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Manga Vs Fumetto

Post n°84 pubblicato il 05 Marzo 2009 da Genshiken
 

Nella discussione del precedente post mi ha colpito un' affermazione di Kagura, dove diceva che, se pigliasse un tema che in Giappone è stato strapoposto  e che ha avuto la sua buona dose di successo e lo proponesse a qualche editore italico quest'ultimo lo cestinerebbe  in  mezzo nanosecondo. Tempo fa feci una riflessione analoga: prendiamo uno dei successi commerciali più forti provenienti dal Sol Levante ossia Dragon Ball...la domanda è: se io avessi proposto le avventure di Son Goku a qualche editore italiano (Bonelli, Disney Italia o anche Star comics, quello che volete) avrei avuto la possibilità di vederlo pubblicato? Certezze assolute non le si possono avere ma, tanto per citare il grande Elle,son sicuro che al 99% il "mio" progetto sarebbe stato cestinato. E stiamo parlando di Dragon Ball, un successo commerciale senza pari conosciuto praticamente in tutto il mondo!

Questo perchè? Venire a capo del dilemma non è impresa facile: una delle prime risposte che mi vengono in mente si basa sulle differenze culturali. Quella di Dragon Ball è una storia che si basa su una leggenda cinese dello scimmiotto di pietra che...ehmmm CINESE, quindi straniera anche per i giapponesi...ma da loro ha funzionato alla grande....indi, movente che crolla immediatamente. Un' altro motivo potrebbe essere le differenze TECNICHE che intercorrono tra i due modi di fare fumetto: la differenza parte dal taglio della sceneggiatura che impone uno sguardo OGGETTIVO dell'inquadratura per quanto concerne quello italiano, e uno sguardo SOGGETTIVO per quello nipponico. Eppure i manga hanno attecchito benissimo nel nostro paese e noi lettori ci siamo abituati a questa differenza non badandoci più di tanto. Altra differenza la troviamo nei disegni: unico autore (couadiuvato da uno studio) per i giappi, staff di autori che si alternano alle matite garantendo L'INCOERENZA grafica al titolo del caso. Ma è una motivazione che non ha attinenza con quanto stiamo trattando...cosa può centrare l'elemento estetico con quello di forma strutturale?

Tex, Dylan Dog, Nathan Never, Martin Mystere, Zagor, Mister No

La verità di base secondo me è tanto semplice quanto banale: escludendo il GRANDE fumetto italiano d'autore (vedi i vari Pazienza, Manara, Crepax, Battaglia, Toppi, Pratt...un'elenco che non finirebbe più) che ha goduto dell'autorevolezza che caratterizza i veri artisti ma, volente  o nolente, rivolto verso canali d'elite e non proprio popolari, il fumetto italiano è avvolto in una cappa di bigottismo notevole dove si riverbera una delle convinzioni dure  a morire che  vedono il prodotto manga quale un prodotto per bambini (o pornografico...è inquietante questa visione estrema) e quindi inadatto da proporre al grande pubblico. E per questo che il nostro fumetto popolare si basa su schemi rigidissimi per il quale abbiamo un'investigatore (dichiarato o meno) generalmente con spalla (meglio se comica) che deve necessariamente occuparsi di un settore specifico (horror, mistero, fantascienza ecc.). Anche se......anche se non guardare con occhi oggettivi il nuovo panorama fumettistico sarebbe stupido.

L'invasione manga è stata così massiccia e ha riscosso con così ampio successo che pian piano i vari editori han ben pensato di fare un'inversione di marcia. Probabilmente la prima a capire ciò è stata la DIsney Italia proponendo un tratto simil nippo-americano (sia dal punto di vsita grafico che strutturale)che da la giusta svolta a un settore che da troppo si era adagiato sui propri allori tronfio di un successo senza concorrenza (o quasi). E allora via alle W.i.t.c.h  (con tutti i suoi cloni, vedi le WINGS), ai Monster Allergy...e non venitemi a dire che quegli occhioni non vi ricordano qualcosa. E di li l'inversione di rotta di taante case editrici che hanno modificato il proprio status per stare al passo coi tempi.

Alcuni hanno finalmente messo termine alla "serializzazione infinita" che caratterizza le nostre serie popolari, altri hanno cercato "nuove vie" nel fantasy. Ma la verità è che siamo ancora lontani dall'abbattere barriere che dividono i fumetti dai manga dai comics americani, dai baloons francesi ecc...nella speranza futura che un domani possano esistere solo generi e stili e non per nazionalità

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Commenti al Post:
broken1979
broken1979 il 05/03/09 alle 13:23 via WEB
caro gen su questo argomento si potrebbe aprire un intero blog, ma come sai l'argomento mi interessa molto sopratutto perchè oltre al manga colleziono parecchie serie marvel, e devo dirti che se fossi un editore darei molto più spazio a giovani innovativi più tosto che a veterani con più esperienza, questo perchè da consumatore accanito di manga e comics, trovo il fumetto italiano più lento e senza nulla togliere ai nostri disegnatori bravissimi, scontati, questa mania di fare numeri autoconclusivi non ti mette voglia di seguire una storia, per quanto mi riguarda adoro immaginare come reagirà quel personaggio, e come si potrà evolvere quella storia... una trama per quanto l'idea si può essere buona non può venire svilupata al 100 per 100 in un solo volume (vedi dylan dog) a me piace vedere tutti i risvolti delle varie personalità dei personaggi, (vedi elle e light per esempio)
 
 
Genshiken
Genshiken il 06/03/09 alle 18:09 via WEB
ma infatti uno dei punti dolenti del nostro fumetto popolare è proprio quello, ossia la lentezza derivata all'interminabilità delle serie. Trovo inverosimile che un fumetto come Tex vada avanti da 60 anni! Bello quanto vuoi, ma che freschezza può avere una trama tirata avanti così a lungo? Sulla xsonalità dei personaggi devo contraddirti però, in quanto, penso che i nostri personaggi siano sviluppati al pari (e in alcuni casi meglio) di quelli nipponici, proprio xchè, avendo una serializzazione pressocchè infinita, gli autori hanno decisamente più tempo di raccontare le varie sfumature che creano la personalità del personaggio. Vedi ad esempio un Dylan Dog che è un xsonaggio a tutto tondo, con 1000 sfaccettature e quindi umanissimo, fatto magistralmente da un mostro sacro come Tiziano Sclavi
 
dollmaker1
dollmaker1 il 05/03/09 alle 20:08 via WEB
Che dire? Hai assolutamente ragione, i tristi luoghi comuni su manga e anime sono duri a morire! Fortuna che non tutti ne sono affetti e c'è gente come te che ci regala ottimi blog sull'argomento!^^
 
 
Genshiken
Genshiken il 06/03/09 alle 18:12 via WEB
Arigato Doll-san^^. Trovo che sia stupendo condividere, e quindi discutere, sulle cose che si amano, e io sono stato fortunato a trovare voi, che come il sottoscritto, dimostrate ampiamente di amare quest'argomento. Non è retorica, ma mi ritengo sinceramente fortunato nell'avervi incontrati seppur virtualmente^^
 
Kagura84
Kagura84 il 05/03/09 alle 20:20 via WEB
Ridendo e scherzando ne stavo parlando oggi con mia madre, non proprio in questi termini perchè l'argomento era vagamente diverso, cmq bene o male sono saltate fuori dalla SUA bocca (DI MIA MADRE sottolineo, NON mia) che l'Italia, ma come il mondo in generale, ha una visione abbastanza ristretta delle cose. Stiamo parlando di manga, ma visto che Gen-chan ha nominato l'"investigatore cn la spalla idiota di nome smith", tiro fuori anche la questione TV. ci stiamo sorbendo 20 serie di "carabinieri" "commissario qui e là in sà". non ci stiamo andando tanto distanti. in ogni modo, non cambiamo topic. Ultimamente guardando qua e là, qualcosa si sta effettivamente muovendo, alla cavolo, ma si muove. già l'edizione DeAgostini Manga&Anime sarebbe stata improponibile un decennio fa. chiaro, stiamo parlando di piciate, la deagostini è lungi dall'esser seria. ci vorrà ancora qualche annetto o un altro decennio prima che qualche editore accetti un'opera stile manga disegnata da un italiano, piuttosto che da un tedesco ect. Da quel che leggo su "anteprima" c'è qualche tentativo, ma vi assicuro, nella mia fumetteria non arrivano quei fumetti, e in ogni modo hanno dei costi esorbitanti e gli editori si difendono dicendo "tanto ci sono i giapponesi che disegnano". vorrei aver sotto mano la frase, il significato era quello, ma mi sarebbe piaciuto farvela leggere parola per parola. la pianto qui, altrimenti vado avanti, sono troppo dispersiva.
 
 
Genshiken
Genshiken il 06/03/09 alle 18:20 via WEB
quanto hai ragione...la cosa più penosa è che questo ragionamento si può tranquillamente estendere anche agli altri media nostrani (tv, cinema ecc.). E' inutile, mi duole dirlo ma siamo una massa di pecoroni che seguono la via sicura (generalmente approvata dagli americani), senza avere il coraggio di osare qualcosa di nuovo. Ma te lo ricordi il caso pokemon? Credo + di 8 anni fa, quando ci fu il caso di epilessia in giappone dovuto a una puntata di pikachu e company? La notizia rimbalzò in Italia e i vari Mentana, Fede e compagnia dipinsero il piccolo pikachu come il figlio illeggittimo di satana...x poi improvvisamente cambiare rotta un po di tempo dopo, parlando di boom commerciale e tessendone le lodi perchè...gli americani avevano gradito la serie (che tra l'altro si sposa bene con il discorso che fa la Giuly qui sotto tra Disney e Disney-Italia). Cioè roba da diventar scemi!! Ora i tentativi ci sono...ma procedono con la medesima velocità di un bradipo stanco e zoppo...stiamo un po a vedere...
 
   
dollmaker1
dollmaker1 il 06/03/09 alle 22:43 via WEB
"pikachu figlio illegittimo di satana" ahahah questa è bellissima! In effetti a volte si ha l'impressione che qualcuno sarebbe capace di definire così qualunque cosa proveniente dal Giappone, mentre tutto ciò che sforna la disney è benedetto!
 
     
Genshiken
Genshiken il 08/03/09 alle 22:54 via WEB
loll^^. Ma sai, la disney è potente e lo ostenta non poco...cioè quello che non mi spiego è il xchè appena esce un cartoon disney pixar (o dreamworks, di spielberg) subito i tg ne devono parlare come se fosse l'evento dell'anno, mentre se esce un cartone Giappo non se lo filano di striscio!! Ma sai che traino pubblicitario è? Han fatto in modo che ormamai questi cartoni americani son diventati eventi: tutti vanno a vederli xchè fa figo,xchè son famosi. Non sto dicendo che siano brutti ben inteso (il Panda Po mi ha divertito non poco) ma dico che c'è una disparità di trattamento pazzesco. Perchè? Perchè il potere va sempre e cmq dalla parte dei soldi. Un po come quando la casa di distribuzione Buena Vista comprò i diritti di lancio di tutti i film di Miyazaki per promuoverli MALISSIMO per non far oscurare un altro suo cliente prestigioso....quale? Dai, è facile, han creato il topo + famoso del mondo e inizia con la D....vabbè, questo discorso cmq è vecchio e risaputo e nn merita commenti tanto è triste...
 
     
dollmaker1
dollmaker1 il 09/03/09 alle 10:29 via WEB
come sempre mi associo alla tua saggezza (o mi assaggio alla tua sociezza, boh)
 
     
Genshiken
Genshiken il 09/03/09 alle 14:22 via WEB
ahahaha sei un mito!! Ma non si tratta di saggezza (o sociezza xD) ma semplicemente di averne sentite così tante e di aver visto così tante volte storpiare quello che si ama
 
   
Kagura84
Kagura84 il 08/03/09 alle 13:21 via WEB
complimenti anche ai nostri telegiornali.
 
     
Genshiken
Genshiken il 08/03/09 alle 23:01 via WEB
eh beh....se abbiamo come telegiornali studio aperto (ridicolo), il tg di Fede (incommentabile) e gli altri un filino, filino filino schierati....beh ci credo che le informazioni vengono storpiate. Un po come l'ondata di violenza sulle donne seguita dall'ondata anti-extracomunitari...cioè quello che non mi spiego è: com'è che all'improvviso, dal 1 gennaio, sono spunatate fuori queste notizie sulla violenza verso le donne? Cioè prima non se ne parlava quasi mai, poi tutt'un tratto dal 1 gennaio non c'è stato giorno che non venisse annunciato uno stupro...come se tutti gli schifosi d'italia si fosse messo d'accordo x fare violenza TUTTI nello stesso lasso di tempo. Cioè ci prendono in giro? E' chiaro come il sole che sono state date di proposito notizie tutte della stessa risma xchè guarda caso, adesso è uscito un bel decreto anti violenza e il governo ci fa la figura figa. E così, tutte queste notizie di crimini commessi da extra comunitari, tutte assieme...e tra un po uscirà un bel decreto (ci stanno lavorando) anti straniero e il governo ci rifarà la figura figa. E diamine se non è manipolazione dell'informazione questa!!! E ci credo che i nostri tg fanno schifo....vabbè sono andato davvero fuori argomento, chiedo venia, non capiterà più...anche perchè è meglio 10000000 di volte parlare di cartoni e manga piuttosto di queste cose disgustose^^
 
giulietta_art
giulietta_art il 06/03/09 alle 11:13 via WEB
Credo che tu ti riferisca alla Planeta DeAgostini, che ha sede in Spagna. I fumetti francesi non escono nelle edicole per via della qualità del lavoro proposto, infatti anche loro sono chiusi nel loro stereotipo di fumetti solo a colori. Negli ultimi 5/10 anni si sono aperti anche hai manga, ma (forse mi sbaglio e spero di sì) credo che restino cmq legati al loro stereotipo di fumetto a colori. (Ho visto alcune tavole di Naruto a colori, con traduzione francese) Quindi per lavorare in francia, devi sapere lavorare su foglio enormi e 4 righe di campo. Il vantaggio della francia è che, a differenza dell'Italia, è molto più aperta a nuovi stili grazie a numerose case editrici, ma bisogna conoscere quella giusta. Anche qui in Italia ce ne sono molte, ma non tutte sono aperte alle novità: La Becco Giallo per esempio, pubblica SOLO graphic Novel ispirate a cose reali (UnBomb, Luigi tenco per citarne due) Per l'Italia, mi spaice dirlo, ma dovrebbe fallire la Bonelli prima di vedere la luce un nuovo stile. Poi o sentito che, se la sede americana della Disney, la sede principale di tutta la disney co. da cui devono passare tutti i progetti da pubblicare con il marchio disney, NON avesse approvato il progetto, Questo cambio di stile non sarebbe mai venuto alla luce, perchè in Italia non c'è lo volevano proprio perchè legato ad uno schema di disegno giapponese. Triste ma così. Già la Disney è un campo chiuso ai super raccomandati, figurarsi alle novità. Sigh! A noi autori non resta che rivolgerci al pubblico americano o cmq straniero per avere una minima possibilità, a meno che non scendiamo al compromesso di accettare lo stereotipo bonelliano. Un ultima cosa. Chi legge John Doe? E' Italiano ma ha una continuità. Ogni tanto riprendono parti e personaggi già apparsi numeri fa. Il manga resterà commercialmente il migliore perchè da spazio ai numerosi gusti, sia di genere che di stile.
 
 
Genshiken
Genshiken il 06/03/09 alle 18:30 via WEB
John Doe iniziai a leggerlo appena uscì, ma x questioni economiche smisi di comprarlo....cmq si, mi riferivo anche a lui quando parlavo dei timidi tentativi di cambiamento del fumetto italiano. E probabilmente ho sbagliato a non citarlo a chiare lettere (grazie x averlo fatto te) in quando bisogna evidenziare questi CORAGGIOSI tentativi di scostarsi dalla lenta moria che deriva dallo stile "bonelli". La cosa che mi fa sul serio rabbia è che in Italia ci sono fior fiori di professionisti, autori popolari che rasentano la genialità, sceneggiatori grandiosi e disegnatori NETTAMENTE SUPERIORI ai Giappi...ma se il fumetto italico rimane avvolto nell'apatia stantia della routine delle avventure autoconclusive-infinte, se non si ha il coraggio di osare di proporre storie nuove, come potremmo valorizzarli? Diciamocelo chiaramente, dopo il boom Dylan Dog,ciò che ha salvato il mercato del fumetto italiano è stata la venuta del "manga" (e nn m'invento nulla). Dico io, col fior fiore di autori che abbiamo c'era bisogno di ricorrere all'estero? Ok, novità introdotta, vabbè può anche essere normale, ma xchè poi non imparare la lezione e agire di conseguenza? E invece si è continuato a vegetare.... @sull'america ora: come ho detto su a Kagura, siamo schiavi del gusto americano (la storia dellaDisney-Italia/ Disney americana non la conoscevo ma non mi ha stupito x nulla), mi domando quando inizieremo a pensare con la nostra testa senza il bisogno di balie e robe simili..
 
giulietta_art
giulietta_art il 06/03/09 alle 11:16 via WEB
Scusate. Ho dimenticato di dire che il progetto Disney è quello delle WITCH e il suo stile
 
Tapiroulant
Tapiroulant il 07/03/09 alle 10:36 via WEB
Ma se allarghiamo il campo notiamo che è così in ogni ambito culturale: la politica delle case di produzione italiane (siano le case editrici, siano le case discografiche, siano le case di produzione cinematografiche) seguono essenzialmente una politica: non facciamo nulla che non sia già stato collaudato da dieci anni. E se dobbiamo prendere qualcosa di nuovo, importiamo qualcosa che ha avuto grande successo in America. Sto dicendo che per principio l'Italia rifiuta di proporsi artefice di una qualsiasi "novità". Non è questione di reticenza, ma di una attiva e consapevole presa di posizione contro la novità.
 
 
Genshiken
Genshiken il 08/03/09 alle 23:04 via WEB
e poi chissà xchè, nn riesco a spiegarmi, con un atteggiamento simile si parla di fuga di cervelli...mi fa tristezza vedere un paese glorioso e stupendo come il nostro assumere quest'atteggiamento...come dire...."passivo" (uso questo termine ma me ne vengono in mente taanti altri di altra natura)
 
   
Tapiroulant
Tapiroulant il 13/03/09 alle 17:52 via WEB
Beh, se dobbiamo essere sinceri di glorioso nel nostro paese c'è ben poco... l'ultima epoca 'gloriosa' della penisola, se vogliamo essere sinceri, l'abbiamo avuta col Rinascimento... Vale a dire: culturalmente siamo morti da 500 anni.
 
 
giulietta_art
giulietta_art il 09/03/09 alle 10:08 via WEB
Escludi le Winx. Quelle vanno in tutto il mondo e sono Italiane... ma credo che abbiano successo solo perchè pensano che siano giapponesi. Huntik, sempre di Straffi (autore delle Winx) lo fanno alla 7.00 del mattino e non mi sembra che la gente lo guardi e se lo filo. L'unica pubblicità asistente e quella dei medaglioni... per il resto tabula rasa. Purtroppo, per aver successo, bisogna puntare ai soldi. Ed è quello che Straffi ha capito e messo a punto. Era l'unico modo per far uscire un prodotto nostrano oltre confine. I bei Film d'animazione nostrani Momo alla conquista del tempo, La Gabbianella e il Gatto, Opopomoz e La freccia azzurra non sono mica andati fuori dal nostro confine (potrei sbagliare però)
 
   
Genshiken
Genshiken il 09/03/09 alle 14:24 via WEB
Non lo so nemmeno io se sono stati tradotti o meno (mi c'informerò). Sta di fatto che avevamo inaugurato un buon trend con questi film animati x poi abbandonare questa strada....mah...
 
chiarapertini82
chiarapertini82 il 05/02/16 alle 20:13 via WEB

la passione accende la vita non credi? ciao da Afrodite Sogno

 
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