Creato da nadine6I il 25/01/2008

LIBERA USCITA

dove comincia è dove finisce

CHIEDITI

 

Trova il tempo di fermarti,di chiederti cosa sta succedendo

Fatevi cento e mille domande e poi cento e poi ancora mille

Fino ad esserne ubriachi Stufi Invasi

Chiediti cos'è il Potere,Chiediti cosa vuole da te Dai tuoi figli

A chi va il tuo lavoro,Per chi fatichi

Se non hai, lavori per chi ha,Se hai, qualcuno lavora per te

Chiediti cos'è il Profitto,cos'è il Consumo

Una candela si consuma,Una lampadina,Una persona

Una vita di persona,una vita di consumi

Chiediti cos'è la Crescita,Lo Sviluppo

Più Crescita più Produzione,Più Consumo

Più consumi più ti consumi,chiediti chi è che cresce

Quando senti parlare di Sviluppo chiediti se ti stai sviluppando

Chiediti per chi consumi e ti consumi


Per farti produrre ti invogliano a consumare

Per farti consumare

In un paese lontano nel mondo o a pochi metri da casa tua

ci sarà sempre qualcuno più consumato di te

che si consuma ma non consuma

 

HASTA SIEMPRE

 

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Necrologio

Post n°44 pubblicato il 23 Aprile 2008 da nadine6I


Ho veduto il cadavere decomposto
Del popolo italiano percorso
Da spasmi di indolenza
Rosso di sangue a contorcersi
Nella radura della sua arretratezza
Sotto un cielo inacidito di futuro
Continuare a sputare in giro
Banalità e giustificazioni
Eppure era già morto
Nel suo perseverare assurdo
Addensato di luoghi comuni
Pretendere una speranza
Nella propria immobilità.
Ho veduto quegli arti marci
Persino alzarsi in piedi
Per trascinarsi stanchi
Agitando il cartellino
Timbrare per un dì nuovo
Di lavoro la disfatta
Di ogni sua lotta
E poi rintanarsi dentro i bar
Per affogare nel vino
Il ricordo della propria fine
Ho veduto morire dissanguato
Il popolo italiano col fegato
Estirpato senza coraggio
Di reagire a questi anni
Bui di speranze
Ed incedere nel rimpianto
Delle occasioni perdute
In un passato annebbiato
Di verità insabbiate.
Ho pianto a lungo
Il decesso della mia gente
La morte di questa nazione
Che fu un giorno repubblica
Ed è oggi terra di conquista
E se la mangiano a morsi
Feroci ne sbranano la carne
Questi cannibali bastardi
Ne succhiano le ossa
Spolpando con insistenza
Le vite dei fratelli.
Ma ho seduto di fianco
Al suo sudario dimenticato
Disperandomi del calvario
Di una nazione inconsapevole
Che non ci sarà resurrezione
Perché non c’è volontà
Di redenzione non c’è
Volontà di riscatto
Per questo popolo affranto
Per questo popolo truffato
Del senso della propria unità
Derubato delle sue radici
Defraudato della sua grandezza
Questo popolo detronizzato
Scippato della sua sovranità.
Io ho
Pianto
Questa nazione disgregata
per sette giorni di seguito
E sette notti di fila
Dopo averne deposto
Sopra un letto di fiori
I resti marci nella fossa
Che le scavai con le mie mani
In un prato straziato di cordoglio
Contro la croce che deposi
Sotto un cielo brillante
Di profondità insondate
Ho pianto disperandomi
Baciandole le livide labbra
Il destino della mia Italia.
Come mai fu possibile
Che finisse così
Giovane e bella
Nel fiore dei suoi anni?

dal blog di roman_dransky  

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