Creato da Seventeent il 18/06/2007
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Post N° 138

Post n°138 pubblicato il 08 Luglio 2008 da Seventeent
Foto di Seventeent

 

  LAMPI ..nella NOTTE 

   

                                                         Sei...





Ore 23.41 – esterno - oramai milano
Luca, studente di economia e commercio,
bel ragazzo,
quasi carino,
quasi simpatico…
quasi vent’anni, prova a rialzarsi..
La testa gira, ma non comprende se a farla girare è stato il gran botto col suo zip 125.. oppure la vista di Marina che accarezza i suoi capelli!
Marina, abita di fronte a casa sua da qualche anno..
ed è qualche anno che abita anche nei suoi sogni..
di adolescente oramai fatto uomo..
ma fatto male.. fatto male al punto di spiarla quando fa le pulizie..
quando lava i vetri..
quando porta il bimbo a scuola..!
Spiarla e desiderarla..
Sognare amplessi eroici e non trovare mai nemmeno il coraggio di parlarle faccia a faccia….
M.:
“chiamo un’ambulanza”
L.:
“ no..la prego..”
M.:
“ma forse hai battuto la testa… può essere pericoloso..”
L.:
“continui ad accarezzarmi e.. starò bene..”
M.:
“si si..hai battuto la testa.. meglio un salto in ospedale”
L.:
“no sto bene.. benissimo ..qui con lei..”
M.:
“con me.. con la pioggia che ci stà sciogliendo.. e con la concreta possibilità che prima o poi, un’auto ci asfalti entrambi….”
L.:
“sarebbe bello morire con lei…”
M.:
“ti porto io.. in ospedale.. sei proprio conciato… vieni fino alla mia macchina.. appoggiati..”
L.: “wow… mi abbracci.. mi tenga stretto stretto..”

M.: “ma cos’è stasera? La sagra degli imbecilli?... e la prima sono io …che non mi sono infilata nel lettone a casa… imbecille ad honorem..”
L.:
“lei è la donna più fantastica del mondo… sono innamorato pazzo di lei.. da sempre.. per sempre.. lei è…”
M.: “siediti e taci…! Chiama casa e avvisa che stai in ospedale.. al S.Giacomo.. è qui a un paio di chilometri… che vengano a riprenderti..”

L.: “non se né parla.. sto bene e .. non può portarmi lei a casa..?”
M.:
“assolutamente no.. hai bisogno di una visita.. di una lastra..! e poi cosa direi ai tuoi? Che a mezzanotte ero in giro a raccogliere feriti appena fuori milano?.. ti porto al s.giacomo e poi ti arrangi.. ok?”
L.:
“e lei dove andrà?”
M.:
“ma a casa mia ovviamente.. sono stata da parenti e stavo tornando a casa.. mio marito sarà pure  in pensiero…”
L.:
“lo chiami allora… “
M.: “meglio di no.. piove a secchiate.. devo stare attenta alla strada… lo chiamo appena sarò sola.. dopo..”

Implacabile il cellulare impazzisce..
vibra.. suona…
Ermanno ..!
E.:
“ehi.. Ma dove sei? Tutto bene…?”
M.: “hai presente la rotonda che c’è ..vicino l’esselunga.. ero quasi arrivata…”

E.: “e allora? Sei tornata indietro..? ma cazzo combini….”
M.: “ma no!.. un incidente…”

E.: “cazzo.. come stai? Arrivo…”

M.: “no! Non io.. un incidente e mi sono fermata a soccorrere un ragazzo caduto dalla moto.. ora lo porto al s.giacomo e poi arrivo… almeno spero..”

E.: “ma non potevi farti tre quarti di … cazzi tuoi..? proprio stasera dovevi fare la buona samaritana? Ti sto aspettando… non ce la faccio più…”

M.: “datti una calmata… e?! Se posso arrivo … al più presto…!”
E.: “se posso…? Che cacchio!!! .. se posso ?..”

Click

Ore 23.51 – esterno – P.S. S.Giacomo

 M.: “vieni Luca.. scendi.. siamo arrivati…”
L.:
“ma non era suo marito al telefono…”
M.:
“ma che dici..! ma tu che ne sai.!. hai preso proprio una bella botta…”
L.:
“sarò un giovane ragazzo ma.. non sono scemo.. non era suo marito quello..”
M.:
“pensa ai fatti tuoi ragazzino.. non farmi pentire di essermi fermata…”
L.: “non voglio entrare.. mi porti a casa..”

M.: “cammina… e taci”

Ore 23.54 – interno – P.S. S.Giacomo

M.: “infermiere questo ragazzo è caduto dalla moto, l’ho trovato per strada, l’ho portato per una lastra.. una visita.. un..”
I/D.:
“non sono infermiere.. sono dottore, vada li allo sportello.. accettazione..”
M.: “mi scusi dottore.. ma io devo proprio scappare.. non posso lasciarlo a lei? Sa com’è non vorrei lasciare i miei dati.. preferirei..”

I/D.: “capisco signora… ma le procedure…”

M.: “una si ferma a salvare una vita…”

I/D.: “e le scoprono tutti gli altarini…”

M.: “ma.. come si permette..!! che intende dire…?”

I/D.: “assolutamente nulla.. che la procedura è che lasci i suoi dati.. qualunque cosa stesse facendo ..prima…”
M.: “torno da una lezione di scuola serale.. non si permetta. Non insinui…!!.”

L.: “ma non era a casa da parenti…?”
M.: “tu Luca sta zitto… e non farmi pentire di averti soccorso…”

I/D.: “scuola serale .. o a casa di parenti? Che vita mondana la mia signora…”

M.: “Si, è proprio la sera degli imbecilli…!!”
I/D.:
“è proprio la sera… forse.. ma se vuole lasciare qui Luca, deve per forza darci i suoi dati.. o se lo riprende e se lo porta a casa sua… mi sono spiegato..?”
M.: “gentilissimo davvero… poi vi lamentate perché parliamo sempre male di dottori e ospedali.. gentile davvero..”

I/D.: “senta signora… capisco che ha qualche impiccio.. ma sono le procedure… non sono io che le ho inventate…”
M.: “Ma io devo andare .. è tardissimo…”

I/D.: “ok.. mi lasci il suo numero di cellulare… appena lo avremo visitato, fatto un paio di lastre, l’avviso e se lo viene a riprendere “
M.: “ma che dice? non sono io che devo tornare!.. ha dei genitori che diamine.. dei parenti… io non posso ..non stanotte..!”

L.: “senza di lei io non mi faccio visitare.. non chiamo i miei genitori.. non faccio più nulla ..non..”
M.:taci Lucaaa ! oddio ma siete tutti pazzi stanotte? …”

Il dottore e Luca si guardano per qualche istante,
sorridono e si intendono..
ma cosa avrà mai da nascondere questa affascinante signora..
bagnata come un pulcino ?

Suona impazzito il cellulare..
Ermanno !

^__*

 

 
 
 
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