cazzate pensate

Motivi di mezzo...

Appena ho aperto gl'occhi l'ho cercata, come sempre, ma oggi di più. L'ho cercata come un cieco desidera il suo cane guida per procedere in uno spazio indeterminato e totalmente estraneo.

Nell'immediatezza non c'era, ma in automatico ho proseguito la giornata, nella speranza di trovarla.

Poi ho camminato sorniona per casa, sparpagliando i pensieri, sui quattro pilastri.

Quando il sole mi ha chiamato dalla finestra e io di tutto punto ho socchiuso  la porta, dicendogli "a dopo, caro!", l'ho cercata. E c'era.

Invece l'ho proprio dovuta cercare bene, quando coniglio Alviero alle 10.30 l'ha fatta sul ciglio della mia porta che da sul balcone. Ci sono quasi inciampata. Inusuale posto per lui. Ho pulito e ce l'avevo!

Se sai che ce l'hai, sei serena. Prosegui. Sistemi e dimentichi facilmente le stupidaggini. Ragioni velocemente e te ne freghi, va!

Come quando sai che hai un'amica fidata o due o tre, che anche se non vedi spesso, quando la chiami, quella ti risponde anche se sta appesa a testa in giù, sull'albero della vita.

C'era mi guardava strano! Ma comunque ero sicura di avercela.

L'ultima volta che l'ho usata, l'ho messa nella tasca posteriore dei miei jeans stretti, ero sotto casa, armeggiavo perplessa, davanti al cassonetto della differenziata, e c'era, c'era anche lì, me lo ricordo bene!

Poi, ho cucinato, mangiato, parlato, sorriso, pensato, ho pianto, e sono andata al bagno numerose volte. C'era e non c'era!!

Alle 18.30 mi ha chiamato Sandro per dirmi del tragico evento a Brindisi e da quel momento in poi, la sto cercando e non la trovo più.

Adesso, mi servirebbe tanto e  mi sono accorta che l'ho persa.

Quella cosa bella e indispensabile che mi aiuta tutte le volte che come ora ho bisogno. L'ho persa! Ora che come mai mi servirebbe, l'ho persa! Ora, che è scesa anche a trovarmi Titina con quei begli occhi ma gonfi di lacrime, con questi pensieri qui, color calcestruzzo, che hanno bisogno di essere smontati e rimontati per bene, rammendati in molti punti e stirati. Ora, non la trovo! L'ho persa!

Ricordo omeglio una parte del cervello pensa diricordare: "la metto qui, non si sa mai dovesse riservirmi ancora oggi, così appena la ricerchi la trovi".

Ma niente! E qui dove è?

Ho guardato nei soliti posti, scrivania, primocassetto delle cianfusaglie, sportello degli accessori. Anche nella credenza della cucina, fra la pasta e le lenticchie. Niente. Non c'è.

Poi mi sono seduta, ho aperto il libro di Morin, sperando di ritrovarla tra le righe in una frase o che una parola sola, mi permettesse di ricordare qualcosa, ma a quel punto mi sono accorta che, all'angolo del libro c'era una delle mie solite note a stampatello :"coraggio", cose che scrivo per tirarmi su! Immediatamente sotto "la pazienza è al limite!", cosa che scrivo per non buttare il libro dalla finestra e ancora sotto "limite invalicabile!". Poi ho chiuso il libro e ho capito che dovevo rassegnarmi. Che quando la perdo, c'è un perché ed è il perché che mi fa stare così, indisposta e vincolata alla terra.

E così, alla fine della giornata ho perso molte più cose di quel che pensavo sul principio: pazienza, speranza (di ritrovarla!), la concentrazione e la ragione tutta!

Perché non c'è una ragione nel morire a 16 anni andando a scuola e non c'è pazienza che mi aiuti a cercarla, ma solo tanta rabbia che da qualche parte deve pur andare...