Creato da maandrax il 08/04/2014

Come On You Slags

confessioni sotto le righe di un soundboy

 

 

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25.03.2013

Post n°199 pubblicato il 05 Dicembre 2016 da maandrax







Valerio

Le lunghe, estenuanti veglie di preghiera e la luce
che sembra scendere dal rosone diritta su di Te,
Valerio agita le sottili mani bianche in un lungo
singhiozzo poi riprende la corona mentre le ginocchia
cominciano a fargli male: prega da ore per sua mamma
e gli occhi gli si stanno appannando mentre implora che
il cancro si allontani e che la tranquillità sordità dei giorni
abituali torni a popolare la sua Vita e le sue attività. Lui
studia lingue e lavora alla Dana come operaio nel weekend,
è un ragazzo d'oro ma percepisce che qualcosa gli sta
sfuggendo tra le dita insieme alla stanchezza...Sono lacrime,
che colano dai suoi occhi e si riversano sui palmi giunti.
Per un momento immagina che la madre non ci sia più, che
a 28 anni si ritrovi solo dopo la morte del papà 5 anni prima.
Allora si aggrappa ancora di più al rituale delle suppliche
davanti all'altare di San Francesco Saverio, poi, quando sente
che sta veramente per crollare si alza diritto, tutto dolorante
e si avvia, zoppicando, verso il portone d'ingresso della Chiesa.
Compie tutto il tragitto fino a casa riflettendo sulle speranze di
riavere la normalità dell'esistenza, stretto nel suo cappotto scuro,
la pioggia non dà tregua da giorni e gli gocciola sui capelli lisci
e neri con un taglio demodé alla Beatles. Arrivato a destinazione
ascolta i lamenti della madre che si avvoltola nel letto, l'abitazione
gli appare come un sepolcro e la sua destinazione il sudario con
cui avvolgere il corpo del genitore. Ipnoticamente si porta in cucina
e prende in mano un coltello, tirandolo fuori dal cassetto delle posate.
Lo nasconde dietro alla schiena e mormorando frasi sconnesse
arriva sulla porta della camera. In un attimo si accorge di Tutto. Mamma
ha smesso di rantolare ed è immobile con lo sguardo bruciante rivolto
al soffitto. Valerio getta il coltello e si avvicina. Tira la coperta sul viso
di Elena e ricomincia a pregare. questa volta è un de profundis, per Lei
e per la propria, infranta, giovinezza.






(Fine)








 
 
 
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