RUMORI SECONDARI
Ascolterò il frastuono universale senza che m'ingannino rumori secondari
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Post n°18 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da Eulalie2
Stamani mentre stavo leggendo sul web le poesie crude feroci schiette dannatamente vere di Simone Cattaneo ho pensato:ma no dai gli italiani non sono diventati così spietati! Poi ho ricevuto una telefonata che mi ha sommerso , trascinandomi in un mondo fatto di meschinità ,avidità e assenza di umanità e allora ecco a voi il Made in Italy di Simone Cattaneo Non mi importa niente dei bambini del Burchina Faso che muoiono di fame, non ne voglio sapere delle mine antiuomo, se si scannassero tutti a vicenda sarei contento. Voglio solo salute,soldi e belle fighe. Giovani belle fighe, è chiaro. Che gli appestati restino appestati, i malati siano malati e i bastardi che vivono in un polmone d’ acciaio fondano come formaggio in un forno a microonde. Voglio bei vestiti, una bella casa e tanta bella figa. Buttiamo gli spastici giù dalle rupi, strappiamo fegato e reni ai figli della strada ma datemi una Mercedes nera con i vetri affumicati. Niente piani per la salvaguardia delle risorse energetiche planetarie vorrei solo scopare quelle belle liceali che sfilano tutti i sabato pomeriggio con la bandiera della pace. Non ho soldi e la botta è finita. Ma sono un uomo rapace, per le vacanze pasquali quindici milioni di italiani andranno in ferie lasciando le loro comode case vuote. Alla fine non sono razzista. Bianchi, neri, gialli e rossi non mi interessano un granché. * Mi sono svegliato di colpo e ho visto le finestre aperte della camera da letto e un’aria densa e grigia che mi faceva tremare dalla testa ai piedi. La mia ragazza ucraina nuda sul davanzale mi indica il confondersi senza retorica della luna con il sole attraversato da un lampo d’aeroplano schiacciato. L’avrei voluta strangolare sul posto con la cintura dei pantaloni se solo li avessi avuti addosso. Quindi le ho chiesto gentilmente di chiudere le finestre e di tornare a letto per un ultimo chiarimento. Due giorni dopo l’ho prestata al mio migliore amico in cambio di tre prime linee di Versace e di un aperitivo al bar. Perchè l’amicizia è sempre l’amicizia. * Troppo bello per essere un pugile, troppo brutto per fare il magnaccia camminavo nel centro di Buccinasco senza lavoro e inzuppato di grano aspettando l’ora dell’aperitivo quando mi sale la voglia di farmi fare le carte dalla vecchia strega del quartiere. In realtà i suoi tarocchi non sono altro che pezzi di bibite strappati a dentate ma alla fine ci si arrangia con quel che si può. Rifilato un carico da venti alla vecchia le chiedo brutale quando morirò, lei mi sorride e risponde presto a ventisette compiuti. La informo dei miei ventinove e la mia anziana strega di Buccinasco mi conforta dicendomi, vedi allora sei un uomo fortunato. I soldi migliori spesi negli ultimi dieci anni. * Si è tagliata le vene e ha disegnato con il sangue sul muro che costeggia il mio palazzo dei dolci gabbiani d’amore. Non è servito l’intervento di pulizia del comune, un po’ di pioggia nella notte ha cancellato tutto. Chi fosse questa strana tipa non si è voluto mai sapere, aveva solo una specie di ponteggio che le reggeva il mento. Sarà stata una grave malattia dal decorso fulminante. Certo è che novizi, discepoli e santoni portano tutti gli stessi cognomi contraggono il viso ed è un omicidio, credono nell’ospitalità di un’unica soluzione, una sola dimensione, una fatale emarginazione. * Non luogo a procedere. Guardo dalla finestra di casa lo scheletro di una lavatrice partorire sotto i platani del viale una nidiata di conigli elettrici, alzo la testa e vedo un soffitto di stagno rosso arancio sbilanciarsi in avanti con rumori assordanti, cammino rasente i muri con la paura di inciampare nel materasso di lana arrotolato e fracassarmi di nuovo la clavicola. Vorrei che qualcuno mi picchiasse sulla schiena con degli asciugamani bagnati e mi scaricasse fra le macchine abbandonate in zone isolate. *
Vorrei smorzare tutto questo pessimismo cosmico cantando a squarciagola...... ma il cielo è sempre più blu
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QUESTO ORDINARSI DI VIVERE NON TI FA BENE
Spremiti Toma
spremiti come
un limone
o spezzati come
si spezza un ramo
d'alloro per
respirare dal vivo, dal profondo.
Questo ordinarsi
di vivere non
ti fa bene non
ti rappresenta più.
Arditi Toma
datti fuoco acqua terra
datti luce
batti palpita schiuditi
battiti.
- Salvatore Toma -
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"E' un mestiere che mi va poco a sangue
tagliare i margini dei pini il mattino
e salto all'inizio di vene secche a fiorire
raccolte a caldo sopra i rimbalzi dei muri
dove il colore si dimezza come l'ombra dietro il tiglio.
Ora che mi sanguina il naso
e il mio sudore pare
linfa d'amianto,
steso sul pavimento
non sono altro
che un gelato spiffero di carne" Si tolse la vita un anno fa,se non ricordo male..il corpo non è che un ghetto a sorte e in sorte e alcuni spiriti lo sanno altri non lo sapranno mai. la poesia ti fa cadere nel mondo e dal mondo al contempo...
Già e lui era ,a soli 35 anni, così pieno di veleno da volerne scappare...
Gazie Claudia
la poesia alta espressione dell'animo umano apre le porte della percezione facendoci sentire vedere ciò che distratamente nella nostra quotidianeità non riusciamo a capire ma può anche farci estraniare dalle nostre realtà regalandoci le beltà dei sogni .
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la telefonata per ora non la dimentico ,anche perché mi serve da viatico (forse viatico non è la parola giusta ,ma mi piace è così armoniosa dolce) per porre fine ad una situazione lavorativa insostenibile e insopportabile !
Io non mi sento Italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono , così cantava Gaber