All your two-bit psychiatrists
are giving you electroshock
They said, they'd let you live at home with mom and dad
instead of mental hospitals
But every time you tried to read a book
you couldn't get to page 17
'Cause you forgot where you were
so you couldn't even read
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know gonna kill, kill your sons
They're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run, run away
Mom informed me on the phone
she didn't know what to do about dad
Took an axe and broke the table
aren't you glad you're married
And sister, she got married on the island
and her husband takes the train
He's big and he's fat
and he doesn't even have a brain
They're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run away
Creedmore treated me very good
but Paine Whitney was even better
And when I flipped out on PHC
I was so sad, I didn't even get a letter
All of the drugs, that we took
it really was lots of fun
But when they shoot you up with thorizene on crystal smoke
you choke like a son of a gun
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run away
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Post n°238 pubblicato il 07 Settembre 2016 da street.hassle
Leslie Atwater restò un attimo perplesso, poi appoggiò i gomiti sul materasso e si inarcò con la parte superiore del corpo in avanti: "Nessuna ostinazione, nessuna pervicacia. Posso andarmene in qualsiasi istante da questa casa." Le sorelle non reagirono e questo parve al capitano molto più che un'opinione. I due ufficiali islandesi stavano attoniti e alticci di fianco al letto. Sesil si lisciava la ciocca di capelli biondo cinerognola con fare nervoso e l'intenzione, non ancora molto chiara, di riportare una tregua a quell'improvviso scontro. "Beh, allora è deciso..." Fece l'inglese scostando le coperte "Me ne vado da questo posto. Sesil mi darà una mano con le mie cose e poi effettuerò il trasloco. Dove? sinceramente non lo so..." E Fissò con sguardo interlocutorio Jòn Beiddarsson e Falur Heimirsson "Ma comunque troverò un tetto sopra la testa per un ufficiale di Sua Maestà che ha sempre fatto il suo dovere in modo inappuntabile e..." Lo sguardo gli cadde sul pesante libro nero di David Fitzroy "Senza possedere sensi di colpa per qualsivoglia ragione militare." A quel punto ebbe un manca mento e Sesil lo sorresse immediatamente prima che scoppiasse il putiferio e il capitano scivolasse dal giaciglio. Quando si riebbe aveva una pezzuola sulla fronte e un termomentro sotto l'ascella. Cominciò a mettere a fuoco gli oggetti e le persone intorno a lui è notò una nuova presenza nella piccola stanza della sua degenza. Era il generale Arngeirsson, capo del dipartimento militare da cui dipendevano Atwater e tutti gli inglesi sbarcati su quel lembo di terra. Un uomo severo, asciutto e quadrato, dalla mascella volitiva e gli occhi infuocati. Immensamente alto e carismatico. Inizialmente al capitano parve di trovarsi di fronte al proprio antico insegnante di religione e balbettò qualcosa a propria discolpa, fino a quando non riprese pieno possesso della propria razionalità e capacità obiettiva. "Mi scusi" Boccheggiò accennando un saluto militare "Io e lei ci conosciamo. Lei è il generale Arngeirsson. Non doveva scomodarsi a piombare in questo abbaino...Penso di avere avuto l'ennesimo svenimento e me ne dispiace. Spero di non avere delirato troppo e di non avere rivelato segreti che è sempre meglio mantenere nella propria intimità." "Nessuna vergogna da celare, capitano." Fece Arngeirsson affabilmente "E se ha voglia di discutere possiamo già cominciare a parlare." "Beh, certo...Io... Un momento! Il libro di David che era sulla finestra, dov'è finito?" Tutti seguirono l'indice tremante di Atwater che indicava uno spazio vuoto dove fino a poco prima c'era l'opera conclusiva del suo grande amico. (Continua) |
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