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Post N° 361

Post n°361 pubblicato il 14 Maggio 2008 da PlanetGate

"Se tornassi indietro non lascerei mai la Juventus"
Parola di Christian Vieri
Bobo Vieri ripercorre la sua carriera, parla a 360°.
"All’Atalanta andò abbastanza bene che mi volle la Juventus…
Ero un giovane promettente, che poteva avere un futuro importante. Non è che avessi fatto chissà che cosa, avevo fatto solo sette gol in venti partite. La Juve aveva visto un po’ di partite e decise di prendermi.
Quando mi chiamò la Juventus, come potevo dire di no?
E fu subito scudetto, il 2° di Lippi in bianconero. Era una squadra talmente forte che era troppo bello per essere vero. C’erano dei grandissimi campioni. Insieme a me sono arrivati altri giovani e ci siamo tolti delle belle soddisfazioni perché quell’anno abbiamo vinto Scudetto, Supercoppa Europea e anche la Coppa Intercontinentale. Se avessi vinto anche la finale di Champions League contro il Borussia Dortmund, avrei smesso di giocare. Peccato, perché vincere in un anno quattro competizioni, sarebbe stato troppo bello.
Se tornassi indietro, non andrei mai via dalla Juventus, ma in quel momento era giusto così. Anche a livello economico era molto importante per me e quindi sono partito.
Dopo aver cambiato otto squadre in otto stagioni sono approdato all’inter. Sei anni in nerazzurro. Con l’Inter non ho vinto niente. Non eravamo forti come la Juventus e il Milan. Abbiamo perso lo Scudetto il 5 maggio all’ultima giornata. Il 5 maggio 2002 eravamo in vantaggio noi e quindi dipendeva da noi. Abbiamo perso per colpa nostra. Abbiamo preso quattro gol. Ho provato tanta delusione, ogni anno all’inter bisognava vincere lo Scudetto e quindi c’era una grande pressione. Forse eravamo troppo carichi, o troppo cotti alla fine. Non lo so. So che non abbiamo vinto e che è stato un dramma impressionante.
E po la storia del pedinamento. Io penso di aver dato tanto all'inter e non meritavo un trattamento così. Hanno fatto una cosa non bella, è una vigliaccata andare ad intercettare le telefonate delle persone. È illegale. Infatti c'è una causa in corso. La responsabilità è tutta di Moratti.
Nell’ultimo anno all’inter sono successe tante di quelle cose che ci vorrebbero ore per parlare di tutto.
Sono sempre stato uguale, solo che adesso non ho più voglia di discutere e litigare. Sono cambiato da quando mi sono operato al ginocchio, in quell’anno sono cambiato molto anche con le persone fuori dal calcio. Mi sono svegliato e ho capito tante cose, le persone che stanno con te per i soldi, la fama, per tante cose, perchè in questo mondo ci sono tante persone che ti vogliono fregare, che forse all’inizio non le vedi, ma poi, quando ti svegli, cominci a capire tante cose. L’importante è che non abbia più male al ginocchio, questa è la cosa più importante, che riesca a fare l’atleta e il calciatore, lo farò ancora per un paio di anni, poi smetterò."

 
 
 
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