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Post n°89 pubblicato il 14 Agosto 2006 da Mauretto777
Il precedente post nasce da un fatto, notato perché riguarda anche la mia famiglia di riflesso. Un'anziana che conosco... oltre ottant'anni di cui gli ultimi dieci trascorsi da vedova... non ha mai avuto figli. Parenti certo... fratelli... e nipoti... di cui uno il suo prediletto... parenti che vivono lontano da casa sua perché lei non è originaria di TV ma di un centinaio di km da TV. Stupisce che una persona anziana venga praticamente abbandonata dai parenti... o meglio... non mi stupisce che in una società come la nostra spesso le persone si riavvicinino solo quando possono trarne profitto. Fino a qualche mese fa quei parenti non si facevano quasi mai sentire, se non per le feste ed in qualche sporadica occasione. Di solito telefonano quella decina di volte l'anno... perché un'ora e mezza di strada evidentemente è troppa da fare in un w-e. Ah no, son venuti a trovarla, quando è stata male. Una donna di oltre ottant'anni influenzata e da sola in casa... roba da lasciarci le penne no? E così è venuta la sorella ad accudirla e a farle assistenza. Vivere da soli però è logorante. Vai fuori di testa anche se non vuoi, perché i giovani vabbè... si riescono a muovere e son sempre fuori casa... ma un'anziana che non può camminare molto... beh... i giorni sono tutti uguali, scanditi solo dalla programmazione tv. Quando le situazioni si fanno gravi allora si è costretti a prender le dovute decisioni e come per la persona che conosco, si arriva ad assumere una badante, molto spesso straniera. Non sono razzista e non faccio neppure pregiudizi, però c'è chi li ha... e allora la convivenza diventa difficile, perché si iniziano coi timori, e attraverso i cattivi discorsi fatti alle spalle, si arriva alle accuse. Poi di solito spuntan i parenti. Nel mio caso al grido de "A te magna fora tutti i schei" (trad. "Ti mangia tutti i soldi e il patrimonio") eccoli intervenire per decider del suo futuro e portarsela in casa, o almeno provarci stando a quello che mi è stato riferito. Quando me l'hanno detto quasi non ci credevo. Portarsi in casa una sorella a cui si era detto che se avrebbe smesso di respirare per sempre le avrebbe fatto solo un favore e altre frasi sempre auguranti il passaggio a miglior vita... beh, pare un po' strana no? D'altronde, se curi gli interessi dell'anziana e per giunta segui tutto l'aspetto burocratico relativamente alla badante... di cui sta per scadere il permesso di soggiorno... beh, credo sia normale informarsi meglio. E così nel giro di poco tempo emergono particolari piuttosto pesanti. Una badante si sa... costa... e per mantener una badante spesso una pensione non basta, perciò bisogna utilizzare anche le disponibilità che si hanno. E nel valutare lo stato patrimoniale dell'anziana è emerso che la casa è stata già "promessa" a 2 dei vari nipoti. "Mi han fatto firmare una carta" sa dire l'anziana, non sapendo bene se era un testamento o addirittura un atto notarile. Perché spesso è così, spesso, vuoi con sotterfugi, vuoi con "minacce" alla fine una firma gliela si estorce ad un povero anziano che oramai non fa conto su questo o quel bene, ma chiede solo di vivere dignitosamente. Ah, non sto mica dicendo che l'anziana che conosco ha subito questo trattamento. Figuriamoci... da una sorella così premurosa che è capace di dire "il giorno che mi diranno che sarà morta mi farò quattro risate"... figuriamoci! Ma in fondo son tutte cose che non mi riguardano. A me basta che l'anziana venga trattata con rispetto e dignitosamente. Logico che quando l'anziana arriva a chiedermi "Chissà perché gli altri nipoti non mi hanno quasi salutato"... beh, forse ora le saprei dare una risposta. A me non interessa di soldi, titoli o immobili. Ho già quello che mi serve per vivere. Certo, dispiace sapere che una casa che ho frequentato fin da bambino circola voce sia in vendita, mi dispiace per la badante perché si era promesso di prender le decisioni con calma ed invece il nipote voleva licenziarla il giorno dopo che la zia ha messo piede in casa, mi dispiace che l'anziana torni a TV... per andare in banca per un prelievo, mi dispiace per il fatto che non la vedrò più così tanto ora, mi dispiace per lei, e per tutti quegli anziani lasciati soli al loro destino, senza figli e nipoti che circolino per casa anche solo per portar una ventata di allegria e di vita. Mi dispiace che, come troppo spesso accade, è sempre il denaro la luce di questa oscura esistenza. Dovremmo ricordarci di più degli anziani. Alcuni sono la nostra conoscenza, il nostro sapere di bambini, a tavola, di fronte un quaderno o un libro. Sono gli anziani che talvolta accudiscono i nostri figli, sono persone che prima di ultimare il loro cammino chiedono di far gli ultimi passi, in loro compagnia, magari portando sottobraccio un sorriso, o anche solo tenendo pronto l'orecchio per ascoltar i loro racconti. E termino citando Pavese "Quando un popolo non ha più senso vitale del suo passato si spegne. La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato. Si diventa creatori anche noi, quando si ha un passato. La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia" |
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