FEDERALISMO VENETO

Cartoni animati e informatica per difendere il dialetto

Approvati in Regione i progetti a tutela delle tradizioni, c’è anche un programma che tradurrà l’inglese nella lingua locale

Venezia
La promozione della prima edizione della Festa del popolo veneto, un cartone animato in lingua veneta, trasmissioni televisive sulle tradizioni orali, l'acquisto e la diffusione nelle biblioteche di pubblicazioni specifiche, un convegno internazionale di studio, una mappa on line del dialetto veneto e delle sue varianti, un sistema informatico di traduzione dall'inglese alla lingua veneta, un progetto di formazione e aggiornamento per gli insegnanti. Sono questi i primi progetti per dare attuazione alla legge regionale n. 8 dell'aprile scorso sulla"tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto" approvati dalla commissione consiliare cultura nell'ultima seduta dell'anno con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione del consigliere del Nuovo Psi, Nereo Laroni, e dei rappresentanti del centrosinistra. E ancora la commissione ha approvato, questa volta all'unanimità, la costituzione di una commissione di storici (del costo di 57mila 700 euro) che approfondisca il contesto storico, sociale e politico in cui maturò l'annessione del Veneto all'Italia nel 1866. L'incarico è stato affidato a docenti dei dipartimenti di storia di Ca' Foscari e dell'università di Padova.

Le iniziative messe in cantiere dalla giunta, che prima ha dovuto faticare non poco per dipanare la matassa delle competenze tra settore cultura, istruzione e persino relazioni internazionali, arrivano giuste in tempo per impegnare i 250mila euro di finanziamento messi a bilancio per il 2007 e che altrimenti sarebbero andati "persi". Il primo pensiero è andato alla Festa del popolo veneto istituita proprio con la legge dell'aprile scorso per il 25 marzo di ogni anno, giorno della fondazione di Venezia: per promuoverla nelle scuole sono stati investiti 20mila euro, ma il programma è ancora in alto mare. «La raccomandazione che abbiamo fatto - spiega il presidente della commissione cultura Daniele Stival (Lega Nord) - è che venga organizzata in sintonia con il settore istruzione. Di preciso non è stato ancora deciso cosa verrà fatto, ma di sicuro la volontà non è quella di fare un giorno di vacanza in più ma di fare una giornata di studio sulla storia del Veneto».

Poi viene il cartone animato, articolato in 25 episodi da mandare in onda sulle emittenti locali, che verrà a costare 28mila euro. «Il cartone animato è stato acquistato in Catalogna dove ha avuto un grandissimo successo - spiega ancora Stival - e verrà tradotto in lingua veneta. Lo distribuiremo alle varie televisioni private della regione con diversi doppiaggi per avvicinarci alle parlate delle singole province». Un'altra partita prevede l'acquisto e la diffusione nelle biblioteche del Veneto di pubblicazioni specifiche relative alla lingua e alla cultura veneta, a cominciare dal dizionario curato da Manlio Cortelazzo, per un totale di spesa preventivata in 42mila euro, oltre alla diffusione di materiale didattico nelle scuole elementari.

E ancora ci saranno il sostegno al programma televisivo di Gianluigi Secco "A marenda" che su Antenna Tre propone le tradizioni orali del Veneto, un convegno internazionale di studio sul dialetto organizzato dal Dipartimento di linguistica dell'università di Padova (15mila euro), la mappatura on line del dialetto veneto e delle sue varianti così come è tramandato nelle diverse comunità di origine veneta sparse nel mondo (15mila euro), un sistema informatico di traduzione dall'inglese alla lingua veneta (15mila euro) messo a punto dal dipartimento di scienze del linguaggio dell'università Ca' Foscari di Venezia e, infine, un progetto di formazione e aggiornamento per gli insegnanti delle scuole venete (del costo di 90mila euro) perché possano inserire la lingua veneta nelle proprie attività didattiche. Soldi impegnati bene o gettati? «C'erano 250mila euro a disposizione ed era nostro dovere impegnarli - ribatte Stival - Se sono stati buttati via lo sapremo dopo che sono stati fatti fruttare: comunque non partiamo alla sprovvista in quanto tutti i progetti sono frutto di esperienze positive fatte in giro per l'Europa».

«Abbiamo accolto con favore il fatto che la legge sia stata finalmente attuata con questi progetti - giustifica l'astensione il vicepresidente della commissione Gustavo Franchetto (Partito democratico) - ma siamo rimasti un po' delusi dalla qualità di certi progetti come quello dei cartoni animati in dialetto. Avrei puntato invece sulla sponsorizzazione di trasmissioni di qualità per recuperare le tradizioni e la cultura del popolo veneto. La Festa del 25 marzo è una partita ancora tutta da giocare: mi preoccupa l'atteggiamento della Lega ma confido nell'intelligenza e nell'equilibrio del segretario regionale alla cultura Angelo Tabaro che deve gestirla».