Creato da NewDealNow il 08/09/2006
Anche il più lungo dei viaggi inizia con un passo
 

 

Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 03 Luglio 2007 da NewDealNow
 

Stavo riflettendo su quelle che il buddismo definisce le quattro sofferenze fondamentali e cioè nascita, malattia, vecchiaia, morte comprendendo in queste, se ho ben capito, anche la perdita delle persone care. Mi è venuto spontaneo pensare che specularmente a queste quattro sofferenze esistono delle gioie e cioè la vita, la salute, la giovinezza, la buona vecchiaia, la serenità. Ho riflettuto inoltre che sul fatto che tutte queste quattro situazioni così come le situazioni speculari sono indipendenti dalla nostra volontà. Accadono e basta. Nessuno decide di nascere, ne decide di esser sano o malato, non decide di invecchiare e, tanto meno decide se morire o meno e non decide dove, quando e come. Mi viene da concludere che la sofferenza, così come la felicità, sono qualcosa che parte dalla parte più ancestrale della nostra anima. Sono un qualcosa che è completamente fuori dal nostro controllo. Faccio un esempio, il primo piccolo passo che ho deciso di fare in questo “New Deal” è stato l'iniziare la Dieta per rimettermi in forma e far pace con il mio corpo ma non vi sono dubbi che l'ottenere questo risultato non può che essere conseguenza di un impegno, di costanza, di sacrificio. Credete che sia possibile che domani mattina mi svegli dimagrito di 10Kg? È impossibile! Però è possibile che domani io cada dallo scooter e muoia eppure oggi sto benissimo e non vi sono segnali che potrebbero farmi presagire che quelle che sto vivendo sono le ultime ore della mia vita però potrebbero esserlo e io non lo capirei sino all'ultimo. Cosa intendo dire con ciò? Intendo dire che ci sono un sacco di cose che suppongo mi renderebbero felice o triste ma che in realtà non lo fanno, lo fanno per un tempo limitato e solo superficialmente e vi sono al contrario delle cose che cambiano la vita radicalmente e su queste nulla può fare l'uomo.


Le cose che cambiano le cose radicalmente non debbono essere necessariamente negative, per carità, ma sono sempre, sempre svincolate dalla nostra volontà. Se io faccio una dieta e la rispetto in tutte le sue regole otterrò, dopo il tempo necessario, come risultato il dimagrimento ma se io faccio una vita sana e controllata non otterrò necessariamente la salute e sicuramente non eviterò la morte. Se io mi abbellisco a dovere me stesso è probabile che riesca ad avere una donna ma non è implicito che io riesca a ricevere l'amore di cui ho bisogno così come non è implicito che io riesca a provarlo.


I sentimenti che compongono alla base le nostre sensazioni sono incontrollati e incontrollabili, non ci si può imporre di esser felici, tristi, innamorati. Mi vien da pensare che effettivamente io viva sotto a una corteccia di condizionamenti culturali, di piccole grandi ossessioni, di erronee convinzioni e aspettative.


Mi domando, se eliminassi dalla mia vita condizionamenti, ossessioni, convinzioni e aspettative sarei felice? La mia vita cambierebbe davvero se cercassi di ricondurmi alla mia natura di piccolo e fragile agglomerato temporaneo di neutroni, protoni ed elettroni? Sono davvero così diverso da un sasso? Infondo se io e il sasso venissimo divisi nei nostri mattoncini fondamentali (non i più piccoli) otterremmo in entrambi i casi tre scatole... neutroni... protoni... elettroni... cosa cambia?

 
 
 

Post N° 122

Post n°122 pubblicato il 03 Luglio 2007 da NewDealNow

 
 
 

Post N° 121

Post n°121 pubblicato il 29 Giugno 2007 da NewDealNow
 

Certo che la glacialità con la quale la mia ex ha chiuso la nostra relazione e l'indifferenza con la quale mi tratta ora mi fanno un gran dispiacere... Almeno fosse incazzata!

Oggi, a seguito problemi relativi al conto in banca (merda!), ci siamo sentiti e lei mi parla con la cordialità e la disponibilità di una vecchia amica... come se non fosse successo nulla... come se non fossimo mai stati insieme... dalla sera che se ne è andata non l'ho più sentita, non ho più parlato con lei e quando l'ho fatto è stato come se parlassi con una cordiale estranea...

Ma come si fa a essere così freddi e cinici? Smettere completamente di interessarsi a una persona da un giorno all'altro... non sa se sono vivo o morto... se sto bene o male... non una telefonata per me ne una per mio padre... no una mail, un sms... Niente!

UN CAZZO DI NIENTE!

 
 
 

Vediamo un po'....

Post n°120 pubblicato il 29 Giugno 2007 da NewDealNow
 

Poniamo che martedì (come spero) ogni strascico del mio rapporto con la mia ex si concluda anche in quelle che sono le faccende pratiche (chiusura conto in banca comune, restituzione reciproco cose varie etc etc – che tristezza...) potrei dire che con l'inizio di luglio si può ingranare nuovamente la prima e ripartire.


Buoni propositi
(di cui sono lastricate le vie per l'inferno... ^_^)

Iniziare la Dieta: da lunedì inizio la mia amata e infallibile dieta. È super collaudata e mi ha dato sempre grandi soddisfazioni. È una dieta che potrebbe essere definita “Dieta della frutta” in quanto su questa è basata. Prevede due giornate durante le quali è consentito nutrirsi esclusivamente con frutta per il resto è abbastanza varia, comprende pasta, pesce, carne, verdure.

Cura del corpo:

    • Attività Fisica: adesso scartabello un po' le pagine internet dedicate al fitness e cerco di trovare una serie di esercizi da fare con i manubri, lo step e a corpo libero. Questa sera rispolvererò il cardiofrequenzimetro e da lunedì inizierò con un po' di attività fisica.
    • Imbellimento: ogni venerdì o sabato doccia solare – una volta ritrovato un colorito “sano” pulizia del viso - vorrei fare in modo di trovare un modo per avere una pettinatura decente nonostante utilizzi quotidianamente il casco.

    • Vestiti Nuovi!!!

Yoga: a settembre vorrei iniziare un corso di Yoga... (Stand By)

Cammino Spirituale: giovedì andrò a un incontro di un gruppo Buddista, sto leggendo un libro (il secondo) e devo dire che per prima cosa trovo nella filosofia/religione buddista riscontro a tante idee istintive che ho dentro di me e, per ora, non ho trovato un qualcosa che mi facesse pensare che il cristianesimo e il buddismo non potessero convivere dentro di me integrandosi e completandosi.

Diventare il Dott. Newdeal: ho buttato giù il piano di studi per la facoltà di Lettere Moderne, non dirò nulla ad anima viva, condividerò questo segreto solo con una mia amica che di lauree ne ha 3 e che si è offerta entusiasta come supporto morale e pratico.

Bene! A inizio agosto dovrei vedere i primi risultati, se quanto ho in mente riuscirò a tradurlo con costanza, impegno ed entusiasmo in qualcosa di pratico potrei pensare che ho posato la prima pietra per costruire qualcosa di nuovo.

Devo dire che le diavolerie omeopatiche che mi ha prescritto la mia amica medico funzionano! Premesso che credo fortemente nell'effetto placebo però devo ammettere che un po' gli strani granuli in tubetto azzurro e il fiore di bach (che contiene 4 diversi fiori) il loro contributo sicuramente lo hanno dato e lo stanno dando.

Ho fatto un piccolo bilancio del decennio che, per me, si sta concludendo guardando a quella che è stata la mia situazione sentimentale e ho constatato che:

  • 2 anni e 4 mesi li ho passati con una ragazza

  • 4 anni e 3 mesi li ho passati con un'altra ragazza

  • 4 mesi con un'altra ancora

  • Più ci sono state altre 3 o 4 persone ma che non so quantificare temporalmente parlado

Totale: 7 anni e un po'... quindi almeno il 70% del mio tempo l'ho passato in coppia... e dire che ho la sensazione di esser stato così tanto da solo.... mah... sicuramente il 1997 e il 1998, a parte che per una piccola parentesi nella primavera del 1997, sono stati anni di solitudine ma per il resto... alla fin fine se da 10 anni togli i primi due... ne restano 8 e se a questi ne togli 7 e un po' ne resta un po' meno di 1 spezzettato qua e la tra l'inizio del 2002 e l'inizio del 2003... non l'avrei detto.

CHE SIA TEMPO DI RESTAR UN PO' DA SOLO?

 
 
 

Come mi vorrei...

Post n°119 pubblicato il 27 Giugno 2007 da NewDealNow

Vorrei innanzitutto risolvere quella che è la mia insicurezza più superficiale, le più semplice. Il rapporto con il mio corpo. Il mio corpo come biglietto da visita e togliergli quanto più possibile il potere di rendermi insicuro in mezzo agli altri per il timore di battute sulle persone grasse, sulle persone che perdono i capelli etc etc. Negli anni bui in cui il mio rapporto di coppia viveva l'inizio del compromesso in parallelo il mio lavoro cadeva in picchiata verso l'insopportabilità della situazione. I miei colleghi, in particolare uno, si prendevano gioco di me per il fatto di essere ingrassato prima e grasso poi, mi diceva che ero brutto, che ero pallido come un morto. Non avevo più nemmeno il coraggio di aprire bocca per paura di essere zittito con un insulto. Una sofferenza profonda. Un'umiliazione continua.

Il 1° obiettivo che mi do è quello di dimagrire e ritrovare un aspetto più curato e attraente e l'attraente non lo intendo esclusivamente nei riguardi del gentil sesso ma che risulti piacevole all'occhio di chicchessia. Il ritrovare la mia forma fisica come primo step verso il cambiamento era stato il motivo primo che mi aveva spinto ad aprire questo Blog che doveva essere essenzialmente un diario della dieta... come avete potuto vedere è diventato un diario della mia vita e una confessione della mia anima. Come sempre fatto mi affiderò ai consigli e al controllo di un'amica medico.

Un piccolo aiutino... penso di averne bisogno in questo momento. Oltre ai chilometrici sfoghi fatti sul Blog ho deciso di affidarmi alle cure e al conforto di un'amica medico, è un medico omeopata e quindi attraverso un poco di psicoterapia, qualche medicina omeopatica compresi i Fiori di Bach mi auguro di ritrovare lo Sprint e di uscire da questa buca al più presto.

2° Obiettivo... iscrivermi alla facoltà di Lettere... pensiero ancora da definire meglio... adesso un po' in Stand By

3° Obiettivo... Intraprendere un cammino spirituale. Nei prossimi giorni dovrei andare a un incontro di un gruppo Buddista, sono curioso. Questo è il primo passo, nel complesso no ho ancora le idee ben chiare.

4° Obiettivo.... Vorrei fare un corso di Yoga ma, ahi me, adesso corsi non ce ne sono... ripartono a settembre... e nel mentre? Cercare alternativa estiva.

5° Obiettivo.... Attraverso le cose di cui sopra riuscire a trovare una serenità e una forza che mi consenta di stare vicino a mio padre e a mia madre riuscendo a trasmettergli energia e forza. Non voglio esser depresso e quindi debole, non me lo posso permettere proprio ora. Sempre attraverso le cose di cui sopra cercare di intraprendere un cammino che mi consenta, nel momento in cui mio papà verrà a mancare, di affrontare la cosa nel migliore dei modi possibili riuscendo ad avere abbastanza forza sia per me che per mia madre consentendole di poter fare, in seguito, le scelte più giuste nella totale serenità (vedi cambiare città e tornare a vivere nel paese in cui è nata).

....SOGNI...

1 sogno... mi piacerebbe che mio padre rimanesse nello stato attuale, tutto sommato abbastanza buono, il più a lungo possibile... magari ancora per un anno o due in modo che i sogni che verranno lo vedano ancora presente...

2 sogni...mi piacerebbe rileggere questo post tra un paio di mesi con addosso una decina di Kg in meno e un po' di serenità in più...

3 Sogni... mi piacerebbe vestire quello che dovessere essere il mio “nuovo” corpo con nuovi vestiti che rispecchino al meglio la mia personalità...

4 Sogni... curato l'involucro andiamo dentro... mi piacerebbe trovare il coraggio per iscrivermi all'università e di trovare la determinazione per portarla a termine

5 Sogni... mi piacerebbe immensamente conoscere persone nuove che le quali io riesca a trovare una certa sintonia, mi piacerebbe che fosse un gruppo di una dozzina di persone, uomini e donne...

6 Sogni... mi piacerebbe trovare una pace interiore attraverso un cammino spirituale...

7 Sogni... mi piacerebbe comprare una moto e con questa fare dei viaggi...

8 Sogni... mi piacerebbe cambiare ambiente lavorativo...

9 Sogni... mi piacerebbe conoscere una brava ragazza (non subito però ma bensì quando sarò “guarito”). Mi piacerebbe una ragazza simpatica, dolce, spiritosa, amante della famiglia e che viva dentro di se con convinzione quei valori universali che si richiamano alla famiglia, all'amore, alla comprensione, al sacrificio. Mi piacerebbe che fosse immensamente buona di carattere, non mi importa che sia bella, mi importa che sia buona, gentile, sensibile, generosa, di animo semplice e mi piacerebbe che fosse immensamente innamorata di me. Alla sera prima di addormentarmi la immagino e le do il volto di Rossella Brescia, so che è sciocco e fanciullesco, ma mi riscalda tanto il cuore pensare a un Amore vero nel mio futuro.

 
 
 

Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 27 Giugno 2007 da NewDealNow
 

Man mano che passano i giorni e si placano la rabbia, la delusione e con loro tutti i sentimenti e le sensazioni calde, le sensazioni e le passioni rosse, sempre più mi si schiariscono le idee. Sicuramente, pian piano, divento sempre più sincero con me stesso, sempre meno celo i compromessi ai quali sono sceso con me stesso e sempre meno accetto l'abbandonarmi alle mie insicurezze e debolezze.

Il sentimento che mi ha legato alla mia ex si rivela sempre di più per quella che è stata la sua natura più profonda. La sua vera natura. A ben pensarci e a voler esser sincero con me stesso (oramai è dannoso cercare espedienti) il sentimento che mi legava alla mia ex (non lei badate) è stato una sorta di essere simile a una sanguisuga che si è ancorato con uncini rugginosi a una parte assai fragile della mia anima fatta delle mie debolezze più profonde, dei miei bisogni più reconditi, delle miei paure più nascoste, dei miei desideri più puerili. Tutti questi aspetti del mia personalità che tanto ho cercato sempre di celare ma che tanto mi hanno sempre fatto sentire un immenso vuoto dentro di me, sono stati per lungo tempo anestetizzati dalla “creatura” che, ben ancorata, era come se iniettasse morfina nei dolori della mia anima. E funzionava! Eccome se funzionava! Le mie angosce trovavano pace e subito il mio spirito cercava di crescere, di riempirsi d'immenso per riuscire a lasciarsi andare completamente al sentimento ma, non essendo un sentimento puro ma bensì un qualcosa di sostanzialmente esterno al mio cuore, non appena le sensazioni, i desideri, l'abbandonarsi all'altra cercava di gonfiare la mia anima i rugginosi uncini facevano sentire la loro presenza, ridestandomi e facendomi cogliere tutti i limiti di quel sentimento e facendo ripiombare la mai anima nel vuoto e sottoponendola nuovamente sotto morfina emotiva. Prima che questa morfina emotiva tornasse a fare effetto vi erano dei momenti in cui questa situazione mi rendeva inquieto, frustrato, infelice, sapevo che stavo facendo la cosa sbagliata e quindi tentavo di strappare via questa creatura dalla mia anima ma appena tentavo di farlo sentivo il male degli uncini rugginosi che mi laceravano, mollavo la presa, la morfina emotiva tonava a fare effetto e si ricominciava così daccapo. Quando la mia ex di colpo ha preso la porta ed è sparita dalla mia vita è stato come se questa creatura l'avesse strappata via di colpo e con estrema violenza lacerando profondamente la mia anima a questo si è aggiunta l'astinenza improvvisa e totale da morfina emotiva, è stato come se un tossicodipendente smettessi di colpo di assumere droga, seppur cosa giusta e salutare l'effetto immediato è una gran sofferenza.

Ieri sera mi sono fatto una bella cazziata. Mi sono detto “Ma insomma!! Ma basta pensare a lei!!! Infondo cosa sarà mai successo!! Se continui così diventerà un'ossessione dalla quale non ti libererai più!!! Ne sarai sempre schiavo!!” - finita la cazziata ho provato a capire il perché non riuscissi a uscire da questo labirinto emotivo e timidamente alla fine la risposta è uscita. È molto più facile piangersi addosso piuttosto che rimboccarsi le maniche e ricominciare sul serio, è molto più facile confrontarsi e incazzarsi con una situazione che già si conosce e che è inerte piuttosto che ributtarsi nella mischia, è più facile rigirarsi nel proprio brodo piuttosto che costringersi a confrontarsi con persone nuove, situazioni nuove, rischiando l'insuccesso. Infondo infondo è una sorta di morfina emotiva anche questa che è andata a sostituire quella precedentemente somministratami dal legame con la mia ex.

Mi fa soffrire molto inoltre la sua totale indifferenza nei miei confronti, il fatto che si sia staccata da me con tanta facilità, che non abbia più sentito il bisogno di chiamarmi o di parlarmi. Mi fa soffrire molto essere diventato per lei un totale estraneo... non le importa proprio nulla di me... non ha sentito il dovere o il bisogno di aggiungere una parola, non mi ha detto neanche che era finita! Dopo avere “svaligiato” la casa di nascosto non ha sentito il minimo pentimento per ciò che ha fatto e a quel gesto non è seguita una telefonata, una mail, una lettera... nulla. Mi ha cancellato dalla sua vita come se non fossi mai esistito... Ma come si fa a chiudere così una relazione di 4 anni? Una relazione che era arrivata sino alla convivenza!!!

Voglio guardarmi dentro con sincerità, capire quello che c'è da fare e come farlo per riuscire a crescere e migliorarmi.


Desidero intraprendere un cammino che mi porti verso un compimento della mia formazione culturale iscrivendomi alla facoltà di lettere


Desidero intraprendere un cammino spirituale che mi consenta di riempire tanti vuoti che vi sono nella mia anima e che mi dia una mano a vivere la malattia di mio padre e che mi prepari alla sua morte. Forse vorrei iniziare dal Buddismo


Desidero intraprendere un cammino che mi porti verso l'armonia fisica e intellettuale consentendomi così di fare pace con il mio corpo ora ingrassato e mi liberi da una serie di pregiudizi che ho verso me stesso. Yoga e una dieta sana e controllata le idee.

 
 
 

Post N° 117

Post n°117 pubblicato il 25 Giugno 2007 da NewDealNow
 

Ciao e un grazie a tutti quanti voi che lasciate una messaggio sul blog, vi ringrazio di cuore, davvero.

Continuo nella riflessione... sia la malattia di mio padre che la fine della mia relazione sono stati due eventi che mi hanno scosso molto, sin giù, giù nel più profondo della mia anima. Entrambi gli avvenimenti, seppur molto differenti sia per unicità dell'affetto e sia per profondità ancestrale del legame, hanno toccato corde assai celate nelle pieghe più recondite del mio spirito. I due eventi sono stati una sorta di arpeggi che hanno smosso qualcosa dentro di me, un qualcosa che, a ben pensarci, mi porto dentro da sempre. Tanto è profondo l'echeggiare di questo arpeggio che non riesco ben a recepirne il suono; ne avverto le vibrazioni in superficie, quelle sì, le sento, le vedo, le percepisco ma non mi è affatto chiaro cosa sia accaduto, e cosa stia accadendo, dentro di me. Sento, lo sento davvero, di essere cambiato nell'arco di una notte e non parlo di cambiamenti che all'occhio possano essere visibili, assolutamente, e non parlo neanche di cambiamenti che, chiacchierando , possano esser percepiti da chi ascolta, non è neanche questo. Il cambiamento, il terremoto, è avvenuto talmente in profondità che poco affiora, ma è stato forte. Non posso dire che sia stato devastante, non so dirlo, ma sicuramente è stato di una violenza e una forza inaudita.

Questo arpeggio, suonato da un angelo sulle corde più nascoste della mia anima, echeggia ancora in me e mi fa sentire diversamente l'oggi, il ieri e il domani. Una percezione di me e del tempo appena conclusosi che sembra dirmi che gli ultimi anni trascorsi si possono concentrare in un sol punto. È come se non più di un giorno avesse visto l'alba e il tramonto, un lungo giorno durato 36'480 ore.

Il mio Io cosciente è la parte di me che più sta ribollendo ma purtroppo, tante componenti, in questo caso, entrano in gioco; orgoglio ferito, umiliazione, vendetta, rancore, paure, insicurezze. Queste son le piccole spine che mi trafiggono appena sotto la pelle, mi trafiggono in quelli che potremmo definire come condizionamenti culturali, insicurezze acquisite, buonismi pubblicitari atti a creare una morale e un'etica farraginosa che professa alla favola del “Mulino Bianco”. Ma questo è nulla. Una colla che tiene insieme disgiunti frammenti di un'anima in pena che si frantuma allo schioccar di dita. Faccio mea culpa e ammetto quanto fragili fossero le mie convinzioni, le mie motivazioni e i miei sentimenti. Uno schioccar di dita ha mandato in frantumi tutto quanto. Il problema non è qui, è ben più profondo.

Immaginate tanti lembi di corda che col tempo sono stati legati assieme da nodi ben fatti e ben serrati, immaginate innumerevoli strattoni che han finito col render ancora più stretti questi nodi e immaginate anni e anni di piogge, sole, neve, caldo, freddo che hanno finito quasi col saldare le parti tra di loro. Immaginate ora che questi nodi così ben stretti debbano di colpo sciogliersi con uno strattone talmente forte da esser capace di farli cedere, di strapparli. Queste corde sono parte della mia anima più profonda e la notte in cui mi dissero di mio padre ricevetti un primo strattone fortissimo, un dolere che dall'anima era arrivato al corpo, un secondo strattone l'ho ricevuto alla notizia dell'improvviso finire della mia relazione. È stato un secondo strattone fortissimo. In entrambi i casi ho avvertito per parecchi giorni un forte dolore al torace, come se, per l'appunto, mi avessero strappato qualcosa dentro.

 
 
 

Post N° 116

Post n°116 pubblicato il 22 Giugno 2007 da NewDealNow
 

Sono inquieto, anche se so perfettamente che quello che è successo con la mia ex era inevitabile e, nella sostanza, giusto avverto il dolore del cambiamento. Che questi giorni, prima o poi, sarebbero dovuti arrivare, infondo infondo, l'ho sempre saputo ma, in egual maniera, sapevo che non sarebbero stati facili. Non lo sono. Anche se sbagliata, anche se per certi versi dannosa, la relazione con la mia ex era importante o per lo meno sfamava le mie inquietudini, le miei insicurezze, la mia paura di restar solo, la mia più intima paura di restar solo. Adesso sono solo e ne soffro. Soffro questa solitudine e vorrei in tutte le maniere scacciarla ma so (è sempre stato così) la compagnia casuale di persone casuali in questi momenti più che appagarmi e rasserenarmi mi butta giù.

A volte ho la sensazione che la mia ex con la mia vita effettivamente non abbia mai avuto molto a che fare, che non l'abbia mai effettivamente sentita completamente parte di essa ma al contempo adesso la sua presenza, nonostante tutto, mi manca. La scorsa notte l'ho sognata, lei era con un altro e io cercavo di convincerla a venire con me ma lei niente... preferiva l'altro. Mi sono sveglaito alle 5:00 e non sono più riuscito a dormire.


HO PAURA DI RESTAR SOLO!!!

 
 
 

Post N° 115

Post n°115 pubblicato il 22 Giugno 2007 da NewDealNow

Mi domando se uno a 30 anni può pensare di stravolgere completamente e concretamente la propria vita creando qualcosa di costruttivo... Mi spiego. Io ho sempre cercato, e quindi trovato, fili invisibili che collegano gli eventi della mia vita e così, sia agli eventi che alla vita stessa, davo un senso. Gli ultimi quattro mesi hanno sicuramente stravolto completamente quella che era la mia vita e quelle che erano le miei prospettive di inizio 2007. Sono passato dal programmare un figlio e l'acquisto di una casa ad affrontare la malattia di mio padre e la fine della relazione con quella che doveva essere la compagna per la vita.

Oggi è il 22 di giugno, solo poco più di cinque mesi fa, il 9 gennaio (esattamente due mesi prima dell'infausta diagnosi di mio papà) scrivevo, nel post 101, quanto segue:


L'anno che verrà...2007: per il 2007 ho (abbiamo) grandi progetti. Entro la primavera cambieremo casa e appena fatto questo proveremo ad avere un figlio. Già questi potrebbero essere progetti sufficienti a riempire più che un anno, una vita, ma non mi fermo qui. Spero, come da quattro anni a questa parte, che l'anno nuovo mi regali una nuova opportunità professionale. Spero mi regali un pochino di serenità lavorativa e un pochino di soddisfazione professionale.”


Mi sembra siano passati secoli, una vita intera sicuramente. La mia vita di oggi non ha nulla a che vedere con quella di soli cinque mesi fa, i miei progetti e le mie prospettive sono completamente cambiate, così come sono cambiate le mie priorità. Non esiste più un “abbiamo”, non esiste più un “cambieremo”, non esistono più propositi di paternità. In esattamente 87 giorni la mia vita è stata stravolta, rivoltata, strangolata e rigettata nella mischia. La mia relazione con la iena è durata 1520 giorni ma sono bastati gli ultimi 87 per frantumare tutto. Abbiamo camminato accanto per 1520 giorni e d'improvviso lei è sparita. Sparita completamente.

Non posso che dedurre che le cose della Vita abbiano la sua stessa natura, la sua stessa malattia se di malattia si può parlare. Le cose della vita sono cagionevoli. La vita è cagionevole. Non è detto che questo sia sempre un male anzi, capita che l'imprevidibilità della vita faccia volgere d'improvviso al bello quanto sino a poco istanti prima era tetro e malinconico. Questo è indubbio. Tanto ciò che è bene quanto ciò che è male (che dipendono entrambi dai punti di vista) avviene d'improvviso e senza possibilità alcuna di riuscire a contrastare l'andare delle cose. Sono discretamente convinto che un individuo possa essere artefice del proprio futuro sino a un certo punto, oltre quel limite vi è l'imprevedibilità del destino, del fato. La fortuna e la sfortuna sono componenti essenziali nella vita di una persona così come lo sono impegno, dedizione e sacrificio infatti, se i buoni propositi che con zelo vengono mantenuti quotidianamente non vengono accompagnati da una buona dose di fortuna essi da soli, purtroppo, servono ben a poco. È vero anche il contrario, la fortuna che cade sulla testa di chi non sa che farsene è inutile. Io penso che le qualità personali che una persona si costruisce nell'arco della vita non gli garantiscono alcunché, è vero anche che non costruire nulla dentro se stessi vuol dire esser vuoti e quindi impossibilitati nello sfruttare le opportunità che la vita offre e, a chi più e a chi meno, le offre a quasi tutti. In un modo o nell'altro. Quello che voglio dire è che in un gruppo di alpinisti sulla cima del Monte Bianco il saper nuotare è qualcosa che poco conta, a nessuno di loro vien chiesto di nuotare in quel momento e tale abilità è totalmente inutile ma, se arrivati a valle dovessero giocarsi l'ultimo pasto disponibile attraverso una gara di nuoto chi sapesse nuotare sarebbe avvantaggiato, avvantaggiato perché con peculiarità maggiori. La fortuna aiuta gli audaci... di ieri. Oggi colgo i frutti di quello che ho seminato ieri, li colgo a patto che non vi siano state inondazioni, catastrofi o simili a rovinare il raccolto perché, se così fosse, io che ho seminato raccoglierei tanto quanto colui che non ha seminato nulla.

Riallacciandomi alla possibilità di stravolgere i progetti di vita a 30 anni... mi domando: potrei io, ad agosto, iscrivermi all'università, laurearmi, fare un corso di giornalismo e poi dedicarmi a tale professione? È solo una fantasia o è possibile che a 30 una persona possa riscrivere completamente il proprio destino?

SI STA COME D'AUTUNNO
SUGLI ALBERI
LE FOGLIE

 
 
 

Fare nuove amicizie...

Post n°114 pubblicato il 21 Giugno 2007 da NewDealNow

In questo momento mi arrovello molto su come fare per ricrearmi una ragnatela di amicizie e interessi... quanto facevo prima della iena non lo trovo più adeguato... sono uscito con gli amici di un tempo ma proprio non mi va di frequentarli... io sono troppo cambiato e loro sono rimasti uguali a 10 anni fa... non ho più nulla in comune con loro oltretutto, la serata passata con loro mi ha buttato enormemente giù di morale... troppo frustrati... troppo rancorosi... troppo statici... troppo poco ambiziosi in senso lato... sono degli eterni depressi e proprio è l'ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento è una marmaglia di scontenti che maledicono le donne, il sistema e il governo affogando poi il tutto in un fiume di birra.... proprio no... l'idea di trascorrere i miei sabati sera con la testa nel water a vomitare proprio non mi va.

Cosa mi piacerebbe... mi piacerebbe trovare una compagnia di amici composta da uomini e donne, un insieme di brava gente che faccia insieme cose “normali”, che non ecceda nella deriva verso il decadentismo. Mi piacerebbe un gruppo di persone in gamba che mi accogliesse (non è facile) e nel quel trovare il calore dell'amicizia. Nel quale trovare il piacere di una pizza insieme, di un cinema, di una vacanza.

Ma dove cercare....?.... forse un'associazione? Ma quale? Pensavo al WWF o qualcosa di simile... anche i meetup di Beppe Grillo... Mi piacerebbe frequentare anche un gruppo tipo Associazione Cattolica o Scout, non li ho mai frequentati ma mi sono sempre sembrate brave persone...


Cosa e come potrei fare?

 
 
 

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