A volte nella distanza,
a volte nel silenzio...
e non v'è fianco a fianco
più grande della lontananza.
Da dove venga l'anima non lo sapremo mai. Fa giri infiniti e sconosciuti...spesso si perde e vaga. Ciò che conta è che in questo suo migrare, possa avere la fortuna di incontrare un'altra anima...che forse ha vagato più di lei e ora conosce la strada.
bibi
E rimani tatuato nei sogni,
inciso nel sangue di noi,
scavato nel cuore,
vivente nell’io
non era un addio...
-Trovami Dentro-
Anna
Consiglio di leggere dall'inizio...per capirci qualcosa!
*
Post n°36 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da nolibibi
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Post n°35 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da nolibibi
Passai notti insonni, fino a quando non tornò Pietro...mi rigiravo nel letto...mi appisolavo e mi svegliavo, cercandolo con la mano, nell'altra metà vuota del letto. Non partiva spesso per fortuna...ma quando lo faceva era sempre così. Anche la notte che prcedette il suo ritorno fu tormentata da pensieri, scatenati dall'invadenza di quella lettera. E come ogni volta, quando ero tesa e stanca...quel pianto mi raggiungeva...torturandomi più di quanto il ricordo di quel dolore, avesse fatto. Avevo quindici anni... La vita in pugno. Gli sguardi addosso... ma non ero ancora consapevole del potere che aveva la bellezza. A metà tra il voler essere donna e il non sapere come si facesse. Avevo ancora le Barbie nell'armadio...e un fidanzatino che desiderava prestazioni da professionista! Quegli amori confusi... pregni di assurde gelosie e possessioni...nei quali ti muovi goffa, perchè vorresti ma non sai...faresti ma non puoi. Poi durante una vacanza con mia madre...io e lei sole...i miei si erano da poco separati, conobbi un ragazzo. Bellissimo...con due occhi neri scintillanti e una dolcezza che mi rapì subito. Fu il classico colpo di fulmine per entrambi...e per tutta la vacanza non ci separammo mai. Tornata a casa lasciai il mio ragazzo, e iniziai una storia a distanza... dolorosa ma intensa e vivace. I km che ci separavano erano tantissimi e vedersi un problema, eppure si scappava l'uno dall'altra non appena le vacanze o i fine settimana, ci permettevano qualche giorno in più.Decidemmo che appena compiuta la maggiore età, ci saremmo uniti per sempre...sarei andata a vivere con lui, nella sua città. Così passarono un anno e cinque mesi... tra valigie e telefonate chilometriche. Poi durante una vacanza...scoprii di essere incinta. Eravamo a casa sua... avevo un ritardo di tre settimane e dentro di me c'era un misto di gioia e paura. Andammo in farmacia e con l'imbarazzo più palpabile, chiedemmo un test di gravidanza. Aspettammo di essere soli e poi scartammo quella scatolina che ci avrebbe cambiato la vita. Passarono cinque minuti ed avemmo la conferma... aspettavamo un bambino! La prima reazione fu di felicità, ci abbracciammo e ci tenemmo stretti...poi scoppiammo a ridere,poi a piangere, ipotecando situazioni buffe...facendo progetti e costruendo a parole il nostro meraviglioso futuro in tre! Però il problema più grande era comunicarlo ai rispettivi genitori, che pur vedendoci felici insieme non avevano mai caldeggiato troppo la nostra relazione. Ma che ci importava...ora la decisione era solo nostra...la creatura che portavo dentro, era solo nostra...il mondo era nostro!!! Decidemmo di non dire niente, per evitare interferenze sgradite, quel dolce segreto non ce lo avrebbe rubato nessuno. Calma... ci voleva solo molta calma. Appurato il fatto che lo volevamo, ora bisognava agire razionalmente. Finì anche quel lungo week and...tornai a casa ma non triste come le altre volte... ero raggiante e il distacco non mi pesò...ora una parte di lui veniva via con me. Ci stringemmo all'areoporto... e io partìì con il nostro bambino. |
Post n°34 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da nolibibi
I giorni successivi, quelle poche righe anonime, riecheggiarono nella mia testa come una nenia. Non tanto per ciò che lasciavano intendere sulla mia vita sentimentale, ma per le supposizioni strampalate e intime..." ma che avrai da sorridere poi...". Certo doveva conoscermi questa persona, chissà perchè pensai fosse una donna...si, ne ero più che convinta, le donne sono più abili e subdole quando ci si mettono. Mi conosceva, sapeva quali fossero le mie abitudini, ed era al corrente che mio marito era in Australia. Brutta sensazione quella di essere "osservata"... Quel giorno feci tutte le mie cose, con la netta impressione di essere "seguita"... " Tuo marito è ai margini della tua vita e non te ne accorgi..." Ma che ne sapeva "lei" della mia vita? Come si permetteva di giudicarmi dal sorriso che portavo? Certo deve avere una vita insignificante, per proiettarsi così brutalmente nella mia! Com'è facile giudicare...troppo facile etichettare. Mio marito tutto era, tranne che ai margini della mia vita. Ci eravamo incontrati una sera di primavera, un incontro casuale, portando i rispettivi cani al parco. Un sorriso, una parola...una sigaretta fumata insieme parlando dell'aria tiepida che ci circondava, due passi tra i vialetti alberati... e il desiderio di vedersi ancora. Raccolse i cocci di una ragazza distrutta...con delicatezza e pazienza annientò tutti i fantasmi e attenuò grandi dolori... colorò la mia vita e mi fece sentire una donna, come mai prima mi ero sentita. L'amore che ci unì, fu travolgente e totale... dolce e delicato...prese tutto di me e io di lui. Ci scoprimmo uguali e differenti, ci compensammo, come ancora accade. La vita ci ha permesso di confermarci ogni giorno, scoprendo sfumature infinite...appendici di un amore profondo. La vita ci ha regalato tre creature meravigliose, e la gioia di scoprirci ancora innamorati a distanza di diciotto anni. Ogni giorno un mattone ben saldo al precedente, ben solido e pronto a sostenere il prossimo. Perchè ora qualcuno voleva minare quel percorso...? Invidia pensai. Ma davvero esistono persone tanto perfide...?
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Post n°33 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da nolibibi
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Post n°32 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da nolibibi
Quella notte feci fatica a prendere sonno, mi rigiravo nel letto vuoto. Pietro era via per lavoro. Accesi la televisione e la sintonizzai su un canale di sola musica. Ma i pensieri erano troppo forti e si confondevano tra le note di quelle canzoni. La spensi e cercai di dormire. Dopo un'ora mi ritrovavo a cercare ancora la posizione...uno strazio, mille sussurri mi stordivano, inizi di frasi lasciate sospese...poi ancora lo sforzo di dormire. La giornata era stata intensa...la seduta, difficile e impegnativa. Mi sentivo come svuotata...l'aver tirato fuori quella storia, mai dimenticata, doveva aver fatto leva su sensazioni credute assopite. Invece...ora...se chiudevo gli occhi era il suo viso che vedevo...quel dolcissimo viso da bambino. Rimbombavano le sue parole, e sentivo il suo profumo acerbo. Mi si formava un groviglio nello stomaco, ancora, al sol pensarlo. Nella notte tutto è ovattato e avvolto da mistero...i sensi sono intorpiditi e pare di vivere nella terra di nessuno. Per un attimo fui tentata di comporre il suo numero...solo per sentire la sua voce... ma non lo feci. Riaccesi la televisione, guardai un vecchio programma in replica, senza prestare attenzione. Si aprì la porta della camera..." mamma...non dormi?" mi chiese Andrea..." no amore..." ... " posso chiederti una cosa..." " certo dimmi" " quand'è che si capisce di essere innamorati? " mi disse con aria seria. " Bè non per tutti è uguale" risposi... " ognuno ha un modo speciale di sentirsi... tu che sintomi ?" gli chiesi sorridendo. Non rispose al mio sorriso e ancora più serio mi rispose..." Io quando la vedo...stò male, mi viene mal di pancia...però se non la vedo stò peggio. Stasera, quando l'ho accompagnata sotto casa, avrei voluto che rimanessimo a parlare ancora... lei mi guarda e io non sò più cosa stò dicendo...mi sento un cretino, però non vedo l'ora che venga domani per rivederla a scuola." Bene pensai...almeno ora abbiamo un motivo valido per andarci...a scuola! Cercai di stare seria però, capii che la situazione era delicata e lui stava chiedendo aiuto..." sai Andrea alla tua età non si sà bene come comportarsi quando si provano certi sentimenti...io penso che tu sia molto preso da lei, quindi l'unico consiglio che mi sento di darti, è di essere molto carino ed educato...se lei prova lo stesso tuo sentimento poi..." mi interruppe dicendo eccitato " sì sì lei mi ama...l'ha detto alle sue amiche e loro me lo hanno riferito!!!"...." bene Andrea allora....invitala al cinema sabato pomeriggio e..." mi interruppe ancora e con gli occhi sbarrati mi disse " mamma sei un genio...grazie grazie, domani le dico del cinema...poi sò cosa fare!!!! Buonanotte mami!!!" E si volatilizzò nella sua camera. Rimasi col sorriso stampato sulle labbra e ripensai al mio primo amore...a quanto fosse stato forte e soave. Poi mi resi conto di una frase che mi era uscita poco prima..."alla tua età non si sà bene come comportarsi quando si provano certi sentimenti..." Perchè alla mia sì? Io forse sapevo come comportarmi? Sì è vero...due anni prima ero riuscita a troncare una storia...ma questo non voleva dire che avessi saputo gestirla. E comunque se dopo due anni ancora ci pensavo...era perchè, l'avevo solo schiacciata in fondo al cuore e non digerita o dimenticata. Ma a chi volevo darla a bere? Ogni volta che aprivo il pc, neanche tanto inconsciamente speravo di trovare una sua mail...e almeno alle feste comandate mi ritrovavo tentata a spedirne una. Andrea entrò nella mia camera di corsa..." mamma, oggi è arrivata questa...mi sono dimenticato di dartela scusa...ciao buonanotte!". Guardai ai piedi del letto, dove aveva posato una busta...il nome era battuto a macchina...l'aprii e lessi. |
Post n°31 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da nolibibi
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Post n°30 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da nolibibi
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Post n°29 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da nolibibi
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Post n°28 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da nolibibi
Adesso, pensai mentre l'ascensore ancora non era arrivato al mio piano. Misi la chiave nel reggiseno ed entrai in camera mia. Dormivano. Per un'attimo fui tentata di andare a cercare quella stanza...ma fu solo un'attimo. Mi infilai nel letto e iniziai a vaneggiare. La mattina seguente, scendemmo tutti insieme a fare colazione. Lui mi sorrise dandomi il buon giorno, sorrisi anch'io in maniera più generica, estendendo il mio sorriso anche ad altre persone. Lo notò, e da quel momento prese decisamente le distanze. Ora potevo guardarlo senza essere vista...evitava. Lo guardavo e il cuore accellerava il suo battito. Lo vedevo muoversi sicuro in quella divisa elegante, cordiale, educatissimo, simpatico...non gli mancava la battuta spiritosa...e vedevo lo gli sguardi delle donne seguirlo a lungo. In quel preciso istante, mentre pensavo a quanto fosse meraviglioso, mi resi conto che il mio desiderarlo fosse qualcosa che andava oltre il sesso, oltre la passione per un ragazzino. C'era qulcosa dentro me che sublimava ogni gesto lui compisse. Lui non camminava semplicemente, camminava benissimo, non gesticolava...muoveva braccia e mani, come in una danza. I suoi non erano sorrisi, ma attimi in cui si scuarciava il cielo. Sentivo di volerlo con tutta me stessa, e allo stesso tempo, sapevo di averlo già. Questa certezza mi accompagnava dal momento in cui lo avevo incontrato. Si girò di scatto e mi guardò, quasi avesse sentito i miei pensieri...io rimasi immobile, con un mezzo sorriso sulle labbra. Scomparve il rumore dei cucchiaini che giravano nelle tazze...il vociare dei ragazzini, lo scricchiolio degli scarponi. Fummo avvolti dal silenzio di attimo magico... magico, come magica era la storia che vivevamo. Verso le due ero seduta nella baita " Il soleren ", il mio piccolo giocava con altri bambini, le mie amiche prendevano il sole, il resto della banda sciava dalle 10 di mattina. Finalmente mi raggiunse mio marito, e io chiesi a Patty se mi accompagnava in Farmacia. " Non offenderti ma vorrei prendere un'altra oretta di sole". Non mi offesi affatto! Presi la seggiovia e scesi, poi di corsa mi diressi alla Farmacia, dove comprai del talco mentolato e pastiglie per il mal di testa. Telefonai a mio marito per dirgli che oramai non stavo a risalire...li aspettavo in albergo. Arrivata in camera mi preparai il bagno e mi immersi nell'acqua calda, finalmente un pò di tempo solo per me. Mi lasciai cullare per venti minuti...poi schizzai fuori, mi asciugai al volo e senza nemmeno accorgermene ero alla ricerca della stanza n° 808. Infilai la chiave con le mani che mi tremavano... entrai e la richiusi. La porta del bagno era semi aperta, e intravidi la sua figura sotto la doccia. Andai fino al letto e mi sedetti. Aspettai il tempo di una sigaretta, poi lui fa davanti a me, con i capelli che gli bagnavano le spalle e un'asciugamano stretto sui fianchi. Mi venne vicino e si inginocchiò davanti a me, poggiando la testa sulle mie gambe. Me le strinse forte, poi alzò lo sguardo e mi disse." Perchè non è il nostro tempo? Perchè non riesco a toglierti dalla testa? Non è giusto stare così male... ma non riesco a farmene una ragione!". Mi scese una lacrima...non sapevo che rispondere. Non era il nostro tempo e non lo sarebbe stato mai. Vivevamo male dal momento in cui ci eravamo incontrati. Io ero diventata ciò che non volevo...mentivo a mio marito che amavo, lo tradivo ogni volta che pensavo a lui... anche se cercavo di impormi di non farlo. Tutto ciò andava oltre. Troppo oltre, anche solo per essere compreso.
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Post n°27 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da nolibibi
Non risposi ma per i successivi due giorni scalpitai. I pensieri non avevano forma, ne ombra, ne peso, ne ordine...tutto un groviglio di colpe,voglie,paure e amarezza. Perchè avrei voluto vivere ciò che non potevo...perchè mi ripugnava l'idea di essere felice, ma di volere altro. Però che strana la vita. Alcune persone non conoscono l'amore in tutta la vita, e ad altre, una sola non basta per amare. Io avevo l'opportunità di vivere due amori ma non mi era concesso...forse solo un triste anacronismo che da tempo non mi permetteva di gioire, ne per l'uno e ne per l'altro amore. Prendere una decisione sembrava fosse un fatto che prescindesse dal mio volere. L'avevo anche fatto...ma i risultati erano stati ben diversi da ciò che mi ero imposta. Perchè la vita me lo metteva davanti ancora? Cercai di evitare il più possibile di sostare a lungo nella sala ristorante. Poi scappavo. Rimanevo a mangiare in qualche baita a mezzogiorno...anche se non sciavo per via del bimbo più piccolo da guardare. Una sera fecero una festa in Albergo...i ragazzi si divertirono nelle sale adibite per loro, gli animatori furono meravigliosi. Noi adulti eravamo in un grande salone con un camino spettacolare...sarà stato alto tre metri...il fuoco da solo, avrebbe illuminato tutta quella grande stanza. Saranno state le due, la gente iniziava a crollare. Avevamo conosciuto persone che andavano li da anni... mi divertivo, finalmente ero riuscita a non pensare...cantavo insieme agli altri, i miei amici insistevano perchè lo facessi ed io, lusingata lo feci di gusto. " Che bella voce, ma tu canti benissimo..." Disse il gruppo di nuovi...non nascondo il piacere che provai nel sentire tutti quei complimenti. Cantare era la mia grande passione, per pochissimo non diventò una professione. Poi un'uomo sui cinquanta che mi faceva da "coro", si sbracciò gridando a qualcuno che passava...." Francescoooo!!! Dove vai non scappare dai! Unisciti a noi...dai prendi la chitarra e vieni quì !" Lui stava rientrando con un paio di colleghi...era tardi ma...rispose " Due minuti e siamo da voi!". L'alcol iniziava a farsi sentire...le donne ridevano forte, gli uomini ciondolavano...mio marito mi venne vicino e mi disse " Prendo i due piccoli e vado a letto, tu rimani non preoccuparti, lo sò che ti diverti." Mi baciò e salutando tutti con una battuta si congedò. Rimanemmo circa in dieci, le mie due amiche, altre tre donne con i mariti,e un paio di coppie sulla sessantina. Lo vidi scendere dalle scale con la chitarra in mano e dirigersi verso di noi. La persona che lo aveva poco prima chiamato, si alzò in piedi ed esclamò " Ohhh eccolo quà, vieni vieni siediti in mezzo a noi e facci sognare". Poi, rivolto a chi non lo conosceva disse "questo ragazzo ha un dono eccezzionale...suona meravigliosamente e canta pure bene, dai Francè facciamogli sentire due Napoletani doc come se la cavano!" Ero seduta ne divano difronte al suo...lui iniziò a suonare ed io non capii più niente. Non staccò gli occhi dai miei,ne io dai suoi...cantammo fino alle cinque... tra il compiacimento generale. Spaziammo da Battisti ai Beatles, fino alle intramontabili canzoni napoletane... Lui era instancabile...io fresca come una rosa! Qualcuno ci abbandonò...scusandosi e complimentandosi...altri chiusero gli occhi sui divani. Mio figlio maggiore mi venne vicino... " mamma vado a letto, tu che fai?" "Inizia a salire tra dieci minuti arrivo." Ero catapultata ai miei vent'anni...se non ci fosse stata la neve fuori, avrei giurato di essere al mare, una di quelle sere d'estate in spiaggia a cantare intorno al falò. Cantammo l'ultima... Giulia, delle Vibrazioni...poi mi alzi. Salutai i cinque irriducibili e lui naturalmente. " Bè Franceso...grazie! E' stata una serata indimenticabile, che rivelazione, suoni benissimo!" dissi cercando di non tradire emozioni...la mia amica superstite mi scrutava da ore... Lui si alzò e allungando la mano disse " La sorpresa è stata mia...grazie a lei per questa serata " Gli strinsi la mano e con mia sorpresa quando la staccai dalla sua, mi resi conto che mi aveva passato qualcosa. Chiusi automaticamente le dita e strinsi il pugno, mi voltai e raggiunsi l'ascensore. Quando fui dentro aprii la mano...una chiave con un piccolo biglietto dove c'era scritto " Quando vuoi "
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Post n°26 pubblicato il 24 Dicembre 2007 da nolibibi
Sentivo ancora una volta che il tempo non era passato, ne la voglia di parlargli...c'era sempre stata un'attrazione indescrivibile, non solo fisica, qualcosa che andava oltre qualsiasi tipo di immaginazione. Ero accanto a lui ,difronte ad un ascensore, non lo vedevo da un paio d'anni...eppure era come se fin lì, ci fossimo arrivati insieme. Allo stesso tempo gioia e dolore, voglia di stringerlo e di fuggire. " Ti trovo bene" disse... " anche tu stai benissimo" aggiunsi sottovoce. L'ascensore si aprì...era vuoto, entrammo. Schiacciai il tasto del piano terra...ma la sua mano evidentemente fu più veloce e il motore ci trasportò al sesto piano. Furono secondi interminabili, rimanemmo uno difronte all'altro, occhi negli occhi, mi prese una mano e la baciò...gli accarezzai la bocca prima dolcemente, poi lasciando che essa gli stringesse le labbra, forte quasi facendogli male. Quando si aprirono le porte, ci ritrovammo al centro di una terrazza circondata da vedrate...era buio, si intravedevano le montagne innevate e qualche piccola luce qua e là. " Devo scendere, non posso rimanere...mi cercheranno". " Rimani, un minuto...uno solo" mi sussurò. " Non posso, lo vorrei, ma non posso davvero". Ci ritrovammo dinuovo in ascensore e io avevo paura mi scoppiasse il cuore, tante erano le sensazioni che provavo. " Ciao Francesco... " dissi uscendo... " Ciao Bibi ". L'ascensore si richiuse e neanche il tempo di realizzare, che arrivò un messaggio. " Lo vedi...? Va oltre noi...oltre ciò che di razionale esiste. Non possiamo farci niente".
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Post n°25 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da nolibibi
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Post n°24 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da nolibibi
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Post n°23 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da nolibibi
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Post n°22 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da nolibibi
Organizzai tutto nei minimi particolari... nulla mai al caso, è quello l'esperto dei disastri.
" Andiamo da me in albergo?" |
Post n°21 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da nolibibi
Eccoci arrivati, ognuno ai propi posti. Si inizia la "vacanza"! Ma che impressione rimettere piede in quella sala da pranzo, e scoprirmi a cercare la sua figura che si aggira tra i tavoli. Quasi mi infastidisce quel mio essere alla ricerca dei suoi occhi e del suo sorriso, anche se sò benissimo che non c'è. Passano le giornate ma l' ossessione aumenta contro tutto... non resisto e gli invio un sms....anche se da tempo non mi risponde più, lo sò già. Non a me almeno... " Che peccato...quest'anno niente occhi dolci...ti penso." Con mia grande sorpresa arriva subito una risposta ma aprendo il messaggio per leggere, mi accorgo che è tutto bianco, insomma non c'è scritto niente. Passano dieci minuti e arriva uno squillo...una volta era un modo per dirmi, richiama quando puoi...così lo chiamo ma non risponde. Riprovo dopo un'oretta...non risponde...richiama lui, un solo squillo...così per due giorni. Poi mi decido e gli scrivo..." Ti piacciano i giochetti eh?" La sua risposta non tarda..." Anche a te se non sbaglio?" " cosa vuoi dire?" gli chiedo al volo. " SEI TROPPO....VISSUTA....E BRAVA AD OTTENERE QUELLO CHE VUOI. MA NON SEMPRE E' COME PENSI TU......NON SEMPRE. ANCHE SE ANCORA UNA VOLTA SONO RIMASTO STUPITO....SIGNORINA VANESSA!" Rimasi a gurdare quelle poche righe con il sorriso ebete stampato in faccia...lo chiamai....rispose. Parlammo quasi un'ora. " Ma da dove ti è uscita sta Vanessa?" mi chiese ridendo..." dalla disperazione, eri sparito ancora una volta, temevo che tu avessi cambiato numero...". Era passato un'anno ma come al solito il tempo fra noi non esisteva...le barriere crollavano dopo qualche secondo e lo spazio, non era effettivamente quello che ci divideva. Mi fece i complimenti per la trovata originale e confessò di esserci caduto in pieno...e mi chiese, se c'era, quale fosse lo scopo di quel gioco. Lo scopo sarebbe stato quello di farlo impazzire un pò per poi dargli un'appuntamento "al buio", in un ristorante.... Rise di gusto, assicurandomi che se non mi fossi tradita quella notte, il gioco sarebbe riuscito alla perfezione! Poi i soliti...dove sei, ho voglia di vederti...che storia assurda che è questa, tanto non ci vedremo mai... Invece mi disse che verso la fine di Settembre, sarebbe venuto Roma a fare un colloquio di lavoro molto importante. " mi fermerò una settimana, ci vedremo stavolta...promesso! Ciao Vane....!". E la fine di Settembre arrivò, e con essa la sua telefonata... "Domani sera sono libero, ci vediamo?!" "Ok" Stabilimmo ora e luogo e, dopo essermi inventata un cinema con amiche mi diressi verso quel posto... |
Post n°20 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da nolibibi
Il giorno dopo i postumi si facevano sentire in vari modi...mal di testa con annessi giramenti, sonno arretrato, voglia di chiudermi in una stanza buia a riposare per almeno tre ore. Invece nò, viaaaaa tutti in macchina verso il Lago per trascorrere la giornata all'aria aperta con i bambini. Volevo morire...lo stomaco gridava vendetta mentre scartavo i panini e li distribuivo alla prole. Era una di quelle giornate di fine Giugno con il cielo blù e neanche una nuvoletta all'orizzonte. L'aria calda ma non afosa e il sole piacevole, che ti sfiora la pelle. Mi sdraiai in riva al Lago, i bambini giocavano, gli amici parlavano...io tentavo di dormicchiare e della telefonata fatta la notte prima, quasi non mi ricordavo più. Passarono cinque o sei settimane e arrivò il momento della partenza per le tanto agognate vacanze, tutti pronti si partiva per la destinazione di sempre...i ragazzi eccitatissimi e noi due felici di sentirli ridere e scherzare pensando al primo bagno nel mare. " Ahahahah ti affogo in un'attimo, lo sanno tutti che sei una schiappa a nuotare!" Disse il maggiore sapendo di terrorizzare la sorella. " Tanto papà è dalla mia parte, se provi a toccarmi vedrai cosa ti fa!"... Il piccolo già dormiva e lasciò scivolare il succhiotto dalla bocca. " Ragazzi dai cercate di riposare ,sennò quando arriviamo siete stravolti" dissi sapendo che era impossibile frenare la loro eccitazione. Dopo circa due ore dormivano tutti...e mio marito prendendomi la mano sorrise con aria soddisfatta; posai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi anch'io. In quelle occasioni, quando i problemi quotidiani erano alle spalle e la routine non poteva più interferire con gli stai d'animo, mi domandavo che cosa non andasse in me...che cosa mi spingesse a vivere una vita parallela se pur innocente...che cosa mi impediva di troncare una storia che in fondo non esisteva. Spesso ho cercato una spiegazione, perchè una spiegazione volevo, volevo risposte al mio comportamento, volevo capire perchè lui, prima o poi ricomparisse, indipendentemente da ciò che io facessi o dicessi. Poi allontanavo tutti i pensieri perchè si aggrovigliavano, come al solito, e il mio pensare diveniva confusione e ansia. E rimanevo con i miei interrogativi e le sole emozioni. Nulla...non mi mancava nulla. Apparentemente era così e me lo ripetevo continuamente, quasi volessi convincermi. |
Post n°19 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da nolibibi
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Post n°18 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da nolibibi
" Belli...ma non si può vedere qualcosa di più? " Risposi che prima volevo la sua.... non si fece attendere. Erano passati tre anni e finalmente rividi il suo viso. Lo ricoravo bellissimo ma non così. Certo aveva perso un pò l'aria da ragazzino...ma i lineamenti erano ancora perfetti, gli occhi grandi e profondi, le labbra carnose e i capelli, un pò più lunghi gli incorniciavano il viso. Rimasi qualche minuto a guardare quella foto. Il mio cuore batteva forte, sentivo di volergli bene, malgrado tutto quello che era successo...lo sentivo mio anche se non l'avevo mai avuto e questa era la cosa più strana di tutta la storia. Sentire mia una persona che non lo era che non mi aveva mai dichiarato amore...che non avevo neanche mai sfiorato. Per lui probabilmente non ero niente, se non un numero di telefono da comporre ogni tanto quando si sentiva solo o non aveva nulla da fare. Per me era lui...un mistero. " Bip" " Allora me la mandi o nò? Dai Vane sono curioso!" A già...ora ero Vanessa, me ne ero quasi scordata persa com'ero a guardare la sua foto. Ma che foto gli mandavo... Scartabellai un pò tra le mie vecchie foto...ne trovai una di dieci anni prima. Indubbiamente bellissima, inginocchiata nel mare, tra le onde, con i capelli lunghissimi e mossi un pò schiariti dal sole...un costume mini comprato a Rio che metteva in risalto le curve generose...Decisi...gli mandai quella, sicura che anche se erano passati anni, mi avrebbe riconosciuta. La inviai e col cuore in glola aspettai la sua reazione. Dopo qualche minuto il cellulare di Vanessa squillò. Caspita non me l'aspettavo! E adesso? Come diavolo facevo a rispondere??? Aprii il telefono e strusciando il dito avanti e indietro contro il microfono, risposi. Lui mi desse "hei Vane ma sei proprio tu?" "Certo" risposi, continuando a ripetere quel movimento per camuffare la voce..." "Ma sei...bellissima... davvero non ho parole...quanto sei bella..." Dio solo sà se avessi voluto avere davvero, in quel momento dieci anni meno... Risposi con una risatina idiota...sì avevo deciso che Vanesse dovesse essere un pò cretina...la classica svampitella!!! Lui aggiunse che mi sentiva malissimo..." Ma dove sei in treno?" " Nò...è che il mio cellulare è caduto e ora sento male". " Ok Vane ti mando un bacio ci sentiamo presto!" Chiusi il cellulare e istintivamente lo richiamai col mio "vero" numero...così per vedere...ma lo lasciò squillare a vuoto...non rispose. Più tardi mandò un messaggio a Vanessa < Sei bellissima, non riesco a staccare gli occhi da questa foto, ti bacio ovunque...buonanotte....". Buonanotte gli risposi. Si continuò con questa farsa per circa sei mesi. Verso Maggio gli dessi che sarei andata in Sardegna l'estate successiva, lui sarebbe stato là per la stagione estiva, mi mandò qualche indirizzo, compreso quello del villaggio dove lavorava...ma io ( cioè Vanessa) gli dissi che avrei preferito affittare una casa per essere più libera e gli proposi di farlo insieme a me. " Se affitto una casa ci vieni a stare com me per un mese?" La sua risposta fu ovviamente sì e iniziò a darsi da fare per cerlarla, LUI!!! Poi Vanessa sparì per qualche settimana. Lui la cercò per sapere la data esatta del suo arrivo ma Vanessa, gli rispose che era saltato tutto e non sarebbe più riuscita ad andare. Fu un pò deluso ma...vabbè, continuarono a sentirsi così come amici. Il mio scopo era quello di entrare in confidenza tale ,da farlo parlare di "ME". Così un giorno in una mail, gli chiesi apertamente se gli fossero mai capitate storie con le sue clienti... |
Post n°17 pubblicato il 03 Dicembre 2007 da nolibibi
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- Amo la vita! * sognatrice.e
- ASCOLTA IL TUO CUORE * amore chiama amore
Io sono due donne: una desidera sperimentare tutte le gioie,
tutte le passioni, tutte le avventure che la vita può darci,
l’altra vuole essere schiava della routine, della vita familiare,
delle cose che si possono pianificare e raggiungere.
L’incontro di una donna con se stessa è un gioco che
comporta dei rischi.
E’ una danza divina.
Quando ci incontriamo siamo due energie sovrannaturali,
due universi che si scontrano. Se nell’incontro non c’è il rispetto
dovuto, allora un universo distrugge l’altro.
(“Undici minuti” Paulo Coelho)
Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano...
(Paulo Coelho)
Credevo di saperti amare,
forse non l'ho saputo fare,
ma è vero, giuro, è vero,
io ci ho messo la testa e il cuore,
e anche adesso ci vuole amore
per volerti come ti voglio, e lasciarti andare,
ma non dimenticarti di me.
Farai la vita che vuoi fare,
non ti dovrò mai più volere,
ma è vero, giuro, è vero,
tu per me resterai importante
non potrò cancellare niente
neanche quando la vita ti porterà distante,
ma non dimenticarti di me.
Ci si incontra, ci si prende, ci si perde,
scusa se non ho saputo far di più.
Solo tu, sempre tu
fuori e dentro di me,
senza te non mi so rassegnare.
Dove sei, cosa fai,
di che amore sarai,
come faccio per farti tornare.
Di qualunque delitto ti perdonerei
io che accetto di tutto per riaverti qui.
Solo tu.
Farai felice chi ti è accanto
farai l'amore come sai,
ma è vero, giuro, è vero,
non ci riesco a volerti male,
vorrei solo poterti avere
più di quanto non riesco a dirti con le parole,
ma non dimenticarti di me.
Certi amori van difesi fino in fondo
scusa se non l'ho saputo fare anch'io.
Solo tu, sempre tu
anche senza un perché,
anche se mi hai già fatto morire.
Cosa fai senza me,
dimmi il peggio di te
che così ti potrò cancellare.
Non ti posso pensare senza un'anima,
devi solo insegnarmi ad odiarti un po'.
Solo tu, sempre tu
fuori e dentro di me,
senza te non mi so rassegnare.
Solo tu.
GRAZIE DI CUORE!
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"per le emozioni che sa trasmettere" da occhi_di_gatto
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"perchè vedo in lei una grande donna e la sua vita mi tocca sempre l'anima" da Primula979
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"…perché lei è tutto tranne che un danno!Per le notti insonni che passo a leggerla inebriandomi delle emozioni e sensazioni che mi dona…[sarebbe un danno per me se andasse via!]" da Dolcetetide
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"Per lo stile semplice e garbato, perchè trovo originale ed avvincente l'idea di annodare le varie immagini di una storia, con un impalpabile filo di mistero e seduzione" da Rumore Segreto
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"perchè anche se entro sempre in punta di piedi, leggere da lei, dà sempre emozioni forti! "da Miss Margot
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"perché questo blog è un romanzo, emozionante, vero, coinvolgente e pieno di vita." da Chris
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