Nebbie e dintorni

La giornata è uggiosa, l'anno neonato non ha ancora dato significativa mostra di sé – a parte l'ingombrante fardello ricevuto in staffetta – e lo sguardo va all'esterno, il 'fuori' della campagna infradiciata da pioggia e nebbie. So che là fuori si aggira il morbo (il Morbo!); è sospeso nell'aria, ubiquo, contagiosissimo, ce lo dicono i tiggi impazziti e affetti da ossessiva coazione a ripetere, ma ne trovi tracce di personali allarmi anche in Rete, luogo di resistenze no vax impossibili e di strenue sopravvivenze al Verbo vaccinale imperante: 'Omicron ci insidia, aita! Aita!' con tutto il corollario di statistiche di: 'Come sarebbe tutto diverso se tutti ci vaccinassimo e liberi gli ospedali, ecc. ecc.'

Salvo poi constatare che sulla nave-crociera della Costa (tutti con il greenpass e il tampone, ca va sans dire) se lo sono presi tutti/e. Stai a vedere che i no vax contagiano anche col tele trasporto a distanza e pure in mare aperto.

E il secondo tormentone è il Quirinale vacante. Che più passano i giorni e più si alza la marea dello spavento e l'ossessione anti Cav dei dem – e Salvini può permettersi l'aria saputa del king-maker e sostenere compattamente la dinastia nuova dei 'patrioti', ma saranno i franchi tiratori, compresi i suoi, a decidere la partita e magari, all'ultima votazione cominceranno a votare la Carfagna, che almeno ci ha le fisique di role e viene bene in fotografia.

Una donna al Quirinale, finalmente e di quelle che 'non le manda a dire'. Vedi mai.