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In barca a vela tra isole di incanto.

Post n°1940 pubblicato il 02 Febbraio 2022 da fedechiara
 

Due link a confronto, per dire quello che l'attualità politica e sociale, pudibonda di natura, nasconde o non dice - una forma edulcorata di menzogna non meno degna di menzione e denuncia.
Il terzo link è un libro – che dire stupendo è dire poco – un libro di viaggio in barca a vela nel mare Egeo e nel vento che ispira i miti divini e le narrazioni odisseiche rivisitate per il tramite di un 'salvataggio in mare' speciale e mirato di una bellissima profuga siriana ri - denominata Europa.
Il libro è di Paolo Rumiz e il suo è un vero e proprio 'Canto per Europa' : fitto di notti stellate e apparizioni di dei/e e di santi barbuti negli eremi isolani e di cadaveri di guerrieri elleni e di profughi annegati di recente che risorgono dagli abissi con visi d'alga e le orbite vuote e, insieme, una storia d'amore consumata tra Asia ed Europa - narrata in endecasillabi sciolti come si conviene per gli antichi 'canti' in poesia.
Compratelo e leggetelo, vale tutta la vostra attenzione e vi incanterà.
Ma il limite del libro è la presa di posizione 'politica' dell'autore contro l'Europa presente dei muri e dei valli di contenimento e filo spinato contro la marea umana che dall'Asia e dall'Africa si riversa a fiumi e 'barconi', per le vie di mare e di terra, nella troppo (poco per l'autore) accogliente terra di un Bengodi sognato, ma amaro, amarissimo una volta raggiunto e constatata la miseria degli slums metropolitani dove trovano precario alloggio le moltitudini islamiche ognora affluenti e il pregiudizio (motivato) dei residenti indigeni.
E su una spiaggia isolata di Leros, bella isoletta turistica nel Dodecanneso prossima alla Turchia e alla Siria, l'autore osserva i lacerti degli arrivi notturni e delle loro vite infamate sparsi sulla battigia e leva alta l'invettiva sinistra di chi vorrebbe non ci fosse argine alcuno all'accoglienza – qualsiasi cosa voi intendiate e vi rappresentiate con questo termine pudico e falso:
' (…) Leros cariata da eccesso di Storia / ultimo approdo di anime perse. / Dov'era andata l'isola di Artemide? / Gli Intrappolati aspettavano il nulla / sul filo del rammendo tra due mondi, / aggrappati allo stesso meridiano. / Era quello il destino? Dei fantasmi / si lavavano in mare, defecavano / tra le ginestre scosse dal Meltemi, / mangiavano biscotti tra le tombe./ I morti, almeno loro, li accoglievano.../ Da quando le nazioni come Erinni / si erano avventate sulla carne degli imperi, / la mappa della Terra era segnata / da popoli inquieti in cerca di una casa / dove stare. (…)
Segue l'invettiva maggiore e la condanna: (…) 'Europa conosceva tutto questo / l'orribile latrare delle notti / la clessidra del tempo senza fine (…) Era proibito nutrire i fuggiaschi / legittimo picchiarli e derubarli / era una guerra nuova. Si faceva / spargendo i rifugiati e la paura. / I corpi umani moneta di scambio (…)
Ma i link che vi ho postato qui sopra ci parlano, meno poeticamente, è ben vero, di una isola dalle delizie turistiche estive e di spiaggette fitte di turisti e di una economia turistica fiorente uccisa dalla costruzione di un campo profughi sulla sommità di una collina. La trista realtà di ogni giorno per gli abitanti affranti e furiosi contro questa iattura non contrastata delle migrazioni caotiche e dai numeri altissimi di umana marea. (segue)
  • Un nuovo Hotspot per migranti a Leros » Dodecaneso
    DODECANESO.ORG
    Un nuovo Hotspot per migranti a Leros » Dodecaneso

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