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Messaggi di Luglio 2019

Viaggi spaziali (navetta nella quinta foto)

Post n°941 pubblicato il 30 Luglio 2019 da fedechiara
 

Viaggi spazio-temporali e orizzonti degli eventi

E se è vero che l'Arte e gli artisti coprono per intero lo scibile umano e si occupano di politica e ci raffigurano le stelle e le stalle e la natura e l'iperuranio immaginato, tuttavia non ti aspetti che a palazzo Michiel (Santi Apostoli. Venezia. European Center – Eventi collaterali) una simpatica mostra di 'design' nasconda, pardon esibisca, in una saletta a parte, l'invenzione del millennio. 
Che dico? Dei millenni tutti interi della storia dell'umanità.

E pare che ci sia in Australia un uomo geniale un 'dottor Morte', attivista della causa della dolce morte e del sereno viaggiare nell'Oltremondo dei sogni che, in collaborazione con una ditta di avanguardia, ha creato il 'Sarco': una piccola astronave iperurania che ci porta oltre i 'bastioni di Orione' e le porte di Tannhauser e sull'orizzonte degli eventi del Tempo col semplice schiacciare un pulsante che immette azoto liquido nel corpo stanco e malato - e in pochi secondi si abbassa la soglia di coscienza ed è davvero un 'sogno lungo un'eternità'. E sei tu viaggiatore a decidere la 'ignition' della partenza e niente grane per chi si accomiata relative a leggi e a crudeli ideologie religiose che a tutto si oppongono.

E chissà che sogni reca seco una dolce morte, invece di tutto quel soffrire per 'rendere l'anima a Dio' delle antiche religioni crudeli che predicavano la sofferenza necessaria - e guai ai suicidi a cui si negava perfino la sepoltura in terra benedetta e dicevano sacro e intoccabile quel momento di orrore e paura per il definitivo distacco dal corpo dei nostri quotidiani piaceri e i tormenti.

E possiamo farla in barba ad Atropo e toglierle le maledette forbici di mano e rivolgerle pure uno sberleffo e dirci semidei finalmente compiuti – e lo sberleffo maggiore è questo di mostrare in una mostra di design, come fosse un abito trendy o una tenda o un mobile qualsiasi, l'astronave che ci porta in pochi attimi di silenzio sul crinale dello Spazio/Tempo ad osservare lo spettacolo dei Troni e delle Dominazioni e la Grande Luce che abbaglia di cui si è favoleggiato per millenni e ce le hanno rappresentate artisti sommi nella chiese cattedrali e dentro la Cappella Sistina. Chapeau.

L'immagine può contenere: spazio al chiuso
L'immagine può contenere: una o più persone, cielo, nuvola, tabella, spazio all'aperto e acqua
L'immagine può contenere: persone in piedi
L'immagine può contenere: spazio al chiuso
L'immagine può contenere: scarpe

 
 
 

Il troppo che stroppia (3)

Post n°940 pubblicato il 29 Luglio 2019 da fedechiara
 

Prendiamola alla lontana, come fanno quei genitori che devono spiegare al pargolo/a come nascono i bambini e partono dai fiori e dagli uccelli e dai pesci. Io partirò dagli uccelli. C'è un troppo di uccelli nella città in cui vivo - un troppo di tutto, in verità: turisti, studenti, cani; e Venezia è la capitale mondiale della 'sostenibilità' di un massimo di persone per metro quadrato. 
Fino a scoppiarne, prima o poi, - e già i segni di quell'esplosione e 'insostenibilità' prossima ventura si vedono, si sentono, si toccano. Nei vaporetti, poi, ci si tocca integralmente, come le sardine nelle scatole ma senza l'olio, ahinoi e le risse e gli scoppi di voce sono all'ordine del giorno.

Ma dicevamo degli uccelli. I gabbiani sono diventati aggressivi, narrano le cronache del Gazzettino, - ed ho visto con questi occhi lo scippo alato di un gallinaccio in volo che ha strappato di mano mezzo sandwich ad una allibita indonesiana con velo. Il remake de 'Uccelli' di Hitchcoch si farà a Venezia, credo. 
Il fatto è che sono troppi – e neanche la loro trasformazione in uccelli-spazzini, avvoltoi indigeni, né la laguna disinquinata e che ospita aironi e garzette e fenicotteri (dicono), basta a saziare la loro immensa fame. E anche i famigerati colombi degli stucchi sulle piane e le cacate in testa ai distrattoni sono troppi - e la campagna per sterilizzare le femmine è andata fallita perché nessuno, indigeni e turisti e pensionati sulle panchine, ha mai rispettato i divieti di dar loro le briciole e il riso. Il troppo stroppia e mai adagio popolare è stato più cogente e capace di descrivere il disagio e l'allarme sociale.

E il troppo stroppia anche nella Palestina delle guerre ricorrenti ed annunciate, - una via l'altra, perché non c'è soluzione al troppo dei palestinesi che figliano peggio dei conigli e ambiscono a uno Stato e a un territorio sufficiente ai loro bisogni. Ma gli israeliani della conquista e dell'immigrazione continua di ebrei che tornano alla 'terra promessa' neanche si sognano di riconsegnare i territori colonizzati e messi a coltura. Chi avesse suggerimenti 'realistici' da offrire per una pacificazione è il benvenuto, altrimenti taccia e si metta in saccoccia la questione 'guerra' con annessi bombardamenti e morti e feriti e profughi perché 'è nelle cose' ed è una forma della 'politica': quella che interviene quando mancano gli argomenti e gli spazi di manovra alla diplomazia.

E troppi sono i profughi che andiamo a pescare in mare con generosità finanziaria e sociale pari alla cieca follia delle cose che ne scaturiscono poi da noi: gli scontri in piazza e le pistolettate a Castelvolturno e gli episodi di piccola criminalità e spaccio e degrado urbano che conseguono al lavoro che non possiamo offrire loro - e la gente che non li vuole quali vicini di casa e nascono così i ghetti dei futuri 'bronx'. 
Però il verbo buonista trionfa sulla stampa e nei media televisivi e nei convegni e continuano gli sbarchi e la distribuzione regione per regione e paese per paese delle migliaia e migliaia di affluenti indesiderati.

E l'Europa, come le stelle lontane, resta a guardare il nostro dramma di paese costiero e di prima linea e fa come quei colleghi medici di una bella canzone di De André che lodavano il collega che si prendeva cura dei poveri e dei diseredati e finì in miseria personale e commiserazione perché anche troppa bontà 'stroppia' se mancano le risorse e un progetto condiviso.

L'immagine può contenere: spazio all'aperto

 
 
 

Il vaticano incluso.

Post n°939 pubblicato il 29 Luglio 2019 da fedechiara
 

Il Vaticano incluso

Non è chiaro se la pervicacia della sig.ra Merkel nel voler continuare la sua folle impresa di accoglienza di altre centinaia di migliaia di migranti – in grandissima parte dell'area islamica – sia dettata dal voler mantenere il punto di coerenza con i disastri sociali che giustamente le si imputano o se appartenga al genere scespiriano de:' C'è del metodo in quella sua follia'.

E le sue parole e quelle del papa a Cracovia sulla guerra che ci hanno dichiarato che non sarebbe guerra di religione, ma guerra dell'Isis sono esorcisimi e vani distinguo di accadimenti che entrambi, la Merkel e il buon Francesco, sono destinati a non più governare, se mai l'hanno fatto e semmai sono servite a qualcosa di concretamente stimabile e visibile sul piano di un minor numero di morti e più amore e armonia nelle società europee in gravissimo affanno.

E la facile, facilissima previsione è che la Merkel se ne andrà a casa, al primo giro elettorale prossimo venturo, lasciando a chi le succederà il cumulo di macerie della paura e dell'odio che ha suscitato la sua dissennata politica immigratoria e Francesco continuerà nelle sue strascicate e inutili geremiadi del 'volemose bene, fratelli' e 'porgete l'altra guancia' che gli varranno altri distacchi da una fede percepita dai più come stupido bagaglio storico leggendario e fonte di laceranti conflitti a causa di quella minoranza di assassini e di suonati/depressi che nelle religioni trovano/eranno materia incendiaria per la loro follia di orchi e macellai.

Il futuro è appena cominciato, ahinoi, e non è credibilmente raffigurato dai pistolotti pii e inverosimili dei presenti 'buonisti' di ogni risma e paese. Vaticano incluso.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Le parole che non vi ho detto

Post n°938 pubblicato il 28 Luglio 2019 da fedechiara
 

Le parole che non vi ho detto

C'è un momento della vita degli uomini e delle donne in cui ci si ferma a dire - e anche il peggior nemico diventa il testimone di parole che 'dobbiamo' pronunciare, pena il disperderle per sempre come 'lacrime nella pioggia'.
E, se siamo stati 'davanti ai bastioni di Orione' e davanti 'alle porte di Tannhauser' e improvvisamente sappiamo che 'è tempo di morire', è necessario farlo sapere a qualcuno - che magari ci dia fama di replicanti di genio e parecchio 'fighi', ma anche noi, mannaggia, pur se replicanti, soggetti al maledetto filo di Atropo, l'inflessibile parca, che lo taglia distrattamente e come per un gioco di vane eternità sognate.

E, in verità, in verità vi dico, che questa di morire è una stronxata pazzesca, proprio quando sull'orizzonte degli eventi si disegna un mondo degli uomini (e delle donne) capace di reagire all'impero del maledetto Caos – e forse perfino i 'cambiamenti climatici' verranno dominati dall'uomo-semidio e anche le migrazioni torneranno sotto controllo e convinceremo 'i migranti' a tornarsene a casa e a smettere i maledetti assedi; e saranno 'aiutati in casa loro', se avanza qualche briciola nelle isole felici dello sviluppo economico. 
Che è come dire che: '...anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto a una certa età'.

E non chiamateci Epuloni, perché, in realtà, lo sviluppo economico è bolla di sapone fragile e basta uno spillo a farla scoppiare se i suoi fondamenti, eticamente giusti o sbagliati che siano, vengono messi in discussione e vengono alterati in modo garibaldino i parametri di formazione della ricchezza. Id est: se apriamo i porti e le frontiere a milioni di assetati che corrono tutti insieme ad abbeverarsi alle fonti, disseccando la sorgente.

Misura per misura, cari E-lettori, e il troppo stroppia e i cocci sono nostri, se sbagliamo le politiche e ci facciamo accecare da un buonismo insensato che non si cura dei limiti e delle compatibilità economiche e sociali. 
Datevi una regolata e 'mettete la testa a partito'. 
Il partito giusto, - non il pd, per intenderci. Perché, con quello al governo, il futuro si abbuia e sarà davvero 'il tempo di morire'. Anticipatamente. 
Mi dicono che Atropo, non Antigone sia il loro mito di riferimento. 
Facciamo gli scongiuri e tocchiamoci di sotto.

Lacrime nella pioggia. Il tempo di morire. I films e gli attori di culto.

YOUTUBE.COM
comprende anche la scena finale fra le montagne. Questa vers.non piaceva troppo al regista ma, a me, non dispiace.Ho volutamente tagliato la scena dell'ascen...

 
 
 

Sogni infranti. L'Europa macchiata di sangue.

Post n°937 pubblicato il 27 Luglio 2019 da fedechiara
 

27 luglio 2016

 

E la classe politica più penosamente imbelle e inadeguata al ruolo di governo di una nazione sotto attacco ormai da anni si presenta davanti alle telecamere con facce di tolla e sfila davanti alle teste di cuoio a stringere le mani obbligate a farlo per il ruolo, ma è fischiata dai parenti delle vittime di Nizza per il vergognoso voler nascondere la clamorosa incapacità di offrire sicurezza, nascondendo i filmati delle telecamere puntate sulla 'promenade des anglais' e i suoi dintorni.

E prima ce ne sbarazzeremo degli Hollande e Valls e Renzi e Merkel e Juncker, prima chiuderemo e governeremo con pugno di ferro le frontiere dell'Europa sotto attacco, prima avremo la garanzia che andrà ad iniziare un futuro meno gramo di questo: di contare e raccontare dolenti a giorni alterni di vittime inermi per le strade e nei teatri e nei ristoranti e nelle redazioni dei giornali di libera stampa.

Il sogno delle sinistre europee di un affratellamento universale e di felici popoli illuministicamente intesi alle 'magnifiche sorti e progressive' di un mondo pacificato è naufragato nel sangue e nella barbarie degli sgozzamenti dei riti e delle sfide islamo-terroristiche e negli annegamenti dei barconi le cui partenze non hanno saputo/voluto impedire.

Avete scritto la peggior pagina di infamia della storia recente della civiltà occidentale, gente vergognosa e incapace. A casa. Tutti. Al più presto. 
L'Europa, per causa vostra, dovrà per anni leccarsi le ferite inferte alla sua convivenza civile da un 'buonismo' stupido e incapace della menoma decisione di governo e di leggi adeguate alla sicurezza dei cittadini .

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