Pensieri in fuga

I pensieri di chi è sempre con la testa tra le nuvole

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

TAG

 

FACEBOOK

 
 

ALTRI MIEI AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 9
 

ULTIME VISITE AL BLOG

surfinia60LouloubelleMauretto7777cristiano_ve3marinoemirkodamatoelviraLETIZIA.DMEdocasoserraugo2010sbirrazzapinky.dmonichina1983christiandvd_20_2007parentecristina_88federica.quadrio
 

NO PEDOFILIA

immagine

A veder o sentir certe cose si rimane male,
specie quando quelle persone dovrebbero difenderci.
Perché forse il primo nemico da affrontare
è la nostra stessa indifferenza.

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CONTATORE VISITE

Free counter
 
 

 

« Quel bimbo....Ad un'amica. »

Moralisti e realisti

Post n°14 pubblicato il 02 Aprile 2006 da Mauretto777

Volevo lasciar così il precedente post, ma resto molto indignato ed amareggiato, alla luce di ciò che sento accadere nel mondo. Qualche mese fa ad “Il senso della vita” parlavano della pena di morte. Alcune recenti sentenze in materia di violenza sessuale hanno fatto apparire il sistema giudiziario come un’ulteriore batosta da superare per le vittime e per i loro parenti. Ora non intendo criticare e discutere sulle sentenze che sono state emesse, perché bisognerebbe bene la sentenza e non giudicare da quanto dice questo o quel tg. Sta di fatto che l’opinione pubblica si divide un po’ tra chi vorrebbe la pena di morte, o quantomeno applicare delle “punizioni fisiche” ai colpevoli, e un po’ tra chi vede nel carcere e nel perdono l’unica via di redenzione per chi compie determinati reati. Non mi sono mai trovato nella situazione di dover subire da una persona qualcosa di talmente grave da desiderar la sua morte o volergli far la festa. Appartengo a quei giovani quasi trentenni che cercano di formarsi una loro famiglia, con tanti desideri e tanti sogni nel cassetto ancora irrealizzati, ma che confidano nelle loro forze per raggiunger quegli obbiettivi tanto affannosamente perseguiti, che vogliono esser testimoni di valori concreti e non di vivere di apparenze, pregiudizi o finzioni…. Beh, non chiedetemi cosa farei a colui che userebbe violenza sulla mia ragazza, o chi osa torcer un capello a mio figlio venuto al mondo dopo molti sacrifici. Non chiedetemi cosa farei a chi intrufolatosi in casa mia picchia i miei genitori per farsi dire dove custodiscono ori o denari e che rincarano la dose non trovando niente di loro gradimento o visto lo scarso bottino. Non so neanche se sperare di essere lucido, conservare il mio sangue freddo oppure farmi prendere dal momento, dai fatti. Potrei cavarmela con l’infermità mentale e togliere da questo mondo coloro che non hanno capito cosa sia vivere civilmente, rispettando il prossimo, rispettando il nostro prossimo, rispettando noi stessi. Alla fine mi metterei sul loro stesso piano. Ne varrebbe la pena?

Commenti al Post:
A3audi
A3audi il 05/04/06 alle 12:50 via WEB
Non ne varrebbe la pena, mai. La pena di morte è sbagliata e non ho dubbi su questo. In tanti mi danno contro, mi fanno l'esempio di Tommaso, mi dicono "vedrai quando sarai madre, allora si capirai...". Non credo che il dolore mi porterebbe a fare del male a qualcuno eccetto a me stessa. Non dico nemmeno che riuscirei a perdonare, ma la morte no, non è una soluzione, non mi riporterebbe mio figlio. Come diceva Gandhi..."se tu fai violenza, io non rispondo". Ok, sto esagerando, non sono a questi livelli (sarebbe bello arrivarci), mi arrabbio anch'io, ma se ci penso su, tendo a sfogarmi con me stessa più che con gli altri. Mi piace leggerti, potresti scrivere per qualche giornale, avere una tua rubrica...
 
Mauretto777
Mauretto777 il 05/04/06 alle 21:42 via WEB
Io credo che quella decisione sia una sorta di punto di non ritorno. Fossi padre e vedessi mio figlio/a picchiato,violentato o ancora peggio ucciso così vilmente... so che non sarebbe giusto uccidere una persona, decidere della sua vita o della sua morte... però non so se riuscirei a trovar la forza di andar avanti. Parli di Tommaso... parli di due genitori che hanno un altro figlio e che ora devono trovar la forza per continuare proprio per portar avanti quella famiglia che gli resta. Ma se mi togliessero tutto... son quasi convinto che all'assassino verrebbe restituito il torto, come la legge del taglione... e poco mi importerebbe della galera o di aver ucciso una vita, perché nell'istante in cui avessero ucciso i miei cari sarei morto anch'io con loro per certi aspetti.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: Mauretto777
Data di creazione: 03/03/2006
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: Mauretto777
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 46
Prov: TV
 

immagine

Sul blog di una mia amica ho trovato questo box

"I bambini disabili nascono due volte: la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è affidata all'amore e all'intelligenza degli altri" ( da "Nati due volte", di Giuseppe Pontiggia, 2000).

 

NICK ANCESTRALE

immagine
 

MAPPA

 

DOWNLOAD FEEDREADER

x scaricare Feedreader

Get it from CNET Download.com!

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963