All your two-bit psychiatrists
are giving you electroshock
They said, they'd let you live at home with mom and dad
instead of mental hospitals
But every time you tried to read a book
you couldn't get to page 17
'Cause you forgot where you were
so you couldn't even read
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know gonna kill, kill your sons
They're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run, run away
Mom informed me on the phone
she didn't know what to do about dad
Took an axe and broke the table
aren't you glad you're married
And sister, she got married on the island
and her husband takes the train
He's big and he's fat
and he doesn't even have a brain
They're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run away
Creedmore treated me very good
but Paine Whitney was even better
And when I flipped out on PHC
I was so sad, I didn't even get a letter
All of the drugs, that we took
it really was lots of fun
But when they shoot you up with thorizene on crystal smoke
you choke like a son of a gun
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run away
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Post n°236 pubblicato il 30 Agosto 2016 da street.hassle
Udirono un'automobile frenare poco fuori dalla casa. Sesil posò il libro e si accinse ad alzarsi per andare incontro alle due donne mentre Leslie restava a letto con le mani allacciate dietro la testa. "Cosa intendi dirle?" Fece al suo giovane autista. "Nulla di particolare. Farò presente che ci sono mille modi per uccidere una persona e che lasciarlo affogare dall'alta marea è uno dei più crudeli." "Non essere così duro. è colpa mia. Ho forzato troppo le cose e ho esasperato quella donna. Sono stato deliberatamente crudele per metterla alla prova." "Questo non giustifica il suo comportamento. Lei è un ufficiale di Sua Maestà Britannica ed è stato ospitato senza nessuna requisizione o forzatura. Se a loro non sta più bene possiamo cercarci un'altra sistemazione. " Detto questo Sesil Gunnarsson si alzò in piedi e si diresse alla porta, fino a giungere alle scale dove sentì trillare il campanello. "Al diavolo" pensò "Perché suonare? Non hanno forse le chiavi?" Scese di corsa fino al pianoterra e aprì la porta senza nemmeno guardare. Jòn Beiddarsson e Falur Heimirsson erano davanti a lui nella loro immacolata uniforme islandese e negli occhi qualcosa a metà fra un sorriso irritato e una apparente soddisfazione. "Aspettavo qualcun altro veramente." Buttò lì seccato Sesil. "Non sei contento di vederci Gunnarsson?" Replicò Falur Heimirsson squadrando da capo a piedi il suo interlocutore "Ormai sembra tu sia diventato di casa. Ti permetti addirittura di scegliere gli ospiti? Dove sono le donne?" "Sono andate in città a fare compere e c'hanno lasciati qui a badare all'abitazione." Replicò Sesil senza accennare alla disavventura di Atwater. Un bizzarro senso di preservazione lo convinse a non spingersi oltre nelle confidenze. Sentiva, inoltre, un pungente aroma di vodka provenire dalle due figure che aveva di fronte e lui si ritrasse istintivamente come gli capitava sempre davanti a individui alticci. "Ti abbiamo portato un regalo, Gunnarsson. A te e al capitano" Pronunziò con la lingua lievemente intrecciata Jòn Beiddarsson, estraendo con una mano nascosta dietro la schiena una bottiglia di liquore mezza piena. "Puro whiskey di malto irlandese" Aggiunse Heimirsson strascicando le parole "Lo abbiamo recuperato grazie al colonnello Arngeirsson, che ha ritenuto fosse una bella idea far ritrovare il gusto delle sue terre ad Atwater. è della collezione personale del colonnello." Sesil accennò una smorfia, poi si mise a ridere "Non credo proprio che il capitano abbia qualcosa a che fare con gli irlandesi ma comunque accetto da parte sua il regalo di Arngeirsson." E allungò la mano prendendo la bottiglia e soppesandola. "Non penso gli faccia bene in questo momento, ma la terremo da parte per tempi migliori." I due graduati islandesi accennarono un moto di disappunto ma sfoderarono ben presto il loro charme da divisa. "Non ci fai entrare, Sesil? Dobbiamo parlare con Atwater; è una cosa abbastanza importante." "Accomodatevi." E Gunnarsson si fece da parte. Passandogli accanto Heimirsson non riuscì a tapparsi la bocca e mormorò all'orecchio del giovane: "Arngeirsson si è convinto che ci sia qualcosa di strano nella sparizione di Baltasar e si è messo in contatto con la magistratura. Pare che passeranno la spiaggia al pettine con i riservisti." Sesil, dopo avere aguzzato l'udito fissò i suoi occhi in quelli del confidente: erano torbidi ma una lieve angoscia vi affiorava sullo sfondo; come il retro gusto di un'ottima bottiglia di whiskey irlandese. (Continua) |
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