Creato da ladebbyangel il 03/12/2007

Da Me

..tocca a Me

 

 

Ho pianto perchè

Post n°324 pubblicato il 06 Novembre 2008 da ladebbyangel

Vi starete chiedendo se mai da queste parti c è un attimo di pace J si, in teoria si.

Più che un periodo di pace, questo è un periodo di grandi cambiamenti, voluti e non voluti. Anzi, in realtà d voluti non me ne vengono in mente, comunque.

Mettiamola cosi, cambiamenti che finora si solo rivelati positivi per me, il mio umore, la mia cervicale.

Per il mio sistema nervoso, no. per quello devo aspettare d avere un altro lavoro, e poter dire, finalmente senza filtri, quello che penso a certe personcine.

Ma ecco, voglio arrivare a dirVi perché mi capita di piangere, in un momento in cui non mi viene assolutamente da piangere. Dai, avete già rinunciato a capirmi…naaaaa. Lo sapete che son matta io. fieramente , matta.

Ho pianto perché. Perché lotto per portare avanti i valori con cui sono cresciuta, li difendo con le unghie, e solo poche volte pagano. Ok,c è sempre il discorso dello specchio, ma intanto ho pianto, perché c è chi valori, non sa manco cosa vuol dire.

Ho pianto perché sono cresciuta molto in fretta. Detto e ridetto.

Ho pianto ai matrimoni delle mie amiche, orca vacca se ho pianto. E qualcuno prima o poi mi spiegherà perché viene da piangere ai matrimoni. A quello d mia sorella singhiozzavo proprio, ma questa è un’altra storia. Il prete mi guardava malissimo. Lo stesso prete che mi voleva ciullare la mont blanc. Eh, si, eravam a napoli per la cronaca.

Ho pianto per il nervosismo, mi capita spesso. Stringo gli occhi talmente forte che quando li riapro per un attimo non c vedo. Mi vengon d quei nervosi (ultimamente qui dentro è all ordine del giorno) che si collega tutto istantaneamente. panciacervicalelacrimamancanzadinicotina. tipo attimi d follia.

Ho pianto perché non sono stata capita. A volte, senza rendermi conto che se la prima a capirmi non ero io, non potevo pretendere che lo facessero gli altri per me.

Ho pianto perché c è ancora chi pensa che io mi faccia prendere in giro. E ha ragione. Ma ci tengo a dire, che quando io vengo presa in giro- beh -spesso ne sono consapevole.

Ho pianto perché non sono riuscita a prendere al volo qualcuno prima che si facesse male.

Ho pianto perché non trovo le parole giuste che si fermino sul cuore, anziché prendere la via dell’altro orecchio.

Ho pianto perché c è chi, per distruggermi che è la parola giusta, mi butta addosso d tutto. E solo perché sono una donna pensante,mediamente intelligente,con l uso della parola.

Ho pianto perché spero d trovare forza e coraggio per asfaltare questa gente, prima o poi, quando deciderò d alzarmi dal greto del famoso fiume, e non d fare come al solito, lasciar correre perché io non sono vendicativa e alla fine perdono sempre tutto e tutti..

Ora, il perché d questo post.

Prima mentre venivo in Gina, m è venuta in mente ieri sera.

E il primo flash, è stato il più bello, una cosa che si ripete spesso: la Marty che s’asciuga gli occhi dalle lacrime dal troppo ridere. Dal ridere, perché ridere non è mai troppo.

Allora ho pensato a quando ho pianto io.

Dal ridere, spessissimo.

Di gioia, molto spesso.

Di felicità, è successo, si.

C è un momento in cui però so che non piangerò..secondo me qualcuno di Voi ha capito di che momento parlo J

 
 
 

Volo

Post n°323 pubblicato il 05 Novembre 2008 da ladebbyangel

Volo. Oggi volo.

Significa tutto, e non significa niente.

Non smetto mai di stupirmi di quanto in un attimo la vita prenda pieghe diverse. Come la tovaglia quando la stiri. se la stiri. Io non stiro mai.

Tiro la roba da una parte all’ altra, poi ora son pure d moda, tutta stropicciata.

Volo. Perché oggi mentre sentivo questa persona parlare, mi sono resa conto che non so cosa avrei pagato per fare quel lavoro.

Volo, perché voglio che sia venerdì o lunedì per sapere se questo è un sogno, o una culata al pavimento, o l inizio d una vita nuova.

Volo, perché ho respirato rispetto, soddisfazione, progetti, importanza, responsabilità.

Volo, perché avrei voluto dire mille cose, e invece sono rimasta li, a ripetermi nella testa che quella canzone che avevo sentito poco prima poteva essere un segno. Che quel sole sparato dritto in faccia poteva essere un segno.

Volo, perché la vita è bella. Inaspettata. Volo.

Volo, perché hanno fatto un telefonino e lo voglio lo voglio lo voglio . e se tutto va come deve andare, me lo regalo per i miei 30+1.

Volo, perché ho voglia di volare via da questo posto brutto e cattivo, che mi fa essere triste e imbronciata, e invece io voglio essere come sono allegra, sorridente, viva.

Volo, perché qualcuno m ha dato le ali.

 
 
 

Il giorno in più

Post n°322 pubblicato il 04 Novembre 2008 da ladebbyangel

Lo ammetto, sono alla lettura numero 6. e lo so cosa vuol dire.

Di ‘un giorno in più’, ho sentito parlare dai miei milanesi, e cosi l ho comprato.

È stata una rivelazione. Leggo molti libri, appena posso. Credo di essere una delle poche, che quando m arriva la tessera dell’euroclub, a quel punto del mese ho già comprato i libri anche per il mese dopo.

Non c è niente da fare..m innamoro dei libri. Li vivo, li straleggo, li imparo a memoria.

Li imparo a memoria.

Un giorno in piu’.

‘Conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi’.

Mi piace da matti, conoscere una persona a memoria.

L’incapacità di gestire un’emotività fragile come la mia, mi ha costretto a dedicarmi totalmente al lavoro. [...] Ho sempre avuto la convinzione di possedere l’assoluto controllo della mia vita e dei miei sentimenti, e così ho sempre pensato che l’avrei vissuta.

Il giorno in più.

Anche Giacomo, come me, ha l incapacità di credere che esista realmente qualcuno in grado di stupirlo, facendogli sentire cose di se che nemmeno sapeva di avere.

Ci sono passaggi nel libro, in cui devo fermarmi per rendermi conto che non sono frasi mie, che le posso solo prendere in prestito, come il resto delle persone che l hanno letto e capito.

Mi somiglia, un giorno in più. Mi somigliano le sensazioni, le prese di coraggio, i pensieri.

L’attaccamento ad alcune cose anziché ad altre. La paura dell’essere emotiva, la capacità di comprendere che quella che io vivo come debolezza, in realtà a volte è un punto di forza.

Io piango quando m innervosisco, o quando parlo o ascolto qualcosa che mi tocca il cuore.

Sono in grado d piangere per un film, in un attimo.

Sabato sera, io la maica, il gelato, il kebab 2 cocalight,una sprite davanti al mio pc, a piangere davanti a ‘ps I love you’. Oh ma non a piangere per quanto èbbono pure da morto gerry.

Mi faccio toccare dalle cose. Le vivo, le sventro, anche quelle che mi fanno più male. Qualcosa m accarezza, qualcos altro mi prende a pugni.

Un giorno in più.

C è una parte del libro che a momenti è consumata. È quella dove parla d un ex, una d quelle persone che non t lasciano finchè non t hanno sfracellato in mille pezzi. Mi sembrava qualcosa di già  sentito.

C ho trovato la verità.

Mi piace da morire, ‘un giorno in più’.

E ogni volta faccio finta d non sapere come va a finire.

Solo per il gusto di sorridere con gli occhi lucidi all’ultima pagina.

Una cosa, ho capito, in particolare negli ultimi giorni.

A chi m ha creduta e aspettata.

A chi m ha ascoltata, consolata, scrollata.

A chi m ha guardata mentre finalmente aprivo il cuore.

Ora è ogni mio giorno,  il mio giorno in più.

 
 
 

pensiero (mio)

Post n°321 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da ladebbyangel

..buongiorno

È appena uscito il sole, ma tanto già lo sapevo.

Pensiero. Ecco la parola di oggi.

Oggi sono molto gelosa del mio pensiero. lo penso, lo ripenso, mi c stringo fortissimo.

E sorrido.

Buon w end Tesori, pieno di cose meravigliose, di pensieri stupendi.

muà

 
 
 

tempo

Post n°320 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da ladebbyangel

Tempo, argomento spazio temporale. Argomento che passa e va, a volte lento, a volte talmente veloce da non far in tempo a sbatter le ciglia.

Tempo. 109 battute al minuto, che però non le ho mai contate. Quando facevo la ballerina, con il concio, il tutù e la schiena dritta, il tempo lo tenevo bene. La musica, la danza delle ore, mi entrava istantaneamente nel sangue, e diventava una bellissima fotografia sulla parete, di una bambina in una posa elegante, in un teatro, un secolo fa.

Tempo. 4 stagioni, una pizza, un anno di vita. A volte quando mi guardo indietro vedo tutti i miei compleanni, i miei amici, sento il rumore dei tappi dello spumante. Le mie feste son sempre bellissime, piene di rumori di risate e d bicchieri che cincin nano.

Tempo. Oggi a Bologna il tempo sembra me. Un secondo piove, il secondo dopo c è il sole. Con un vento che mi agita, e mi tranquillizza. Sarà che davvero in tanti soffiamo perché le nuvole vadano via.

Tempo. Previsioni del tempo guardate mille volte prima di un w end al mare. A Grappalandia quest anno, quanta acqua, quanta acqua,quante risate, quante chiacchiere, quanti sguardi complici, quante meraviglie.

Fare in tempo. Modo di dire solo qui, o si usa? Faccio in tempo a far pipì prima che te ne vai? Non lo so. Perché non so mai quanto tempo voglio fermarmi, mi prendo alla sprovvista da sola, con la voglia di scappare via. Non lo faccio apposta, come indica il mio segno, sarei sempre pronta a partire.

Che tempo che fa. Dove c è il mio mito, la Littizzetto. Mi fa sempre morire dal ridere, la guardo nella pubblicità del telefilm sul 2, e mi fa sempre ridere, pensare, elaborare. Ha modo d parlare di argomenti che io non comprendo, cosa che apprezzo infinitamente.

Tempo libero. Poco, e ultimamente passato in casa, dico che faccio le pulizie, invece mi butto sul divano e medito, mi guardo intorno, penso a ciò che faccio e ciò che dico, poi rispondo ad un sms. Mi alzo spesso la notte, nonostante la tisana magica, mangio il gelato, guardo l’ a team, penso ancora un po’, mi decido ad andare a letto. Che già la mattina facci abbastanza fatica a pensare a dove devo andare..se ci mettiamo pure il sonno , è improponibile.

La macchina del tempo, non sopporto Cecchi Paone. Non ho capito chi è, cosa fa, con chi sta,so solo che c ha una gran panza.

La porta del tempo. Tornerei indietro se potessi farlo? No, ho vissuto ogni attimo appieno, questo lo posso dire. Parlavo con Corrado venerdì, ed è vero ciò che gli dicevo, cioè che io ho sempre vissuto al massimo, come se quell attimo non ci fosse più, nessun rimpianto di nessun tipo, ho sempre detto ciò che pensavo, fatto ciò che ritenevo giusto.

Tempo, un orologio. Me lo sono tolto una vacanza di tanti anni fa, e non l ho più rimesso.

Tempo, ai miei tempi. Anch io dirò cosi prima o poi, seduta da qualche parte con qualcuno. E gli racconterò quant è bella la vita, coi suoi giorni si, e quelli meno si, di quanto i momenti meno si t facciano apprezzare tutto ciò che hai intorno, sotto forma di tanti piccoli gesti, tanti piccoli amori nati e cresciuti e radicati qui.

Tempo, non è tempo per noi , una domanda, un’affermazione, o forse solo una canzone.

Sono stanca.

A Voi.

 
 
 

piove

Post n°319 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da ladebbyangel

…piove. governo ladro. Cheppoi, qualsiasi governo sia, sempre piove per quelli come me. Macheddire. A votare continuo ad andarci, pensando che io la mia la voglio dire sempre e comunque.

Piove, senti come piove…Lorenzo, un piccolo poeta, spesso. Canzoni come ‘ chissà se stai dormendo’, ‘la gente della notte’, ‘a te ’, sono poesie messe in musica. Lorenzo con i suoi capelli ricci che parlano di lui, Lorenzo.

Piove. Fuori piove, il blogghino della lau, cosi diversa da me, ma a tratti cosi simile. Qui ho trovato persone che senza nemmeno sapere chi sono, a volte m hanno fatto scoprire cose di me, che nemmeno immaginavo.

Piove, la nuvoletta di Fantozzi che dovunque vasi t segue e t persegue. Ci sono periodi in cui la legge di Murphy me la tatuerei su un braccio, giusto per ricordarmi che non è sempre cosi. Cosi come poi. Soffia, soffia qualcuno dice che a soffiare forte, le nuvole vanno via.

Piove, non può piovere per sempre, diceva il corvo, non può piovere per sempre allagando le città di lacrime, diceva Cesare.in quella canzone che era stata soprannominata ‘caradebby’.  E io lo ripeto spesso, ed ogni volta mi vengono in mente 3 amiche che oggi non sono più un trio, ma che lo sono state per tanti anni, una di quelle amicizie che pensi porterai nella vita per sempre. E invece ora, le porti solo nel cuore, con un po’ di malinconia.

Piove. Pioveva anche un anno fa, quando è nato occhi blu. Pioveva talmente tanto e talmente forte, per giorni, che la cerata nulla poteva fare. Arrivavo, mi levavo tutto, gli andavo vicino e lo guardavo, riempiendomi del miracolo di quella vita, a cui si è attaccato con le unghie e con i denti che ancora non aveva, per darmi una delle più grandi lezioni della mia, di vita.

Piove, dopo la pioggia quando viene il sole, c è l arcobaleno. Ho sempre pensato che alla fine ci fosse la pentola d oro, con lo gnomo a farci la guardia. Io faccio senza la pentola d oro, ma lo gnomo ce l ho, è la mia bugy, è lei che ancora e ancora è davanti ad un muro, che con le sue manine cicciotte piano piano butterà giù. Perché siam forti, Noi.

 
 
 

margini

Post n°318 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da ladebbyangel

Mi sforzo, mi sforzo di scrivere. Lo sento difficile in questi giorni, ma contro a questo posso combattere. Intanto, fuori non è che piove, diluvia. Attendo d  vedere passare Noè, porca d una vacca (che sull’ arca ci sarà anche lei..anzi, a guardarmi intorno, d vacche dev essersene nascoste parecchie in cambusa).

Bando alle sciocchezze, riprendiamo.

Margini.

‘non ci sono i margini per il rinnovo del contratto ’. La traduzione sarebbe un’altra, ma non ho ancora deciso esattamente che posizione prendere, quindi mi terrò per me le mie considerazioni. Un piccolo consiglio per il futuro. Se davvero dovete far credere che non c sia niente di personale, evitate di inserire questa frase nel discorso ogni 2 respiri e ogni 4 parole, grazie.

Margini. Quando ero a scuola, i temi li scrivevo su fogli con larghi margini per le correzioni a biro rossa. Biro rossa spesso è sinonimo di terrore per gli alunni. La prof d mate quando prendeva in mano il mio compito, al momento della correzione era indecisa se tirarne fuori 4 di biro rosse, o direttamente stracciare il foglio e far finta che io fossi assente. L unico 3 della mia vita, ne ero quasi soddisfatta. In italiano, no, italiano e storia sono sempre state le mie materie preferite. Mano alzata perenne per rispondere. E i miei margini erano quasi sempre puliti da correzioni di errori, punteggiatura. Alla maturità tema con votazione 9 e mezzo, e finito direttamente al ministero. Soddisfazioni. Titolo. Cosa vuoi fare da grande.

Mi si ripropone, attualmente.

Margini. Non uscire dai margini, i margini sono esterni all area d stampa, continuare? Tipo, perseverare? Ma si, persevera, tanto qui ormai checcivuoi fare.

Prendiamo atto del fatto che c ributtiamo in un mondo che tanti sanno essere in crisi. Rifai curriculum, inventa le parole giuste per presentarti, riparti, riparti, riparti.

In sprazzi di lucidità, provo quasi una forma di sollievo, a sapere certe cose, in altri, mi vien da sbuffare e basta.

Cosa vuoi fare da grande.

Ma secondo Voi da qualche parte ce l hanno ancora conservato sto tema?

 

 
 
 

sospiro

Post n°317 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da ladebbyangel

Sospiro. Volevo fare sonno oggi, ma ho paura cheppoi sia deleterio.

Quindi, soffio e faccio un sospiro.

Perché sospiro? Mah, per tanti motivi. Sospiro spesso io.

Sospiro dopo una frase che non m aspetto, se sospiro si può chiamare il trattenere il fiato per qualche secondo, senza nemmeno rendermene conto.

Sospiro dopo aver riattaccato, pensando che tra tutte le telefonate, proprio quella dovevo prendere io.

Sospiro nel leggere il titolo di una canzone a me dedicata, che era nascosta nella mia memoria, ma non ricordavo quanto è bella, quanto è piena di significati per me.

Sospiro nel leggere che ‘novembre’ sembra scritta apposta per me (e in effetti..).

Sospiro nel girarmi e trovare un viso che mi guarda, mi sorride.

Sospiro nel pensare che neanche quest’anno Natale sarà come lo desidero da anni, tutti uniti, un’unica famiglia piena di acciacchi di scuse e d parole dette troppo o troppo poco, ma una sola, una.

Sospiro e sorrido nel pensare al musino d mio nipote con addosso le braghette che gli ho comprato.

Sospiro pensando che è passato un anno dalla nascita del mio occhioni blu, ma che non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui.

Sospiro pensando al w end con i milanesi, che probabilmente verrà rimandato a chissà quando.

Sospiro nel pensare alle poche ore dormite, a cosa vogliono dire. felicità.

Sospiro a chi mi diceva che sarebbe successo cosi, da un momento all altro, e io non me ne sarei neanche accorta.

Sospiro e sorrido a questo venerdi, alla mia voglia d ripartire ancora, perché non mi stanco mai d cercare il meglio, ovunque.

Sospiro, semplicemente perché ho il meglio io.

Buon w end, mille baci

 
 
 

22.10.2008

Post n°316 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da ladebbyangel

(Piccolo strappo, dovuto.)

Dialogo di ieri:

D: ..rispondo al telefono...salve, m hanno detto che cercate una segretaria..............mhh....... diciamo che ho gli acidi un po' in rivolta....non c era una riduzione del personale...? vomito veh.

P: ..... non ne vale la pena. Aspetta e, da buona segretaria, con un gran sorriso sul viso, vai dal "tuo" titolare e gli dici " ha telefonato una signorina che voleva parlare con lei perché ha saputo che cercate una
segretaria ......" ......

D: è esattamente quello che intendo fare :) io spero solo, e so per certo che a volte succede, che abbiano indietro quello che stanno facendo a me. niente di più, niente di meno.

P: ..... ricorda "" .. siedi sul greto del fiume e aspetta ...... ""

D: porca d una troia, m sarò alzata si e no una settimana fa! che ho detto alla betta. bene, son già passati tutti i cadaveri che aspettavo, quindi mi alzo e vado a far la spesa. e son già li un'altra volta. Uffffffffffffffffffffff :)

P: ................. è questa "meravigliosa vita" ..... e, come dice qualcuno "... guardatevi intorno quelle che sono le vere disgrazie ...." ............................................ azz. è vero ma quando mi guardo intorno vedo anche gente felice e pure con i soldi (mio pensiero).... forse ho sbagliato parte dove guardare .... cosa dici ....

D: t dico che non me ne frega un cazzo di sto lavoro del piffero. che forse è l occasione buona per trovare qualcosa che mi faccia alzare la mattina e mi faccia venir voglia d andare a lavorare.
t dico che noi i problemi li abbiamo visti e li vediamo, e che abbiamo il coraggio di viverli anzichè accantonarli. che non ci nascondiamo dietro ad un dito come fa tanta gente che pensa di scappare cosi.
gente che non sa che alla fine il conto lo paghiamo tutti. e c è chi sapendolo sta sereno (noi) e chi sapendolo se la fa sotto dalla paura.

 Ecco ciò che penso. t dico che non m interessano i soldi facili, non m interessano le felicità fittizie. io la mia felicità ce l ho, ed è fatta d delusioni,serenità varie, certezze indissolubili, tanto coraggio, sacrifici,scelte. fatte sempre e solo in base all altezza del mio specchio, che punta dritto sulla mia faccia e non mi fa nessuna paura. tiè veh.
ecco, potrei scrivere un libro :)
scherzoooooooooooooooooo non cadere dalla sedia :)

P: ..... ero già caduto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

attesa

Post n°315 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da ladebbyangel

Uh, attesa. Attesa. Oggi giorno grigino, anche se il sorriso non vuole andarsene da questa faccia. Da questo viso.

Attesa. Ieri mi dice bugy che c è una raccomandata da ritirare. Sul momento non ci do peso..ho già abbastanza pensieri a cercare di non vomitare, maledetto virus, che se ce l ha uno a fanculonia io lo prendo sicuro.

Poi ieri sera, non so perché ma vengo folgorata. Sarà la raccomandata del non rinnovo d contratto. E allora via a stressare tutti. Come cacchiarola faccio ad aspettare ore per saperlo?

Partono i brutti pensieri, cavolo, son li tutti i giorni, almeno il gusto di dirmelo in faccia..ritorniamo all’essere onesti non paga.

Poi, stringo vah, o divento logorroica, insomma, era l assicurazione che mi comunicava che sui 1500 eurini d danni, me ne danno ben 130. saranno mica troppi?

Attesa, non la sopporto. Quindi sono arrivata in ufficio stamattina, e ho chiesto, semplicemente. Non credo ci sarà il rinnovo. Sai, riduzione d personale. Sai, tutti siamo necessari, ma…sai, penso io, potresti anche andare a prenderlo là dove il sole non batte..

Attesa, aspettavo la delusione. M ha invece sorpreso uno strano sollievo. Non me lo spiego.

O forse, sollievo al pensiero di non dover prima o poi non entrare più con queste facce serie, arrabbiate, brutte.

Attesa. E ora, si ricomincia, cosa voglio fare? Innanzitutto pagare i conti tutti i mesi, che non è poco.

Attesa. A volte ho tanta pazienza. Mesi e mesi per un caffè, quando qui dentro, da qualche parte, c è qualcosa che mi dice che val la pena attendere (e non sbagliavo, proprio no).

Attesa, tempo di attesa. Quello al telefono, quando aspetti di chiarire una bolletta, di parlare con qualcuno.

Attenda, prego. Si vah, prega tu, perché io al momento ho qualche difficoltà.

Attesa, attesa di un bambino. Non il mio, nessuno caschi dalla sedia. Attesa di un bambino andato e poi tornato, come nei sogni m aveva promesso. Attendo di vedere che faccia ha, di che colore saranno i suoi occhi, magari assomigliano ai miei, o ha il mio naso, o magari avrà i dentini separati come me, che dicono sia garanzia d successo nella vita. Ehm.

Attesa di un sorriso, cheppoi basta farlo, perché un sorriso ne incatena un altro.

Attesa, attesa di qualcosa che non attendo più, perché non voglio più.

Attesa, ma cosa voglio fare quindi? Darmi un’occasione, una possibilità, una voglia che ho d far cose belle, vedere posti nuovi.

Sta per chiudersi una porta, e che sbatta pure.

Attendo, ma non so attendere, io.

Con il sorriso, con la mia grinta, con le mie debolezze e i miei sospiri, ma sempre, sempre e comunque, senza perdermi nulla.

 
 
 

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