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"Ci sono terribili catastrofi naturali inevitabili a questo mondo, come i terremoti o gli uragani. A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria innaturale perpetrata da Israele ai danni di un popolo che vorrebbe ridotto alla più completa miseria e sottomissione. Una popolazione disperata che non trova il pane e il latte per nutrire i suoi figli. Che non piange neanche più i suoi lutti perché anche agli occhi è stata imposta una dieta ferrea. Il mondo intero non può ignorare questa tragedia e, se lo fa, NON INCLUDETECI IN QUESTO MONDO."
Vittorio Arrigoni da "Restiamo umani"
« Parole in prestito. | I desideri nel sacco. » |
Si era detto mai più e invece rieccoci di nuovo coi roghi di libri. Bruciare Il Corano? Con me il reverendo Terry Jones ha ottenuto l'effetto contrario. Oggi nell'anniversario dell'attentato alle Twin Towers ho letto qualche passo tradotto del "sacro" libro ed ho avuto la conferma del fatto che contenga molte similitudini con la Bibbia. Riporto due versetti del Corano tratti dalla Sura LXI - As-Saff.
"11- Credete in Allah e nel Suo Inviato e lottate con i vostri beni e le vostre persone sulla Via di Allah. Ciò è meglio per voi, se lo sapeste.
12- [Allah] perdonerà i vostri peccati e vi farà entrare nei Giardini dove scorrono i ruscelli e nelle piacevoli dimore dei Giardini di Eden. Ecco il più grande successo!"
E ricordo i comandamenti che dovrebbero essere il fondamento della cultura occidentale, nella versione della C.E.I.
"Esodo 20,2-17. 2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: 3 non avrai altri dèi di fronte a me. 4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi. 7 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano. 8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: 9 sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; 10 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. 11 Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
12 Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio. 13 Non uccidere. 14 Non commettere adulterio. 15 Non rubare. 16 Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. 17 Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo."
La sacralità delle Antiche Scritture è determinata dalla determinazione a credere di chi le legge e, forse oggi, la differenza più grande tra musulmani e cristiani risiede proprio nel diverso modo di credere. I primi sembrano ancora nutrire una fede incondizionata nel loro Dio. I secondi sembrano, invece, caduti nella "tentazione diabolica" dello scetticismo, praticando una religione soggetta a condizioni e termini di riprova, appunto. I versetti del Corano non esortano ad un comportamento tanto diverso da quello richiesto dai comandamenti ma quanti cristiani, pronti a seguire questi dettami, si potrebbero contare ai nostri giorni? Cosa lì ha portati a confutare la legge di Dio? Il benessere probabilmente e, magari, una cultura più diffusa. Forse la stessa che si tenta di annientare bruciando i libri?
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LA MAFIA SBANDA.
La mafia sbanda,
la mafia scolora,
la mafia scommette,
la mafia giura
che l'esistenza non esiste,
che la cultura non c'è,
che l'uomo non è amico dell'uomo.
La mafia è il cavallo nero dell'Apocalisse
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