Pensieri in fuga

Ancora per lei...

Il post prima di questo era un mio personale pensiero ad una persona che in maniera del tutto dirompente e imprevista è entrata nella mia vita, spronando forse un po' di più i miei neuroni, tra un nuvolone e l'altro della sua vita, a raccontarmi di esperienze che pochi anni o mesi prima avevo vissuto io stesso, in prima persona. Ecco allora scattare in me il desiderio di non volerla veder giù di morale, di non sentirla sconfortata e sottomessa a quanto la vita le ha riservato. Certo, come diceva il Parini se non erro, la felicità in fondo è solo una pausa tra un momento e l'altro di tristezza. Quasi come la vita sia un pugile pronto a sferrarci un fendente e volerci stendere al tappeto.

E' così che, nell'aiutar un'amica a risollevarsi da certe situazioni, impari anche a conoscerla meglio, a scoprire lati di lei che fino ad allora ti risultano sconosciuti, vuoi per la mancanza di confidenza, vuoi perché la conosci da poco,vuoi che arrivi a toccare argomenti di solito non trattati in una normale amicizia... insomma... ad un certo punto ti trovi di fronte una persona adorabile, carica di vita, piena di sogni e progetti, una persona come quelle che dici sempre "chissà se capiterà di conoscerne una così", una di quelle insomma che sono la persona che hai sempre cercato, sempre desiderato... beh, non che lei sia questo per me, ma molti aspetti devo ammettere sì.

Molti di quegli aspetti che mi hanno portato ad affezionarmi a lei e a sperare utopisticamente che di lei esista un clone e che quel clone possa un giorno arrivare ad amarmi. Non lei dunque, ma qualcun'altra come lei. Come lei per ciò che di più ho apprezzato, come magari l'ironia mista ad un po' di acidità che mi piace tanto in lei, per il piacere che prova nel fare esperienze e nel non starsene ferma, seduta su un divano, annoiata e a fare zapping. Come lei per quel suo modo di apprezzare le cose più semplici e renderle uniche come una passeggiata, un fiore, una giornata di sole o un sorriso, quel suo modo di voler pensare e di capire prima di acconsentire passivamente a ciò che la vita ti pone davanti. Come lei per questi e tanti aspetti che non sto certo qui ad elencare tutti, arrivi allora a provare qualcosa che non saprei come definire.

Non saprei come definire perché per lei ho da sempre voluto la felicità, la sua felicità... forse felicità è un parolone... però quel sorriso... metterei la firma per vederglielo sempre in volto. Buffo però, parlo tanto di amicizia e di buoni propositi... poi se sento parlare che pensa ad un ragazzo o esce con qualcuno... inizio a provar un po' di invidia... mi si chiude lo stomaco quasi me lo strizzassero come uno strofinaccio... non so... L'altro giorno, dopo un po' che non la sentivo ho pensato a lei e percepivo qualcosa di negativo. Sentivo in me che qualcosa non andava. Avevo concentrato il pensiero su una questione. Vabbè che anch'io negli ultimi tempi sembra quasi abbia una nuvoletta fantozziana che mi sovrasti, ma quella sensazione era diversa, non si riferiva a me. Ebbene tornato a leggere il suo blog dopo alcuni giorni di assenza, non volendo anche un po' continuar a farmi del male da solo, apprendo che quel momento per lei era coinciso con qualcosa di non del tutto piacevole.

Strana questa sensazione... strana questa coincidenza.
Boh... cmq... siam caratteri diversi, anime diverse, treni che si sono incontrati in una stazione, han passato un po' di tempo vicini e ora chissà quando si ritroveranno nello stesso posto... boh... la vita cmq va avanti. Certo, è difficile non pensare ad una persona simile perché lei per me ha acceso una miccia, ha dato quel giro di chiave ad un motore che stentava a mettersi in moto. Posso quasi dire che è riuscita a farmi amare da me stesso, perché in fondo è così che voglio vivere. Voglio apprezzarmi per come sono e cercar di vivere la mia vita. Non che prima non mi apprezzassi, anzi. E' che mettevo troppo spesso gli altri dopo di me e questo una grave malattia l'ha fatto emergere. Ora sono guarito, son sempre pronto certo a farmi in 4 per gli amici, ma è da questa condizione che ora mi sento più pronto ad amare ancora, perché troppe volte mi sento dire che senza lui/lei non si sa stare. Bisogna cercare di amare se stessi invece, perché è lì la chiave della nostra vita. Le persone che ci stanno attorno, amore compreso, sottolineano solo quanto noi stessi abbiamo amore verso noi stessi, perché se non amiamo noi stessi non riusciremo mai ad amare veramente e profondamente chi diciamo di amare.

Io la penso così, perciò... a quella piccola strega che ha compiuto il suo incantesimo... posso solo dire GRAZIE ed augurarmi che, se non per mano mia, anche lei raggiunga ciò che sento di aver raggiunto io.