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Creato da street.hassle il 13/05/2013

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Il rumore dei passi. Sedicesimo estratto.

Post n°219 pubblicato il 14 Giugno 2016 da street.hassle







Scesero da basso nell'ampia cucina e le sorelle servirono ai militari
della birra gelata con un bicchierino di vodka. I due ne vuotarono
in fretta il contenuto e fissarono Isveig ed Eyleif negli occhi. Jòn
Beiddarsson giocherellava con un pacchetto semivuoto di cicche
mentre Falur Heimirsson fischiettava un aria popolare sull'isola
in quel periodo. "La voce." "Prego?" Fece Isveig, gironzolando
con lo sguardo per l'ampia sala. "Dopo averla sentita da vivo
più volte non la scordi nemmeno da morto." Replicò asciutto
Jòn. "Cosa vuoi intendere, capitano?" "Baltasar. quella è la sua
voce. L'ho sentito mille volte imprecare quando portava il pesce
a riva, e l'ho sentito alzare la voce nelle taverne per avere il suo
giro." "Balle" Fece Eyleif poco cerimoniosamente. "Con quel
timbro si assomigliano tutte le voci. "è la contrazione del diaframma.
Lo spirito lo ha preso tutto intero e lo sta muovendo come un
burattino. Ma, per identificarlo non basterebbero raffronti con
il centinaio di migliaia di persone di quest'isola." Falur smise
di fischiettare :"Continua a sottolineare eventi precisi: un boschetto,
una spiaggia, in coltello da cucina." "E allora? Un uomo ucciso
dalla moglie che lo tradiva, un militare fatto a pezzi da una qualche
prostituta, un padre ucciso dalla figlia per questioni di eredità."
Falur prese una sigaretta dal pacchetto di Jòn ma non lo accese:
"E perché gira da queste parti e si infiltra in un povero ufficiale
britannico? Deve avere una ragione: ancora ha paura di perdere
la propria donna a causa di un altro maschio." Isveig si strizzò
gli occhi con indice e pollice, come se le tensioni di quei giorni
le stessero facendo breccia nell'apparente quiete. "Potrebbe essere
una storia molto vecchia. qualcosa che affonda persino nei secoli.
"Sangue e cadaveri scomparsi" Proruppe con un forte brivido "Non
saranno il pane quotidiano dell'Islanda ma sono fatti registrati, fatti
accaduti." "Dov'è sparito Baltasar?" Interloquì Jòn "Suo fratello
Filippus lo sta ancora cercando". Eyleif era solida e serena :
"Avevamo litigato quella sera. Non starò qui a negarlo. Se n'era
andato con un forte livore e un peso sul cuore. Non sopportava
mia madre, non reggeva mia sorella. voleva che Agnes non fosse
cresciuta nella nostra casa. Voleva la mia bambina ed Io glielo
negai recisamente. Questo deve averlo sconvolto del tutto
e spinto sulle scogliere." Cadde il silenzio. Falur decise finalmente
di accendersi la sigaretta. Di sopra si sentivano i passettini del
medico intorno al giaciglio del malato. 






(Continua)







 
 
 
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