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VENETO . FEDERALISMO . STORIA DEL POPOLO VENETO. VENETO LIBERO. VENETO STATO AUTONOMO. ANTI COMUNISTA. ANTI FASCISTA . CULTURA VENETA.

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LUCA ZAIA:PRIMA I GIOVANI!

Post n°409 pubblicato il 25 Marzo 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

Senza i giovani non c'è futuro. Senza i giovani non c'è comunità.
Da sempre sono convinto di questo principio e ai nostri giovani dico che vogliamo ascoltare e concretizzare le loro idee e la loro volontà di contare davvero.

Essenziale è costruire un sistema che risponda con agilità alle loro aspettative e che riconosca il merito, l'intelligenza e l'impegno dei più bravi. Dobbiamo dire a chi ha talento che le sue qualità saranno valorizzate e che non sarà superato da chi ha meno talenti. Vogliamo costruire un mercato del lavoro agile che promuova la piena mobilitazione delle loro energie. Vanno collegate impresa e istituzioni, aziende e scuole, dando soluzioni al dramma della disoccupazione intellettuale. Bisogna favorire la formula del tirocinio a livello di formazione professionale.


Vanno aiutate le imprese che accolgono i giovani. Daremo spazio a tutti i networks in grado di promuovere una sana concorrenza. Se la sfida è quella della globalizzazione, la accoglieremo investendo sulla formazione e sulla ricerca.

www.lucazaia.it
www.lucazaiapresidente.it  

 
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LA VERA STORIA DEI BAMBINI MESSI A PANE E ACQUA DAL SINDACO LEGHISTA DI MONTECCHIO M

Accesso alla mensa scolastica solo con il modulo di richiesta


A seguito di quanto pubblicato oggi, martedì 23 marzo 2010, dagli organi di informazione locali e nazionali, l'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggioreprecisa quanto segue:

"Alla scadenza dei termini fissati per l'adesione al servizio di refezione scolastica, alcune famiglie non avevano prodotto la richiesta. Pertanto il Comune, allo scopo di programmare l'erogazione del servizio, ha tarato la richiesta di preparazione dei pasti alla ditta appaltante alla luce delle adesioni ricevute.

Tutte le famiglie e i dirigenti scolastici erano stati messi a conoscenza della programmazione di distribuzione dei pasti, sia mediante comunicazioni scritte che telefoniche.

L'Amministrazione Comunale ha comunque indicato alla ditta fornitrice del servizio di refezione scolastica di mettere a disposizione degli utenti non iscritti al servizio mensa, che eventualmente si fossero presentati per usufruire del servizio, dei panini imbottiti, nella varietà di prosciutto e formaggio così da poter soddisfare le differenti abitudini alimentari. Non appena le famiglie produrranno il modulo con la richiesta del servizio mensa per il figlio, questo sarà immediatamente erogato.

E' evidente che sarebbe, oltre che dispendioso, un vero sperpero di generi alimentari predisporre un numero di pasti superiore al numero dei richiedenti. L'Amministrazione Comunale sosterrà le famiglie in situazione di difficoltà economica attraverso riduzioni, agevolazioni ed esenzioni, così come già avviene per 80 famiglie, per le quali, relativamente al servizio di refezione scolastica, impegna annualmente circa 32mila euro. 

Quello del recupero degli insoluti degli anni scolastici precedenti è un problema che sarà affrontato in un momento successivo: ciò che il Comune chiede alle famiglie in questo momento è solo ed esclusivamente la comunicazione di richiesta dell'erogazione del servizio di mensa scolastica."


FONTE: www.comune.montecchio-maggiore.vi.it

 
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LUCA ZAIA:PRIMA IL FEDERALISMO

Ce lo impone il cuore. Ce lo impone la volontà del popolo. "Prima il Veneto" non è solo uno slogan per le elezioni,ma l'esigenza di aprire le porte di questa Patria comune al nuovo. Il nuovo per me significa difendere le nostre famiglie,garantire un futuro ai nostri giovani e assistenza a chi giovane non è più.
 
Il nuovo è trovare soluzioni vere e stabili a chi cerca occupazione. Il nuovo è garantire che la legge sia rispettata da tutti su tutto il nostro territorio e che negli ospedali si dimezzino i tempi delle attese. Il nuovo sono le nostre aziende e la loro voglia di diventare grandi lavorando e andando in giro per il mondo. Come, del resto, noi veneti facciamo dal tempo della Serenissima. 
Un Veneto che sia in grado di aprirsi alle esperienze di tutti i Paesi che stanno guardando a noi con interesse da tempo. Locali e globali: lo siamo da sempre. Le risorse per il futuro ci sono, ma troppi soldi dal prodotto delle nostre mani e dalle nostre menti ci vengono portate via da chi vuole vivere sopra le proprie capacità. Il federalismo è la risposta a questa contraddizione,perché significa ritornare a essere padroni a casa nostra. Sì, questo è il momento di sapere che la nostra casa viene prima di tutto.

www.lucazaia.it
www.lucazaiapresidente.it 

 
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LE INIZIATIVE DEL GOVERNO

 

Ambiente, innovazione e sicurezza sul lavoro: gli incentivi del Governo

Approvato dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 19 marzo scorso, un decreto-legge che contiene importanti misure di sostegno all'attività produttiva ed ai consumi. Incentivi per 300 milioni di euro a cui si aggiungono 120 milioni di euro di sgravi fiscali per le imprese che si occupano di tessile e cantieristica. Lo scopo di questo decreto è di sostenere la ripresa lavorativa, per raggiungere l'obiettivo della crescita dell'1-1,2% nel 2010. I punti cardine intorno ai quali si sono indirizzati gli interventi del Governo sono: il miglioramento dell'eco-sostenibilità ambientale, l'innovazione e la sicurezza sul lavoro. Con tali criteri di fondo si sono individuati i settori "che hanno avuto maggiore difficoltà e più crisi" e quelli che hanno una significativa capacità di produzione nazionale. Queste le grandi filiere produttive individuate: la mobilità sostenibile; il sistema casa per le famiglie; la sicurezza del lavoro; l'efficienza energetica. In particolare, sono incentivati l'acquisto di motocili, cucine componibili, elettrodomestici, macchine agricole, eco case, gru edili e motori fuoribordo. Una volta entrato in vigore il provvedimento con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale lo Sviluppo economico farà partire il decreto attuativo, che riporterà tempi e modalità di funzionamento. Il sei aprile prossimo è la data in cui si potrà cominciare ad acquistare con gli incentivi. Dossier "Ambiente, innovazione e sicurezza sul lavoro: incentivi del Governo"


Normattiva, la banca dati delle leggi italiane

Dal 19 marzo 2010 è on line 'Normattiva'. Si tratta di una banca dati, accessibile a tutti e consultabile gratuitamente, che contiene i testi delle leggi statali vigenti aggiornate in tempo reale. Le leggi presenti nella banca dati "Normattiva" potranno essere consultate nel loro testo originario, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale; nel testo vigente, e quindi effettivamente applicabile, alla data di consultazione della banca dati e nel testo vigente a qualunque data pregressa indicata dall'utente. Il cittadino sarà aiutato con strumenti che consentono la ricerca per concetti e per classi di materie. Normattiva è il frutto della collaborazione tra le principali istituzioni dello Stato, con il coordinamento del Ministro per la semplificazione normativa. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati - in collaborazione con la Corte di Cassazione - curano gli adempimenti per la realizzazione del programma e lo sviluppo del sito. L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ne cura la gestione e provvede all'alimentazione della correlata Banca Dati. Normattiva, infatti, è anche un sito in evoluzione. L'intero corpus della normativa statale verrà inserito gradualmente, secondo un programma già definito, e le funzionalità di ricerca verranno progressivamente arricchite. Attualmente sono disponibili per i cittadini tutti gli atti normativi pubblicati dal primo gennaio 1980 ad oggi. Dossier "Normattiva è on line"


ComUnica, on line la comunicazione unica per far nascere le imprese

Dal 1 aprile 2010 entra in vigore ComUnica, la Comunicazione unica d'impresa. Si tratta di una procedura telematica, che diventa l'unico strumento valido per le pratiche delle imprese. Il servizio è, comunque, già oggi attivo con pieno effetto legale. Dall'1 ottobre 2009 è iniziato, infatti, un periodo transitorio di sei mesi, durante il quale l'uso della Comunicazione Unica è stato facoltativo. Se finora le imprese hanno evaso gli obblighi riguardanti l'Agenzia delle Entrate, l'INAIL, l'INPS e le Camere di Commercio con procedure diverse per ogni ente, oggi i quattro enti si sono coordinati, avendo come obiettivo la razionalizzazione della procedura, una gestione degli adempimenti più facile e tempi di attesa dell'esito delle pratiche più brevi. La procedura è esclusivamente telematica: prevede l'utilizzo del software gratuito ComUnica, a disposizione degli utenti sul sito registrodelleimprese.it (portale messo a disposizione dalle Camere di Commercio), o, in alternativa, del software "StarWeb", a disposizione sul sito starweb.infocamere.it (oppure di altri prodotti compatibili proposti sul mercato). La Comunicazione unica deve essere inoltrata, utilizzando la firma digitale, all'Ufficio del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di competenza, che provvederà ad inoltrarla a sua volta ai vari Enti (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL).
Dossier "Una sola comunicazione, on line, per aprire un'impresa"


Un disegno di legge sulle protesi mammarie

Divieto di intervento di plastica mammaria per soli fini estetici alle minorenni, ma anche un Registro nazionale, e uno per ogni Regione, sugli interventi di protesi al seno. È quanto prevede il disegno di legge approvato dal Governo il 19 marzo scorso. Da ricerche effettuate è emerso che il ricorso ad impianti protesici mammari comporta delle conseguenze sulla salute della donna, che variano a seconda della tecnica utilizzata e del materiale di riempimento impiegato. Si è perciò resa necessaria l'istituzione di un registro nazionale e di registri regionali per la prevenzione, diagnosi e cura dei soggetti sottoposti all'impianto. I Registri raccoglieranno i dati relativi agli impianti protesici, con particolare riguardo alle informazioni concernenti la durata degli impianti, gli effetti collaterali ad essi connessi nonché l'incidenza dei tumori mammari e delle malattie autoimmuni. I dati personali oggetto di trattamento saranno raccolti rispettando la normativa vigente in materia di protezione di dati personali, in conformità ai principi di liceità, proporzionalità, necessità e indispensabilità del trattamento dei dati personali. A comunicare i dati saranno i responsabili delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate ove vengono effettuati interventi di plastica mammaria, mediante l'attribuzione di un codice identificativo univoco del soggetto sottoposto all'impianto che non consenta l'identificazione diretta dell'interessato. Dossier "Istituzione registri degli impianti protesici mammari"


Sicurezza stradale: i progetti finanziati

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 18 marzo 2010 il comunicato di approvazione delle graduatorie relative al Bando di concorso per la Sicurezza stradale, emanato il 30 dicembre 2008, allo scopo di promuovere progetti finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale anche con attività di formazione e iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei giovani, per promuovere modelli di comportamento responsabile alla guida, nel rispetto del Codice della strada. Fra gli ambiti dei progetti fissati dal bando di concorso: proposte di soluzioni per rimuovere i fattori a rischio o ridurne la portata; promozione di attività in grado di accrescere la preparazione dei neo-patentati e l'educazione alla corretta percezione del rischio; promozione di attività per prevenire i rischi connessi alla guida in stato di alterazione psico-fisica. Le Associazioni vincitrici dovranno far pervenire, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno da spedire entro il 31 marzo 2010 al Dipartimento della Gioventù, Via della Mercede, 9 - Roma, una dichiarazione di accettazione, sottoscritta dal rappresentante legale ed accompagnata dalla fotocopia di un suo valido documento di identità. Alla dichiarazione dovranno essere allegati: il formulario ed il preventivo economico rimodulati e dettagliati.
Dossier "Sicurezza stradale: i progetti finanziati"

 

 

 
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CALDEROLI: IN CENERE LE LEGGI INUTILI, PICCONATE A 40MILA POLTRONE SUPERFLUE

Mercoledì 24 marzo 2010

Ministero per la Semplificazione Normativa

COMUNICATO STAMPA

"Fiamme alte diverse metri hanno mandato in cenere il muro di leggi obsolete che dalla fine di quest'anno non peseranno più sul bilancio dello Stato né sulla vita quotidiana di imprese e cittadini. Ad accendere il lanciafiamme è stato Roberto Calderoli, il ministro per la Semplificazione Normativa che ha voluto con questo falò dare un'immagine appropriata al certosino ed attento lavoro svolto in quest'ultimo anno e mezzo. Il rogo si è svolto all'interno della caserma dei vigili del fuoco di piazza Scilla 2 a Capannelle in totale sicurezza. <In poco più di un anno abbiamo raggiunto un grande obiettivo - ha detto soddisfatto il ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli -. Ringrazio tutto il mio staff e in modo particolare i giovanissimi esperti della Unità per la semplificazione normativa. Un grazie particolare anche al comandante dei vigili che ci ha ospitati>. Accanto al muro di atti normativi inutili bruciato anche due poltrone per simboleggiare il taglio di 40 mila incarichi di diversi enti pubblici. 

 

LEGGI ANCHE

CALDEROLI - SEMPLIFICAZIONE: "A MARZO DECRETO PER CANCELLARE 225.000 NORME.

Ministero per la Semplificazione Normativa 

CALDEROLI - SEMPLIFICAZIONE: "A MARZO DECRETO PER CANCELLARE 225.000 NORME. RAZIONALIZZAZIONE ENTI INUTILI HA PORTATO A RISPARMIO DI 415 MILIONI PER IL 2009"

Dopo aver già tagliato 40mila leggi inutili il ministroRoberto Calderoli si appresta a mandare definitivamente al macero altre 200mila norme obsolete.

Lo ha annunciato lo stesso Ministro per la Semplificazione Normativa nel corso dell'odierno Question Time svoltosi alla Camera dei Deputati.

"Il Governo nel mese di marzo - ha anticipato il ministroCalderoli - intende procedere all'emanazione di un Decreto Legislativo e di un regolamento che concluderanno il percorso soppressivo, cancellando complessivamente 225.000 norme".

Intanto, dopo la sforbiciata attuata con i tre decreti 'taglia-leggi' che ha portato all'abrogazione di circa 40mila leggi nell'ultimo anno  e mezzo, procede il lavoro di codificazione delle 10 mila leggi rimaste in vigore; leggi che, a partire da marzo, saranno consultabili liberamente, e gratuitamente, da qualsiasi cittadino che potrà collegarsi, con un semplice click dal proprio computer o telefonino, alla banca dationline denominata 'Normattiva', raggiungibile all'indirizzowww.normattiva.it.

"E' stato avviato - ha confermato il titolare per la Semplificazione Normativa - il lavoro di codificazione delle residue 10.000 leggi, che già portato all'approvazione di due codici, quello dell'Agricoltura e della Difesa. Inoltre comunico che dal prossimo mese di marzo tutte le leggi vigenti saranno gratuitamente consultabili sul sito pubblico denominato "Normattiva", una banca dati online a disposizione di ogni cittadino".

Per quanto concerne la soppressione degli enti pubblici non economici il ministro Calderoli ha sottolineato che "il percorso iniziato con il decreto legge n. 112 del 2008 non ha consentito di raggiungere i risultati sperati in termini di riduzione del numero a causa della discutibile ma, purtroppo, insindacabile resistenza delle amministrazioni vigilanti. Nonostante ciò si è riusciti a procedere alla loro razionalizzazione attraverso 35 regolamenti di riordino. Tale operazione - ha sottolineato il ministro Calderoli - ha comportato l'eliminazione di 480 componenti di organi collegiali, una razionalizzazione degli organi stessi, e una contrazione della spesa strutturale delle amministrazioni vigilanti con un risparmio complessivo e certo per il 2009, pari a 415 milioni".

Confermato, infine, il taglio di circa 50 mila poltrone negli enti locali a partire dalla prima tornata elettorale del 2011 (era impossibile applicarlo già da questa tornata in quanto "l'accorpamento delle elezioni amministrative a quelle regionali ha determinato un'anticipazione dell'usuale finestra per il rinnovo degli enti locali. La riduzione del numero dei seggi a poche settimane dall'indizione dei comizi elettorali, avrebbe comportato - ha ribadito il ministro - gravi difficoltà organizzative al ministero degli Interni con il rischio di una compressione delle prerogative democratiche e del conseguente contenzioso"), taglio esteso anche ai consigli provinciali, mentre la norma che impone un tetto allo stipendio dei consiglieri regionali si applicherà "già nel 2010, dunque nell'anno corrente, con conseguente ulteriore riduzione di spesa".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Aiutare le imprese che restano sul territorio, non quelle che delocalizzano

Post n°404 pubblicato il 24 Marzo 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

"Noi dobbiamo aiutare le imprese che restano in Italia e non delocalizzano", occorre sostenere "gli imprenditori che creano posti di lavoro". E' quanto dice Umberto Bossi, intervistato da Sky tg 24, parlando della crisi. Quanto alla ripresa, aggiunge: "Penso che siamo a un buon punto, pero' mancano troppi posti di lavoro. Troppe industrie aiutate dallo Stato sono andate all'estero" e "il problema vero e' che occorre il lavoro e se le imprese delocalizzano non c'e' piu' lavoro". Il leader della Lega e ministro alle Riforme osserva che le aziende italiane "devono star qui, che bisogna che le Regioni aiutino le imprese che restano e garantiscono lavoro alla nostra gente". Quindi conclude: "Questa mi pare la via, e le Regioni devono tagliare gli sprechi perche' tutti i soldi fino all'ultimo euro vanno investiti nel lavoro". 

 
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IL VENETO MERITA IL SUO MODERNISMO FEDERALISTA

Post n°403 pubblicato il 18 Marzo 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

La cultura deve tornare ad essere il motore dei grandi cambiamenti politici. È su queste fondamenta che vogliamo costruire il laboratorio federalista del Veneto. Dobbiamo ripercorrere esperienze come quelle della Catalogna, in cui la capacità di coniugare tradizione e innovazione ha prodotto uno tra i più fertili fenomeni culturali e politici che l'Europa abbia generato nel XX secolo. Penso al modernismo che si incarna in opere come il Palau della musica di Barcellona, nato dalla volontà di un popolo di dare un tempio alla propria identità culturale. I fondatori del Palau erano un gruppo di persone che coltivavano il sogno di rompere gli argini del conformismo culturale, che voleva ghettizzare la loro identità locale. Noi nutriamo la stessa volontà di universalizzare questa profonda esigenza identitaria, seguendo il principio indicato da Thomas Mann secondo cui il 'tipico è anche mitico.

Credo che in Veneto ci sia l'humus per realizzare un sogno simile a quello catalano. Sto pensando, ad esempio, ai più recenti dati Istat che danno la nostra regione subito dopo la Lombardia per produzione e fruizione culturale. È finito il tempo in cui la cultura era pensata come appannaggio delle élite. Esistono sparsi sul nostro territorio luoghi che è arrivato il momento di valorizzare e mettere in rete.

In questi anni si è sviluppato in Veneto un movimento trasversale giovane, capace di sperimentare linguaggi, che, perfino per modalità di commercializzazione del bene culturale, ha del sorprendente. Esistono case editrici indipendenti che riescono ad illuminare il locale, contribuendo allo stesso tempo a comprendere il mondo globale e che sono esempi di imprenditoria ben riuscita. Abbiamo teatri di tradizione con un pubblico fedele e consolidato. A questo patrimonio vanno aggiunti i luoghi di produzione a livello int! ernazion ale come l'Arena di Verona e la Fenice. E ancora, tutte le esperienze culturali che hanno come fulcro la nostra lingua madre, il veneto, ordito indispensabile di qualsiasi racconto che voglia narrare il nostro futuro a partire dalla nostra tradizione millenaria. 

Vogliamo ribaltare la vecchia dialettica che vede dei centri che illuminano oscure periferie. Oggi molti luoghi di produzione culturale in Veneto sono eccentrici rispetto alla topologia tradizionale. Questo fenomeno è l'espressione di un processo di democratizzazione della cultura di cui il Veneto è certamente un precursore. Persino il mondo universitario si confronta con realtà che producono cultura pur non appartenendo al mainstream accademico. C'è infatti una comunità scientifica, artistica e letteraria che è allargata e pervasiva a livello territoriale. Ecco perché dobbiamo costruire reti di musei, di biblioteche, di archivi. Molto è stato fatto, ma moltissimo resta ancora da fare in questa direzione. Abbiamo bisogno di reti di istituzioni culturali, di centri di ricerca, di università, di teatri, per mettere in circolo le idee. Compito della Regione è costruire una rete delle reti per garantire rapporti interdisciplinari e interistituzionali. La grande sfida è passare da una visione della cultura come momento formativo o come momento ricreativo a una visione di essa come impegno collettivo capace di muovere l'intera società. Anche l'economia, la creazione di un nuovo gusto e di una nuova domanda possono trovare un motore straordinario nella macchina dell'offerta culturale del Veneto.

www.lucazaia.it
www.lucazaiapresidente.it  

 
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NELLO STATUTO INSERIREMO LE RADICI CRISTIANE DEL POPOLO VENETO

Al centro della mia attenzione c'è la legge costitutiva del popolo veneto, cioè lo Statuto regionale.
Ho bene in mente il dibattito che si è sviluppato in Europa e che ha impedito agli eurocrati di esplicitare le origini cristiane del nostro continente. Così non accadrà per il Veneto. Ne sono assolutamente certo.
Per questo, invito anche il centrosinistra ad un confronto serrato che ci porti a definire nel nostro statuto, in modo condiviso, le origini giudaico cristiane del popolo veneto.

Siamo tutti figli di quella grande Repubblica che fu la Serenissima. In essa convivevano genti e territori diversi e, fra loro, la struttura connettiva fu proprio il cristianesimo. Ciò non impedì l'autonomia della vita politica e civile della Serenissima; un'autonomia fondata sulla convinzione, attualissima, che i valori del cristianesimo appartengano ad una comunità libera e che la politica che rappresenta quella comunità debba rispettare tali valori senza soccombervi. Liquidare le radici di una comunità, in virtù di un malinteso laicismo, è l'equivoco nel quale incappano i relativisti di oggi. Si rischia, così, di inchiodare il proprio sviluppo ad un pensiero unico piuttosto modesto, astratto e sterile anche nella sua dimensione culturale.

Ieri la Serenissima, oggi la Regione Veneto, come scriveva Petrarca, è 'sopra saldi marmi fondata ma sopra più solide basi di civile concordia ferma ed immobile e, meglio che dal mare ond'è cinta, dalla prudente sapienza dè figli suoi munita e fatta sicura'.

Quella stessa sapienza suggerisce oggi di dare corpo giuridico all'identità storica e religiosa dei veneti.

www.lucazaia.it
www.lucazaiapresidente.it 

 
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APRIAMO IL MONDO DEL LAVORO ALLE PERSONE CON LA SINDROME DI DOWN

Mi impegno ad andare a stringere la mano personalmente a quel ristoratore trevigiano che ha colto l'occasione per assumere per una sera dei ragazzi down nel suo ristorante. 

 

Il gesto del titolare segue un increscioso episodio avvenuto nei mesi scorsi nello stesso locale: dei clienti avevano insultato una famiglia con dei ragazzi down. Si tratta di un gesto semplice, che però spiega con chiarezza quale sia la scelta giusta da fare. Questa storia a lieto fine ci insegna alcune cose basilari che devono diventare patrimonio comune di tutti. Io ho degli amici con la sindrome di Down e conosco bene, come molti, la loro straordinaria umanità e gentilezza. Ovviamente sono persone in grado di lavorare. In Veneto, così come in tutto il Paese, migliaia di loro non aspettano altro che un'opportunità. Ci sono esperienze significative che si stanno sviluppando soprattutto nell'ambito della ristorazione. Sono certo che anche grazie a questi gesti si possa diffondere una cultura della piena integrazione. 

Mi auguro che nascano altre iniziative di questo genere e che questa storia a lieto fine faccia da apripista ad altre esperienze di questo tipo. Come candidato alla Presidenza della Regione Veneto, mi impegno personalmente a fare da facilitatore ad esperienze di questo tipo e a prendere provvedimenti, anche legislativi, che ne favoriscano l'assunzione.

www.lucazaia.it
www.lucazaiapresidente.it

 

Personalmente ammiro le persone che hanno il coraggio di vincere l'indifferenza e i pregiudizi verso le persone con la sindrome di Down e sanno far tesoro di quello che umilmente ci insegnano e ci regalano giorno per giorno.

Michele Meneghello (FEDERALISTACONVINTO)

 
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DA SAN MARCO A SAN MARCO 2° EDIZIONE

6 giorni di Marcia, dal 15 al 20 Marzo, portando il Gonfalone di San Marco come un testimone passato di mano in mano fra i volontari della staffetta.

La Staffetta "da San Marco a San Marco" nasce dall'idea dell'Associazione Veneto Nostro - Raixe Venetein collaborazione con la Regione del Veneto.
Si tratta di un Evento unico nel suo genere, culturale e ovviamente non politico, organizzato con la voglia e la passione che da sempre muove la nostra Associazione: diffondere e valorizzare la Cultura, la Lingua e la Memoria Storica dei Veneti, un Popolo che è stato grande nella storia e che ora, finalmente, sta tornando cosciente della propria Identità. 

L'iniziativa della Marcia "da San Marco a San Marco" rientra fra le celebrazioni regionali della Festa del Popolo Veneto. Nel 2007, infatti, il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato una legge (8/2007) che, di fatto, oltre ad aver dato il riconoscimento ufficiale al veneto come vera e propria lingua [ www.linguaveneta.it ], ha istituito per il25 marzo la Festa del Popolo Veneto. 

Per 6 giorni più di 100 volontari staffettisti si alterneranno - di corsa o a piedi - portando da Piazza San Marco di Torri del Benaco sul Lago di Garda (fraz. Pai di Sopra) a Piazza San Marco di Venezia la Bandiera Veneta, percorrendo la Regione del Veneto da un'estremo all'altro.
Al termine della staffetta, il Gonfalone "testimone" della marcia verrà consegnato direttamente al Patriarca di Venezia, assieme ai molti doni offerti dirante il percorso dalle diverse amministrazioni comunali. 

La Staffetta "da San Marco a San Marco" sarà dunque anche quest'anno un'iniziativa importante, che darà un ulteriore contributo affinché i Veneti possano sempre più riscoprire i grandi valoriche sono ancora vivi fra la nostra gente e possano essere sempre più spinti ad unire le proprie forze e a far squadra per costruire, così come è stato per la loro gloriosa Storia, un nuovo grande Futuro

ISCRIVITI e partecipa anche tu alla Marcia! 



Perché "Da San Marco a San Marco"?

"Da San Marco a San Marco" perché già nel nome si vuol richiamare l'amato Patrono venetosimbolo di splendore per oltre mille anni con la repubblica Serenissima. Ognuno di noi, almeno una volta nella vita è stato a Venezia - la "città dei Veneti" - e in particolare in Piazza San Marco; pochi sanno però che all'estremo occidente della nostra Regione esiste un paesino sulle rive del Lago di Garda con una piazza dedicata anche qui al nostro Patrono. Questo fatto ci permette di creare una linea immaginaria che attraversa longitudinalmente tutta la nostra Regione e che unirà idealmente con questo evento tutto il Popolo Veneto, dal lago al mare.


Perché una staffetta?

La staffetta rappresenta un esempio vivente della solidarietà e del senso di unione che si crea fra i partecipanti che, compiendo ciascuno un tratto di un'unico percorso, si scambiano un testimone che idealmente li lega fra loro: per questo Evento il testimone sarà la storica Bandiera Veneta di San Marco, che verrà passata di mano in mano. 

 

25 Marzo: Festa del Popolo Veneto

 

Perché una Marcia in occasione del 25 marzo?
San Marco non è il 25 aprile?
 

Perché secondo la tradizione il 25 marzo del 421 d.C. i Veneti provenienti dalla Terraferma per sfuggire alle invasioni dei Goti e degli Unni si rifugiarono nella laguna dando inizio di fatto allaCiviltà Veneta, una civiltà che nei secoli sarebbe diventata la più lunga e prospera Repubblica al mondo, conosciuta da tutti come la Serenissima

Per questa valenza storica, altamente simbolica ed evocativa, il Consiglio Regionale del Veneto- attraverso la Legge 08/2007 - oltre ad aver dato riconoscimento ufficiale alla Lingua Veneta,ha stabilito che il 25 Marzo diventi la “Festa del Popolo Veneto”

Questa staffetta, che dai paesi della Terraferma ci porterà verso la storica Capitale Veneta, è quindi un percorso nella memoria di un Popolo che sta riscoprendo sempre più le profonde radici della sua identità.

Il percorso della staffetta

Patrocini e sostenitori


Provincia di Belluno  Provincia di Padova  Provincia di Rovigo  Provincia di Treviso  Provincia di Venezia  Provincia di Verona  Provincia di Vicenza


La Marcia "Da San Marco a San Marco" è organizzata col Patrocinio della Regione del Veneto e di tutte le provincie venete: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. 
La Marcia è un Evento organizzato dall'Associazione Culturale Veneto Nostro - Raixe Venete e rientra ufficialmente fra le attività istituzionali della Regione per celebrare l'annuale Festa del Popolo Veneto del 25 marzo.

FONTE:www.dasanmarcoasanmarco.org 

 
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SONDAGGIO: VUOI IL VENETO AUTONOMO?

/www.ilcuoreinafrica.org/



  
 
 IL CUORE IN AFRICA
associazione onlus a
Montecchia di Crosara
per lo sviluppo di progetti umanitari  




 
 
 
 

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