Creato da: Midorigirl il 26/11/2005
postumi di un anno di vita nipponica+ ritorno alla vita bolognese

 

 

Post N° 208

Post n°208 pubblicato il 24 Novembre 2006 da Midorigirl

Se voglio cambiare, devo seguire le buone intuizioni.

Il problema è riconoscerle.

 

 
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Post N° 207

Post n°207 pubblicato il 19 Novembre 2006 da Midorigirl
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Mi ha detto che mi ama!

Verrebbe anche in Giappone con me...se in Italia non ci fossero prospettive lavorative soddisfacenti per entrambi.

Sto cercando di sistemare la mia vita, adesso c'è Lui accanto a me.

Mai adattamento è stato più difficile, Giappone a parte.

E' rimasto ancora tanto di quello che ho vissuto laggiù.

A volte, chiudo gli occhi, e immagino di essere alla stazione di Takadanobaba, per poter prendere il primo treno della Yamanote e andare a Shinjuku, o Ueno quando i ciliegi sono in fiore.

Mi manca il sapore degli udon caldissimi, i tramezzini dei conbini, le bakery sempre accoglienti e i panini dello starbucks ( e anche i mitici white chocolate cookies)

Ci pensavo stamattina.

Al Natale che si avvicina e ai depaato già-sicuramente-addobbati a dovere per una festa che, spiritualmente, è tanto vicina ai Giapponesi quanto lo shinto agli italiani....

Spero tanto di tornare, appena mi laureo. Comincerò a mettere dei soldini da parte...

In foto: Io e i miei amici Tanqin, Celia e Brandon dopo un'abbuffata a base di gyoza al ristorante Taiwanese di Shinjuku
 

 
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La Pietra dell'Amore

Post n°205 pubblicato il 29 Ottobre 2006 da Midorigirl
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Quando sono andata al Tempio buddhista Kiyomizu-dera di Kyoto, ho trovato questa pietra dell'amore.

E' una pietra che "rivela" la fortuna che si ha nelle questioni di cuore. Davanti a questa pietra, ce n'è un 'altra uguale, a qualche metro di distanza. Secondo l'usanza, bisogna mettersi davanti alla prima pietra, e ad occhi chiusi, camminare davanti a sè finchè non si pensa di aver raggiunto la seconda pietra. Se, una volta fermi, quando si aprono gli occhi, si è arrivati alla seconda pietra, l'amore arriverà. Altrimenti, si è sfortunati e bisogna rivolgersi a qualcos'altro per raggiungere il proprio obiettivo: innamorarsi o trovare l'amore.

Beh, io ci ho provato. Mi sono fermata poco prima della seconda pietra.

Attestata anche qui la mia sfortuna amorosa, ho comprato un amuleto buddhista che dovrebbe portare fortuna in amore.

Io mi appello a tutto, cerco tutte le scuse, oggi mi è venuta in menta questa...sarà che mi sono fermata poco prima di arrivare alla meta..il fatto è che, tornata in Italia, mi sono perdutamente innamorata. E la cosa non è facile. Anzi, è quasi impossibile. Lui non mi ha mai detto che non mi ama, e io d'altronde non glielo chiedo neanche, voglio leggerglielo negli occhi, se sarà. Per ora, vivo ogni attimo insieme come se fosse l'ultimo, con la costante angoscia di perderlo...

Mi chiedo se davvero esista qualcuno o qualcosa in grado di vaticinare sull'amore. Penso che siano tutte cavolate gestite per fini di lucro o trabocchetti escogitati per ingannare le speranze di chi è in cerca d'amore.

Penso che non dovrebbe esistere niente e nessuno in grado di favorire, prevedere o fermare l'amore.

Se torno al Kiyomizu, col cavolo che riprovo la pietra dell'amore. Anzi, penso che porta pure sfiga.

 
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Shopping in rete made in Asia

Post n°204 pubblicato il 23 Ottobre 2006 da Midorigirl
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Perchè non parlare anche di shopping di prodotti made in Japan??

Mi sono accorta di non aver mai accennato all'argomento..eppure ci dovrà pur essere qualche fashion victim/modaiola italiana ignara delle tendenze e hot brands nipponiche.

Così ho fatto delle ricerche pensando a voi immagine

Ho scovato un'eccellente sito di prodotti Asiatici con distribuzione in tutto il mondo a cifre modiche (14euro di spese spedizione in Italia), una specie di e-bay, però senza aste, si compra direttamente. Ci sono molti sconti, specialmente adesso che ci sono gli autumn sales..Affrettatevi!! Io sto già facendo un pensierino..non fosse per il fatto che ho acquistato oggi qualche cosina su e-bay..

Il sito è www.yesstyle.com  ed ha un vasto assortimento di prodotti cosmetici delle migliori marche, anche europee ( ma ve lo sconsiglio di comprare roba di Dior o Chanel da un sito Asiatico, spendete di meno a comprarvela su e-bay.it!) , accessori, gioielli, vestiti, borse e scarpe. Ce n'è per tutti i gusti!!

Mente ero in  Giappone mi dilettavo non poco ad acquistare prodotti per il make-up e creme varie di marche giapponesi. Ecco quali vi consiglio di acquistare, anche perchè sono introvabili sul mercato europeo!!

Al primo posto, la linea di cosmetici di ANNA SUI, conosciuta da noi soprattutto (solo) per i capi di abbigliamento. Ma c'è molto di più!!! Io in Giappone ho comprato il profumo SUI LOVE (sconsigliato a chi non ama i profumi dolci), e alcuni ombretti che, pensate un po', sono aromatizzati al profumo di rosa. Amanti della moda e accessori ANNA SUI in Giappone sono soprattutto le lolitas.. Davvero graziosi i portafogli, gli specchiettini...

Per la cosmesi del viso, occupa un posto di rilievo la linea SKII, ha una vasta gamma di creme e cremine anti-rughe, idradanti, creme giorno e creme notte, struccanti, lozioni, tonici e chi più ne ha più ne metta.

C'è poi la SHISEIDO, piuttosto conosciuta e diffusa anche da noi, con la differenza che in Giappone ci sono linee e prodotti che da noi non sono in commercio e potete trovarli sul sito sopra indicato.

Personalmente, amavo una linea di cosmetici chiamata AUBE, prodotta dalla ditta Sofina. Se volete dare un'occhiata al catalogo www.sofina.co.jp/aube . Putroppo i prodotti della linea Aube non vengono venduti sul sito, potete però trovarli sull'e-bay americano, nel caso: www.e-bay.com Io ho acquistato dei rossetti e un ombretto dorato davvero meraviglioso. Sto pensando di farmene acquistare altri dai miei amici che ora sono in Giappone..mi sono trovata proprio bene con questa marca.

Per il resto, sul sito potete sbizzarrirvi con tutte le varie altre merci e , ricordate, il sito è tutto in inglese!!!   (così mi sono risparmiata la fatica di leggere i kanji-evviva!)

 
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"Il manager del Giappone"

Post n°202 pubblicato il 17 Ottobre 2006 da Midorigirl
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Un  caso. Una storia d'amore tra Italia e Giappone...

Lui è un manager italiano. Si reca in Giappone per una multinazionale e con un contratto di diversi anni. I suoi colleghi aspettano soltanto il momento di tornare in Europa. Lui è ad un tempo attratto e respinto. Sente il fascino di un paese che gli resta chiuso, inaccessibile. Incomincia a studiarne la lingua, a frequentare il teatro. Ha anche delle brevi avventure in cui assapora un erotismo diverso, misterioso. Però si sente solo, triste. Eppure anche pieno di vita, avido di qualcosa che non sa formulare.

In quel momento conosce una giovane insegnante universitaria giapponese) sposata, ma in crisi con il marito (giapponese) che non ama. E' un uomo rigido, tradizionalista, mentre lei vuol cambiare ed è affascinata dalla vita occidentale. Incominciano una relazione che entrambi pensano di mantenere sul piano dell'amicizia erotica. Invece si innamorano. Lui viene conquistato dalla forza dell'erotismo asiatico. Questa donna gli appare come una geisha, esperta in arti eortiche conturbanti e misteriose. Sa coprire e scoprire il suo corpo, muoverlo in modo da renderlo desiderabile come nessuna cortigiana occidentale saprebbe fare. Nello stesso tempo ha una purezza di passione, un nitore, una determinazione che gli ricordano i samurai. Ha l'impressione di aver scoperto in lei l'essenza della femminilità, una femminilità totalmente ignorata in occidente. Attraverso quella femminilità riesce a penetrare, con un atto immediato di identificazione, nel mondo asiatico come se si fosse abbattuto un muro, una barriera. Non si sente più solo occidentale, ma anche giapponese e prova un senso di straordinario arricchimento.

Quando una persona è innamorata, riceve dall'altra un flusso incredibile di informazioni. E' una intera vita, è il mondo visto da un'altra vita che si rovescia dentro di lei. [...]

Nell'incontro fra persone provenienti da culture diverse, si travasa tutt'intera la cultura aliena che ci penetra, ci travolge, ci arricchisce, ci lascia stupefatti e ammirati. Perchè non la conosciamo più dall'esterno, ma dall'interno, come se noi stessi fossimo stati allevati entro di essa fin dall'infanzia.  [...] Incontrandosi, innamorandosi, Il manager del Giappone, e la sua donna fanno questa esperienza. Lui penetra nel mondo orientale. Lei in quello occidentale. Ciascuno aiuta l'altro a completarsi e a raggiungere la sua meta.  

Tratto da: F. Alberoni, Ti Amo, ed.BUR, Milano, 1996, pgg.44-46.

 
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studenti di scambio e problemi di genere...

Post n°201 pubblicato il 02 Ottobre 2006 da Midorigirl

I miei compagni di Università sono partiti alla volta di Tokyo. Proprio come me un anno fa.

Li invidio un po'!

Anche se sono convinta che in Giappone si trovano meglio come studenti di scambio i ragazzi, piuttosto che le ragazze Occidentali.

Il meccanismo è semplice:

- i ragazzi Occidentali sono oggetto di attenzione da parte dei coetanei giappo che vogliono saperne di più, che li osservano come rapaci perchè attratti dalla moda europea, dalla musica che ascoltano, dalla lingua italiana...sono oggetto di attenzione da parte delle ragazze che cercano di evadare da storie con i connazionali, onde evitare seri engagement in cui lei sarà la donnina remissiva, sempre due passi dietro al grande capofamiglia salaryman tronfio e pieno di sè. E così, i nostri italiani in Giappone sono dei piccoli divi che facilmente si fanno strada all'interno della rigida società Giapponese. Senza troppe paranoie e complicanze, possono davvero godersela, là, in quell'isola che si trasformerà per loro nel paese delle meraviglie. Tanti amici, lavoretti part-time, donne donne donne..Sempre ammesso che ai nostri piaccia la bellezza giapponese e l'infantilità che le accompagna fino ad età avanzata.

- Invece, noi ragazze, studentesse di scambio, ce la sudiamo fino all'ultimo giorno. I ragazzi giapponesi non ci considerano, perchè sono intimoriti da noi e conquistare la loro fiducia anche solo come amiche è una delle 7 fatiche mitiche di Ercole. Le ragazze giapponesi sono molto simpatiche ma terribilmente infantili, per cui, meglio trovarsi delle amiche di almeno dieci anni di più. Dico, almeno...Lavori part-time se ne trovano, ma meglio non avere un manager giapponese sopra di sè ( metaforicamente intendo, non siate maliziosi): vi vedrà come l'occidentale donna da tenere sott'occhio tutto il tempo, perchè sei straniera e farai degli errori, quindi meglio supervisorare tutto quello che fai con minuziosa pignoleria..Lo dico per esperienza personale!! C'è un pregiudizio fuori dal limite!! Gli altri ragazzi internazionali sono troppo presi dalle loro storie con le giapponesi per occuparsi di voi....

Per cui, meglio farsene una ragione e, se si è donna, recarsi in Giappone senza avere troppe aspirazioni sociali. Inserirsi per me e le altre come me sarà difficile. Alla fine ci si adatta e ci si sente meglio, ma rispetto ai maschietti, è tutta un'altra storia. Non  perchè si hanno personali predisposizioni all'asocialità o altro, ma perchè è il Giappone che ci taglia fuori, che mette alla prova la nostra capacità di resistenza.

Donne occidentali in Giappone, resistete!!

 
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ritorno alla virtualità

Post n°200 pubblicato il 29 Settembre 2006 da Midorigirl
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Tornata!

Finalmente ho sistemato internet in casa e posso ritornare a scrivere qui con una certa regolarità. Mi mancava questo mio piccolo spazio.

La notiziona principale è che MI MANCA IL GIAPPONE.

Sto seriamente meditando di tornarci appena posso...anche se prima devo sistemare tantissime cose qua.

L'altra sera ho visto in tv l'Ultimo Samurai ( a proposito, vi è piaciuto??). A me, è un film che piace. Ho studiato molto quel periodo della storia giapponese. Al di là del bel Tom Cruise, io credo che il film colga anche molto bene le impressioni di uno straniero che per la prima volta si trova a dover relazionarsi con i giapponesi. Impresa tutt'altro che facile.

Mi ha colpito, rivedendolo, una riflessione del protagonista. Tom diceva di vedere tanti sorrisi e tanta cordialità, di vedere dietro quella cordialità un mondo di emozioni non direttamente espresse. Di sentirsi trattato con tutto rispetto eppure di scorgere una certa insofferenza da parte dei giapponesi. Di sentirsi comunque ospite indesiderato, sempre.

Oggi come allora, il tempo della socialità in Giappone si è fermato.

Non cambia. Le emozioni di uno straniero di allora sono come le mie di due mesi fa. E non stiamo a considerare la finzione scenica. Credo davvero che anche uomini d'altri tempi alle prese con i giapponesi abbiano sentito le stesse cose che posso provare io oggi...I giapponesi sono e resteranno sempre un mondo chiuso. Si, si aprono ma il nucleo, il nocciolo duro rimane sempre celato ai nostri occhi barbari....è così.

 
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Post N° 199

Post n°199 pubblicato il 13 Settembre 2006 da Midorigirl

E' cosa complicatissima, l'amore. Non riesco a raccapezzarmici.
Mentre ero in Giappone, da così lontano vedevo una storia finire, e un'altra comninciare.

Il ritorno.

Anche quell'altra finisce. Ed è il vero amore che si fa strada.

L'amore quello matto e disperatissimo, che mi toglie il fiato, che ho paura di dire. Anche a me stessa.

Lui non vuole farsi amare, lui non vuole queste parole.

Voglio resistere.

Voglio lasciar perdere tutto e partire, e affanculo tutto il resto.

Che farò?

Per adesso, attendo, in attesa che la risposta arrivi da sè. E che l'amore impossibile finisca.

 
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Post N° 198

Post n°198 pubblicato il 06 Settembre 2006 da Midorigirl
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Carissimi!

Il trasloco a Bologna mi ha sfinito...ho ridipinto tutta la mia camera, ci ho messo tre giorni..ma adesso è come nuova!! E indovinate di che colore l'ho dipinta?? verde ovviamente!!!

Purtroppo non ho ancora sistemato la questione internet, ma se tutto va bene entro le prossime due settimane riesco finalmente a scrivervi e aggiornare il blog  con più costanza. Approfitto di oggi che sono tornata a casa per scrivere due righe..

Ricomincio a pensare al Giappone...un mio compagno di studi parte il 19 per la Gakushuin di Tokyo e mi ha chiamato per varie info..io ho sentito la nostalgia..Incredibile ma vero.

Sto pensando di partire di nuovo. Meta: Tokyo, forse a Dicembre. Anche da sola. Forse preferisco andarci da sola. Per tornare a vivere il Giappone a modo mio. Se riesco a finire gli studi e vedo che sono a buon punto con la tesi, quasi quasi riparto. O forse, mi concedo una puntatina ad Okinawa, mio grosso rimpianto..non sono riuscita ad andarci durante la mia permanenza. Voglio anche ricominciare a studiare giapponese, ormai, sono due mesi che sto ferma senza toccare libri nipponici...

Si, sento che sto metabolizzando la mia esperienza..a volte, sembra così lontano il tempo in cui giravo per Ueno con i ciliegi in fiore..o quando mi aggiravo per i department store di Shinjuku...o le cene italiane a Iidabashi e Harajuku...

Si, il Giappone comincia a mancarmi.

Vi lascio in foto la lanterna del tempio Sensooji di Asakusa a Tokyo.

 
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  GRAZIE!

Post n°197 pubblicato il 24 Agosto 2006 da Midorigirl
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Dopo che il blog è diventato Blog del Giorno, siete stati in numerosi a scrivermi per saperne di più sul Giappone. Segno che questo blog acquista sempre di più un senso non solo per me, ma anche per chi legge. A voi va il GRAZIE del titolo!!!

Molti post vecchi li ho dedicati anche a costumi e storia del Giappone, per chi fosse interessato, andate a sleggiucchiarli...credo che siano interessanti. Peccato che allora questo blog avesse meno visibilità, forse li riposto di nuovo.

Per ora, posso solo parlare della mia vita al contrario, della mia vita opposta a quella nipponica, di quale sollievo e tormento mi sia fatta carico al ritorno.

Ci sono molte cose che ho imparato in Giappone che porto ancora qui con me. Tra cui, l'insofferenza verso quelli che quando parlano urlano, sbraitano..in Giappone la comunicazione è più distesa, tranquilla...

Ci sono cose che mi mancavano e ho ritrovato: gli affetti, la possibilità di relazionarsi con più facilità. E questa non è una novità, l'avrò scritta all'infinito.

Quanto per il post precedente...che dire. A volte il bene, i sentimenti riescono a fare miracoli, ad andare oltre. E quindi...TUTTO E' BENE QUEL CHE FINISCE BENE. Mi sento sollevata. Grazie a tutti quelli che lo hanno commentato, erano davvero riflessioni interessanti. Ho anche detto all'interessato che avevo scritto di lui, chissà che non passi a leggere prima o poi...:-)

Continuate a scrivermi se volete approfondire sul Giappone, al di là di quello che ho scritto nel blog..sarò contenta di confrontarmi con voi!!

Buon Proseguimento a tutti!!

Midori

 
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Post N° 196

Post n°196 pubblicato il 11 Agosto 2006 da Midorigirl
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sapevo che sarebbe successo, ma non credevo che avrei perso proprio te. Dici che la storia del Giappone è un alibi, che mi trovi cambiata, superficiale  e ingenua. E adesso ho capito. Non hai deciso di allontanarti perchè io voglio fare la mia vita come mi piace, ma perchè facendo così io non posso darti niente, io non ho niente da trasmetterti, niente. TI faccio schifo, lo so adesso. Dici che facendo quello che faccio arriverò al punto in cui mi sentirò vuota, arida, come è successo a te. La verità? Io mi sento vuota perchè so di averti profondamente deluso. Dicevi che ero l'unica persona in grado di stimolarti, l'unica persona che stimavi di più. E ho fallito miseramente, quando ti sei accorto che faccio parte, mio malgrado, della stessa categoria di persone che ti disgusta. Credo che, dopo questo, sono precipitata insieme alle persone che più disistimi al mondo.

sto male quando penso che tu mi hai vista così, che non sia riuscita a trasmetterti nient'altro che lo schifo in cui mi trovo, che mi sono creata da sola. So che non ci sarai più tu, a riprendermi quando cado, quando faccio cazzate, quando voglio solo dormire e lasciare il mondo fuori. Quella notte, se non c'eri tu al telefono, non so che fine avrei fatto con quelle gocce del sonno... ne ho prese poche perchè c'eri tu a chiedermi di smettere di prendere quella merda. Che farò adesso che mi lasci sola, che farò? Mi dici che ho tanti amici, e che da adesso in poi posso fare a meno di averne uno, ma te non sei come gli altri, te lo sai. Io ho bisogno di te, ma te di me no. In fondo, l'ho capito. Cosa può darti una come me? Mi hai sopravvalutato, e piango amaramente pensando che ti sei sbagliato.

Ieri non ce la facevo a guardarti in faccia. Mi hai detto " ci vediamo", ma non poteva essere più falso. Ho paura anche solo di chiamarti, per dirti che HO CAPITO. Tanto, ormai, non te ne può fregare di meno, che io abbia capito o no, questo non cambia le cose, questo non cambia quella che sono nè quello che posso darti a livello umano e personale, semplicemente, io per te non posso valere più. Mi stai dando il più grande calcio in culo della mia vita, e se deve essere perchè io capisca, come tu dici, allora ha già funzionato. Devo andare avanti e fare la mia vita. Ma senza di te, dopo tutto questo tempo..sto male, ti avevo già perso una volta, ma adesso non ho più possibilità di recupero. Nessuna. E' con rassegnazione che scrivo a me stessa pensando che un giorno dirò a te tutto questo, pur non credendoci, pur dicendomi, col cuore stretto, che non ti sentirò mai più. forse. Che non mi risponderai quando ti cercherò. So che lo farai, ti conosco e so benissimo come ti comporti. Me lo merito, forse.

Quando l'aereo ha decollato ho gurdato giù e pianto, sapendo di aver lasciato lì tutto quello che abbiamo costruito in questi sei anni di amicizia intensa, forte, sincera.

Sapevo che avrei perso qualcuno lungo il mio cammino, lungo il ritorno tanto atteso.  Ma te, mi fai troppo male.

 
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Ritorno a casa #2

Post n°195 pubblicato il 21 Luglio 2006 da Midorigirl
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Partita per la cara Bologna mercoledì. Che settimana pirotecnica!! Sono tornata ieri e ho già la voglia di ripartire. E ho pensato molto poco al Giappone, a dire il vero.

Ho solo pensato a divertirmi e riprendere la mia vivace vita bolognese..

Ospite della mia migliore amica, ci siamo divertite un mondo tra la festa di laurea di sua cugina, il mercoledì rock dei giardini margherita, la cena a base di focaccia dolce con gelato della mitica Sorbetteria Castiglione, l'incontro domenicale con Bo-Noir ai giardini del baraccano, i pomeriggi in piscina e i pomeriggi in centro per girare case (ho finalmente trovato casa), lo shopping...

Dopodichè, mi sono trasferita da Micky, un altro dei miei migliori amici di Bo,  e sono rimasta a casa sua per tre gg, e anche lì che risate ( e un'altra divertentissima festa di laurea)!!

Alla prima festa di laurea, sia io che la mia migliore amica abbiamo rimorchiato con successo dei tipi che puntavamo dall'inizio della serata...io però sono più per una "one night stand", quindi ho chiarito fin da subito alla mia conquista romagnola che difficilmente ci saremmo rivisti ( ho solo voglia di pazzie da quando sono tornata, poche cose serie...un anno di giappone mi ha incupito abbastanza). La mia amica, invece, aspira ad una frequentazione più concreta. Glielo auguro! sembra che il tipo la prenda parecchio.  Bene!

Ai giardini margherita, ho invece incontrato, mercoledì scorso, un ragazzo che mi piaceva moltissimo prima di partire, ma che si era tirato indietro con la scusa della mia partenza. Sono stata contentissima di averlo rivisto e gli ho carpito il numero, con la scusa di fare una cena a settembre per una nostra amica in comune che parte per l'erasmus..E questo invece mi interessa sul serio. Se c'è l'occasione, non mi tiro indietro, ma niente divertimento, mi piacerebbe conoscerlo meglio...

Di Manu, notizie sulla sua frivola vita felsinea ne ho avute anche troppe, al punto da essere indignata. Fidati informatori (i suoi coinquilini) mi hanno detto che attualmente si vede fisso con una bolognese, mentre si concede svariate scappatelle con una ragazza americana. A questo punto mi chiedo perchè diavolo mi scrive delle cose bellissime, mi cerca, mi ha cercato e scritto mentre ero in Giappone, non capisco a che gioco sta giocando, ma una cosa è certa, non gliela farò passare liscia, ho già in mente un piano..e rido sotto i baffi..ho intenzione di sputtanarlo per bene!!

Per quanto riguarda Anto., morte civile.

Ho trovato casa! quest'anno mi concedo il lusso di vivere in un appartamento misto- o quasi-visto che io sarò l'unica ragazza in casa. cmq i miei nuovi coinquilini sembrano simpatici e tranquilli, anche se il terzo non l'ho ancora conosciuto...mah sono ottimista!!

Non ho avuto molta voglia di raccontare della mia esperienza in Giappone, mi sento come se avessi bisogno di tempo per rimettere insieme i ricordi e farmene una ragione, come se avessi bisogno di tempo per rielaborare il tutto. Ho parlato pochissimo di Tokyo e della mia vita là. Non mi sento ancora a mio agio con questo tipo di racconto. Ero tutta presa dal farmi assorbire da Bologna, dalle sue spire...il che mi interessa molto di più che fare la cronaca dei miei 10mesi di sofferenze.

Ci sarebbe ancora molto altro da dire...purtroppo, scrivo dal pc di mio padre e non posso mettere le foto...che sono invece nel mio pc...abbiate pazienza!

Dopodomani parto per Siena, dove sarò per una settimana...quindi ci risentiremo al mio ritorno

buona vita a tutti!

Midori

 
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Ritorno a casa #1

Post n°194 pubblicato il 10 Luglio 2006 da Midorigirl

Finalmente a casa!!

Il ritorno è stato ( ed è) abbastanza difficile da gestire. La mia vecchia vita mi ha investito e faccio fatica a starci dietro.

Per due giorni non ho acceso il cell e ho staccato il telefono di casa. Avevo bisogno di realizzare che il mio sogno si era avverato, che il tempo in Giappone fosse davvero finito.

Ho avuto bisogno di stare solo con i miei, e di stare da sola.

In Giappone, ho imparato a bastarmi, ho imparato a stare da sola. Tornata a casa, quando ho risentito i vecchi amici, ho provato una sensazione strana, quasi come se tutto questo fosse "troppo".

Troppa gente, troppi impegni, troppi inviti, feste, cene, uscite.

Ho cercato di nascondere il mio disagio, mi sono anche divertita, ma sento che tutto questo è pressante, abnorme, incontrollabile.

E sono ancora nella mia città, figuriamoci quando mercoledì me ne torno a Bologna: putiferio!!!

Devo riabituarmi e riassestare il tiro. Ci vorrà tempo. Temo solo che i miei amici trovino qualcosa di diverso in me, lo troveranno per forza. Ma se sono veri amici, resteranno. Chiunque io sia stata, chiunque io sia adesso.

I programmi estivi sono già un delirio, mercoledì parto per Bologna, torno sett prox. Dopodichè, il 23 parto per Siena, e resterò anche lì una settimana. Tornata da Siena, starò due tre gg  a casa, e poi si parte per Santa Teresa di Gallura, Sardegna, perchè ho uno dei miei più carissimi amici che mi aspetta là. Si torna e si parte per Bologna...

Mica lo so se ne esco viva, a fine Agosto ho promesso a due miei amici che li andavo a trovare in Abruzzo, per non dire di altri amici che ho a Roma...

Che casino.

Faccio un respiro profondo e cerco di guardare avanti.

 
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Ritorno, at last

Post n°193 pubblicato il 03 Luglio 2006 da Midorigirl
Foto di Midorigirl

Con un peso nell'anima e una spina nel cuore, così ti dico

Arrivederci Giappone...

Ci incontreremo ancora, chissà come, chissà quando. Ma ne sono certa.

Ho quasi finito le valigie, domattina parto alla volta del Narita Airport. Arriverò a Roma alle 21, proprio mentre tutti voi vi sedete davanti alla tv per vedere la nostra grande immensa Italia giocare. Io, sarò tra le braccia di mio padre che nn vedo da dieci mesi. E preferisco così. Ho tante cose da dirgli, tante cose da raccontare...

E alla fine, questo è l'ultimo post che scrivo dal Giappone.

A presto.

Midori

 
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Dedicata alla Tokyo che amo

Post n°192 pubblicato il 01 Luglio 2006 da Midorigirl

Ho messo via un pò di rumore
dicono così si fa nel comodino c'è una mina
e tonsille da seimila watt.
Ho messo via i rimpiattini
dicono non ho l'età
se si voltano un momento
io ci rigioco perchè a me... va.

Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.

Ho messo via un pò di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perchè a sbagliare
sono bravissima da me.

Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.

Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te

Ho messo via un pò di legnate
i segni quelli non si può
che non è il male nè la botta
ma purtroppo il livido.

Ho messo via un bel pò di foto
che prenderanno polvere
sia su rimorsi che rimpianti
che rancori e sui perchè

Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.

Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te

In queste scarpe
e su questa terra che dondola
dondola dondola dondola
con il conforto di
un cielo che resta lì

Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.

Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via
riesca a metter via,
riesca a metter via te

Sto facendo le valigie, martedì torno. Si, torno in Italia. Faccio le valigie, e qualche lacrima scende. In fondo, è come metter via tutto quello che vissuto per 10mesi, e portarlo con me in Italia. Dentro di me, per sempre.

Dedicata a Tokyo, la Tokyo che più amo. La Tokyo che mi ha vista sorridere con Celia e Adriana, la Tokyo che mi ha visto piangere quando è arrivata mia madre, e soffrire quando mi mancava l'Italia. La Tokyo che mi ha vista crescere, cambiare, rinnovarmi.

Dedicata a tutte le scoperte,le speranze, le illusioni e le battaglie che qui ho affrontato.

Perchè ho fatto una cosa grande, più grande di me. Con successo. Sono orgogliosissima di me, non avrei mai pensato di poter cambiare così tanto, e crescere così tanto culturalmente e umanamente.

Me lo ricorderò per sempre, porterò per sempre con me quello che Tokyo mi ha dato, in tutto, nel bene e nel male.

E' ora di portare tutto questo in Italia, e viverlo.

 
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The Reverse Cultural Shock

Post n°191 pubblicato il 25 Giugno 2006 da Midorigirl
Foto di Midorigirl

Shock culturale prima, shock culturale dopo...che paranoia, ma che ne so...

Adesso anche gli advisors dell'Università ci si mettono, e dire che le mie normali paranoie sono sufficienti, non ho bisogno di qualcun altro che metta il dito nella piaga.

Un po' di giorni fa ho avuto il meeting di orientamento prima della partenza. Ma in realtà era più un lavaggio di cervello con terrorismo psicologico che altro.

Gli advisors hanno cominciato a parlare del cosiddetto reverse cultural shock: in pratica, è scientificamente provato (dicono loro) che dopo aver passato un anno in una cultura così distante da quella di origine, al ritorno si riprova lo shock culturale perchè re-integrarsi nel proprio paese comporterà delle difficoltà.

Ci saranno aspetti della propria cultura che infastidiranno, così come sarà difficile riadattarsi ad uno stile di vita completamente diverso da quello che si è fatto negli ultimi dodici mesi.

Come dire: uno si fa un culo così per cercare di adattarsi alla società giapponese, assorbendo soprattutto gli aspetti positivi per non farsi sopraffare da quelli negativi, e poi, quando ci si è fatta l'abitudine è ora di tornare in Italia e rientrare nel vecchio ordine di idee e sistema sociale- Bella fatica.

Sono sicura, d'altronde, che dopo aver vissuto in Giappone, ci sono molte cose che in Italia mi piaceranno di meno: l'indisponenza di tutti gli impiegati pubblici, specie quelli delle POSTE e delle FS, i continui ritardi e disservizi dei TRASPORTI PUBBLICI, la MALEDUCAZIONE e LA PARACULAGGINE tipica degli italiani, I TAMARRI

E poi, ci sono cose che mi piaceranno MOOOOLTO di più, come: LA CALOROSITA' E L'ACCOGLIENZA, la facilità con cui si può fare amicizia e conoscersi tra italiani, e un po' anche la NOSTRA SFACCIATAGGINE, in un certo senso mi rendo conto che facilita l'approccio interpersonale. In Giappone si sudano sette camice per farsi i Giapponesi amici e per conquistare la loro fiducia. In Italia la cosa è molto più semplice. Poi, finalmente, potrò tornare a GUIDARE, senza dover star sempre dietro agli orari della metro, sempre affollata, con gente stipata neanche fosse un vagone di animali da macello. finalmente NIENTE PIU' RUSH HOUR!!  e che cazzo-consentitemelo.

Per ora, questo è quanto posso prevedere sul mio reverse cultural shock..il resto, ve lo scriverò fra una settimana quando torno!!

In foto: panoramica di Osaka dallo skybuilding, risalente allo scorso Dicembre quando ho fatto il giro del Kansai per le vacanze Natalizie

 
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La MiA CLaSsIfiCa InTeRnAzIoNaLe

Post n°190 pubblicato il 21 Giugno 2006 da Midorigirl

Una delle cose che mi ha un po' scoglionato stando qua, con il mio da poco acquisito status da single, è certamente il comportamento degli altri studenti  internazionali che frequento all'Università e dei Giapponesi. Vi lascio la classifica, poi giudicate voi se ho motivi per essere scoglionata

Cominciamo da:

Gli Americani: apatici dal punto di vista culturale, non si interessano di politica, tantomeno di ciò che accade nel resto del mondo. Loro interesse primario è studiare qualcosa che faccia guadagnare soldi (non a caso, quasi tutti business major). Molto bravi in Giapponese (chi l'avrebbe mai detto), cercano come lupi affamati la giapponesina da sbandierare in giro, spesso gestendo due o tre ragazze insieme, fidanzata in America compresa. Nostro malgrado, questi coglioni hanno molto successo tra le giapponesi, a cui l'uomo americano tira come niente altro al mondo. Al punto da accettare di non farsi chiamare "fidanzata", anche se di fatto lo sono. Sfruttamento puro, dal punto di vista sessuale e linguistico. Disgusting couples. VOTO: 3

I Tedeschi, Finlandesi, Svedesi, Norvegesi, Danesi: Tutti insieme in un gruppo perchè l'andazzo è lo stesso. Bevono moltissimo, ma questa non è una grande novità. Viaggiano spesso. Tendenzialmente molto socievoli e divertenti, si accontentano di tutto ciò che offre madre natura. Cinesi, Europee, Koreane, Giapponesi. Al primo colpo, non importa nè la maturità della ragazza che si trovano di fronte, nè l'aspetto fisico. Con il bel risultano che si innamorano. Strano ma vero! Meglio tenerseli come amici. VOTO: 6

Gli Inglesi: Bevitori al pari dei Nordici, molto carini e gentili, sempre trendy. Selettivi dal punto di vista sentimentale, si fanno storie con le ragazze occidentali in Giappone, e spesso e volentieri sono storie che durano. VOTO: 8

I Koreani: Si mimetizzano benissimo con i giapponesi. Parlano un'ottimo giapponese, e la loro cerchia di amici è composta prevalentemente da Giapponesi. Tuttavia, esistono anche quelli fissati con la ragazza occidentale, al punto da diventare estremamente fastidiosi e appiccicosi. Cultural gap in agguato. VOTO: 6

I Francesi: Tombeur de femmes, non si smentiscono. Mettono in atto il loro fascino da intellettuali, sebbene capirli quando parlano in inglese è un'ardua impresa. Sempre squattrinati e in vena di risparmio, sono così pidocchiosi che se invitano fuori una ragazza non è escluso che sia sempre lei a pagare. Ovviamente, da scordarsi che lo studente francese vi inviti fuori a cena. Al massimo un caffè: pagato da lei. Preferiscono portarsi la ragazza in casa o al dormitorio. Cominciano il loro giro di approcci dalle ITALIANE, poi passano alle altre EUROPEE, Spagnole e Tedesche dopo di noi. Alla fine, visto che noi conosciamo il loro vizio e facciamo le difficili, si buttano sulle Giapponesi, con successo. Fidanzata in Francia pluri-cornuta, diranno alle Giapponesi che con loro non è una storia seria perchè hanno una persona a cui pensano che li aspetta. Traditori e Paraculi, Codice Rosso. VOTO: 4

Gli Italiani: Assidui frequentatori di clubs alla stregua degli Americani, sono in cerca disperata di Giapponese.  Di solito, si sbaciucchiano con le loro conquiste Giapponesi due secondi dopo averle conosciute in discoteca, salvo poi restare fregati una settimana dopo quando, chissà mai perchè, la Giapponese di turno comincia a rompersi le palle e li scarica. Disperazione e Depressione, dopo tre giorni ripartono alla carica con un'altra Giapponese. Stessa storia. Il loro punto favorevole è l'ottima capacità di parlare inglese e giapponese, in genere rimangono simpatici a primo colpo. Si frequentano soprattutto con gli altri Europei, anche se gli amici Giappi nn mancano mai. Fanno mille lavori, dalle traduzioni, agli insegnanti di lingua ai commessi. Anche gli sfigati in Italia hanno alte possibilità di trovarsi una giapponese molto carina. VOTO: 7

Gli Spagnoli: Vivaci e frizzanti, insieme a loro passi le più belle serate. Si preoccupano di trovarsi una ragazza, ma non con la stessa ossessione di Americani e Italiani. Se arriva, arriva, sennò beviamo. Brillanti. VOTO: 9

I Giapponesi: Servono commenti?? Impauriti dalla ragazza straniera, non c'è NESSUNA possibilità che attacchino discorso loro per primi. Di solito molto attenti alla moda e alle tendenze, sono attratti dal mondo Americano. Spigliati e furbetti con le ragazze Giapponesi, si ritirano come lumache con noi straniere, al massimo si rivolgono a noi abbastanza formalmente e molto sulle loro. VOTO: INCLASSIFICABILI

 
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Ne farò un ricordo prezioso

Post n°189 pubblicato il 20 Giugno 2006 da Midorigirl

Ieri sono rimasta a parlare con la prof. di un corso che ho all'Università.

Mi ha detto parole che non dimenticherò mai più. Ha colto ciò che penso da mesi, e anche la mia paura di essere cambiata, la paura che al rientro le persone a cui voglio bene mi trovino cambiata.

" You are a global citizen now. What you have to do when you come back is to find someone who is as globally minded as you are. After this experience, it will be difficult for you to live things as you lived them before, you will have a new approach to life when you come back to Italy"

E' verissimo. Ho paura di non potermi più trovare su tante cose e idee con gli amici di un tempo. Un  po' come quando mi sono trasferita a Bologna e ho lasciato -letteralmente- indietro tutti gli amici che avevo nella mia città. Quando torno a casa mia, frequento solo parenti, ma è una mia scelta. Sento di non aver più niente in comune con la gente che frequentavo allora, sento di essere andata avanti, mentre loro son sempre fermi lì, con i soliti provincialismi, i soliti razzismi, le solite fighetterie e stupidaggini da città di provincia influenzata dalla vicinanza a Roma.

Adesso, farò lo stesso salto quando tornerò a Bologna? Forse, con qualcuno capiterà.

Ho anche deciso di fare un po' di "pulizia" quando torno: ho deciso di annullare il vecchio numero di cell che ho ormai da 8 anni, troppe persone ce l'hanno, troppi fili scomodi col passato. Spesso, come si dice, "anche i morti resuscitano" e non ho voglia che succeda ancora quando torno. Specie con Anto. Voglio cambiare numero, darlo solo alle persone che entreranno nella mia nuova vita, e impedire il contatto a quelli che penso non ne facciano più parte. Drasticamente, senza pietà.

Sono convinta che questo viaggio in Giappone sia un grosso spartiacque per me, ancor più grande della permanenza a Bologna. E questo significa ricominciare una nuova vita, con occhi nuovi. Mi sento più forte. Mi sento pronta.

 
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Post N° 188

Post n°188 pubblicato il 15 Giugno 2006 da Midorigirl
Foto di Midorigirl

Ho scovato un altro paio di Kit-Kat inediti: Alla panna e udite udite udite...all'HANKO...No tutto ma il kit kat all'hanko Nooooooooooo

l'hanko sarebbe la pasta di fagioli rossi che i giappo ficcano nei loro dolcetti tradizionali. Non è un granchè, sinceramente...soprattutto perchè  il colore è simile alla cioccolata e ci si sbaglia facilmente se non si sa leggere il giapponese sulla confezione...

Nel frattempo nn la smette di piovere.

Ma io e miei amici sfidiamo la stagione delle piogge. Settimana scorsa siamo andati al Fujikyu Higland, il parco giochi del monte Fuji...dalle montagne russe si può ammirare il monte Fuji!! Ve le lascio in foto

Inutile dire che un giro solo per me è stato più che abbastanza..non sono così temeraria!!

 
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senza speranze!! ahahahahahahah

Post n°187 pubblicato il 13 Giugno 2006 da Midorigirl
Foto di Midorigirl

A tre settimane dalla partenza, mi incattivisco sempre di più.

Ieri ho provato una soddisfazione malvagia quando l'Australia ha rifilato quei tre mitici pacchi al Giappone...per non dire il gusto perverso che ho provato stamattina sul treno quando le facce di bronzo leggevano le notizie sportive...

Si sono perfida. In questi giorni, ogni scusa è buona per detestarli. Lo ammetto.

Ieri sera sono andata con gli amici al multisala delle Roppongi Hills a vedere un film(accio), Poseidon. Ora al di là del fatto che il film è la solita pacchianissima americanata, ci siamo divertiti un sacco.

Ma il bello è che quando alle dieci e mezza siamo usciti, c'erano file di Giapponesi con la maglia della nazionale, sciarpe ecc che aspettavano di entrare in una sala del cinema per vedere la partita in diretta.

Io già allora mi pregustavo la loro sconfitta calcistica.

Sinceramente, fossi in un Giapponese, perchè dovrei spendere i soldi inutilmente per andare a vedere una squadra che non vale una cicca, considerando anche la sfiga di essere in un girone di squadre forti, Brasile su tutti?? POSSIBILITA' DI SALVARSI IL CULO: ZERO SPACCATO. Si va bene il discorso di passare un paio d'ore con gli amici, ma che divertimento c'è a vedere sempre la propria nazionale che perde?? Vedere sti omettini che devono affrontare Sant'Antoni di un metro e 90..il portiere Giapponese mi fa un pò pena.

Cari giapponesi, datevi all'Ippica che forse c'avete più fortuna, il calcio non è cosa per voi.

Sono stanca di questo paese, è ora di tornare. Sono ripetitiva, lo so.

Vi lascio la foto che ho fatto con gli amici ieri sera. E' scura, non si vede un cavolo ma vale la pena per lo sfondo: Tokyo tower e grattacieli di Roppongi

 
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