All your two-bit psychiatrists
are giving you electroshock
They said, they'd let you live at home with mom and dad
instead of mental hospitals
But every time you tried to read a book
you couldn't get to page 17
'Cause you forgot where you were
so you couldn't even read
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know gonna kill, kill your sons
They're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run, run away
Mom informed me on the phone
she didn't know what to do about dad
Took an axe and broke the table
aren't you glad you're married
And sister, she got married on the island
and her husband takes the train
He's big and he's fat
and he doesn't even have a brain
They're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run away
Creedmore treated me very good
but Paine Whitney was even better
And when I flipped out on PHC
I was so sad, I didn't even get a letter
All of the drugs, that we took
it really was lots of fun
But when they shoot you up with thorizene on crystal smoke
you choke like a son of a gun
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run away
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Il rumore dei passi. Ventottesimo estratto.
Post n°231 pubblicato il 02 Agosto 2016 da street.hassle
Sesil comprese solo mozziconi di parole. Il discorso non era fluido ed evidentemente compromesso dallo stato fisico dell'ufficiale che virava sul delirante con brio. Comunque si parlava sempre di un naso, di pietre, di un morto e di pioggia. E il ragazzo cominciava a mettere insieme i pezzi del rompicapo e la sua testa lavorava incessantemente. Quando, finalmente, arrivò alla casa delle sorelle non trovò nessuno. Guardò sotto al tappeto e rinvenne la chiave d'ingresso insieme a un bigliettino scritto velocemente: "Siamo andate in città a fare compere." Il ragazzo imprecò ad alta voce ma riuscì ad aprire la porta dopo avere appoggiato Atwater. Quindi lo risollevò e lo condusse fino alla sua stanza al primo piano, dove lo spogliò e lo mise a letto. Sorprendentemente il capitano non dava più segni di squilibrio e anche il gelo che lo attanagliava si era attenuato. Sesil si rese conto di stare peggio del suo compagno di cammino. Andò in bagno per immergersi nell'acqua bollente e ritrovare un equilibrio di temperatura e, quando ne uscì, realizzò di stare meglio e, con indosso l'accappatoio di una delle due sorelle tornò dal malato che lo stava aspettando ad occhi spalancati. "Che succede? Ricordo solo che ero su una spiaggia sferzata dal vento con le mani e le ginocchia che sprofondavano. Poi sei arrivato tu." "Isveig. Ti ha accompagnato in una escursione lungo l'oceano e poi ti ha abbandonato. Deve essere successo qualcosa." "Ho...parlato?" Sesil sorrise: "Solo qualche frase sconclusionata, difficile da decifrare. In islandese perfetto, però." "Adesso sto bene. Dove sono le donne?" "Beh, sono andate in città a fare compere." "Intendi dire che mi hanno abbandonato al mio destino?" Il ragazzo si sedette e prese in mano il libro di David Fitzroy. "Sono in una situazione difficile. Penso che anche per loro il cerchio si stia stringendo e stanno facendo di tutto per salvarsi la pellaccia." "Anche ammazzarmi?" "Ammazzarti? Sarebbe stato un incidente frutto solo della tua testardaggine. La marea che cresce in fretta per un inesperto e ti travolge tra i flutti." "Sono ancora al sicuro qui dentro? Stanotte Eyleif mi si è infilata nel letto." "Davvero? Allora la cosa sta diventando estremamente seria. Quelle due donne stanno cercando in ogni modo di esorcizzarti e di cacciare Baltasar o chi per lui dal tuo corpo e dal tuo spirito. Devono avere fatto una scorpacciata dei libri della vecchia madre." "Ma un revenant non è un testimone" Sbottò Leslie "Nessuna legge presterà mai ascolti ai deliri di un...pazzo schizofrenico. Perché è così che sarò classificato." E il militare si gettò indietro, con la testa nel cuscino e minuscole lacrime che si affollavano intorno ai suoi occhi. (Continua) |
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