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LA COERENZA SECONDO GRILLO

Post n°1360 pubblicato il 24 Agosto 2013 da pasquino_indignato
 

Il porcellum a 5 stelle

 

LEGGE ELETTORALE: La conversione di Grillo.

    «Il Porcellum è stato partorito dalle scrofe di destra con l'aiuto dei verri di sinistra», sentenziò tre mesi fa Beppe Grillo. Maiali di qua, maiali di là. Eppure, par di capire, quella legge sciagurata potrebbe restare in vigore anche alle prossime elezioni anche grazie ai grillini.
È difficile infatti interpretare in maniera diversa, per quanto qualche pentastellato sia accorso a randellare i commenti sulla «retromarcia», le parole scritte dal leader genovese contro «il Nipote dello Zio», Enrico Letta, e quanti vorrebbero accelerare sulla riforma della legge che a parole tutti detestano: «Improvvisamente, dopo quasi otto anni di letargo sul Porcellum hanno fretta, molta fretta di cambiarlo. Sanno che con il Porcellum il rischio che il M5S vinca le elezioni e vada al governo è altissimo». Nessun confronto: «La legge elettorale la cambierà il M5S quando sarà al governo». E basta, «alle elezioni subito, con buona pace di Napolitano». Sottinteso, con la legge che c'è.

     Ma come: è lo stesso Grillo che ad aprile diceva che «il Porcellum ha trasformato i parlamentari in yes men» e che «ci si può mettere d'accordo in un attimo: i tre gruppi principali si riuniscono, abroghiamo il Porcellum e poi andiamo a votare con la legge di prima»? Lo stesso che a luglio accusava gli altri («è ormai chiaro che vogliono tenersi il Porcellum ») e dettava l'agenda a Napolitano con le parole «imponga la cancellazione del Porcellum e sciolga il Parlamento»?
Quanto la svolta possa confermare i pregiudizi di chi già diffidava dell'ex comico, entusiasmare i fedelissimi ostili all'ipotesi di una riforma bollata «super Porcellum » o seminare perplessità tra gli elettori non si sa. Grillo, che un po' tutti gli ultimi sondaggi prima della pausa estiva davano in rimonta dopo le flessioni primaverili, avrà fatto i suoi conti. Ma se è così si tratterebbe, appunto, dei «suoi conti»: cosa conviene al Movimento?

    Gli stessi calcoli di bottega, piaccia o no il paragone, che spinsero nel 2005 la destra, decisa a boicottare una vittoria della sinistra data (a torto) per trionfante, a inventarsi il Porcellum . Il cui senso fu chiaro nel titolone di Libero : «Addio, caro Mortadella / Passa la riforma elettorale di Berlusconi. E per Prodi saranno guai». E ancora gli stessi calcoli che spinsero nel 2012 Pier Luigi Bersani, convinto d'avere la vittoria in tasca, a non scatenare l'iradiddio per cambiare l'odiata legge ma a «rassegnarsi» alla sua conferma fino a tirarsi addosso le ironie di uomini diversissimi come Cicchitto, Parisi, Casini o Ferrero.
Come sia andata nell'uno e nell'altro caso è noto: trionfi (drogati) alla Camera, caos al Senato. Perfino il boom nel 2008, quando per circostanze forse irripetibili riuscì a conquistare la maggioranza in 67 province (solo 17 a febbraio, contro le 40 del Pd e le 50 del M5S), bastò al Cavaliere a reggere faticosamente solo un paio di anni. Davvero Grillo pensa di poter fare meglio?
Auguri. Ma certo la sua scommessa su una vittoria grazie all'attuale legge elettorale che lui bollò come «contraria alla Costituzione» («Se la Corte costituzionale dovesse dichiararla illegittima avremmo un Parlamento di abusivi») è una scommessa già fatta da quelli che lui vorrebbe processare in piazza. Il guaio è che sul piatto non c'è solo il destino suo e dei suoi «boy scout». Ma molto di più.

Gian Antonio Stella - Corriere della sera, 24 agosto 2013


      Coerenza, questa sconosciuta!
   Nel codice della strada l'inversione ad U é sempre un'infrazione, in politica invece é un vezzo di tutti i leader, di destra, di sinistra e anche di Grillo. Già, anche il Beppe a 5 stelle ragiona e decide non in base al bene comune del paese ma solo ed escusivamente in ragione degli interessi di bottega.
     A volte ho l'impressione di essere una minoranza in via di estinzione, se così fosse l'Italia e gli italiani saremmo senza futuro, un popolo che a forza di esercitare il vizio della furbizia finirà per essere vittima di se stesso.

Pasquino, 24 Agosto 2013

 
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Commenti al Post:
armanduk100
armanduk100 il 27/08/13 alle 08:44 via WEB
Per quanto possa valere la mia misera opinione, da indrottinato, credo che questo scagliarsi contro grillo, by-partisan, sia la vera certificazione della giustezza delle posizioni dei 5S. Se ci aspettiamo che la legge lettorale la cambino il pd ed il pdl, potremmo aspettare anni senza vedere il frutto di cotanto impegno. Grillo ha detto esattamente questo, che non ci si può aspettare il cambiamento da chi non ha convenienza ad attuarlo, sulla legge elettorale, come su tutto il resto.
(Rispondi)
 
pasquino_indignato
pasquino_indignato il 28/08/13 alle 15:43 via WEB
Se l'avessi una opinione tua? Scherzo! Ma che argomentazioni sono queste? “La vera certificazione della giustezza delle posizioni dei 5s” è che tutti gli danno addosso? Ed il merito dov'è? La posizione non è giusta e non è sbagliata, è una posizione un modo di vedere le cose. In politica non c'è “verità” in senso assoluto, quindi se qualcuno ha delle posizioni, delle soluzioni, si siede ad un tavolo e si confronta, altrimenti è il nulla. Se Grillo volesse davvero cambiare la legge elettorale, come ha più volte sostenuto e poi ritrattato, si dovrebbe sedere al tavolo (virtuale) delle trattative e mettere davanti alle proprie responsabilità le altre forze politiche. Dire che PD e PDL non cambieranno mai la legge elettorale non è un merito di Grillo, perché indipendentemente da quello che Grillo dice o fa, rimane del tutto ininfluente ai fini della decisione. Io penso che nessuno voglia cambiare il porcellum, fa comodo a tutti i leader poter cooptare i deputati e senatori in Parlamento. Anche a Grillo, che così può decidere chi fare eleggere e chi no (del resto chi tra i “cittadini eletti” non è d'accordo, non ha un'opinione “conforme” a quella del leader, viene “cortesemente invitato” ad andarsene, ad uscire dal movimento). Sono soprattutto i "capi" dei movimenti politici senza struttura democratica (PDL,M5S) che hanno i maggiori vantaggi a mantenere questa legge, il PD, invece, ha le primarie per far scegliere i candidati ai suoi elettori, anche se una buona parte delle scelte (circa 150 candidati) è riservata alla segreteria. Io sono sempre più convinto della similitudine tra Berlusconi e Grillo, hanno fondato movimenti dove decidono tutto loro, chi non è d'accordo deve andarsene, sono indispensabili ed insostituibili, senza di loro i movimenti “spariscono”. In ultimo, “ dichiarano e poi ritrattano a secondo della loro convenienza del momento e non per il bene della collettività. Buona serata! P.S. Sei sempre il benvenuto sul mio blog. Sono passato dal tuo ma trovando solo slogan di Grillo, ho preferito, per non essere giudicato scortese, non lasciare alcun commento, anche se avrei potuto lasciare un saluto, scusami.
(Rispondi)
 
 
armanduk100
armanduk100 il 31/08/13 alle 16:19 via WEB
Dimentichi, o forse consideri con sufficienza, la volontà del m5s di esprimere gli eletti attraverso le parlamentarie, come è stato fatto a Febbraio. Inoltre devi considerare che il M5S considera superato il concetto dietro il quale, puntualmente, gli eletti di PD e PDL si riparano, per aggrapparsi alla poltrona, quello secondo il quale la Costituzione libera l' eletto dal vincolo di mandato. Il M5S non vuole essere un partito come gli altri, è nato per portare avanti una rivoluzione nella politica. Non si certifica il successo di questo atteggiamento, ma si crede nell' utopia, nella realizzazione di un sogno. Peraltro come un sincero elettore del PD possa accettare sempre, ed ancora, i compromessi ai quali il Nano costringe il suo partito, è per me incomprensibile.Vanno bene gli F35? Va bene il cambiamento di nome all' imu, lo spot elettorale per il PDL? Va bene difendere un ministro dell' interno che certifica la disobbedienza alle leggi dello stato? Come può il Pd governare con questa gente? E delle carte del MPS nel quale viene alla luce la commistione fra i vertici del PD e la banca? Va bene tutto, sempre e comunque? Lo sai che la villa di Brunetta (14 vani, 1300mq), non pagherà l' Imu? Se poi passerà un qualche tipo di salvataggio per il B. rimarrai fedele alla tua linea? Cosa devono fare, ancora, perchè i fedeli elettori del Pd si ribellino a queste prese in giro? Manca solo più il salvataggio del B. con la complicità del Violante di turno, vi faranno digerire anche questo, per il superiore bene del paese. Grillo non ha detto che va bene il Porcellum, ha detto che aspettarsi il cambiamento da questa maggioranza è utopico e che la legge elettorale la cambierà il M5S, se e quando avrà i numeri per farlo. E non c'è nessun tavolo delle trattative al quale sedersi, perchè non vi è trattativa, al momento. La riforma della legge elettorale, se non lo sai, è stata messa in "coda" alle priorità di governo. Se tu provassi a seguire le attività dei parlamentari dei 5S, ti accorgeresti che sono intelligenze del tutto autonome, che condividono le idee "basiche" di Grillo e che le portano avanti in autonomia. Ciao, buona giornata anche a te.
(Rispondi)
 
 
 
pasquino_indignato
pasquino_indignato il 01/09/13 alle 19:33 via WEB
Con molta sufficienza! Ci vuole molta audacia ad assimilare le “parlamentarie” di Grillo alle primarie del PD. Alle prime hanno partecipato poche decina di migliaia di persone non meglio identificate, che hanno votato nella segretezza della rete, e delle quali non si sa con quale criterio siano state ammesse a partecipare. Inoltre, sarebbe serio sapere chi ha controllato la regolarità delle “parlamentarie”? Alle seconde hanno partecipato milioni di persone, che si sono recate in seggi pubblici provviste di documento di riconoscimento e certificato elettorale rilasciato dalla federazione provinciale del partito, sotto il controllo di una commissione elettorale che sovraintende alla regolarità delle primarie e al rispetto dello statuto. (Non ti sarà sfuggito l'annullamento delle primarie a Napoli e a Palermo per gravissime irregolarità.) Molte cose mi separano dal M5S, ad esempio io non sono disponibile a rinunciare ai cardini della democrazia e della libertà per risolvere i sia pur gravi problemi etici e morali che riguardano i comportamenti dei nostri parlamentari. La democrazia è una cosa seria, non è una giostra sulla quale sali quando ti fa comodo e scendi quando non ti conviene più. L'Articolo 67 della Costituzione della Repubblica italiana recita: « Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato » Questo è un principio cardine della democrazia rappresentativa. I costituenti ritennero opportuno che ogni singolo parlamentare non fosse vincolato da alcun mandato né verso il partito cui apparteneva quando si era candidato, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori che, votandolo, gli avevano permesso di essere eletto a una delle due Camere (divieto di mandato imperativo), perché «Il parlamento non è un congresso di ambasciatori di opposti e ostili interessi, interessi che ciascuno deve tutelare come agente o avvocato; il parlamento è assemblea deliberante di una nazione, con un solo interesse, quello dell'intero, dove non dovrebbero essere di guida interessi e pregiudizi locali, ma il bene generale» Così Edmund Burke nel suo “Discorso agli elettori di Bristol” del 3 novembre 1774. La norma contenuta dell'art. 67 non è una esclusiva della costituzione italiana, ma è comune alla quasi totalità delle democrazie rappresentative. Il parlamentare, quindi, non può accettare alcuna istruzione o direttiva quando esercita le sue funzioni: può agire liberamente e non esiste alcun mezzo giuridico per costringerlo a rispettare eventuali accordi, né lo si può citare in giudizio a rispondere del suo comportamento e delle sue scelte. Anche, dunque, se ha sottoscritto il codice di comportamento degli eletti del Movimento 5 Stelle. Lo ha stabilito la sentenza della Corte Costituzionale n. 14 del 1964. Per cui il vincolo che lega l'eletto agli elettori assume la natura di "responsabilità politica", che il corpo elettorale può far valere solo in sede di nuove elezioni, allorquando avrà la possibilità di esprimere un giudizio sull'operato del parlamentare che si ripresenta candidato, confermandogli o negandogli (nel caso la condotta del parlamentare non abbia risposto alle aspettative) la propria preferenza. Dalla responsabilità politica si desumono due principi: il giudizio lo danno solo gli elettori e tutti gli eletti devono essere rispettati perché hanno ricevuto un mandato, senza vincolo, a rappresentare l'intera nazione. Per quanto riguarda i compromessi tra il PD ed il PDL, ti chiarisco che io pur essendo un sincero elettore del PD non devo accettare nulla, non faccio parte del M5S ma di un partito democratico e posso dissentire senza rischiare di essere epurato. I compromessi che hai citato sono tutti dei rospi duri da mandare giù, ma io non me la prendo con il PD che si sta sacrificando pur di non mandare in malora questo paese, ma con chi realmente questo governo l'ha voluto: il senatore Berlusconi ed il kapò Beppe Grillo, i quali da posizioni differenti sperano di danneggiare il PD anche a costo di nuocere allo stato. Non sono i vertici del PD ad essere compromessi con lo scandalo MPS ma alcuni leader di caratura nazionale. In un grande partito ci possono essere anche le mele marce, importante è come reagisce, fino adesso tutti coloro che sono stati inquisiti sono stati espulsi ancora prima di essere condannati con sentenza passata in giudicato. L'ex Sen. Tedesco, espulso dal partito, per il quale il PD aveva votato perché fosse sottoposto a custodia cautelare, è stato ASSOLTO. La riforma della legge elettorale è una priorità, ma come ti ho già scritto nessuno (compreso Grillo) la vuole cambiare per i motivi già detti. Io mi informo sui quotidiani di diversa estrazione, anche “l'organo ufficiale” del M5S - Il fatto quotidiano, non ho bisogno di approvvigionarmi dai diari “scolastici” dei “cittadini eletti”, che hanno un'autonomia intellettuale pari a zero. “Chi non è d'accordo deve andare via” così tuonò, e tuona spesso, il capo Grillo, sempre dopo una serie di improperi, umiliandoli pubblicamente. Ciao e buona serata! P.
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
armanduk100
armanduk100 il 02/09/13 alle 08:08 via WEB
Rispetto le tue idee, pur non condividendole. Spero che REnzi riesca a cambiare il PD, ma non ci credo. Il principio del vincolo di mandato non mi trova d' accordo, perchè usato dagli scilipoti di turno per aggrapparsi alle poltrone. Ho avuto tempo di scrivere qualcosa, finalmente, sul mio blog, sei libero di commentare, se ti va. Buona giornata.
(Rispondi)
 
 
 
armanduk100
armanduk100 il 02/09/13 alle 08:10 via WEB
Fra parentesi, oggi inizia la diciottesima "settimana decisiva" così scrivono alcuni, per la riforma della legge elettorale.
(Rispondi)
 
 
 
pasquino_indignato
pasquino_indignato il 05/09/13 alle 18:04 via WEB
Sai, non è che se una persona fa un cattivo uso della sua libertà allora aboliamo le libertà di tutti. Come ho già scritto, è responsabilità politica, se Scilipoti è stato rieletto, qualcuno l’avrà pur votato, quegli elettori hanno ritenuto che ha agito bene e tutti dobbiamo rispettarne la scelta. Ripeto la democrazia non è una scelta a corrente alternata, quando ti conviene ok, quando conviene al tuo avversario non va più bene. Il confronto deve essere politico e non sulle restrizioni delle libertà democratiche. Non modificheranno il “porcellum”, se lo faranno sarà una finzione di riforma. Non conviene a nessuno dei leader, compreso Grillo. Io non ci credo.
(Rispondi)
 
 
 
armanduk100
armanduk100 il 06/09/13 alle 12:17 via WEB
Non vorrei contraddirti sempre e comunque, perchè, l' ho già detto, rispetto le tue idee, ma Scilipoti è stato eletto perchè inserito in lista PDL per... riconoscenza. Se vai a vedere Grillo tuonava contro il porcellum ben prima di molti altri, il movimento 5S ha votato la mozione Giachetti(PD), che il PD ed il PDL hanno affossato, e che prevedeva tout court l' abolizione della legge elettorale esistente, e ritorno al mattarellum. Ora Grillo dice una cosa diversa, che cioè non si può sperare in questi partiti e che il male minore è, comunque, tornare subito al voto. Si può non condividere, ma dire che Grillo voglia mantenere il porcellum è inesatto, è una forzatura che gli organi di informazione propinano per danneggiare l' immagine dei 5S. Che mantengono comunque una coerenza nemmeno immaginabile dagli altri. La coerenza è quella che fa dire NO ad ogni alleanza, in quanto espressamente promesso in campagna elettorale. Noi riteniamo che il dialogo con questi partiti sia inutile e dannoso, perchè non modificabili e sempre intenti ad inseguire piccoli vantaggi di parte e la sopravvivenza. Se alcuni eletti dei 5S non vogliono più rispettare questi patti ben faranno ad accomodarsi fuori dal movimento. Si insegue un' utopia, si crede in un sogno, Verremo scornati? Possibile, persino probabile. Ma non si dica che è questo che ha salvato B,. sarebbe l' ennesima distorsione della realtà. Mischiarsi, venire inglobati in questa melma, questo sì sarebbe deleterio, toglierebbe l' ultima speranza, l' unica, a questo disgraziatissimo paese.
(Rispondi)
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