizione dei più deboli la sua forza e non soltanto in senso fisico ,assolvere al ruolo che la natura gli ha assegnato, credo che quando si verifichino certi fatti tradisca innanzi tutto se stesso . Agli uomini dico semplicemente di ricordare che prima di tutto le donne sono mamme ,crescono gli uomini tenendoli dentro se per nove mesi mettendo a repentaglio la loro stessa vita ,infinito amore in questo! Inviato da: gryllo73 Grazie Mauro. |
Post n°33 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da Dolce.Marea
Tag: Amore, Anima, ascoltare, Complicità, Cuore, Desideri, Donna, emozioni, Gioia, Introspezione, pensieri, Ricordi, Sensazioni, Sentimenti, sentire, Sincerità, Vita, vivere Incontenibile... è un termine che mi piace... questo senso di straripamento, questo sgorgare continuo, questo pulsare quasi, di un recipiente che aveva in sé il “tutto” e il più... impossibile trattenere. Mi piace pensarmi così in questi giorni, in questa sera di venerdì, la luce è ancora tiepida nella giornata che volge al termine eppure c’è in me un senso di appagamento, un senso di rinnovamento... il desiderio di vedere, di comprendere, di esserci... un desiderio che è stato ampliamente soddisfatto, ma la cosa strana o forse nemmeno tanto è il fatto che il “quanto” si è trasformato in una spiaggia gremita di gente, quei pensieri che sono diventati una fontana nuova... penso a me come donna e mi scopro vestita con poco, ma colma di un sentire che mi appartiene pur giungendo da altre fonti... accolgo la bellezza di una vita piena... ascolto i passi di un piangere di niente e di un gioire di fondo. Appartenere è comprendere un vivere... percorrere vie condivise... giorni lontani mi fanno rivedere una persona viva, attiva, confusa e un po’ burlona... giorni vicini mi riportano una donna piena, la concretezza di un vivere fatto di attimi, di pulsioni, di sentieri... e le emozioni... ci viene chiesto di esserci, ci viene chiesto di guardare e stare ad ascoltare... quella carezza scende sul nostro corpo e il cuore sussulta... felicità di vivere, di esser lì e di tendersi… tutto ciò che sarà, semplicemente già è….. ... questo forse è il miracolo più grande che può fare l’amore. |
Post n°32 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da Dolce.Marea
Tag: Anima, Complicità, Cuore, Donna, Dubbio, pensieri, Sensazioni, Sentimenti, Sincerità, Vita, viversi Sfumature di noi... che scriviamo su una pagina bianca... briciole di un nostro pensare, forse a volte nato dallo spunto di un altro dire, chissà... ci sono escavatori che cercano la roccia viva per poter mettere le fondamenta ad una nuova casa... gli psicologi che hanno studiato per dirti qual'è il tuo dramma infantile che ti porti sempre dietro e ti impedisce di vivere... i medici di base, che aspettano ogni anno tu vada da loro con i sintomi dell'influenza per poterti dare l'antibiotico e sentire di aver adempiuto al loro dovere... ci sono gli amici storici... che puoi non sentire per mesi, ma senti un secondo prima che ti stanno per chiamare... i film che ti fanno ridere... e li lasci sempre per quelle sere che sanno di divano e pop corn.... ci sono le case vuote... che si scaldano solo dopo un po', quando torni ad abitarle... ma non è sicuramente merito dei termosifoni che hai acceso. e le corse per le strade... diciamo per smaltire due chili di troppo... io penso lo facciamo per inseguire per un pò la via del vento. Sfumature, sì... sfumature... come potrò mai io pensare di dirvi chi sono, attraverso la pagina di uno scritto, come potrei mai supporre anche lontanamente che possiate comprendere nei miei infiniti dubbi e ridicole certezze... come posso anche solo immaginare di potervi lasciare una traccia sul cuore. Io, donna, nel mio infinito vagare.... non riesco nemmeno ad allungare una mano per lasciarvi una carezza... eppure, lo vorrei... domani, forse comprenderete... comprenderemo ma non perchè siamo stati bravi... no, comprenderemo perchè è arrivato un tempo... come sempre.... un tempo diverso, dove forse... si può comprendere. |
Sento fremere a volte nel mio profondo un brivido dolce... potrebbe essere una sensazione, un bisogno o forse un desiderio… mi abbandono al suo ondeggiare e stiracchio le mie membra per far entrare quello spazio che fuori non trovo… a volte riconosco nel mio corpo delle curve che mi appartengono, dolci curve che seguono una linea morbida... seducente che ti vien voglia di seguirne il profilo con un dito e all’infinito fare cerchi concentrici… mi guardo allo specchio e sorrido alla donna che mi guarda... sorrido a quell’essere birichino che tutti i giorni mi accompagna, mi guarda... mi osserva, mi coccola e mi sgrida… ci sono così affezionata che senza non potrei più stare… e scioccamente penso “ma se non avessi più specchi?”… e mi rendo conto che chi mi guarda, mi sorride, mi coccola e mi sgrida ... non ha bisogno di specchi… |
Post n°30 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da Dolce.Marea
Si parla diseduzione... di femminilità… di sguardi, sorrisi, corpi e vibrazioni... la donna è sempre vista come colei che porta, che dà, come colei che nutre… spesso si sente dire, che la donna sceglie,... fa il primo passo, distrugge o mantiene vive le cose... quante responsabilità… quanti doni… quanti salti dentro la vita e le vite... ma cosa siamo in fondo noi donne? siamo fonti di vita, di piacere, di calore, di confessione... di misure e pesi… e spesso ci lasciamo condizionare da una bilancia o da una specchio inquisitore... e rischiamo di lasciarci alle spalle cose più importanti, rischiamo di non comprendere e di non farci comprendere... rischiamo di non vivere per paura di non essere come gli altri ci vorrebbero… e il tempo passa e con lui anche noi. Siamo donne... diverse, una donna con il cuore leggero è una donna che non si ferma a pensare troppo prima di dispensare carezze e baci… una donna che si da, spesso non sa cosa chiedere, non se ne preoccupa... c'è poi la donna che non ne ha mai abbastanza e prosciuga... toglie linfa e spazio... e le cose cambiano e si complicano… non si può parlare davvero solo di seduzione... di femminilità… di sguardi, di sorrisi corpi vibrazioni... siamo donne... diverse… e il resto... è un resto, che non può passare inosservato, perché dietro ogni sguardo... ogni seduzione e vibrazione… c’è una donna…. e non è solo poesia. |
Post n°29 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da Dolce.Marea
Ho sempre pensato di essere una persona semplice, normale... di fare cose semplici, normali... di vivere in una famiglia semplice, normale... ho sempre pensato di fare cose che tutti fanno... poi un giorno mi sono svegliata e ho capito che pur vivendo una vita semplice e normale, c’era nel meccanismo qualcosa di più complesso... la vita che mi ruotava intorno e io che ruotavo intorno alla mia vita, non sempre giravamo nello stesso senso... un giorno il meccanismo ha perso un colpo... ma è successo in un tempo diverso, è successo quando forse non ero pronta o forse era passato troppo tempo... trovarsi in piena crisi adolescenziale in un’altra età... tutto è centuplicato e frastornato… ti senti bambina in un corpo da donna... pensi da donna con i sogni di bambina… tutto si capovolge… tutto si trasforma... osservi la tua “normalità” la tua “semplicità” e scopri che non è vero niente… scopri che nella tua verità qualcosa manca... nella tua logica qualcosa fa buca… ti blocchi e fai saltare tutti i circuiti che tengono in ordine e ben catalogato il tuo dentro e inizi a fluttuare in un limbo sconosciuto dove sei tu... ti percepisci, ma non ti riconosci... inizi a pensare cose diverse... a vivere cose diverse e non solo tu non ti riconosci più ma scopri che anche il mondo intorno a te è diventato straniero... tutta la tua “normalità” è diventata aliena... se fosse successo in un altro momento, in un’altra vita… chi lo sa... oggi ci sorrido e comprendo, doveva andare così?… erano percorsi obbligati?… era una traccia da seguire?… chi lo sa... Ho smesso di chiedermelo, come ho smesso di pensare di essere una persona semplice che vive una vita normale. Sono una persona e semplicemente per questo motivo… un entità “aggrovigliante”…. il resto è un mistero che scopro giorno per giorno... e... altro rimane un mistero nel quale... vivo. |
Sto per andare a dormire, dopo una splendida serata... ma mi affascina e mi rapisce l'atmosfera di questa notte... sta per arrivare un temporale... amo i temporali... ma amo molto di più l’attesa del suo arrivo… tutto sembra sospeso, fermo… una calma apparente precede la furia, l’aria profuma di pioggia già caduta altrove… la linea netta dell’orizzonte separa senza sfumature il cielo dal mare… mi accorgo del suo avvicinarsi imminente dal vento che comincia a muovere le foglie degli alberi, ad increspare il mare con carezze prima dolci e poi violente... e arriva improvvisamente squarciando il cielo con lampi che illuminano tutta la baia... accompagnati dal rumore assordante dei tuoni. che spettacolo, che vivere... la pioggia cade a scroscio… la sento tamburellare forte sul tetto... la vedo rimbalzare sull’acqua del mare… amo il silenzio ma questo rumore mi inebria... amo i temporali quando finiscono… perché tutto è più pulito, tutto è più brillante… tutto più chiaro… persino la mente… |
Post n°27 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da Dolce.Marea
... Io gatta...morta ... ...Tutta paroline dolci, miele e zucchero... quella che ascolta un uomo guardandolo fisso negli occhi, prestandogli la massima attenzione, (falsa) anche quando parla dell'ultimo acquisto della sua squadra del cuore o dell'indice Nasdaq... quella che annuisce in continuazione con stampato sulla faccia un sorrisino... quella che non lo contraddice mai... quella che non dirà mai "te l'avevo detto"... quella per cui "l'uomo non deve chiedere mai"... quella che per gli uomini è fragile e indifesa e che, quindi, non si deve dispiacere... quella che.......... ... No, No... ... non fa per me. Sarò strana, ma io seguo i moti della mia anima... che mi fa parlare come sento in quel momento... che mi fa essere coerente fino in fondo... che mi fa soffrire, piangere o ridere... essere gelosa e dirlo... impulsiva e razionale... egocentrica e altruista... affettuosa e dura... ma mai falsa. Io continuo a seguire i moti della mia anima perchè.... Io sono Io, semplice e complessa... donna, bambina e femmina... sempre..... io vivo accenti di presentimenti... profumi che sento nell'aria... vivo di slanci, di moti profondi... fugaci momenti... e, nel silenzio della notte mentre scrivo... Io sento eco di infinito...... |
Dolce sirena ammaliatrice,
Figlia di quel mare verde e profondo,
Che vedo riflesso negli occhi tuoi di ghiaccio.
Dominatrice dei flutti che percuotono le scogliere
O s'adagiano languidi sulle spiagge deserte.
Bramo di perdermi nelle profondità
degli occhi tuoi sognanti.
Ché dolce è l'oblio con la persona amata.
L'Orso
Grazie Orso, ti voglio bene.
Da Silente_Anima
Dietro ai tuoi occhi
c'è il mare della dolcezza
che arriva sulla spiaggia
dell'amore a infrangere
con la sua voce le parole
che il vento disperde
ma che il cuore raccoglie
e le tiene vicino all'anima
per sentire la felicità
che nell'infinito sogno
vuol vivere e gioire.
Grazie Mauro
Da Vince198
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne
come il tempo
come la materia
parole pesanti
come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa
dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica
Erano tristi, amare
erano allegre,
piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole erano uomini.
(Nazim Himet)
Grazie Vincenzo
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