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"Ci sono terribili catastrofi naturali inevitabili a questo mondo, come i terremoti o gli uragani. A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria innaturale perpetrata da Israele ai danni di un popolo che vorrebbe ridotto alla più completa miseria e sottomissione. Una popolazione disperata che non trova il pane e il latte per nutrire i suoi figli. Che non piange neanche più i suoi lutti perché anche agli occhi è stata imposta una dieta ferrea. Il mondo intero non può ignorare questa tragedia e, se lo fa, NON INCLUDETECI IN QUESTO MONDO."
Vittorio Arrigoni da "Restiamo umani"
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Circa 6 anni fà ,nel giro di 3/4 mesi dalla decisione, abbiamo letteralmente abbandonato casa per andarcene… da mia suocera. Ci siamo rimasti per 3 anni prima di “sbarcare” qui in “campagna” e la ragione principale di questa fuga fu l’ Api.
Si, Api la società petrolifera. La nostra precedente casa, l’unica che ci potevamo permettere, in edilizia convenzionata, si trovava a 500 mt. dai primi serbatoi del petrolchimico di Falconara Marittima. Finché non nacque mia figlia questa vicinanza non creò particolari problemi… non eravamo mai a casa per lavoro o per diletto. Quando lei aveva giusto 1 anno il primo “intoppo”. Il 25 agosto 1999 un boato e un tremore scambiati da principio per un terremoto ci fà correre istintivamente verso l’esterno dove rimaniamo immobili per un istante per, poi, correre di nuovo in casa. Velocemente prendemmo borse, passeggino e poco altro occorrente alla bambina e, già, eravamo in automobile direzione Senigallia. Le foto e la cronaca di ciò che era successe e di cosa si è “mosso” in seguito si trovano su questi siti
http://www.comitati-cittadini.net/ e
http://www.comitati-cittadini.org/ . Tornammo ad incendio spento ma, soprattutto in me, rimase la paura... io non ero di Falconara e per me l’ Api non era una “malattia necessaria” come molti falconaresi, invece, pensano… ancora oggi. Passa un altro anno e mia figlia comincia a soffrire di strane crisi respiratorie notturne. Diagnosi: asma bronchiale. Accertamenti, cure del caso, consiglio “spassionato” del medico dell’ospedale (sue testuali parole): “Se volete che vostra figlia stia meglio dovete andarvene da Falconara!” Certo che l’aria di Falconara non fosse delle migliori, odorata l’onnipresente puzza all’ uovo sodo dello zolfo che fuoriesce dalle colonnine del petrolchimico, lo sapevamo già ma cosa poteva sapere il medico più di noi per fare un’ affermazione del genere? Ora diversi studi epidemiologici fatti finalmente conoscere ai cittadini svelano quello che quel medico sapeva già e noi lo ringraziamo per averci dato una spinta ad andarcene anche se, con rammarico, sappiamo che i 10 km. che ci separano dalla raffineria non ci mettono, comunque, totalmente al riparo da inquinanti come le polveri sottili o i metalli pesanti. Sta di fatto, però, che da quando ci siamo trasferiti mia figlia non ha più avuto l’asma benché passa ancora parte della giornata a Falconara per andarci a scuola. E proprio da lì tornava 3 giorni fa quando mi ha detto: “ Mamma, la scuola ci porta in visita all’ Api!! Io non ci vado. Mica voglio stare tutta la mattina a tapparmi il naso!!” Ed io. “Bene… perché tanto non ti ci manderei io! Ma, poi, che è ‘sta storia che vi portano fuori senza consultare i genitori?” . Mi sorse in quel momento un sospetto. L’ Api ha presentato un progetto per ottenere i permessi necessari a costruire due nuove centrali elettriche all’interno del suo impianto ma il piano per l’energia della Regione non le contempla, i Comitati cittadini sono insorti (rimando ai siti di cui sopra) e l’ amministrazione comunale… ha firmato giusto il 29 ottobre scorso una convenzione con la società petrolifera che accorda l’autorizzazione preventiva ai nuovi impianti in cambio del risanamento del dissesto di bilancio e la realizzazione di infrastrutture pubbliche. Passano pochi giorni ed il Comune presta i pulmini del trasporto scolastico per portare i bambini in visita allo stabilimento Api e i genitori non vengono interpellati in merito. E’ chiaro che in una qualsiasi testa pensante sarebbe sorto lo stesso dubbio. Cosa c’è di più meschino che utilizzare i bambini per far circolare di nuovo nelle loro famiglie quell’antica giustificazione: l’ Api è una malattia necessaria. Dà lavoro, porta denaro, migliora l’aspetto della vostra città, vista da dentro è efficiente e non fa, poi, tutta questa paura come qualcuno vorrebbe farvi credere. Ieri ho firmato la petizione che un altro genitore ha preparato per negare l’autorizzazione a fare la “gita”, oggi ho scritto questo post ed ora vado, lenzuolo e bomboletta spray sono già pronti, a scrivere lo striscione da appendere al balcone. Non l’avevo mai fatto ma “ADE’ BASTA” è ora di contribuire personalmente alle battaglie in cui si crede, fare come Don Chisciotte contro i mulini a vento magari ma non stare a guardare:
“NO CENTRALI API”
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LA MAFIA SBANDA.
La mafia sbanda,
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Che porta in sella un relitto mortale,
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